Domenica 21 ottobre
2007 ore 16,00
Il concerto del Beato
Orchestra, coro e
solisti Ars Cantus di Varese
Maestro concertatore e direttore Giovanni Tenti
Settima edizione
Chiesa di San Pietro Martire - Vigevano
(PV)
PROGRAMMA
Sergej Prokofiev
Aleksandr Nevskij, cantata per mezzosoprano, coro e orchestra
1.La Russia sotto il giogo dei Mongoli
2.Canto di Aleksandr Nevskij
3.I Crociati Teutonici a Pskov
4.Sorgi, popolo russo
5.La battaglia sul lago ghiacciato
6.Il campo dei caduti
7.L'entrata di Aleksandr Nevskij a Pskov
Piotr Il'ic
Cajkovskij
1812, «ouverture solennelle» in mi bem. Magg., op. 49
«Nikolaj
Rubinstejn mi ha rivolto la preghiera di scrivere per l'esposizione di
Mosca, di cui presidierà la sezione artistica, una vasta composizione
per coro e orchestra o semplicemente per orchestra. Suggerisce che la
musica illustri uno dei tre temi seguenti: 1) l'apertura
dell'esposizione; 2) il venticinquesimo anniversario dell'incoronazione;
3) la consacrazione della cattedrale del Salvatore. Non c'è niente di
peggio per me che dover comporre per qualche occasione di circostanza.
«Pensate, amico caro, che cosa si può sentire in occasione dell'apertura
di una esposizione che non siano banalità o noiose insulsaggini. Ad ogni
modo non mi sento di rifiutare questa richiesta e dovrò, volente o
nolente, impegnarmi in questo compito sgradevole. L'ouverture sarà molto
solenne e presumibilmente non vi saranno pregi artistici...».» [Piotr
Il'ic Cajkovskij]
Ed
infatti, seppure sia uno dei brani di maggior effetto sul pubblico,
l'ouverture non è mai stata considerata di grande valore artistico: come
spiega Giacomo Manzoni, "questo brano lo rese forse più di altre
composizioni assai popolare all'estero; ma rimane tutto sommato un
lavoro minore, dove la forza dell'ispirazione cede sovente all'intento
descrittivo, dove gli strumenti dell'orchestra sono usati con effetti
non sempre convincenti al massimo delle loro possibilità foniche".
L'ouverture vuole descrivere la vittoria dell'armata russa sui nemici
della patria, rivelandosi così una cinematografica narrazione delle
battaglie contro la Francia - con tanto di cannoni sparati a salve e di
campane, che alla fine rendono trionfalmente onore all'inno zarista.
Dopo l'incedere liturgico del tema iniziale, la contrapposizione dei
campi di battaglia è marcata dalla citazione del tema della Marsigliese
e della fanfara della Guardia a cavallo dello Zar.
Giovanni Tenti, direttore d'orchestra
E' nato nel 1961: dopo aver conseguito la Maturità Classica nell'80,
si è diplomato nell'81 in Pianoforte coi Maestri Cesare Castellani e Ugo
Amadei; nell'86 in Organo e Composizione Organistica coi Maestri
Gianfranco Spinelli, Maria Cecilia Farina, Claudio Riva e Luigi
Benedetti e in Musica Corale e Direzione di Coro col Maestro Franco
Monego; nell'89 in Composizione col Maestro Angelo Bellisario: sempre al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha studiato inoltre Direzione
d'Orchestra coi Maestri Leonardo Taschera, Gabriele Bellini e Gianpiero
Taverna.
Presentazione |
Libretto di
sala (.PDF) |
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Recensione |
Il concerto dei
complessi della Ars Cantus di Varese sotto la direzione del maestro
Giovanni Tenti si è tenuto domenica scorsa, 21 ottobre, come ormai
tradizionale concerto sinfonico corale conclusivo delle
manifestazioni cittadine in onore del patrono Beato Matteo Carreri.
Come ha sottolineato Gabriele Branca, presidente della novella
associazione “Ars Cantus Vigevano”, che ha preso il nome dalla
invitata formazione varesina, con il concerto di domenica Vigevano
ha risposto a questa iniziativa toccando una punta di presenze pari
al 1.93% della popolazione cittadina. Un dato che è molto al di
sopra della risposta media nazionale che non tocca l’1%. E non è
stato difficile fare questi calcoli visto che i 400 posti a sedere
dei banchi ed i 250 aggiunti dal Comune sono stati completamente
occupati molto prima dell’inizio del concerto. Considerando quindi
che il numero di presenze è pari a quello raggiunto dall’Omaggio a
Maria Callas tenutosi alla fine di settembre e che ha esaurito la
disponibilità del Teatro Cagnoni, possiamo ben dire che a Vigevano
voglia di musica classica c’è ne’ a sufficienza. Ma non è certo la
sola gratuità della iniziativa ad attrarre così tanto pubblico,
occorre anche che le proposte siano ben calibrate sull’utenza, e
anche ben fatte se vogliamo che il pubblico ritorni. C’è in questo
“Concerto per il Beato”, con l’Orchestra e coro della Ars Cantus, il
fascino delle imponenti masse corali e strumentali, il richiamo dei
brani scelti, che sono molto efficaci come presa sul pubblico e
forse anche la collocazione pomeridiana. Aggiungerei ancora la
costanza della riproposta che non ha lasciato cadere nel vuoto
l’iniziativa ma ne ha sostenuto e ne sosterrà in futuro la replica
attraverso la sezione vigevanese dando già appuntamento al prossimo
anno. |
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Un'ora prima del concerto.... |
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Informatore Vigevanese