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il
concerto del beato |
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Vigevano seconda domenica di ottobre,
o
la domenica seguente la festa del Beato
12° Concerto del Beato Matteo Carreri
Domenica 21 Ottobre 2012 - ore 16.00
Chiesa di S.PIETRO MARTIRE - Vigevano
In collaborazione con Lions Club Vigevano Host
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE
IX Sinfonia di Beethoven
Soprano Chiara Tenti
Contralto Laura Tenti
Tenore Marco Davanzo
Basso Lorenzo Alzati
Coro, Coro di voci bianche e Orchestra ARSCANTUS
direttore GIOVANNI TENTI
Ingresso ad offerta per le Suore Maddalene ed “Insieme a
Mensa”
LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Sinfonia n.9 in re minore, op.125 detta "corale"
nei quattro movimenti:
Allegro ma non troppo, un poco maestoso
Molto vivace
Adagio molto e cantabile
Presto - Allegro assai
BIS
Entrata degli invitati dal Tannhauser di R.Wagner
Il concerto del Beato Matteo per il
patrimonio artistico della città di Vigevano
Consulta il libretto di sala
2012 in
versione .PDF (975Kb)
Dodicesimo anno di impegno
concreto per il patrimonio artistico della città di Vigevano
2001 – 2012 UNDICI ANNI DI GRANDE
MUSICA!
Quest’anno sono tredici le edizioni
del “Concerto del Beato Matteo” che chiude le feste patronali della nostra
città. Un evento nato con molta semplicità ed entusiasmo giovanile, per la
scommessa di tre liceali e divenuto l’evento musicale più seguito a
Vigevano. Il coro e orchestra “Ars Cantus” di Varese, diretto dal M°
Giovanni Tenti ha negli anni offerto grande musica al pubblico vigevanese,
cimentandosi in repertori variegati, dal “Requiem” di Verdi, con il quale
avvenne l’esordio, a brani della tradizione operista italiana, a grandi
opere di artisti europei. Oltre alla grande musica, il concerto, ospitato
nella chiesa di San Pietro martire, ha negli anni contribuito a
sensibilizzare il grande pubblico su temi sociali, e su organizzazioni che
operano nel territorio a favore di disabilità e povertà, come il
“Fileremo”, il “Centro aiuto alla vita”, o “Madre Amabile”. Non sono
mancate iniziative per la salvaguardia del patrimonio artistico della
nostra città, come il restauro della chiesa del Cristo, del campanile
della chiesa della Madonna degli Angeli, di una pala d’altare della chiesa
di San Pietro Martire. Da questa chiesa sono tratte le immagini di
copertina che riproducono importanti dipinti ivi conservati.
L’associazione culturale“Ars Cantus Vigevano. Onlus” che organizza gli
eventi ha sede in via Rossini 1 a Vigevano.
L’Ars Cantus Vigevano e la parrocchia di S. Pietro Martire
ringraziano i propri amici e sostenitori:
FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
LIONS CLUB Vigevano HOST
La Provincia di Pavia
Il Comune di Vigevano
e tutti quanti hanno sostenuto l'iniziativa
Seguono immagini
della serata
Gabriele Branca, organizzazione
Don Emilio Pastormerlo
Altri impegni della Ars
Cantus Varese
vedi
loro sito
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Testo e Traduzione Letterale |
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Il concerto del Beato Matteo
Note (by Giovanni Tenti):
Periodo di composizione:
1822 / 1824, a Vienna.
Dedica: a Federico Guglielmo III, re di Prussia.
Prima esecuzione: Vienna, Kärnthnerthortheater (Teatro di Porta Carinzia),
7
maggio 1824 ore 19, direttore Michael Umlauf.
Autografo: Deutsche–Staatbibliothek, Berlino.
ORGANICO
4 Solisti [solo nel IV movimento]: Soprano, Contralto, Tenore e
Basso/Baritono;
Coro [solo nel IV movimento]a 4 sezioni: Soprani, Contralti, Tenori (I e
II) e Bassi;
Orchestra Sinfonica:
* 10 Legni - Ottavino [solo nel IV movimento], 2 Flauti, 2 Oboi, 2
Clarinetti, 2 Fagotti,
Controfagotto [solo nel IV movimento];
* 9 Ottoni - 4 Corni, 2 Trombe, 3 Tromboni [solo nel II e IV movimento];
* 4 Percussioni - Timpani (2), [Triangolo, Piatti, Grancassa, solo nel
IV movimento];
* Archi a 5 sezioni - Violini primi, Violini secondi, Viole,
Violoncelli, Contrabbassi.
La Nona Sinfonia di
Beethoven: Inno di Gioia ai destini ultimi dell’Umanità. Poche sono le
opere d’arte di primissimo livello che siano riuscite e riescano
tuttora, come le Nove Sinfonie di Beethoven, a trasmettere a tutti in
maniera così evidente i loro significati e il loro altissimo valore
artistico. Dal momento in cui vennero scritte furono comprese come
creazioni di grandissima rilevanza normativa, tale da gravare sugli
ulteriori sviluppi della Musica. E si può affermare senza esagerazione
che “dopo Beethoven non c’è stata più un’esperienza musicale che in modo
simile avesse in sè il suggello della definitività, della univocità,
della costruzione eccezionale e incrollabile, proprio perchè nei suoi
suoni, nel suo linguaggio, questa musica era permeata appunto della
consapevolezza di tale impegno creativo” (Stefan Kunze). In effetti è
noto come Beethoven, nonostante la sua straordinaria abilità, dovesse
affrontare anni di travaglio e di lotte con se stesso prima di dare alle
sue grandi Composizioni la forma che noi oggi conosciamo, e i Quaderni
di appunti che ci ha lasciato con quattordici, venti versioni diverse
degli stessi passi, colme di cancellature e di correzioni, parlano
chiaro: anche un genio, per arrivare a darci un senso di perfezione,
quasi che qualsiasi nota segua, l’ultima appena udita fosse l’unica
possibile in quell’istante, deve passare per sacrifici indicibili! E
immense difficoltà Beethoven dovette affrontare nella sua vita anche
contribuendo non poco all’ascesa del Concerto pubblico, affittando
Teatri, scegliendo ed educando Solisti, preparando Parti per le Sezioni
di Orchestre e Cori, mettendo assieme e istruendo professionisti e
dilettanti, coristi e strumentisti ..... per allestire lui stesso le sue
grandi Opere: se si pensa che ancora oggi sono “imprese” esecutive di
grande impegno, si può immaginare come allora fossero qualcosa di
inaudito sotto tutti i punti di vista, compresi quelli organizzativi!
Ma, alla fine, Beethoven riusciva sempre a cavarsela, e addirittura, la
prima esecuzione della Nona - con una Soprano solista di diciassette
anni e una Mezzosoprano di venti! - fu un vero trionfo: ”Quando la
platea esplose in grida d’applauso per la quinta volta, il Commissario
di Polizia gridò: Silenzio! - La Corte viene applaudita soltanto per tre
volte di seguito, ma Beethoven cinque!” leggiamo nella testimonianza del
biografo Schindler, amico del Maestro. Beethoven “diede un nuovo
significato sociale alla musica sinfonica e strumentale, che strappò
all’ambiente chiuso delle accademie aristocratiche, e divulgò ... fu lui
a fondare quell’appassionata comunione tra la Musica e masse
relativamente grandi di pubblico” (Massimo Mila). Per Beethoven “la
Musica, e tanto più il genere della Sinfonia dopo l’Eroica, non era più
soltanto una sfera d’arte autonoma, ma veniva inoltre ad implicare una
confessione personale, un messaggio rivolto dal Compositore all’Umanità”
(Volker Scherliess). E nella Nona il messaggio sembra proprio essere
questo: la Musica non va vista come fine a se stessa ma deve diventare
mezzo di fratellanza e di trascendenza. All’inizio del I Movimento
cogliamo una “genesi” dell’idea musicale che si forma quasi da un
pulviscolo cosmico, da intervalli “giusti”, perfetti, in una maniera che
sarà presa a modello da generazioni di sinfonisti: ci pare di assistere
al Creato che prende forma e all’Umanità che viene alla luce. In ogni
modo, qualunque significato volessimo dare ai primi tre Movimenti,
arrivati nel IV Movimento Beethoven ci dice per bocca del Baritono - e
con versi suoi, non di Schiller! - che tutto ciò che abbiamo udito può
anche essere bello, ma che si devono ricercare significati più profondi:
è come se volesse dirci che la Musica ascoltata fin lì rischia di
rimanere un fatto puramente “culturale”, nel senso più banale e
superficiale del termine, estetizzante, da ammirare dall’esterno, e
sempre più elitario... e che questo non deve accadere! Invece ci dice
che il suo fare Musica è un fatto vitale, e lo deve poter essere per
tutti gli uomini, e dall’interno! È il fare Musica in questa prospettiva
e assieme agli altri, un canale privilegiato, che permette, più del
semplice ascoltare, di essere toccati da quella Gioia che è “dono
divino” e che porta a “elevare lo sguardo sopra la Volta stellata” verso
“l’amorevole Padre”. I Coristi, che per tre Movimenti della Sinfonia
sono praticamente parte integrante del Pubblico, stanno a significare
proprio questo. Ed è la prima volta nella storia che in una Sinfonia -
composizione aristocratica per eccellenza, dove prendersi la
soddisfazione di suonare da dilettanti in orchestra accanto ai
professionisti è un privilegio in realtà solo per coloro che
appartengono ai ceti alti - si fa cantare un Coro, formato pressochè
totalmente da dilettanti e, necessariamente, da persone appartenenti ai
più disparati ceti sociali. E non si può non ricordare che Beethoven
scrive la Nona Sinfonia contemporaneamente alla Missa Solemnis, a cui
dedica più attenzioni del previsto, la cui religiosità profondamente
sentita è la più efficace testimonianza di una vera e propria,
progressiva sensibilizzazione e partecipazione alla Rivelazione
cristiana: fa riflettere anche il fatto che l’Autore ci parli così
ostinatamente di Gioia e di Famiglia Umana proprio quand’è afflitto da
una quasi totale sordità, che lo porta inevitabilmente a momenti in cui
si sente particolarmente isolato e quindi infelice. Il grande
Compositore ci ha lasciato il suo Capolavoro proprio su questa linea
educativa, dove nel collettivo del Coro e dell’Orchestra ha fatto posto
a una sorta di piccola umanità, paradigma dell’Umanità, in cui c’è un
posto per tutti, in cui ognuno ha qualcosa da dare e da ricevere, da
ascoltare, ma anche da dire, in un ideale supremo di fratellanza e di
solidarietà fra gli uomini, verso Dio.
Giovanni Tenti
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Lions International
Lions Club Vigevano Host
Il LIONS INTERNATIONAL è
un collettivo di uomini e donne che mettono la propria umanità e la
propria professionalità al servizio della comunità locale, nazionale e
internazionale, con un’azione civica e in una presenza costante e
sussidiaria. Fondato a Chicago (USA) nel 1917, in luogo e in un’epoca di
grande slancio ideale, l’Associazione Lions International è oggi
presente in tutto il mondo con 45.000 club e 1,35 milioni di soci che
condividono la vocazione che ne ha segnato l’origine: cooperare allo
sviluppo del territorio in cui si vive con un’azione da un lato
altruistica, orientata alla promozione civile e culturale di quel
territorio e nel rispetto della diversità politiche, ideologiche,
filosofiche e religiose che esso manifesta; dall’altro sussidiaria, in
costante dialogo con le Pubblica Amministrazione, gli Enti economici e
quelli di volontariato. È convinzione condivisa da ogni socio che la
connessione e la coesione del tessuto sociale siano il veicolo
principale dello sviluppo collettivo, in primo luogo di quello umano.
All’interno di questo quadro il LIONS CLUB VIGEVANO HOST opera nel
territorio di Vigevano dal 1966, condividendone l’esigenza di crescita
in tutti i settori e facendosi pertanto promotore di iniziative volte a
favorirla, in spirito di collaborazione con la cittadinanza. Nell’ultimo
anno ha supportato, curato e divulgato una pubblicazione su Giovanni
Rota (R. DULIO, Giovanni Rota, ingegnere architetto 1899-1969, Milano,
Electa Mondadori, 2010), ingegnere e architetto vigevanese; ha
organizzato il balletto-evento con Simona Atzori, Oriella Dorella e i
ballerini della Scala di Milano, in occasione della Giornata
Internazionale della Donna (Simona Atzori in Me, 8 marzo 2010); ha
coinvolto la cittadinanza in un percorso ciclistico alla scoperta della
campagna locale e delle sue ricchezze, con l’intrattenimento di numerosi
eventi gestiti in collaborazione con Associazioni di volontariato locali
(BiciLions, 8 maggio 2011); ha organizzato un trofeo golfistico a scopo
benefico (Lions Vigevano Host Golf Trophy, 21 maggio 2011); ha promosso
e sostenuto l’installazione della Sala Multimediale del Museo della
Calzatura di Vigevano. Tradizionalmente, il Lions Club Vigevano Host
affianca alla finalità di coinvolgimento della collettività in attività
socioculturali quella di supporto economico ad Enti locali di promozione
sociale senza fine di lucro; così il ricavato delle iniziative citate è
stato devoluto alla Comunità di Accoglienza Fondazione Madre Amabile
ONLUS e alla Associazione La Fucina di Vigevano e all’Asilo Chekechea
Lions Host Vigevano in Tanzania. La vita del L.C. Vigevano Host è
inoltre scandita da riunioni periodiche in cui i soci e i loro ospiti
vengono sollecitati su temi di rilevanza culturale, economica, sociale
che interessino in particolare il territorio di Vigevano e ne rilancino
le ambizioni. L’opera propulsiva e di sostegno rispetto ai progetti
annuali materializza così la funzione di servizio alla comunità locale
che da sempre ispira l’azione del Club e dei suoi soci. Con questa
funzione appare del tutto coerente l’opera eccellente svolta a Vigevano
da ArsCantus: non solo omaggio culturale offerto a Vigevano, ma luogo e
tempo ormai tradizionali di aggregazione e crescita umana di tutta la
cittadinanza; il servizio, per un territorio, più raro e prezioso.
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Fondazione di Piacenza e
Vigevano
La Fondazione di Piacenza
e Vigevano sostiene con interventi diversificati l’arte e la cultura
nella nostra città. Alcuni di questi sono Istituzionali, cioè ripetitivi
nel tempo, altri si svolgono nello spazio di un anno. Il Concerto nella
Chiesa di S. Pietro Martire in occasione della festa del nostro Santo
Patrono, il Beato Matteo Carreri, è un evento che in questi anni ha
presentato per Vigevano, valenze importanti e positive. Ha dimostrato,
con il suo successo, l’interesse della città alla musica concertistica,
ha ricordato che l’edificio “chiesa” pur rimanendo in primis, luogo di
culto, è anche luogo di vita e di incontro per la nostra comunità, ha
stimolato altre realtà cittadine allo sviluppo della cultura musicale
nelle chiese. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha seguito con
attenzione questa manifestazione, sostenendola da sempre economicamente
e in particolare anche questo anno, economicamente difficile, che ha
visto purtroppo diminuire le risorse da destinare alla città ma nel
contempo la necessità di mantenere i diversi impegni richiesti per
diffondere la cultura, e in particolare quella musicale, in città:
l’educazione musicale nelle scuole, il sostegno all’Istituto Costa e
alla Stagione Teatrale del Cagnoni, l’offerta di una serata di Lirica
che quest’anno sarà in occasione della inaugurazione della stagione, la
creazione di una serie appuntamenti Musicali nell’Auditorium di S.
Dionigi, il sostegno alla Banda Musicale di S. Cecilia e la festa degli
Auguri che anche quest’anno presenterà un avvenimento musicale di
rilevanza. All’Ars Cantus e al suo Concerto i ringraziamenti per aver
aperto una strada che ha fatto crescere la nostra comunità e che rimane
un atteso momento di sereno e bello stare insieme.
Roberto Bellazzi Vice
Presidente della Fondazione di Piacenza Vigevano
Insieme a mensa
è una Associazione di
Promozione Sociale (L. 7 Dicembre 2000 n. 383) per la gestione di una
mensa solidale, a beneficio di persone bisognose, nata su iniziativa del
Lions Club Vigevano Ticinum a partire da un progetto di raccolta di
esuberi alimentari presso i supermercati e le aziende produttrici (L. 25
Giugno 2003 n. 155). L’iniziativa gode del sostegno e della
collaborazione preziosa di numerosi enti pubblici e privati (Comune di
Vigevano, Caritas Diocesana, Conferenza San Vincenzo, Cooperativa Sant’Ambrogio,
Cooperativa Betania, Banca di Vigevano Credito Cooperativo, Lions Club
Vigevano Host, Associazione Soroptimist) e di molti volontari che
prestano con generosità il proprio servizio alla collettività locale. La
mensa, che ha sede anche operativa in Via Monti 14 a Vigevano – nei
locali della parrocchia del Cuore Immacolato di Maria (cd. Madonna
Pellegrina) – è attiva dallo scorso 26 luglio e accoglie ogni giorno
circa 30 persone, da lunedì e venerdì; ad esse vengono distribuiti pasti
caldi, messi attualmente a disposizione dal centro di cottura comunale,
in attesa delle autorizzazioni alla produzione diretta presso la cucina
interna attrezzata a tale scopo. Per ulteriori informazioni è possibile
rivolgersi al Presidente don Renato Passoni (parroco della Pellegrina) o
ai rappresentanti delle Associazioni e degli Enti consoci sopra
menzionati. ‘Insieme a mensa’ vive grazie alla generosa umanità dei
cittadini: accoglie dunque con riconoscenza chiunque voglia offrire il
proprio servizio, il proprio tempo o un contributo materiale ai meno
fortunati. La stessa riconoscenza è dovuta, oggi, ad ArsCantus per
l’aiuto decisivo e la promozione nei confronti dell’Associazione.
Grazie!
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GIOVANNI TENTI
E' nato nel 1961: dopo aver conseguito la Maturità Classica nell'80, si
è diplomato nell'81 in Pianoforte coi Maestri Cesare Castellani e Ugo
Amadei; nell'86 in Organo e Composizione Organistica coi Maestri
Gianfranco Spinelli, Maria Cecilia Farina, Claudio Riva e Luigi
Benedetti e in Musica Corale e Direzione di Coro col Maestro Franco
Monego; nell'89 in Composizione col Maestro Angelo Bellisario: sempre al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha studiato inoltre Direzione
d'Orchestra coi Maestri Leonardo Taschera, Gabriele Bellini e Gianpiero
Taverna.
ARS CANTUS - VARESE
Ars Cantus è un'Associazione culturale senza scopo di lucro fondata il
10 Dicembre 1987 a Varese e si propone di sviluppare e diffondere i
valori della Musica Classica ed in particolare di quella Italiana e di
quella Sacra; i valori della formazione artistico/musicale dei giovani
nella società e nella scuola. Tali scopi vengono perseguiti promuovendo
tutti i possibili contatti e collaborazioni da un lato con le pubbliche
istituzioni, dall'altro con le istituzioni diocesane. L'Associazione
realizza ciò attraverso il proprio Coro e la propria Orchestra, formati
entrambi in prevalenza da giovani; con la presentazione del Coro e
dell'Orchestra privilegiando il pubblico giovanile; fornendo le proprie
competenze tecniche laddove richieste, con particolare attenzione ai
Cori operanti nel territorio. (Dall'Art.3 dello Statuto). Fondamentale
importanza ha nel Coro e Orchestra "Ars Cantus" la vita di gruppo, per
creare un contesto nel quale i valori della Musica eseguita possano
emergere vivi ed essere riconosciuti dallo spettatore.
L'organico conta attualmente circa 200 elementi così ripartiti:
Coro di Voci Bianche, una ventina di bambini e ragazzi dagli 7 ai 16
anni, provenienti dalle province di Varese e Como;
Coro Sinfonico, circa 90 adulti, età media 32 anni, dalle province di
Varese, Milano e Como;
Orchestra Sinfonica, oltre 90 elementi, età media 31 anni, che
collaborano anche con altre Orchestre italiane e straniere; provenienti
dalle province di Varese, Milano, Como, Lecco, Bergamo, Lodi, Novara,
Pavia, Piacenza e Verbania, ma anche, nei vari anni di vita
dell'Associazione, da Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Bulgaria,
Equador, Francia, Germania, Giappone, Israele, Lituania, Romania,
Russia, Siria, Spagna, Svizzera, Ungheria, residenti in Italia.
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Organigramma ARS CANTUS VIGEVANO
Presidente: ing. Gabriele A.V. Branca
Vice-Presidente: sig. Italo Bertoni
Segretario: sac. Cesare Silva
Contatti Tel: 328 46 11 021
e-mail:
gabrieleavbranca@gmail.com
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Servizio fotografico di Fabio Borsani |
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Realizzazione pagina web di Mario
Mainino
ospitato da |
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http://www.concertodautunno.it/ sito per i musicisti e gli amanti della
musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura di Mario Mainino da
Vigevano |
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