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 | il 
    concerto del beato |  | 
  
    |     | Vigevano seconda domenica di ottobre, 
      o la domenica seguente la festa del Beato
 
      
       
        
        11° Concerto del Beato Matteo Carreri 
 Domenica 16 Ottobre 2011 - ore 16.00
      Chiesa di S.PIETRO MARTIRE - Vigevano
 In collaborazione con Lions Club Vigevano Host
 ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE
 Dal sogno alla Pasqua
  
 
 Coro e Orchestra ARSCANTUS
 direttore GIOVANNI TENTI
 
 PRIMA PARTEPëtr Il’ic Cajkovskij 1840-1893
 Romeo e Giulietta
 Ouverture-Fantasia
 Franz Liszt 1811-1886
 Le Campane della Cattedrale di Strasburgo
 Cantata per Mezzo-Soprano,
 Baritono, Coro a 8 Voci,
 Orchestra e Organo
 Omaggio a Liszt nel Bicentenario dalla nascita
 Mezzosoprano Laura Tenti
 Basso Lorenzo Alzati
 
 SECONDA PARTEVangélis Papathanassiu (1943-viv.)
 La Conquista del Paradiso – Coro a 8 Voci e Orchestra *
 Tema conduttore della Colonna Sonora del Film omonimo
 Johann Sebastian Bach 1685-1750
 Omnes generationes
 dal Magnificat BWV 243 – Coro a 5 Voci e Orch.
 Felix Mendelssohn Bartholdy 1809-1847
 Ave, Maria op. 23 n° 2 – Tenore, Coro a 8 Voci e Orchestra *
 Tenore Marco Davanzo
 Robert Schumann 1810-1856
 Träumerei op.15 n°7 – Coro a 5 Voci *
 dalle Scene Infantili per Pianoforte - 1838
 Nikolaj Rimskij-Korsakov 1844-1908
 La grande Pasqua russa
 Ouverture su temi liturgici, op. 36
 * Orchestrazioni di Giovanni Tenti
 BIS
 Jules Massenet Thais, meditazione (violino solista e coro)
 John Williams - Jurassik Park - theme
 
 Amore è "estasi",
 ma estasi non nel senso
 di un momento di ebbrezza,
 ma estasi come cammino,
 come esodo permanente
 dall'io chiuso in se stesso
 verso la sua liberazione nel dono di sé,
 e proprio così verso il ritrovamento di sé,
 anzi verso la scoperta di Dio.
 Papa Benedetto XVI
 
      INGRESSO AD OFFERTA PER LA CONSERVAZIONE
 DELLE OPERE D'ARTE DELLA 
      PARROCCHIA DI S. PIETRO MARTIRE
 
      Il concerto del Beato Matteo per il 
      patrimonio artistico della città di Vigevano  
  
  
  
 Una cultura meramente positivista, 
      che rimuovesse nel campo soggettivocome non scientifica la domanda circa Dio, sarebbe la capitolazione della 
      ragione,
 la rinuncia alle sue possibilità più alte, e quindi un tracollo 
      dell’Umanesimo ...
 Ciò che ha fondato la Cultura dell’Europa, la ricerca di Dio e la 
      disponibilità ad ascoltarlo,
 rimane anche oggi il fondamento di ogni vera Cultura.
 Papa Benedetto XVI al mondo della Cultura Parigi, 12 Settembre 2008
 vedi foto della serata: 
      
      http://www.concertodautunno.it/111016-ars-cantus/111016-ars-cantus.htm 
      Consulta il libretto di sala 
      2011 in 
      versione .PDF 
 
      Undicesimo anno di impegno concreto 
      per il patrimonio artistico della città di Vigevano 
 
      
      L’Ars Cantus Vigevano e la parrocchia di S. Pietro Martireringraziano i propri amici e sostenitori:
 FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
 LIONS CLUB Vigevano HOST
 AVIS Vigevano
 UBI banca e Banca Regionale Europea
 FARMABIOS di Gropello Cairoli
 SIMPLY-PROJECT
 SIOF & Lomellina
 BERTONI Salumi, via cappuccini 124 Vigevano
 ZANOLETTI in Piazza Ducale e ZANOLETTI PROGETTA
 TACCHINI ALBINO & C. s.a.s di Scaldasole (PV)
 La Provincia di Pavia
 Il Comune di Vigevano
 
 Altri impegni della Ars 
      Cantus Varese 
      vedi 
      loro sito   |  | 
  
    |  | Testo e Traduzione Letterale |  | 
  
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        The spire of Strasburg 
        Cathedral.Night and Storm.
 Lucifer, with the Powers of the Air,
 trying to tear down the Cross.
 LUCIFER
 Hasten! Hasten!
 O ye spirits!
 From its station drag the ponderous
 Cross of iron, that to mock us
 Is uplifted high in air!
 VOICES
 O, we cannot!
 For around it
 All the Saints and Guardian Angels
 Throng in legions to protect it;
 They defeat us everywhere!
 THE BELLS
 Laudo Deum verum
 Plebem voco!
 Congrego clerum!
 LUCIFER
 Lower! Lower!
 Hover downward!
 Seize the loud, vociferous bells, and
 Clashing, clanging, to the pavement
 Hurl them from their windy tower!
 VOICES
 All thy thunders
 Here are harmless!
 For these bells have been anointed,
 And baptized with holy water!
 They defy our utmost power.
 THE BELLS
 Defunctos ploro!
 Pestem fugo!
 Festa decoro!
 | Le guglie della Cattedrale di 
      Strasburgo.Notte e Tempesta.
 Lucifero, con gli Spiriti dell’Aria,
 cerca di far precipitare la Croce.
 LUCIFERO
 Avanti! Avanti!
 Veloci voi spiriti!
 Strappate dal suo posto la grande
 Croce di ferro, che per sbeffeggiarci
 viene sollevata in alto nell’aere!
 VOCI
 O, non possiamo!
 Perché attorno a essa
 tutti i Santi e gli Angeli Guardiani
 fluttuano in legioni per proteggerla;
 ci sconfiggono ovunque.
 LE CAMPANE
 Lodo il vero Dio,
 chiamo a raccolta il popolo,
 riunisco il clero.
 LUCIFERO
 Più in basso! Più in basso!
 Volate verso il basso!
 Afferrate le campane che fanno clamore,
 e picchiandole e sbattendole a terra
 scagliatele dalla loro torre ventosa!
 VOCI
 Tutti i tuoi tuoni
 qui sono inoffensivi!
 poiché queste campane sono state unte,
 e battezzate con acqua santa!
 Esse vincono pure il nostro massimo potere.
 LE CAMPANE
 Piango i defunti,
 allontano la peste
 Fregio i giorni di festa.
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    |  | 
        LUCIFERShake the casements!
 Break the painted
 Panes that flame with gold and crimson!
 Scatter them like leaves of Autumn,
 Swept away before the blast!
 VOICES
 O, we cannot!
 The Archangel
 Michael flames from every window,
 With the sword of fire that drove us
 Headlong, out of heaven, aghast!
 THE BELLS
 Funera plango!
 Fulgura frango!
 Sabbato pango!
 Lucifer
 Aim your lightnings
 At the oaken,
 Massive, iron-studded portals!
 Sack the house of God, and scatter
 Wide the ashes of the dead!
 VOICES
 O, we cannot!
 The Apostles
 And the Martyrs, wrapped in mantles,
 Stand as wardens at the entrance,
 Stand as sentinels o'er head!
 THE BELLS
 Excito lentos!
 Dissipo ventos!
 Paco cruentos!
 LUCIFER
 Baffled! Baffled!
 Inefficient,
 Craven spirits! Leave this labour
 Unto Time, the great Destroyer!
 Come away, ere night is gone!
 VOICES
 Onward! Onward!
 With the night-wind,
 Over field and farm and forest,
 Lonely home-stead, darksome hamlet,
 Blighting all we breathe upon!
 They sweep away. Organ and Gregorian
 Chant.
 CHOIR
 Nocte surgentes
 Vigilemus omnes!
 Laudemus Deum verum!
 | LUCIFEROScuotete le fondamenta!
 rompete le vetrate
 che fiammeggiano di oro e porpora!
 Disperdetele come foglie d’Autunno,
 spazzatele via prima della distruzione!
 VOCI
 O, non possiamo!
 L‘Arcangelo
 Michele manda fiamme da ogni finestra,
 con la spada infuocata che ci ha condotti
 dritti fuori dal paradiso, atterriti!
 LE CAMPANE
 Nei funerali mi percuoto,
 Spezzo i fulmini,
 canto di sabato.
 LUCIFERO
 Scagliate i vostri fulmini
 ai portali di quercia,
 enormi, con borchie di ferro!
 Saccheggiate la casa di Dio e
 Spargete le ceneri dei morti!
 VOCI
 O, non possiamo!
 Gli Apostoli e i Martiri, avvolti in mantelli,
 stanno come guardiani all’entrata,
 stanno come sentinelle sulla soglia!
 LE CAMPANE
 Incito i pigri,
 Dissipo i venti,
 Placo i violenti.
 LUCIFERO
 Beffati! Beffati!
 Incapaci,
 spiriti codardi! Lasciate questo lavoro
 al Tempo, il grande Distruttore!
 Venite via, la notte volge al termine!
 VOCI
 Avanti! Avanti!
 Con il vento della notte,
 sui campi, le fattorie e le foreste,
 su paesini isolati, bui villaggi,
 rovinando tutto ciò su cui spiriamo!
 Si precipitano via. Risuonano l’Organo e il
 Canto Gregoriano.
 CORO
 Levandoci nella notte
 vegliamo tutti!
 Lodiamo il vero Dio!
 [Traduzione di Federica 
      Gandini e Chiara Tenti] |  | 
  
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        FRANZ LISZT (1811-1886)Le campane della cattedrale di Strasburgo
 Cantata per Mezzo-Soprano, Baritono, Coro a 8 voci, Orchestra e Organo 
        ad libitum
 Fu composto a Roma, dopo 
        aver conosciuto il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow, 
        all’inizio del 1869, su suggerimento della principessa Carolyne von 
        Sayn-Wittgenstein, completata nell’estate del 1874; riduzione per Piano 
        a Settembre, partitura bilingue tedesco-inglese in Ottobre. Liszt: la via 
        trascendentale Liszt incontrò il poeta 
        americano Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882), al quale presentò la 
        principessa Carolyne von Sayn-Wittgenstein, all’inizio dell’anno 1869, a 
        Roma. Carolyne suggerì a Liszt di comporre una musica per uno dei poemi 
        di Longfellow. Inizialmente Liszt scelse Excelsior (Più in alto), quindi 
        nel 1873 il prologo The Bells (Le Campane) di The Golden Legend (La 
        Leggenda d’Oro), un poema simbolico sulle Campane della Cattedrale di 
        Strasburgo. Inizialmente basata su una traduzione in tedesco che 
        Carolyne inviò a Liszt, la Composizione venne completata nell’estate del 
        1874, in un tempo relativamente breve, a Villa d’Este. La riduzione per 
        piano era pronta per la pubblicazione entro settembre e la partitura 
        bilingue, il cui copista era un discepolo americano di Listz, Max Pinner, 
        che probabilmente aiutò il compositore a sviluppare una prosodia 
        adattabile alla versione inglese, seguì in ottobre. Liszt dedicò l’opera 
        a Longfellow e la fece pubblicare dal suo Editore Tedesco-Americano, 
        Julius Schuberth, nel 1875. Basata sulla traduzione del testo in 
        ungherese di Kornél Ábrányi, la prima esecuzione si tenne il 10 marzo 
        1875, col Coro della Associazione Liszt e l’Orchestra Filarmonica di 
        Budapest diretta da János (Hans) Richter, durante un famoso Concerto a 
        favore dell’Istituzione Wagneriana di Bayreuth: Liszt stesso suonò il 
        Pianoforte e Wagner in persona partecipò come Direttore d’Orchestra 
        ospite. La prima delle due sezioni dell’opera è il breve Preludio, il 
        cui testo è formato da una sola parola: Excelsior (Più in alto), prende 
        solo il titolo e il tema principale del poema di Longfellow: il genio 
        tende verso l’Infinito, attraverso la perfezione, ignorando le 
        difficoltà della vita e il fatto che potrà in realtà raggiungere il suo 
        obiettivo solo nell’eternità.  | 
        Liszt sottolinea la 
        dimensione trascendentale ancora di più in una lettera in cui chiedeva a 
        Longfellow il permesso di dedicargli l’opera: “Excelsior! questo è il 
        motto della Poesia e della Musica. Essi cantano per sempre l’esaltazione 
        dell’animo umano a tutte le generazioni e ai cieli, e così accompagnano 
        il “sursum corda” che risuona giornalmente nelle Chiese e le loro 
        campane.” Come altro riferimento ai richiami comuni di arte e religione, 
        Liszt usa per il tema dell’ ”Excelsior” un motivo che, sia per il suo 
        andamento ascendente, sia per le origini gregoriane è relazionabile al 
        motivo della Croce (sol-la-do) –infatti ne è la trasformazione e lo 
        sviluppo– il “marchio di fabbrica” di Liszt, che è presente in quasi 
        tutte le sue opere, dalla Sonata in SI minore, alla Leggenda di S. 
        Elisabetta, alla Via Crucis. Nella sua forma completamente sviluppata, 
        il motivo dell’Excelsior è la base musicale di tutto il pezzo; questo 
        motivo caratteristico sarebbe ritornato nella storia della musica come 
        il motivo di Abendmahl nel Parsifal di Wagner (Wagner stesso non negò 
        mai le origini di questo motivo, del quale Liszt fece in seguito 
        riferimento nel suo lamento musicale Sulla tomba di Richard Wagner). Il 
        Preludio, a dire il vero, è, di per sé, un breve pezzo orchestrale. Il 
        Mezzo-Soprano solista e le parti del Coro, secondo le indicazioni di 
        Liszt, possono anche essere omesse (il Compositore scrisse una versione 
        solo strumentale di questo movimento, per Pianoforte a quattro mani e 
        per Organo). Nella seconda parte, più estesa (Le Campane), comunque, 
        accanto alle ricche sonorità dell’orchestra che comprende appunto anche 
        cinque Campane, il Baritono solista e il Coro hanno un ruolo chiave 
        nell’interpretazione del testo drammatico di Longfellow. Il Baritono 
        personifica Lucifero, che cerca in ogni modo di distruggere la Casa di 
        Dio con la sua schiera infernale. Ognuno dei suoi cinque attacchi viene 
        respinto dalle cinque Campane, che annunciano come esse servano 
        l’Umanità, esprimendosi in latino, recitato dai Bassi del Coro sulla 
        melodia gregoriana del Te Déum laudámus. È a questo punto che risulta 
        chiaro come il motivo dell’Excelsior sia stato di fatto estrapolato da 
        Liszt proprio dal Te Déum laudámus gregoriano. La maestosa Coda, nella 
        quale il testo Laudámus Déum vérum rende questa connessione ancora più 
        evidente, esprime col linguaggio musicale la vittoria schiacciante del 
        Bene morale sulle forze del Male, in modo veramente intenso e 
        suggestivo.  [Giovanni Tenti] |  | 
  
    |  | Il concerto del Beato Matteo 
        Undici anni di grande 
        musica a Vigevano con un successo di pubblico costante. In questa frase 
        è riassunto tutto il “Concerto del Beato Matteo” che si svolge dal 2001 
        la terza domenica di ottobre nella chiesa di San Pietro Martire a 
        conclusione delle feste patronali cittadine. L’entusiasmo di tre giovani 
        liceali, la fiducia dell’allora Parroco Mons.Cerri, il sostegno della 
        “Fondazione di Piacenza e Vigevano”, e di sponsor amici resero realtà 
        una scommessa: portare musica di alto livello in città e creare un 
        evento annuale che vedesse finalmente…il tutto esaurito!! Merito della 
        straordinaria professionalità del Maestro Giovanni Tenti e del coro e 
        orchestra “Ars Cantus” di Varese che in questi anni ha proseguito un 
        percorso di riconoscimenti e successi a livello nazionale e 
        internazionale. Il “Concerto del Beato Matteo” grazie alla generosità 
        dei Vigevanesi che ogni anno affollano la chiesa per il concerto, in 
        questi anni ha sostenuto iniziative importanti per la nostra città, 
        sensibilizzando e raccogliendo fondi. Ricordiamo le associazioni di 
        volontariato “Il Fileremo”, “Madre Amabile” e il “Centro Aiuto alla 
        vita”. Contributi consistenti sono andati per opere di restauro nelle 
        chiese vigevanesi del Cristo, della Madonna degli Angeli, di Santa Maria 
        intus vineas e di San Pietro martire.   |  | 
  
    |  | Lions International Lions Club Vigevano Host
 
        Il LIONS INTERNATIONAL è 
        un collettivo di uomini e donne che mettono la propria umanità e la 
        propria professionalità al servizio della comunità locale, nazionale e 
        internazionale, con un’azione civica e in una presenza costante e 
        sussidiaria. Fondato a Chicago (USA) nel 1917, in luogo e in un’epoca di 
        grande slancio ideale, l’Associazione Lions International è oggi 
        presente in tutto il mondo con 45.000 club e 1,35 milioni di soci che 
        condividono la vocazione che ne ha segnato l’origine: cooperare allo 
        sviluppo del territorio in cui si vive con un’azione da un lato 
        altruistica, orientata alla promozione civile e culturale di quel 
        territorio e nel rispetto della diversità politiche, ideologiche, 
        filosofiche e religiose che esso manifesta; dall’altro sussidiaria, in 
        costante dialogo con le Pubblica Amministrazione, gli Enti economici e 
        quelli di volontariato. È convinzione condivisa da ogni socio che la 
        connessione e la coesione del tessuto sociale siano il veicolo 
        principale dello sviluppo collettivo, in primo luogo di quello umano. 
        All’interno di questo quadro il LIONS CLUB VIGEVANO HOST opera nel 
        territorio di Vigevano dal 1966, condividendone l’esigenza di crescita 
        in tutti i settori e facendosi pertanto promotore di iniziative volte a 
        favorirla, in spirito di collaborazione con la cittadinanza. Nell’ultimo 
        anno ha supportato, curato e divulgato una pubblicazione su Giovanni 
        Rota (R. DULIO, Giovanni Rota, ingegnere architetto 1899-1969, Milano, 
        Electa Mondadori, 2010), ingegnere e architetto vigevanese; ha 
        organizzato il balletto-evento con Simona Atzori, Oriella Dorella e i 
        ballerini della Scala di Milano, in occasione della Giornata 
        Internazionale della Donna (Simona Atzori in Me, 8 marzo 2010); ha 
        coinvolto la cittadinanza in un percorso ciclistico alla scoperta della 
        campagna locale e delle sue ricchezze, con l’intrattenimento di numerosi 
        eventi gestiti in collaborazione con Associazioni di volontariato locali 
        (BiciLions, 8 maggio 2011); ha organizzato un trofeo golfistico a scopo 
        benefico (Lions Vigevano Host Golf Trophy, 21 maggio 2011); ha promosso 
        e sostenuto l’installazione della Sala Multimediale del Museo della 
        Calzatura di Vigevano. Tradizionalmente, il Lions Club Vigevano Host 
        affianca alla finalità di coinvolgimento della collettività in attività 
        socioculturali quella di supporto economico ad Enti locali di promozione 
        sociale senza fine di lucro; così il ricavato delle iniziative citate è 
        stato devoluto alla Comunità di Accoglienza Fondazione Madre Amabile 
        ONLUS e alla Associazione La Fucina di Vigevano e all’Asilo Chekechea 
        Lions Host Vigevano in Tanzania. La vita del L.C. Vigevano Host è 
        inoltre scandita da riunioni periodiche in cui i soci e i loro ospiti 
        vengono sollecitati su temi di rilevanza culturale, economica, sociale 
        che interessino in particolare il territorio di Vigevano e ne rilancino 
        le ambizioni. L’opera propulsiva e di sostegno rispetto ai progetti 
        annuali materializza così la funzione di servizio alla comunità locale 
        che da sempre ispira l’azione del Club e dei suoi soci. Con questa 
        funzione appare del tutto coerente l’opera eccellente svolta a Vigevano 
        da ArsCantus: non solo omaggio culturale offerto a Vigevano, ma luogo e 
        tempo ormai tradizionali di aggregazione e crescita umana di tutta la 
        cittadinanza; il servizio, per un territorio, più raro e prezioso.   |  | 
  
    |  | 
        Fondazione di Piacenza e 
        Vigevano La Fondazione di Piacenza 
        e Vigevano sostiene con interventi diversificati l’arte e la cultura 
        nella nostra città. Alcuni di questi sono Istituzionali, cioè ripetitivi 
        nel tempo, altri si svolgono nello spazio di un anno. Il 2011 si è 
        caratterizzato con la nuova offerta di una serie di concerti presso 
        l’Auditorium della Fondazione, la Chiesa di S. Dionigi. Diciannove 
        eventi che la Domenica alla stessa ora hanno creato un appuntamento 
        musicale a cui la cittadinanza da subito si è affezionata. Due concerti 
        poi sono diventati tradizione: il Concerto per il Vescovo, la Domenica 
        delle Palme (quest’anno in Cattedrale), e quello di S. Stefano in 
        Auditorium. Con piacere abbiamo sostenuto il saggio Musicale di fine 
        anno dell’Istituto Costa che vorremmo diventasse un momento importante 
        per la città. Istituzionale e significativo l’intervento economico a 
        favore della Stagione di prosa del Cagnoni. Nell’ambito della formazione 
        musicale e teatrale è stato importante il nostro impegno per le 
        Compagnie Teatrali della città e per i tre Circoli Scolastici. Infine, 
        come sempre, lo spettacolo di Natale che vuole presentare una realtà 
        artistica della nostra città: quest’anno saranno proposti i Gruppi 
        Corali. Naturalmente, a nulla varrebbero i nostri interventi se non 
        fossero sostenuti da persone che con la loro capacità, professionalità, 
        entusiasmo e generosità non avessero operato per noi tutti. 
        L’Associazione “Ars Cantus” si pone tra queste con una delle iniziative 
        più significative, che anche quest’anno, trova il sostegno della 
        Fondazione: la realizzazione del concerto nella Chiesa di S. Pietro 
        Martire in occasione della Festa del nostro Santo Patrono: il Beato 
        Matteo. L’importante partecipazione di pubblico ha reso questo concerto 
        un momento consolidato e atteso. Ma non è solo la tradizione che 
        affascina e rende numeroso il pubblico, è soprattutto la indubbia 
        qualità che da sempre caratterizza la esibizione dell’orchestra. Per 
        questi motivi possiamo inserire anche il concerto dell’”ARS CANTUS” tra 
        le Attività Istituzionali che la Fondazione sostiene per la nostra 
        città. |  | 
  
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        GIOVANNI TENTIE' nato nel 1961: dopo aver conseguito la Maturità Classica nell'80, si 
        è diplomato nell'81 in Pianoforte coi Maestri Cesare Castellani e Ugo 
        Amadei; nell'86 in Organo e Composizione Organistica coi Maestri 
        Gianfranco Spinelli, Maria Cecilia Farina, Claudio Riva e Luigi 
        Benedetti e in Musica Corale e Direzione di Coro col Maestro Franco 
        Monego; nell'89 in Composizione col Maestro Angelo Bellisario: sempre al 
        Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha studiato inoltre Direzione 
        d'Orchestra coi Maestri Leonardo Taschera, Gabriele Bellini e Gianpiero 
        Taverna.
 ARS CANTUS - VARESE Ars Cantus è un'Associazione culturale senza scopo di lucro fondata il 
        10 Dicembre 1987 a Varese e si propone di sviluppare e diffondere i 
        valori della Musica Classica ed in particolare di quella Italiana e di 
        quella Sacra; i valori della formazione artistico/musicale dei giovani 
        nella società e nella scuola. Tali scopi vengono perseguiti promuovendo 
        tutti i possibili contatti e collaborazioni da un lato con le pubbliche 
        istituzioni, dall'altro con le istituzioni diocesane. L'Associazione 
        realizza ciò attraverso il proprio Coro e la propria Orchestra, formati 
        entrambi in prevalenza da giovani; con la presentazione del Coro e 
        dell'Orchestra privilegiando il pubblico giovanile; fornendo le proprie 
        competenze tecniche laddove richieste, con particolare attenzione ai 
        Cori operanti nel territorio. (Dall'Art.3 dello Statuto). Fondamentale 
        importanza ha nel Coro e Orchestra "Ars Cantus" la vita di gruppo, per 
        creare un contesto nel quale i valori della Musica eseguita possano 
        emergere vivi ed essere riconosciuti dallo spettatore.
 L'organico conta attualmente circa 200 elementi così ripartiti:
 Coro di Voci Bianche, una ventina di bambini e ragazzi dagli 7 ai 16 
        anni, provenienti dalle province di Varese e Como;
 Coro Sinfonico, circa 90 adulti, età media 32 anni, dalle province di 
        Varese, Milano e Como;
 Orchestra Sinfonica, oltre 90 elementi, età media 31 anni, che 
        collaborano anche con altre Orchestre italiane e straniere; provenienti 
        dalle province di Varese, Milano, Como, Lecco, Bergamo, Lodi, Novara, 
        Pavia, Piacenza e Verbania, ma anche, nei vari anni di vita 
        dell'Associazione, da Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Bulgaria, 
        Equador, Francia, Germania, Giappone, Israele, Lituania, Romania, 
        Russia, Siria, Spagna, Svizzera, Ungheria, residenti in Italia.
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    |  | Servizio fotografico di Fabio Borsani |  | 
  
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 | Realizzazione pagina web di Mario 
    Mainino |  | 
  
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 | http://www.concertodautunno.it/ sito per i musicisti e gli amanti della 
      musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura
 di Mario Mainino da 
      Vigevano
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