MARCELLO
Questo Mar Rosso - mi ammollisce e assidera
come se addosso - mi piovesse in stille.
Per vendicarmi, affogo un Faraon! (Torna al lavoro. A Rodolfo:)
Che fai?
RODOLFO
Nei cieli bigi
guardo fumar dai mille
comignoli Parigi
e penso a quel poltrone
di un vecchio caminetto ingannatore
che vive in ozio come un gran signore.
RODOLFO Eureka!
MARCELLO Trovasti?
RODOLFO Sì. Aguzza l'ingegno. L'idea vampi in fiamma.
COLLINE
Già dell'Apocalisse appariscono i segni.
In giorno di vigilia non si accettano pegni!
RODOLFO (a Colline) Zitto, si dà il mio dramma.
MARCELLO ... al fuoco.
COLLINE Lo trovo scintillante.
RODOLFO Vivo.
BENOÎT
(Entra sorridente: vede Marcello e mostrandogli una carta dice:)
Affitto !
MARCELLO
(ricevendolo con grande cordialità)
Olà ! Date una sedia.
MARCELLO (abbassando la voce e con tono di furberia) L'altra
sera al Mabil...
BENOÎT (inquieto) Eh?!
MARCELLO L'hanno colto in peccato d'amore.
MARCELLO Dica: quant'anni ha, caro signor Benoît?
BENOÎT Gli anni?... Per carità!
RODOLFO Su e giù la nostra età.
BENOÎT (protestando) Di più, molto di più.
MARCELLO (lusingandolo) Bella donna!
BENOÎT Ah! molto.
SCHAUNARD Briccone !
BENOÎT (in piena confidenza)
Le donne magre sono grattacapi e spesso... sopraccapi...
e son piene di doglie, per esempio... mia moglie...
MARCELLO (chiudendo l'uscio) Ho pagato il trimestre.
RODOLFO (alzandosi) Una donna!
MIMÌ Di grazia, mi si è spento il lume.
RODOLFO (premuroso) Si sente male?
MIMÌ No... nulla.
RODOLFO Impallidisce !
MIMÌ (presa da tosse) Il respir... Quelle scale...
RODOLFO (imbarazzato) Ed ora come faccio?...
Che viso da malata! Si sente meglio?
RODOLFO Qui c'è tanto freddo. Segga vicino al fuoco.
MIMÌ Oh ! sventata ! La chiave della stanza dove l'ho
lasciata?
RODOLFO Non stia sull'uscio; il lume vacilla al vento.
(Il lume di Mimì si spegne.)
MIMÌ Oh Dio! Torni ad accenderlo.
RODOLFO Ove sarà?
MIMÌ Importuna è la vicina...
RODOLFO
(tenendo la mano di Mimì, con voce piena di emozione!)
Che gelida manina! Se la lasci riscaldar.
Cercar che giova? Al buio non si trova.
Ma per fortuna è una notte di luna,
e qui la luna l'abbiamo vicina.
Aspetti, signorina,
le dirò con due parole
chi son, che faccio e come vivo. Vuole?
Chi son? Sono un poeta.
Che cosa faccio? Scrivo.
E come vivo? Vivo.
MIMÌ
(È un po' titubante, poi si decide a parlare)
Sì. Mi chiamano Mimì,
ma il mio nome è Lucia.
La storia mia è breve. A tela o a seta
ricamo in casa e fuori...
Son tranquilla e lieta
ed è mio svago
far gigli e rose.
Mi piaccion quelle cose
che han sì dolce malìa,
che parlano d'amor, di primavere
di sogni e di chimere,
quelle cose che han nome poesia...
Lei m'intende?
RODOLFO
O soave fanciulla, o dolce viso
di mite circonfuso alba lunar
in te, vivo ravviso
il sogno ch'io vorrei sempre sognar!
RODOLFO
Dammi il braccio, mia piccina.
RODOLFO Amore !
MIMÌ Amor!
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