MIMĚ (al Sergente)
Sa dirmi, scusi, qual'č l'osteria... dove un pittor lavora?
SERGENTE (indicando il Cabaret) Eccola.
MARCELLO (Esce dal Cabaret e con sorpresa vede Mimě.) Mimě?!
MIMĚ Son io. Speravo di trovarti qui.
MIMĚ
Rodolfo m'ama. Rodolfo m'ama
mi fugge e si strugge per gelosia.
Un passo, un detto,
un vezzo, un fior lo mettono in sospetto...
RODOLFO
(Esce dal Cabaret ed accorre verso Marcello.)
Marcello. Finalmente!
Qui niun ci sente.
Io voglio separarmi da Mimě.
MARCELLO
Lo devo dir? Non mi sembri sincer.
RODOLFO
Ebbene no, non lo son. Invan nascondo
la mia vera tortura.
Amo Mimě sovra ogni cosa al mondo,
io l'amo, ma ho paura, ma ho paura !
Mimě č tanto malata!
Ogni dě piů declina.
La povera piccina č condannata!
MIMĚ (piangendo) Ahimč, morire!
RODOLFO
(vedendola e accorrendo a lei)
Che? Mimě! Tu qui?
M'hai sentito?
MIMĚ
(affettuosamente)
D'onde lieta uscě
al tuo grido d'amore,
torna sola Mimě
al solitario nido.
Ritorna un'altra volta
a intesser finti fior.
Addio, senza rancor.
Bada, sotto il guanciale
c'č la cuffietta rosa.
Se... vuoi... serbarla a ricordo d'amor!...
Addio, senza rancor.
MARCELLO
(di dentro)
Che facevi, che dicevi
presso al fuoco a quel signore?
MUSETTA
(di dentro)
Che vuoi dir?
MIMĚ e RODOLFO
Soli d'inverno č cosa da morire!
Soli! Mentre a primavera
c'č compagno il sol!
MIMĚ e RODOLFO
Al fiorir di primavera
c'č compagno il sol!
Chiacchieran le fontane
la brezza della sera.
MIMĚ
(avviandosi con Rodolfo)
Sempre tua per la vita...
RODOLFO
Ci lasceremo...
MIMĚ
Ci lasceremo alla stagion dei fior...
RODOLFO
... alla stagion dei fior...
MIMĚ
Vorrei che eterno
durasse il verno!
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