RAMIRO 
            E allor... se non ti spiaccio... allor m'avrai. 
            Quali enigmi son questi? 
            

            (scopre Alidoro) 
            Ah ! mio sapiente 
            Venerato Maestro. Il cor m'ingombra 
            Misterioso amore. 
            Che far degg'io? 
 
            ALIDORO 
            Quel che consiglia il core 
 
            RAMIRO 
            (a Dandini) 
            Principe non sei più: di tante sciocche 
            Si vuoti il mio palazzo. 
            (chiamando i seguaci che entrano) 
            Olà miei fidi 
            Sia pronto il nostro cocchio, e fra momenti... 
            Così potessi aver l'ali dei venti. 
            Sì, ritrovarla io giuro. 
            Amore, amor mi muove: 
            Se fosse in grembo a Giove, 
            Io la ritroverò. 
            

            (contempla lo smaniglio) 
            Pegno adorato e caro 
            Che mi lusinghi almeno. 
            Ah come al labbro e al seno, 
            Come ti stringerò! 
 
            CORO 
            Oh! qual tumulto ha in seno 
            Comprenderlo non so. 
            

            RAMIRO e CORO 
            Noi voleremo, - Domanderemo, 
            Ricercheremo, - Ritroveremo. 
            

            Dolce speranza, - Freddo timore 
            Dentro al mio/suo cuore - Stanno a pugnar. 
            Amore, amore - L'hai da guidar. 
             
            (parte con i seguaci) 
             
             
             
            Scena III 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
            Dandini, Alidoro; indi Don Magnifico. 
 
            ALIDORO 
            (La notte è omai vicina. 
            Col favor delle tenebre, 
            Rovesciandosi ad arte la carrozza 
            Presso la casa del Baron, potrei... 
            Son vicini alla meta i desir miei.) 
             
            (parte frettoloso) 
 
            DANDINI 
            (passeggiando) 
            Ma dunque io sono un ex? dal tutto al niente 
            Precipito in un tratto? 
            Veramente ci ho fatto 
            Una bella figura! 
 
            DON MAGNIFICO 
            (entra premuroso) 
            Scusi la mia premura... 
            Ma quelle due ragazze 
            Stan con la febbre a freddo. Si potrebbe 
            Sollecitar la scelta. 
            

            DANDINI 
            E fatta, amico. 
 
            DON MAGNIFICO 
            (con sorpresa, in ginocchio) 
            È fatta! ah! per pietà! dite, parlate: 
            È fatta! e i miei germogli... 
            In queste stanze a vegetar verranno? 
            

            DANDINI 
            (alzandolo) 
            Tutti poi lo sapranno. 
            Per ora è un gran segreto. 
 
            DON MAGNIFICO 
            E quale, e quale? 
            Clorindina o Tisbetta? 
 
            DANDINI 
            Non giudicate in fretta. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Lo dica ad un papà. 
 
            DANDINI 
            Ma silenzio. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Si sa; via, dica presto. 
 
            DANDINI 
            (andando ad osservare) 
            Non ci ode alcuno? 
 
            DON MAGNIFICO 
            In aria 
            Non si vede una mosca. 
 
            DANDINI 
            È un certo arcano 
            Che farà sbalordir. 
            
            DON MAGNIFICO 
            (smaniando) 
            Sto sulle spine. 
 
            DANDINI 
            (annoiato, portando una sedia) 
            Poniamoci a sedere. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Presto, per carità. 
 
            DANDINI 
            Voi sentirete 
            Un caso assai bizzarro. 
 
            DON MAGNIFICO 
            (Che volesse 
            Maritarsi con me!) 
 
            DANDINI 
            Mi raccomando. 
 
            DON MAGNIFICO 
            (con smania che cresce) 
            Ma si lasci servir. 
 
            DANDINI 
            Sia sigillato 
            Quanto ora udrete dalla bocca mia. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Io tengo in corpo una segreteria. 
            

            DANDINI 
            Un segreto d'importanza, 
            Un arcano interessante 
            Io vi devo palesar. 
            È una cosa stravagante, 
            Vi farà strasecolar. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Senza battere le ciglia, 
            Senza manco trarre il fiato 
            Io mi pongo ad ascoltar. 
            Starò qui petrificato 
            Ogni sillaba a contar. 
 
            DANDINI 
            (Oh! che imbroglio! che disdetta! 
            Non so come cominciar.) 
 
            DON MAGNIFICO 
            (Veh che flemma maledetta! 
            Si sbrigasse a incominciar.) 
 
            DANDINI 
            Uomo saggio e stagionato 
            Sempre meglio ci consiglia. 
            Se sposassi una sua figlia, 
            Come mai l'ho da trattar? 
 
            DON MAGNIFICO 
            (Consiglier son già stampato.) 
            Ma che eccesso di clemenza! 
            Mi stia dunque Sua Eccellenza... 
            Bestia!.. Altezza, ad ascoltar. 
            Abbia sempre pronti in sala 
            Trenta servi in piena gala, 
            Due staffieri, sei cocchieri, 
            Tre portieri, due braccieri, 
            Cento sedici cavalli, 
            Duchi, conti e marescialli 
            A dozzine convitati, 
            Pranzi sempre coi gelati 
            Poi carrozze, poi bombè, 
            Ed innanzi colle fiaccole 
            Per lo meno sei lacché. 
            

            DANDINI 
            Vi rispondo senza arcani 
            Che noi siamo assai lontani. 
            Ho un lettino, uno stanzino; 
            Ma piccino, ma meschino. 
            Io non uso far de' pranzi; 
            Mangio sempre degli avanzi. 
            Non m'accosto a' gran signori, 
            Tratto sempre servitori. 
            Me ne vado sempre a piè, 
            O di dietro una scappavia, 
            Se qualcun mi vuol con sé. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Non corbella? 
 
            DANDINI 
            Gliel prometto. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Questo dunque? 
 
            DANDINI 
            È un romanzetto. 
            È una burla il principato, 
            Sono un uomo mascherato. 
            Ma venuto è il vero Principe 
            M'ha strappata alfin la maschera. 
            Io ritorno al mio mestiere: 
            Son Dandini il cameriere. 
            Rifar letti, spazzar abiti 
            Far la barba e pettinar. 
 
            DON MAGNIFICO e DANDINI 
            Ah che questa è una sassata 
            Che fischiando inaspettata 
            Mi/Gli dà in fronte e all'improvviso 
            Mi/Lo fa in terra stramazzar. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Di quest'ingiuria, 
            Di quest'affronto 
            Il vero Principe 
            Mi renda conto. 
 
            DANDINI 
            Oh non s'incomodi 
            Non farà niente. 
            Ma parta subito 
            Immantinente. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Non partirò. 
 
            DANDINI 
            Lei partirà. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Sono un Barone. 
 
            DANDINI 
            Pronto è il bastone. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Ci rivedremo 
            Ci parleremo. 
 
            DANDINI 
            Ci rivedremo 
            Ci parleremo. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Non partirò. 
 
            DANDINI 
            Lei partirà. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Tengo nel cerebro 
            Un contrabbasso 
            Che basso basso 
            Frullando va. 
            Da cima a fondo, 
            Poter del mondo! 
            Che scivolata, 
            Che gran cascata! 
            Eccolo eccolo 
            Tutti diranno 
            Mi burleranno 
            Per la città. 
 
            DANDINI 
            Povero diavolo! 
            È un gran sconquasso! 
            Che d'alto in basso 
            Piombar lo fa. 
            Vostr'Eccellenza 
            Abbia prudenza. 
            Se vuol rasoio, 
            Sapone e pettine 
            Saprò arricciarla, 
            Sbarbificarla. 
            Ah ah! guardatelo, 
            L'allocco è là. 
             
            Partono. 
             
             
             
            Scena IV 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
            Alidoro solo. 
 
            ALIDORO 
            Mi seconda il destino. Amor pietoso 
            Favorisce il disegno. Anche la notte 
            Procellosa ed oscura 
            Rende più natural quest'avventura. 
            La carrozza già è in pronto; ov'è Dandini? 
            Seco lo vuol nel suo viaggio. Oh come 
            Indocile s'è fatto ed impaziente! 
            Che lo pizzica amor segno evidente. 
             
            (entra) 
            Sala terrena con camino in casa di Don Magnifico. 
             
             
             
            Scena V 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
             
            Cenerentola nel solito abito accanto al fuoco. 
 
            CENERENTOLA 
            Una volta c'era un Re, 
            Che a star solo s'annoiò: 
            Cerca, cerca, ritrovò; 
            Ma il volean sposare in tre. 
            Cosa fa? 
            Sprezza il fasto e la beltà. 
            E alla fin sceglie per sé 
            L'innocenza e la bontà. 
            La la là 
            Li li lì 
            La la là. 
            

            (guarda lo smaniglio) 
            Quanto sei caro! E quello 
            Cui dato ho il tuo compagno, 
            È più caro di te. Quel signor Principe 
            Che pretendea con quelle smorfie? Oh bella! 
            Io non bado a' ricami, ed amo solo 
            Bel volto e cor sincero, 
            E do la preferenza al suo scudiero. 
            Le mie sorelle intanto... ma che occhiate! 
            Parean stralunate! 
            (s'ode bussare fortemente, ed apre) 
            Qual rumore! 
            (Uh? chi vedo! che ceffi!) Di ritorno! 
            Non credea che tornasse avanti giorno. 
             
             
            Scena VI 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
            Don Magnifico, Clorinda, Tisbe e detta. 
 
            CLORINDA 
            (entrando, accennando Cenerentola) 
            (Ma! ve l'avevo detto...) 
 
            DON MAGNIFICO 
            (Ma cospetto! cospetto ! 
            Similissime sono affatto affatto. 
            Quella è l'original, questa è il ritratto.) 
            Hai fatto tutto? 
 
            CENERENTOLA 
            Tutto . 
            Perché quel ceffo brutto 
            Voi mi fate così? 
 
            DON MAGNIFICO 
            Perché, perché... 
            Per una certa strega 
            Che rassomiglia a te... 
            

            CLORINDA 
            Su le tue spalle 
            Quasi mi sfogherei. 
 
            CENERENTOLA 
            Povere spalle, 
            Cosa c'hanno che far? 
 
            TISBE 
            Oh fa mal tempo! 
            Minaccia un temporale. 
             
            (Cominciano lampi e tuoni, indi si sente il rovesciarsi di una 
            carrozza.)
 
            TEMPORALE
            

            DON MAGNIFICO 
            Altro che temporale! 
            Un fulmine vorrei 
            Che incenerisse il camerier... 
 
            CENERENTOLA 
            Ma dite, 
            Cosa è accaduto? avete 
            Qualche segreta pena? 
 
            DON MAGNIFICO 
            (con impeto) 
            Sciocca! va' là, va' a preparar la cena. 
 
            CENERENTOLA 
            Vado sì, vado. (Ah che cattivo umore. 
            Ah! lo scudiere mio mi sta nel core.) 
             
            (parte) 
             
             
            Scena VII 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
            Don Magnifico, Tisbe, Clorinda, indi Ramiro da Principe e 
            Dandini. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Svergognata mia prole! (Ma che tempo! 
            Piove a diluvio!) 
 
            CLORINDA 
            Zitto... non sentite? 
 
            DON MAGNIFICO 
            Una carrozza. 
             
            (Si sente cadere una carrozza.)
            

            CLORINDA 
            Che gran botto! 
 
            DON MAGNIFICO 
            È fatta. 
            Non si rialza più. 
 
            TISBE 
            Forse qualcuno 
            Rovesciato sarà. 
 
            DANDINI 
            (di dentro) 
            Soccorso... aita... 
 
            TISBE 
            Corriamo a sollevarli. 
 
            CLORINDA 
            Scioccarella! 
            Che importa a te di chi si rompe il collo? Si sente bussare. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Diavolo! chi sarà! 
             
            (apre) 
            (Entra Dandini, indi Don Ramiro.)
 
            DANDINI 
            Scusate, amico . 
            La carrozza del Principe 
            Ribaltò... ma chi vedo? 
             
            (riconoscendo Don Magnifico) 
 
            DON MAGNIFICO 
            Uh! Siete voi! 
            Ma il Principe dov'è? 
 
            DANDINI 
            (accennando Ramiro) 
            Lo conoscete! 
 
            DON MAGNIFICO 
            (rimanendo sorpreso) 
            Lo scudiero? Oh! guardate. 
 
            RAMIRO 
            Signore perdonate 
            Se una combinazione... 
 
            DON MAGNIFICO 
            Che dice! Si figuri! mio padrone. 
            (alle figlie) 
            (Eh non senza perché venuto è qua. 
            La sposa, figlie mie, fra voi sarà.) 
            Ehi, presto, Cenerentola, 
            Porta la sedia nobile. 
 
            RAMIRO 
            No, no: pochi minuti. Altra carrozza 
            Pronta ritornerà. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Ma che! gli pare! 
 
            CLORINDA 
            (con premura verso le quinte) 
            Ti sbriga, Cenerentola. 
             
             
             
            Scena 
            VIII                           Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
            Cenerentola recando una sedia nobile a Dandini, che crede il 
            Principe. 
 
            CENERENTOLA 
            Son qui. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Dalla al Principe, bestia, eccolo lì. 
 
            CENERENTOLA 
            Questo! Ah che vedo! Principe! 
             
            (sorpresa riconoscendo per Principe Don Ramiro; 
            si pone le mani sul volto e vuol fuggire) 
            

            RAMIRO 
            T'arresta. 
            Che! Lo smaniglio! . . è lei! che gioia è questa! 
            Siete voi? 
            

            CENERENTOLA 
            (osservando il vestito del Prence) 
            Voi Prence siete? 
            

            CLORINDA e TISBE 
            (fra loro, attonite) 
            Qual sorpresa! 
 
            DANDINI 
            Il caso è bello! 
 
            DON MAGNIFICO
            (volendo interrompere Ramiro) 
            Ma... 
            

            RAMIRO 
            Tacete. 
 
            DON MAGNIFICO
            Addio cervello. 
            (prende a sé Ramiro e Dandini) 
            Se. . . 
 
            RAMIRO e DANDINI 
            Silenzio. 
 
            CLORINDA, TISBE, Cenerentola, Ramiro, DANDINI e 
            DON MAGNIFICO 
            Che sarà! 
            Questo è un nodo avviluppato, 
            Questo è un gruppo rintrecciato. 
            Chi sviluppa più inviluppa, 
            Chi più sgruppa, più raggruppa; 
            Ed intanto la mia testa 
            Vola, vola e poi s'arresta; 
            Vo tenton per l'aria oscura, 
            E comincio a delirar. 
            

            CLORINDA 
            (strappando Cenerentola con violenza dal suo sbalordimento) 
            Donna sciocca! Alma di fango! 
            Cosa cerchi? che pretendi? 
            Fra noi gente d'alto rango 
            L'arrestarsi è inciviltà. 
 
            DON MAGNIFICO 
            (come sopra, da un'altra parte) 
            Serva audace! E chi t'insegna 
            Di star qui fra tanti eroi? 
            Va' in cucina, serva indegna, 
            Non tornar mai più di qua. 
            

            RAMIRO 
            (frapponendosi con impeto) 
            Alme vili ! invan tentate 
            Insultar colei che adoro; 
            Alme vili! paventate: 
            Il mio fulmine cadrà. 
 
            DANDINI 
            Già sapea che la commedia 
            Si cangiava al second'atto; 
            Ecco aperta la tragedia, 
            Me la godo in verità. 
            

            CLORINDA e TISBE 
            Son di gelo. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Son di stucco. 
 
            DANDINI 
            (Diventato è un mamalucco.) 
 
            CLORINDA, TISBE e DON MAGNIFICO 
            Ma una serva... 
 
            RAMIRO 
            (facendo una mossa terribile) 
            Olà tacete. 
            L'ira mia più fren non ha! 
            

            CENERENTOLA 
            (in ginocchio a Don Ramiro, che la rialza) 
            Ah! signor, s'è ver che in petto 
            Qualche amor per me serbate, 
            Compatite, perdonate, 
            E trionfi la bontà. 
 
            CLORINDA, TISBE e DON MAGNIFICO 
            (con disprezzo) 
            Ah! l'ipocrita guardate! 
            Oh che bile che mi fa. 
 
            RAMIRO e DANDINI 
            (a Don Magnifico e le figlie) 
            Quelle lagrime mirate: 
            Qual candore, qual bontà! 
 
            DON MAGNIFICO 
            Ma in somma delle somme, 
            Altezza, cosa vuole? 
            

            RAMIRO 
            Piano: non più parole. 
             
            (prende per mano Cenerentola) 
            Questa sarà mia sposa. 
 
            CLORINDA, TISBE e DON MAGNIFICO 
            Ah! ah! dirà per ridere. 
            (a Cenerentola) 
            Non vedi che ti burlano? 
 
            RAMIRO 
            Lo giuro: mia sarà. 
 
            DON MAGNIFICO 
            Ma fra i rampolli miei, 
            Mi par che a creder mio... 
 
            RAMIRO 
            (con aria di disprezzo, contraffacendolo) 
            Per loro non son io. 
            Ho l'anima plebea, 
            Ho l'aria dozzinale. 
 
            DANDINI 
            Alfine sul bracciale 
            Ecco il pallon tornò 
            E il giocator maestro 
            In aria il ribalzò. 
 
            RAMIRO 
            (tenendo con dolce violenza Cenerentola) 
            Vieni a regnar: lo impongo. 
 
            CENERENTOLA 
            (volendo baciar la mano a Don Magnifico 
            ed abbracciare le sorelle, è rigettata con impeto)
            
            

            
             
            Su questa mano almeno, 
            

            E prima a questo seno... 
 
            DON MAGNIFICO 
            Ti scosta. 
 
            CLORINDA e TISBE 
            Ti allontana. 
 
            RAMIRO 
            Perfida gente insana! 
            Io vi farò tremar. 
 
            CENERENTOLA 
            (passeggiando incerta, e riflettendo ed abbandonandosi a vari 
            sentimenti) 
            Dove son? che incanto è questo? 
            Io felice! oh quale evento! 
            È un inganno! ah! se mi desto! 
            Che improvviso cangiamento! 
            

            Sta in tempesta il mio cervello, 
            Posso appena respirar. 
            

            ALTRI
            Quello brontola e borbotta, 
            Questo strepita e s'adira, 
            Quello freme, questo fiotta, 
            

            Chi minaccia, chi sospira; 
            Va a finir che a' Pazzarelli 
            Ci dovranno trascinar. 
 
            RAMIRO e DANDINI 
            Vieni, vieni. Amor ti guida 
            A regnar e a trionfar. 
             
            Ramiro trae seco Cenerentola, ed è seguito da Dandini e da Don 
            Magnifico. 
             
             
            Scena IX 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
            4,
            
            5,
            
            6,
            
            7,
            
            8,
            
            9,
            
            10                         
            (ATTO I I)
             
            Tisbe, Clorinda, indi Alidoro. 
 
            TISBE 
            Dunque noi siam burlate? 
 
            CLORINDA 
            Dalla rabbia 
            Io non vedo più lume. 
 
            TISBE 
            Mi pare di sognar; la Cenerentola... 
 
            ALIDORO 
            (entrando) 
            Principessa sarà. 
 
            CLORINDA 
            Chi siete? 
 
            ALIDORO 
            (con alterigia) 
            Io vi cercai la carità. 
            Voi mi scacciaste. E l'Angiolina, quella 
            Che non fu sorda ai miseri, 
            Che voi teneste come vile ancella, 
            Fra la cenere e i cenci, 
            Or salirà sul trono. Il padre vostro 
            Gli è debitor d'immense somme. Tutta 
            Si mangiò la sua dote. E forse forse 
            Questa reliquia di palazzo, questi 
            Non troppo ricchi mobili, saranno 
            Posti al pubblico incanto. 
 
            TISBE 
            Che fia di noi, frattanto? 
 
            ALIDORO 
            Il bivio è questo. 
            O terminar fra la miseria i giorni, 
            O curve a piè del trono 
            Implorar grazia ed impetrar perdono. 
            Nel vicin atrio io stesso, 
            Presago dell'evento, 
            La festa nuziale ho preparata: 
            Questo, questo è il momento. 
 
            CLORINDA 
            Abbassarmi con lei! Son disperata! 
            Sventurata! mi credea 
            Comandar seduta in trono. 
            Son lasciata in abbandono 
            Senza un'ombra di pietà. 
            Ma che serve! tanto fa: 
            Sono alfine giovinetta, 
            Capitar potrà il merlotto. 
            Vo' pelarlo in fretta in fretta, 
            E scappar non mi potrà. 
            Un marito, crederei, 
            Alla fin non mancherà. 
             
            (parte) 
 
            ALIDORO 
            La pillola è un po' dura: 
            Ma inghiottirla dovrà; non v'è rimedio. 
            E voi, cosa pensate? 
 
            TISBE 
            Cosa penso? 
            Mi accomodo alla sorte: 
            Se mi umilio, alla fin non vado a morte. 
             
            (parte) 
 
            

            ALIDORO 
            Giusto ciel! ti ringrazio! I voti miei 
            Non han più che sperar. L'orgoglio è oppresso. 
            Sarà felice il caro alunno. In trono 
            Trionfa la bontà. Contento io sono. 
             
            (esce) 
             
             
            Scena X 
                                      Scene
            
            1,
            
            2,
            
            3,
            
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            10                         
            (ATTO I I)
             
            All'alzarsi della tenda scorgesi un atrio con festoni di fiori 
            illuminato, 
            e nel cui fondo su piccola base siedono in due ricche sedie Ramiro
            
            e Cenerentola in abito ricco; 
            a destra in piedi Dandini, dame e cavalieri intorno. 
            In un angolo Don Magnifico, confuso, con gli occhi fitti in terra.
            
            Indi Alidoro, Clorinda e Tisbe, mortificate, coprendosi il volto.
            
            

            CORO 
            Della fortuna istabile 
            La revolubil ruota 
            Mentre ne giunge al vertice 
            Per te s'arresta immota. 
            Cadde l'orgoglio in polvere, 
            Trionfa la bontà. 
 
            RAMIRO 
            (scuotendo Cenerentola) 
            Sposa... 
 
            CENERENTOLA 
            (stupida per la gioia)
            
            

            Signor, perdona 
            La tenera incertezza 
            Che mi confonde ancor. Poc'anzi, il sai, 
            Fra la cenera immonda... 
            Ed or sul trono... e un serto mi circonda. 
 
            DON MAGNIFICO 
            (corre in ginocchio) 
            Altezza... a voi si prostra. 
 
            CENERENTOLA 
            Né mai m'udrò chiamar la figlia vostra? 
            

            RAMIRO 
            (accennando le sorelle) 
            Quelle orgogliose... 
 
            CENERENTOLA 
            Ah Prence, 
            Io cado ai vostri piè. Le antiche ingiurie 
            Mi svanir dalla mente. 
            Sul trono io salgo, e voglio 
            Starvi maggior del trono. 
            

            E sarà mia vendetta il lor perdono. 
            Nacqui all'affanno, al pianto. 
            Soffrì tacendo il core; 
            Ma per soave incanto, 
            Dell'età mia nel fiore, 
            Come un baleno rapido 
            La sorte mia cangiò. 
            

            (a Don Magnifico e sorelle) 
            No no; - tergete il ciglio; 
            Perché tremar, perché? 
            A questo sen volate; 
            

            Figlia, sorella, amica 
            Tutto trovate in me. 
             
            (abbracciandole) 
            

            TUTTI meno CENERENTOLA
            M'intenerisce e m'agita, 
            È un Nume agli occhi miei. 
            Degna del tron tu sei 
            Ma è poco un trono a te. 
            

            CENERENTOLA 
            Padre... sposo... amico... oh istante! 
            

            Non più mesta accanto al fuoco 
            Starò sola a gorgheggiar. 
            Ah fu un lampo, un sogno, un gioco 
            Il mio lungo palpitar. 
            

            CORO 
            Tutto cangia a poco a poco 
            Cessa alfin di sospirar. 
            Di fortuna fosti il gioco: 
            Incomincia a giubilar.  
             
            
            F I N E