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Stagione    2010/2011 al Teatro Lirico  
 
VII edizione al Lirico 
XI Stagione Sinfonica 
dell'orchestraCittà di Magenta
 
          
Per informazioni, biglietteria del Teatro Lirico: 
02 97003255. 
 
  
    | Note: |  
    | Sindaco Luca Del Gobbo, 
    Antonella Piras presidente di Totem 
    (associazione che ricopre la Direzione Artistica del Teatro Lirico in 
    cogestione con il Comune di Magenta),
  
    Lorenzo De Ciechi direttore del teatro . |  
    | 2010 | Novembre |  
    | Concerto di San Martino | Basilica di Magenta 11 novembre 2009
 
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    |  | Dicembre |  
    | Venerdì 10 Dicembre 2010 ore 21 | Amici della Lirica Magenta GRANDE CONCERTO LIRICO CORALE
 INFO E BIGLIETTI PRESSO REFERENTI VOICA
 Tel. 340 2545332/333 2001317
 Cento voci in coro
 
 CORO S.GREGORIO MAGNO DI TRECATE
 M° Mauro Rolfi
 CORO CIVICO CITTA' DI MAGENTA
 M° Margherita Tomasi
 SOLISTI
 Elona Troque, soprano
 Kim Moon-Jin, mezzosoprano
 Emanuele Servidio, tenore
 Con la partecipazione straordinaria del baritono
 Lorenzo Saccomani
 DIRIGE IL CONCERTO M° Mauro Trombetta
 AL PIANOFORTE M° Massimiliano Tarli
 PRESENTA Mario Mainino
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    | 31/12/2010 | Spettacolo di Capodanno con le "Sorelle Marinetti" |  
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    |  | Gennaio |  
    
  
   
    |  | Martedì 11 gennaio 2011_01_11 ore 21.00 UN ISPETTORE IN CASA BIRLING
 La commedia a carattere giallo “Un ispettore in casa 
    Birling” apre ufficialmente la stagione teatrale 2011. Paolo Ferrari, Andrea 
    Giordana e Crescenza Guarnieri danno vita un’indagine poliziesca lunga 
    un’intera notte per arrivare, dopo colpi di scena degni di Hitchock, alla 
    soluzione finale. Lo spettacolo è considerato un classico del teatro inglese 
    e viene proposto da anni con grande successo. |  
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      Domenica 16 Gennaio 2011_01_11 ore 21.00 
      PALADINI DI FRANCIA "Paladini di Francia", scritto da Francesco Niccolini per 
    la regia di Enzo Toma, è spettacolo colto e coinvolgente, tragicomico e 
    metateatrale, ricco di citazioni. In scena attori che, con armature e spade, 
    si muovono quasi fossero Pupi siciliani, leggeri e aggraziati (e il sospetto 
    che ci siano davvero dei fili che li muovono è forte). Ma si coglie insieme 
    il piacere di evocare il gioco dei bambini, il gusto di sperimentare la 
    guerra per finzione, con elmi e corazze realizzati con materiali di 
    recupero, oggetti da cucina, mentre appaiono anche profili di cavallo con 
    cui galoppare, giocando. Battute di Amleto e Riccardo III in dialoghi fitti, 
    spesso in rima, dialetti diversi, quasi a evocare le molte lingue di una 
    guerra lontata, con la voce di Carlo Magno fuori campo che è insieme 
    imperatore e regista. Gli attori in scena moltiplicano i loro ruoli senza 
    distinzione tra maschi e femmine, affrontando guerre ovunque. |  
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      Sabato 22 Gennaio 2011 ore 21.00 
      Orchestra Sinfonica Città di Magenta 
      CONCERTO SINFONICO |  
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    Teatro Lirico di Magenta 
    Sabato 22 gennaio 2011 ore 21.00 In 
    collaborazione Comune di Magenta - Associazione Totem 
    Primo concerto della stagione musicale 
    2011Teatro Lirico di Magenta.
 Inaugurazione della stagione
 sinfonica al Teatro Lirico di Magenta
 tra i solisti Andrea Dindo al pianoforte
 Orchestra Città di Magenta diretta dal maestro Alberto Malazzi
 
    
    Gioachino Rossini (1792-1868)Overture da "La scala di seta" (1812)
 
 Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
 Concerto per violino, pianoforte e orchestra d´archi in Re minore (1823)
 - Allegro
 - Adagio
 - Allegro molto
 
 Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847)
 Sinfonia n. 4 in La maggiore op. 90 "Italiana" (1833)
 - Allegro vivace
 - Andante con moto
 - Con moto moderato
 - Saltarello. Presto
 
 Violino, Andrea Pecolo
 Pianoforte, Andrea Dindo
 http://www.concertodautunno.it/cur/dindoa.html
 Orchestra Città di Magenta
 Direttore Alberto Malazzi
 http://concertodautunno-cur.blogspot.com/2010/11/alberto-malazzi-pianoforte-direttore.html
 
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    |  | Febbraio |  
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      Martedì 1 Febbraio 2011_02_01 ore 21.00 
      SUOCERI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI |  
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      Sabato 5 Febbraio 2011 ore 21.00 
      Ensemble dell'Orchestra Sinfonica Città di Magenta 
      CONCERTO SINFONICOConcerto in occasione del centenario della morte di Gustav 
    Mahler 
 Gustav Mahler (1860-1911)
 Sinfonia n. 4 in SOL (1901)
 Versione per ensemble di Erwin Stein (1885-1958)
 I Bedächtig, nicht eilen
 II In gemächlicher Bewegung, ohne Hast
 III Ruhevoll, poco adagio
 IV Sehr behaglich
 
 soprano: 
    
    Margherita Tomasi
 Ensemble dell´Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"
 
     direttore: 
    Dario Garegnani
 
    Nell’anno del centenario della morte di Gustav Maher, la stagione musicale 
    del Teatro Lirico dedica un intero concerto al compositore nato nel 1911 a 
    Kalischt, cittadina boema che oggi fa parte della Repubblica Ceca. L’evento 
    è in cartellone per sabato 5 febbraio alle ore 21.Della ricca produzione mahleriana viene proposta l’intera Quarta sinfonia in 
    sol maggiore composta nel 1900 con la quale si conclude la trilogia delle 
    sinfonie vocali (la seconda, la terza e appunto la quarta) tematicamente 
    legate ai lieder (canti) composti sui testi di Des Knaben Wundernhorn (Il 
    corno magico del fanciullo), il celebre ciclo di poesie e canti popolari sui 
    temi dell’amore, dei viaggi, della guerra pubblicato da Clemens Brentano e 
    Achim von Arnim.
 La Quarta sinfonia è strutturata in quattro tempi: un allegro, uno scherzo a 
    cui la presenza di un violino accordato un tono sopra gli altri strumenti 
    conferisce un tono a tratti spettrale, un vasto andante e un lied finale per 
    soprano, inizialmente composto per la raccolta di Des Knaben Wunderhorn, 
    intitolato La vita celeste (Das Himmlische Leben).
 Soprano solista sarà Margherita Tomasi, accompagnata dall’Ensemble 
    dell’Orchestra Sinfonica “Città di Magenta” diretta per l’occasione dal 
    Maestro Dario Garegnani.
 La versione che verrà proposta in concerto è la preziosa trascrizione per 
    ensemble composta da Erwin Stein (1885-1958), allievo e collaboratore di 
    Arnold Schoenberg e si inserisce nelle numerose trascrizioni realizzate da 
    tutta la cerchia del grande compositore per esecuzioni private proprio a 
    casa Schoenberg
 Presentando il programma della serata, il direttore Dario Garegnani ha 
    detto: “Se il problema della forma e del programma sono fondamentali nel 
    pensiero mahleriano, questa sinfonia rappresenta un “riepilogo”, una boccata 
    di ossigeno attinta dalla tradizione formale dopo le fatiche delle prime tre 
    sinfonie e prima della svolta tecnica, sonora e formale della quinta 
    sinfonia, di pochi anni successiva. I quattro movimenti che la compongono 
    sono tutti funzionali, sotto diversi punti di vista, all’ultimo. Il lied per 
    orchestra e coro scelto come ultimo movimento era già stato composto nel 
    1892 come parte delle Fünf Humoresken/Wunderhorn Lieder e viene proposto con 
    una orchestrazione leggermente differente proprio come finale di questa 
    sinfonia.
 “L’approccio musicale deve diventare un tentativo intimo e profondo di 
    lasciarsi prendere la mano da una scrittura densissima, un flusso puto di 
    pensiero musicale che unisce una tecnica estrema a una drammaturgia dei 
    ricordi in cui in cui mondi geografici e sonori distantissimi, come possono 
    esserlo la Boemia del 1860 e la Vienna dei primi del ‘900, persone, danze, 
    stati d’animo, palpitazioni possono essere convocate a farsi reciproco 
    contrappunto”.
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      Domenica 13 Febbraio 2011 ore 17.00 
      Corona Teatro 
      WOLFI, BAMBINO PRODIGIO |  
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      Giovedì 17 Febbraio 2011_02_17 ore 21.00 
      FRATELLI 
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      Domenica 20 Febbraio 2011 ore 21.00 
      Orchestra da camera della Val Pellice 
      LE SCONFITTE |  
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      Sabato 26 Febbraio 2011 ore 21.00 
      Orchestra Sinfonica Città di Magenta 
      CONCERTO SINFONICOAldo Finzi (1897-1945) Pastoralina
 
 Robert Schumann (1810-1856)
 Concerto per pianoforte e orchestra in La min. op. 54
 I Allegro affettuoso
 II Intermezzo
 III Allegro vivace
 
 Franz Schubert (1797-1828)
 Sinfonia n. 1 in Re magg. D 82 (1813)
 I Adagio - Allegro vivace
 II Andante
 III Menuetto. Allegro
 IV Allegro vivace
 
 pianoforte, Irene Veneziano
 
 Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"
 direttore, Elena Casella
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    |  | Marzo |  
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      Mercoledì 2 Marzo 2011_03_02 ore 21.00 
      QUI CITTA' DI M. 
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    |  | Teatro Lirico sabato 12 marzo 2011 ore 21
 Giacomo Puccini
 TOSCA
 Fuori Abbonamento
 Biglietti:
 Platea: Poltronissima 40 € Poltrona 35 €
 Galleria 30 €
 Sabato 12 marzo il cartellone 2011 del 
    teatro Lirico propone “Tosca” di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe 
    Giacosa e Luigi Illica. Tosca è la prima delle due opere proposte in 
    stagione nell’ambito della collaborazione, attiva da alcuni anni, con il 
    circuito Pocket Opera. La seconda, in programmazione il 2 di aprile, è Le 
    nozze di Figaro”.La produzione di Tosca è di AsLiCo. L’esecuzione musicale è affidata 
    all’Orchestra “1813” diretta da Bruno Vicoli. L’adattamento musicale è di 
    Enrico Minaglia e i cantanti sono di AsLiCo. Scene e costumi dello 
    spettacolo, diretto da Federica Santambrogio, sono realizzati dall’Accademia 
    di Belle Arti di Brera.
 La serata di preparazione all’ascolto di Tosca è mercoledì 9 marzo alle 21 
    in Casa Giacobbe, via 4 giugno 80, Magenta. Relatore: Francesco Rocco Rossi.
 La vicenda di Tosca è nota: un dramma in cui amore e passione trascinano i 
    personaggi verso un epilogo tragico. La prima rappresentazione si tenne a 
    Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900. Il libretto deriva da La Tosca 
    di Victorien Sardou, il dramma rappresentato per la prima volta il 24 
    novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo 
    fu legato soprattutto all'interpretazione di Sarah Bernhardt nei panni della 
    protagonista.
 Tosca è considerata l'opera più drammatica di Puccini, ricca com'è di colpi 
    di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione. Il 
    discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido, caratterizzato da 
    incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti su armonie dissonanti. 
    La vena melodica di Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e 
    Mario, nonché nelle tre celebri romanze, una per atto ("Recondita armonia", 
    "Vissi d'arte", "E lucevan le stelle"), che rallentano in direzione lirica 
    la concitazione della vicenda. L'acme drammatico è costituito dal secondo 
    atto, che vede come protagonista il sadico barone Scarpia.
 La regista Federica Santambrogio presenta così la propria messa in scena 
    dell’opera pucciniana: “Tosca è una dramma di carne e passione. Passione 
    d’amore, politica, erotica. Chi tiene le fila di questo livello così carnale 
    è Scarpia. Nel finale del primo atto c’è la sua più autentica presentazione 
    «Ah, di quegli occhi vittoriosi veder la fiamma illanguidir con spasimo 
    d’amor, fra le mie braccia illanguidir d’amor. L’uno al capestro, l’altra 
    fra le mie braccia.» Tutto mentre la chiesa si riempie del canto del Te Deum 
    e Scarpia si lascia trasportare dalla forza e dalla potenza dell’inno 
    religioso per un eccitamento che di spirituale non ha nulla. Tant’è che 
    all’apice della forza e dell’eccitazione quasi grida «Tosca, mi fai 
    dimenticare Iddio!» La nostra Tosca parte da qui. Nel primo atto abbiamo 
    rappresentato una Chiesa ricca, ma punitiva e violenta, archetipicamente 
    maschile. La processione del Te Deum è rappresentata da dei manichini 
    sfarzosamente ricoperti con mantelli e mitrie, ma visibilmente nudi e finti, 
    a rappresentare una potenza politica che di spirituale non ha più nulla. Le 
    uniche presenze femminili in questa Chiesa-padrona sono la Madonna e la 
    Maddalena. La prima rappresentazione del femminino, la dea madre accogliente 
    e materna, e la seconda rappresentazione dell’amore carnale, ma comunque 
    viva e generatrice di vita. La Madonna sarà infatti interpretata da un mimo, 
    quindi da un persona in carne ed ossa, ma che in questo contesto viene 
    ricoperta da un telo di plastica, come accade per le statue che devono 
    essere restaurate, a mostrare che l’unico afflato vitale rischia di morire 
    soffocato. La Maddalena verrà rappresentata partoriente per enfatizzare la 
    presenza così forte dell’elemento carnale. E da questo immaginario che 
    spiccano le personalità dei protagonisti e le loro non semplici relazioni. 
    Ed è con questo torbido e cupo immaginario che si può affrontare il secondo 
    atto. Visivamente freddo, luogo di tortura fisica, ma soprattutto 
    psicologica. Il luogo del potere castrante della Chiesa è ancora una volta 
    luogo di morte e terrore. E nel terzo atto si respira. E questo respiro è 
    fondamentale, è il canto del pastorello, è l’alba di Roma, è il momento del 
    dolce ricordo malinconico e poi della speranza. Ed è solo attraverso questo 
    momento di abbandono che la tragedia di Tosca diventa implacabile e il suo 
    suicidio ci appare tragico e liberatorio insieme”.
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      Giovedì 17 Marzo 2011_03_17 ore 21.00 
      MEDEA 
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      Giovedì 31 Marzo 2011_03_31 ore 21.00 
      LA STORIA DEL MAGO |  
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    |  | Aprile |  
    | Sabato 2 aprile ore 21 | Spettacolo fuori abbonamento LE NOZZE DI FIGARO
 Commedia per musica in quattro atti.
 Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
 Libretto di Lorenzo Da Ponte, dalla commedia Le Mariage de Figaro di 
    Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais.
 Prima rappres.: Vienna, Burgtheater, 1 maggio 1786
 Adattamento musicale Carlo Tenan
 Cantanti AsLiCo
 Protagonisti e interpreti: Conte Almaviva Alessio Arduini
 Contessa Almaviva Elide De Matteis Larivera
 Susanna Veronique Mercier
 Figaro Serban Vasile
 Cherubino Chiara Brunello
 Marcellina Candida Guida
 Bartolo Mirko Quarello
 Basilio Raoul D’Eramo
 Antonio Marco Travagliati
 Barbarina Bianca Tognocchi
 Direttore, José Luis Gomez-Rios
 Regia, Nicola Berloffa
 Scene e costumi, Guia Buzzi
 Light designer, Fiammetta Baldiserri
 Orchestra “1813”
 Biglietti:
 Poltronissima 40 euro Poltrona 35 euro Galleria 30 euro
 Mercoledì 30 marzo alle 21 è prevista una serata di preparazione 
    all'ascolto tenuta da Francesco Rocco Rossi persso la Casa Giacobbe di via 
    IV Giugno 80 a Magenta. TORNA L’OPERA CON “LE NOZZE DI FIGARO”
 Sabato 2 aprile alle 21 al Teatro Lirico di Magenta va in scena la seconda 
    delle opere liriche in cartellone nella stagione 2011: Le nozze di Figaro, 
    commedia in quattro atti su musiche di Wolfgang Amedeus Mozart e libretto di 
    Lorenzo Da Ponte tratta da una più antica commedia intitolata “Le Mariage de 
    Figaro” di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais.
 Rappresentata per la prima volta nel 1786, questa commedia in musica è tra 
    le opere più amate e conosciute del musicista salisburghese, oltre che la 
    prima di una serie di felici collaborazioni con Da Ponte che ha portato 
    anche alla creazione del Don Giovanni e di Così fan tutte.
 
 Insieme a Tosca, rappresentata lo scorso 12 marzo, Le nozze di Figaro è 
    realizzata nell’allestimento di As.Li.Co. per Pocket Opera, circuito di 
    spettacoli di alto livello rappresentati in teatri di piccole dimensioni e 
    promosso da Regione Lombardia. La collaborazione del Lirico di Magenta con 
    Pocket Opera è arrivata al terzo anno e il gradimento del pubblico per le 
    qualità e il livello di spettacoli e interpreti è stato sempre ampiamente 
    positivo.
 La regia dello spettacolo di sabato 2 aprile è di Nicola Berloffa, e scene e 
    costumi sono di Guia Buzzi. I cantanti di As.Li.Co e l’Orchestra 1813 sono 
    diretti da Jose Luis Gomez-Rios. L’adattamento musicale è di Carlo Tenan.
 Dalle note di regia di Nicola Berloffa: “…un inno all’amore coniugale 
    gentile e leale svolto nell’arco di una folle giornata. Durante quattro 
    stagioni, assistiamo a quattro rappresentazioni dell’amore ideale, dove 
    vediamo tutte le evoluzioni affettive dalla anciullezza alla vecchiaia, 
    dall’amore più puro e avvampato al più cinico e calcolato. Quattro coppie e 
    quattro tipi d’amore che si compongono e scompongono da movimenti dettati 
    solo dal cuore. Incontriamo allora, Barbarina e Cherubino esempio d’acerbo 
    amore adolescenziale tutto istinto e passione, contrapposti a Marcellina e 
    Don Bartolo amore maturo e ritrovato, Susanna e Figaro amor calcolato 
    incontenibile e puro al contrario del Conte e della Contessa dove ormai la 
    passione non è che un ricordo logorato”.
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      Venerdì 8 Aprile 2011_04_08 ore 21.00 
      DADDY BLUES DADDY BLUES CON COLUMBRO E QUATTRINI Venerdì 8 aprile il 
    Lirico ospita Marco Columbro e Paola Quattrini, per la prima volta insieme 
    sul palcoscenico in “Daddy Blues”, di Martyne Visciano e Bruno Chapelle, 
    adattato e diretto per le scene italiane da Vincenzo Salemme. Lo spettacolo 
    ha debuttato in anteprima nazionale il 28 gennaio a Faenza. I cugini Roberto 
    e Matteo Pedrini, titolari dell’omonimo studio di architetti, stanno 
    cercando con fatica di mettere a punto gli ultimi dettagli del loro nuovo 
    progetto. Impresa non facile perché Matteo ha la testa da un’altra parte: 
    dopo anni di battaglie e attese per poter adottare un bambino, lui e la 
    moglie Clara sono sul punto di coronare il loro sogno di diventare genitori. 
    Per un fortuito incendio dell’orfanotrofio che ha costretto ad anticipare i 
    tempi, la terribile signora Benincasa, responsabile del servizio adozioni, 
    sta per consegnargli a casa il piccolo Ludovico. Purtroppo è proprio nello 
    stesso giorno che Clara decide di lasciare Matteo! Tutto è pronto per 
    accogliere il piccolo Ludovico: il lettino, lo scaldabiberon, l’orsetto di 
    peluche... manca solo la mamma adottiva! E siccome ci vogliono assolutamente 
    due genitori perché la signora Benincasa affidi a Matteo il bambino, per non 
    gettare all’aria quattro anni d’attesa, il novello padre dovrà trovare al 
    più presto una soluzione. Pronto a tutto per raggiungere il suo scopo, 
    l’uomo si destreggia in una menzogna dopo l’altra, fino a far passare per 
    sua moglie la segretaria Titta, finendo da lì in poi da un paradosso 
    all’altro. “Daddy Blues”, che ha come sottotitolo “Un papà per tutti”, 
    affronta con divertimento e tra situazioni esilaranti il tema dell’adozione, 
    argomento particolarmente delicato soprattutto ai giorni nostri. In 
    particolare è l’aspetto umano dell’adozione che viene largamente sviscerato 
    da più punti di vista, proprio attraverso l’evoluzione stessa del carattere 
    dei singoli personaggi. Nel curarne l’adattamento e la regia, Vincenzo 
    Salemme trasforma “Daddy Blues” in un vero e proprio manifesto della 
    commedia brillante. Perfetto meccanismo da intrattenimento, lo spettacolo 
    contiene tutti gli ingredienti che lo rendono leggero senza scadere nella 
    banalità. Tra equivoci e scambi di ruoli, emergono anche i sentimenti più 
    profondi dei personaggi, il desiderio di paternità di Matteo, ma anche il 
    bisogno di “famiglia” e di amore delle persone che gli stanno attorno: 
    desideri e bisogni che ognuno tenterà disperatamente di raggiungere. 
    Personaggio a tutto tondo dello spettacolo italiano, Marco Columbro dà corpo 
    e voce al ruolo di Matteo, “il papà per tutti”. Dal debutto nel cabaret a 
    metà degli anni ’70, passando per anni di intenso impegno televisivo, 
    Columbro prosegue la sua carriera in teatro. Nell’esilarante ruolo della 
    signora Benincasa, troviamo invece Paola Quattrini. Attrice versatile e 
    decisamente precoce (debutta nel cinema a quattro anni, alla radio a otto e 
    in teatro a dieci), Paola Quattrini nella sua lunga carriera ha lavorato con 
    le tutte principali compagnie italiane a fianco dei maggiori protagonisti 
    della scena teatrale. Del cast fanno parte anche Adriano Evagelisti, Adriano 
    Giraldi, Roberta Formilli e Erika Puddu. La scenografia dello spettacolo è 
    di Alessandro Chiti, i costumi di Teresa Acone e il disegno luci di Fabio 
    Del Naia. Le musiche sono state composte da Massimiliano Forza, con gli 
    arrangiamenti di Fabio Valdemarin. Foto di scena foto©Tommaso Le Pera. |  
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      Giovedì 14 Aprile 2011 ore 21.00 
      Quartetto Verdi 
      MUSICA DA CAMERARobert Schumann (1810-1856) Quartetto per archi op. 41 n. 2 in Fa maggiore (1842)
 
 Leos Janacek (1854-1928)
 Quartetto per archi n. 2 "Lettere intime" (1928)
 
 Ludwig van Beethoven (1770-1827)
 Quartetto in Fa maggiore op.59 n.1 (1825-1826)
 
 Quartetto "Verdi"
 violino, Francesco De Angelis
 violino, Lorenzo Gentili Tedeschi
 viola, Roberto Tarenzi
 violoncello, Claudia Ravetto
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    | sabato 16 aprile 2011_04_16 ore 21 | Teatro Lirico di MagentaHello Dolly!
 Spettacolo fuori abbonamento
 Compagnia Corrado Abbati
 Biglietti: Platea poltronissima: 40 euro; Platea poltrona: 35 euro; 
    Galleria: 30 euro
 Una serata che certamente piacerà agli amanti del teatro musicale e non 
    solo: sabato 16 aprile alle 21 al Teatro Lirico va in scena “Hello Dolly”, 
    uno dei più famosi ed amati musical scritto da Jerry Herman e Michael 
    Stewart proposto a Magenta dalla Compagnia Corrado Abbati.
 Lo spettacolo, nato negli Stati Uniti, al suo debutto a Broadway superò le 
    3000 repliche superando il record di “My fair lady”. Ha fatto incetta di 
    premi stabilendo un record con ben 10 Tony Award, (gli Oscar del teatro).
 A decretare fin dalle prime rappresentazioni il successo di questo 
    spettacolo è sicuramente, oltre alla trama briosa, allo sfarzo dei costumi, 
    all’energia delle coreografie, la musica di Herman che si impose rapidamente 
    nella memoria del pubblico. Il brano del titolo diventò ben presto una hit 
    internazionale grazie anche al film con Barbra Streisand . Hello Dolly! è 
    uno dei film musicali più costosi della storia che è riuscito a fare 
    apprezzare questo musical in tutto il mondo vincendo, fra l'altro, diversi 
    Oscar.
 Dalle note del regista Corrado Abbati: Hello Dolly è una pietra miliare del 
    teatro musicale leggero e benché sia nata oltreoceano ha una forte impronta 
    europea che le deriva dall’avere nel copione una importante fonte letteraria 
    così come era successo mezzo secolo prima per La Vedova Allegra di Franz 
    Lehàr. Le due vedove, hanno in comune non pochi elementi: la figura 
    intraprendente e autorevole di una grande protagonista, la gran baldoria di 
    colpi di scena e di equivoci, l’esuberanza del galop di Herman che evoca il 
    can can di Lèhar, il forte potere di reminescenza immediata della musica. Le 
    due Vedove sono unite anche da un destino che ha come comune denominatore il 
    grande successo e la straripante popolarità.
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    |  | venerdì 29 aprile ore 21.00 Giovani in Concerto
 Piccola Orchestra e Orchestra Giovanile Totem. Si tratta di un concerto 
    particolarmente adatto ai giovani.
 In programma: Marc-Antoine Charpentier (1643-1704) Preludio dal Te Deum
 Ludwig Van Beethoven (1770-1827) Inno alla gioia dalla Sinfonia n. 9 in Rem 
    op. 125
 Paul McCartney (1942) Yesterday (arr. di Annamaria Barbaglia)
 Henry Purcell (1659-1695) Ouverture, Rondeau, Air, Air (da Abdelazar Suite)
 Niccolò Paganini (1782-1840) Andantino
 Antonio Vivaldi (1678-1741) Variazioni su "La follia" op. 1 n. 12
 Oskar Rieding (1840-1918) Concerto per violino in Si min Allegro moderato – 
    Andante – Allegro moderato
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    |  | Maggio |  
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      Domenica 1 Maggio 2011 ore 11.00 
      Quintetto Antares 
      MUSICA DA CAMERAMatinée "Concerto aperitivo" å 
 Robert Schumann (1810-1856)
 Quintetto op. 44 Mi bemolle maggiore (1842)
 
 Johannes Brahms (1833-1897)
 Quintetto op. 34 in Fa minore (1864)
 
 Quintetto "Artemis"
 violino, Marcello Miramonti
 violino, Michele Spotti
 viola, Matteo Torresetti
 violoncello, Francesco Martignon
 pianoforte, Luca Buratto
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      Sabato 7 Maggio 2011 ore 21.00 
      Orchestra Sinfonica Città di Magenta 
      CONCERTO SINFONICO(In abbonamento) Concerto di chiusura
 
 Giuseppe Martucci (1856-1909)
 Notturno op. 70 n. 1 (1891)
 
 Camille Saint-Saëns (1835-1921)
 Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in La min. op. 33 (1872)
 I Allegro non troppo
 II Allegretto con moto
 III Un peu moins vite
 
 Johnnes Brahms (1833-1897)
 Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98 (1885)
 I Allegro non troppo
 II Andante moderato
 III Allegro giocoso
 IV Allegro energico e passionato
 
 
 violoncello, Enrico Dindo
 
 Orchestra Sinfonica "Città di Magenta"
 direttore, Andrea Raffanini
 CON I GRANDI ROMANTICI SI 
    CHIUDE LA STAGIONE MUSICALE
 E’ affidata all’Orchestra Città di Magenta diretta da Andrea Raffanini e a 
    un programma dedicato a autori romantici e tardoromantici l’ultimo 
    appuntamento con la stagione sinfonica 2011. Sabato 7 maggio alle 21 verrà 
    proposto l’ascolto del Notturno op. 70 n.1 di Giuseppe Martucci (1856-1909), 
    grande pianista del suo tempo considerato continuatore italiano del 
    Romanticismo tedesco. Il Notturno è uno dei 4 “piccoli pezzi” per orchestra 
    trascritto dall’autore da una precedente raccolta e contraddistinto da un 
    tono soffuso e crepuscolare tipico del sinfonismo tardoromatico.
 Protagonista del secondo passaggio del programma, il Concerto per 
    violoncello e orchestra n.1 in La min op. 33 di Camille Saint-Saëns 
    (1835-1921), è il violoncello solista Enrico Dindo, grande interprete e 
    vincitore di numerosi concorsi internazionali che potrà dare sfoggio del suo 
    virtuosismo nei passaggi salienti del concerto e in particolare nel 
    movimento conclusivo.
 Il programma si chiude con la Sinfonia n.4 in Mi minore op.98 di Johannes 
    Brahms (1833-1897), l’ultima scritta dal musicista. “Un impeto inesorabile 
    porta a conclusione questo autentico capolavoro che conclude il sinfonismo 
    romantico originando problemi nuovi dopo aver segnato la tradizionale 
    sinfonia ottocentesca del massimo grado di espressione conclude il 
    sinfonismo romantico originando problemi nuovi dopo aver segnato la 
    tradizionale sinfonia ottocentesca del massimo grado di espressione”, 
    commenta Albert nelle note di sala.
 Il cartellone musicale ha ancora in serbo due appuntamenti: due recital 
    pianistici nella nuova collocazione dei "concerti aperitivo" alle 11 
    (concerto seguito da un rinfresco nel bar dei giardini adiacente al teatro). 
    Il 22 maggio suonerà il pianista Luca Schieppati; il 29 maggio sarà la volta 
    del pianista Fabio Napoletano.
 
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      Martedì 10 Maggio 2011_05_10 ore 21.00 
      DON CHISCIOTTE |  
    | Venerdì 20 maggio 2011 ore 21 | 
    Teatro LiricoIn occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
 una produzione TOTEM in collaborazione con “Università del Magentino”
 “VIVA VERDI”: la voce di un popolo.
 La storia del Risorgimento attraverso le note di Giuseppe Verdi.
 
 Protagonisti della serata:
 soprano, Alisa Zinovjeva
 baritono,Giorgio Valerio
 pianoforte, Sachiko Yanagibashi
 voce narrante, Andrea Raffanini
 
 L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
 
 Il programma prevede brani dalle più famose opere di Giuseppe Verdi, 
    collocate nel contesto storico, sociale e politico dell’epoca:
 Nabucco (1842): "Va', pensiero"
 Nabucco (1842): Marcia
 I vespri siciliani (1855): Sinfonia
 Ernani (1844): "Si ridesti il Leon di Castiglia"
 Macbeth (1847): "Pietà, rispetto, amore"
 Il trovatore (1853): "Tacea la notte placida"
 Il trovatore (1853): "Udiste ? Come albeggi"
 Rigoletto (1851): "Pari siamo"
 La traviata (1853): "Ciel ! Che discopro"
 La traviata (1853): "Addio del passato"
 La forza del destino (1862): "Pace, pace mio Dio" (soprano)
 Don Carlo (1867): "Io morrò" (baritono)
 La traviata: Preludio atto III
 
 Note di Sala
 Giuseppe Verdi è stato per più di cinquant’anni una figura di riferimento 
    del panorama musicale internazionale. Durante la sua parabola creativa si 
    sono svolti quei processi storici che hanno forgiato nel ferro e nel fuoco 
    della armi la storia d’Europa e d’Italia in particolare. Insieme ad 
    Alessandro Manzoni è sicuramente stato una delle figure che maggiormente ha 
    contribuito a unificare l’Italia, prima ancora che da quello politico, dal 
    punto di vista culturale. Già vent’anni prima che l’unificazione della 
    nostra penisola fosse compiuta, il popolo italiano si sentiva tale intonando 
    i cori delle opere verdiane che, da Nabucco in avanti, durante gli anni di 
    preludio ai moti del ’48, hanno saputo leggere “l’indole [...] di una gente 
    bisognosa di destini migliori”, come testimonia il Giusti scrivendo proprio 
    a Verdi, e trasfigurare artisticamente quel senso di appartenenza ad una 
    realtà nazionale che esprimeva la sua urgenza ormai in tante parti d’Europa. 
    E così, quando gli impeti e gli entusiasmi si sono dovuti stemperare di 
    fronte alla dura realtà di un percorso ancora lungo da compiersi, una volta 
    di più Verdi ha saputo afferrare “il pensiero dell’epoca, il concetto dei 
    tempi”, come Mazzini aveva profeticamente affermato decenni prima, 
    rivolgendosi “ignoto numini” che “ravvolge dentro di sé il segreto di 
    un’epoca musicale”. Forse proprio questa definizione, seppure inconsapevole, 
    è quella che esprime meglio la capacità verdiana di leggere i tempi ed è 
    ancora la sua genialità teatrale a far rivivere nelle opere successive 
    quelle ansie interiori che pongono l’individuo spesso solo di fronte alla 
    società e alla storia ma, soprattutto, di fronte a se stesso.
 Fino alla sovrana risata finale del Falstaff, con quello sguardo ironico ma 
    non privo d’affetto sull’umanità e sulle sue debolezze, Verdi rappresenta la 
    Storia di mezzo secolo, non certo come racconto o cronaca, ma 
    trasfigurandola nelle indimenticabili figure che popolano i suoi melodrammi, 
    agitati dalle ansie che sono quelle di un popolo e dai sentimenti che sono 
    quelli di un’epoca i cui anni cruciali per la nostra nazione sono proprio 
    quelli in cui il motto “Viva Verdi” voleva unire una sentimento nazionale 
    ormai consolidato con i fatti che ne dovevano suggellare la realizzazione 
    storica.
 Saranno perciò proprio le opere di Verdi ad accompagnarci nella storia di 
    quegli anni, facendoci riscoprire il Risorgimento non solo dal punto di 
    vista storico, ma delineandolo attraverso quei sentimenti e quelle emozioni 
    che, vissuti nella straordinaria trasfigurazione musicale di Verdi, sono 
    diventati nostro patrimonio immortale. Uno sguardo che vuole leggere la 
    storia non solo attraverso i grandi avvenimenti, ma anche attraverso i 
    sentimenti di un popolo che nella musica di Verdi aveva finalmente trovato 
    la sua voce.
 
 Andrea Raffanini
 
      
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      Domenica 22 Maggio 2011_05_22 ore 11.00 
      Luca Schieppati, pianoforte 
      RECITAL PIANISTICOMatinée "Concerto aperitivo" 
 W...LIszTALIA!
 concerto in occasione del duecentesimo anniversario della nascita di Franz 
    Liszt
 
 F. Liszt (1811-1886):
 4 Valses oubliées
 L´idée fixe, Andante amoroso su un Tema di Berlioz
 Totentanz
 
 G. Verdi (1813-1901) / F. Liszt (1811-1886):
 Miserere dal Trovatore
 Rigoletto, Parafrasi da concerto
 Don Carlo, Coro di festa e Marcia funebre
 Aida, Danza sacra e Duetto finale
 
 pianoforte, Luca Schieppati
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    29 maggio 2011ore 11
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      Domenica 29 Maggio 2011_05_11 ore 11.00 
      Fabio Napoletano, pianoforte 
      RECITAL PIANISTICO pianoforte, Fabio Napoletano 
    Ultima proposta a chiusura della stagione 2011: il concerto 
    aperitivo del 29 maggio alle ore 11 dedicato a Fryderyck Chopin (1810-1849) 
    con protagonista il pianista
    
    Fabio Napoletano. In programma:Improvviso in Fa diesis maggiore, op. 36 (1838)
 Sonata n. 3 in Si minore op. 58 (1844)
 I Allegro maestoso, II Scherzo: Molto vivace,
 III Largo, IV Finale: Presto non tanto; Agitato
 6 Mazurche
 in Sol maggiore op. 50 n.1 (1841)
 in Mi minore op. 17 n. 2 (1831)
 in Mi maggiore op 6 n. 3 (1830)
 in Sol diesis minore op. 33 n. 1 (1837-1838)
 in Re maggiore op. 41 n. 4 (1838-1839)
 in Do diesi minore op. 41 n. 4 (1838-1839)
 Polonaise – Fantaisie in La bemolle maggiore op. 61 (1845-1846)
 Al termine del concerto, come di consueto, al pubblico viene offerto un 
    aperitivo all’aperto nell’area adiacente il teatro.
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    | 4 giugno 2011 ore 21
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    Basilica San Martino Concerto per il 150° dell'Unità d'Italia
 
 GIUSEPPE VERDI (1813-1901)
 MESSA DI REQUIEM
 (per l'anniversario della morte di Alessandro Manzoni - 22 maggio1874) per 
    soprano, mezzosoprano, tenore, basso, coro e orchestra
 soprano, Daria Masiero
 mezzosoprano, Manuela Custer
 tenore, Danilo Formaggia
 basso, Paolo Pecchioli
 Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano
 Maestro del coro, Erina Gambarini
 Orchestra Sinfonica “Città di Magenta”
 Direttore,
    
    Andrea Raffanini
 La serata è stata realizzata anche grazie al contributo di Graziella e 
    Giuseppe Lisca in ricordo della figli Elisa.
 
 MESSA DI REQUIEM
 Per soli, coro e orchestra. Composizione1868-1874. Prima esecuzione: Milano 
    chiesa di San Marco 22 maggio 1874 nell'anniversario della scomparsa di 
    Alessandro Manzoni. Direttore: Giuseppe Verdi.
 Requiem et Kyrie (quartetto solista, coro)
 Dies Irae
 Dies irae (coro)
 Tuba Mirum (basso e coro)
 Mors stupebit (basso e coro)
 Liber Scriptus, (mezzosoprano, coro)
 Quid sum miser (soprano, mezzosoprano, tenore)
 Rex tremendae (solisti, coro)
 Recordare (soprano, mezzosoprano)
 Ingemisco (tenore)
 Confutatis (basso, coro)
 Lacrimosa (solisti, coro)
 Offertorium (solisti)
 Sanctus (a doppio coro)
 Agnus Dei (soprano, mezzosoprano, coro)
 Lux Aeterna (mezzosoprano, tenore, basso)
 Libera Me (soprano, coro)
 
 La Messa di Requiem di Giuseppe Verdi è sicuramente, oltre 
    che una delle opere più suggestive e profonde del Maestro, anche uno dei 
    monumenti della musica italiana di ogni tempo. In essa sono racchiuse tutte 
    le principale caratteristiche del genio musicale verdiano e proprio 
    l'intensità e l'espressività delle pagine che lo compongono ne fanno una 
    summa della sua arte.
 Il nucleo originario, costituito dal “Libera me Domine”, fu composto nel 
    1869; era il suo personale apporto alla composizione di una Messa da Verdi 
    stesso proposta ai maggiori compositori italiani di quegli anni, come 
    omaggio comune alla “gloria italiana” di Rossini, morto l'anno precedente. 
    La notizia della scomparsa del “cigno di Pesaro” aveva profondamente segnato 
    Verdi, che si chiedeva cosa sarebbe rimasto all'Italia quando sarebbe 
    scomparsa anche “l'altra” gloria, ovvero Alessandro Manzoni. Fatto che 
    avvenne da lì a pochi anni, il 22 maggio del 1873. La stima di Verdi per 
    Manzoni era nota; la sua ammirazione era sia per il letterato, sia per il 
    patriota che fu, sia per l'uomo in toto. La morte del poeta spinse il 
    compositore a riprendere il brano originario e a farne il punto di partenza 
    per un lavoro che avrebbe raggiunto le attuali forma e dimensioni. La prima 
    esecuzione fu in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro 
    Manzoni, il 22 maggio 1874 nella Chiesa di S. Marco a Milano. Furono così 
    idealmente riuniti in quella sera coloro che Verdi considerava le due più 
    alte “glorie” italiane del secolo, ammirate nell'arte e nella persona e in 
    quello che avevano saputo donare all'Italia finalmente unita.
 Verdi concepì la messa per un quartetto di solisti, orchestra e coro. Il 
    lavoro è formato da sette brani: Requiem e Kyrie Eleison, Dies Irae, Domine 
    Jesu (Offertorio), Sanctus, Agnus Dei,Lux Aeterna e Libera Me, pezzo di 
    straordinario impatto emotivo che conclude la messa dove l'accettazione del 
    mistero della morte e della volontà di Dio viene espressa da un lungo 
    dolcissimo acuto.
 La Messa di Requiem di Verdi rimane uno dei vertici della produzione di un 
    musicista che ha attraversato le vicende di un secolo e le ha sapute 
    accompagnare con la sua arte, sempre attuale per più di cinquant'anni, nei 
    quali ha vissuto da protagonista tutte le vicende che hanno visto la 
    formazione della nostra nazione. Essa si inserisce a pieno titolo nella 
    produzione verdiana dove il tema della morte, del destino, del rapporto tra 
    uomo e Dio sono spesso presenti.
 Questo lavoro è anche quello che unisce idealmente il compositore che ha 
    aperto il XIX secolo e colui che lo ha chiuso, racchiudendo in sé la dedica 
    a chi, con il suono e la forza delle sue parole, ha sempre posto la cultura 
    e la storia della nostra nazione al centro del proprio pensiero: Alessandro 
    Manzoni.
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    |  | Altre iniziative |  
    |  | 11 NOVEMBRE 2010 pag.30l'Informatore
 Lirico, nomi importanti per la nuova stagione
 Si comincia con Ferrari e Giordana
 Nomi importanti per la settima stagione teatrale del Teatro Lirico di 
    Magenta, che scatterà a gennaio e che vede sostanzialmente immutato il 
    formai degli ultimi anni, impostato su due differenti proposte: Prosa e 
    Altri Percorsi. La stagione di prosa sarà inaugurata da due grandi del 
    palcoscenico, Paolo Ferrari e Andrea Giordana, interpreti di Un ispettore in 
    caso Birling. Seguirà Suoceri sull'orlo di una crisi di nervi, una spassosa 
    ed entusiasmante commedia con un altro cast d'eccezione, Gianfranco D'Angelo 
    e Nini Salerno, insieme alla splendida Eleonora Giorgi.
 Sarà poi la volta di un classico dei classici. Medea di Euripide nella 
    splendida interpretazione di una straordinaria Pamela Villoresi. A chiudere 
    la stagione di prosa altre due star da palcoscenico. Marco Columbro e Paola 
    Quattrini, in Daddy Blues. Altri percorsi si apre con uno spettacolo colto e 
    coinvolgente, tragicomico e metateatrale: Paladini di Francia della 
    compagnia Ko-reja-Teatro Stabile d'Innovazione. Tratto dall'omonimo libro di 
    Carmelo Samonà, il secondo titolo in cartellone è presentato dal Teatro di 
    Ribalta per la regia di Antonio Vigano. Un monologo esilarante per sette 
    personaggi scritto ad hoc su Arianna Scommegna da Piero Colaprico il terzo 
    appuntamento in programma, Qui città di M., nella regia della sempre ottima 
    Serena Sinigaglia. Una pièce davvero inaspettata il quarto appuntamento, La 
    storia del Mago, che racconta una storia di attese, di gente in fila per 
    apparire, disposta a credere a tutto, ad accettare e subire un potere vuoto 
    e ingordo pur di compiacere il "principe" ed a farlo è nientemeno che che 
    Enzo Jannacci, autore e regista di una pagina che vuole parlarci della vita 
    come "... viaggio sperimentale che facciamo involontariamente e in maniera 
    approssimativa..". Per chiudere il ciclo, Don Chisciotte della Filarmonica 
    Clown.
 articolo di Fabrizio Provera
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    |  | Teatro Lirico di Magenta Indirizzo: Via Cavallari 2 20013 - MAGENTA - MI
 Telefono: 02/97003255
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    |  |  |  
    | PREVENDITA abbonamenti e biglietti | Orario apertura: martedì e giovedì 10-12/17-19 sabato 10-12 |  
    |  |  |  
    | Stagione ufficiale: | http://www.totemagenta.org |  
    |  | http://www.teatroliricomagenta.it/ |  
    |  | 
    Totem la tribù delle arti
    è un’associazione culturale che nasce a Magenta nel 
    1998 con lo scopo di promuovere e diffondere cultura artistica nel 
    territorio. Le sue attività sono rivolte all’ambito della formazione, 
    attraverso corsi e laboratori, amatoriali e professionali, di musica, 
    teatro, poesia, scrittura, cinema, arte e comunicazione e a quello 
    ricreativo, con la proposta di concerti, incontri, dibattiti, eventi, 
    mostre. Nel 2000 fonda l’Orchestra sinfonica “Città di Magenta” e nel 2003 
    fonda il Coro Civico “Città di Magenta”, per i quali cura l’organizzazione, 
    la promozione e il segretariato artistico. 
    Laura Borlenghi – ufficio 
    stampa - Cell. 335 7694240 - e-mail:
    
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