il concerto del beato  

 

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Vigevano seconda domenica di ottobre, o
la domenica seguente la festa del Beato

11° Concerto del Beato Matteo Carreri


Domenica 16 Ottobre 2011 - ore 16.00
Chiesa di S.PIETRO MARTIRE - Vigevano
In collaborazione con Lions Club Vigevano Host
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE
Dal sogno alla Pasqua



Coro e Orchestra ARSCANTUS
direttore GIOVANNI TENTI


PRIMA PARTE
Pëtr Il’ic Cajkovskij 1840-1893
Romeo e Giulietta
Ouverture-Fantasia
Franz Liszt 1811-1886
Le Campane della Cattedrale di Strasburgo
Cantata per Mezzo-Soprano,
Baritono, Coro a 8 Voci,
Orchestra e Organo
Omaggio a Liszt nel Bicentenario dalla nascita
Mezzosoprano Laura Tenti
Basso Lorenzo Alzati


SECONDA PARTE
Vangélis Papathanassiu (1943-viv.)
La Conquista del Paradiso – Coro a 8 Voci e Orchestra *
Tema conduttore della Colonna Sonora del Film omonimo
Johann Sebastian Bach 1685-1750
Omnes generationes
dal Magnificat BWV 243 – Coro a 5 Voci e Orch.
Felix Mendelssohn Bartholdy 1809-1847
Ave, Maria op. 23 n° 2 – Tenore, Coro a 8 Voci e Orchestra *
Tenore Marco Davanzo
Robert Schumann 1810-1856
Träumerei op.15 n°7 – Coro a 5 Voci *
dalle Scene Infantili per Pianoforte - 1838
Nikolaj Rimskij-Korsakov 1844-1908
La grande Pasqua russa
Ouverture su temi liturgici, op. 36
* Orchestrazioni di Giovanni Tenti
BIS
Jules Massenet Thais, meditazione (violino solista e coro)
John Williams - Jurassik Park - theme

Amore è "estasi",
ma estasi non nel senso
di un momento di ebbrezza,
ma estasi come cammino,
come esodo permanente
dall'io chiuso in se stesso
verso la sua liberazione nel dono di sé,
e proprio così verso il ritrovamento di sé,
anzi verso la scoperta di Dio.

Papa Benedetto XVI


INGRESSO AD OFFERTA PER LA CONSERVAZIONE
DELLE OPERE D'ARTE DELLA PARROCCHIA DI S. PIETRO MARTIRE

Il concerto del Beato Matteo per il patrimonio artistico della città di Vigevano

Una cultura meramente positivista, che rimuovesse nel campo soggettivo
come non scientifica la domanda circa Dio, sarebbe la capitolazione della ragione,
la rinuncia alle sue possibilità più alte, e quindi un tracollo dell’Umanesimo ...
Ciò che ha fondato la Cultura dell’Europa, la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarlo,
rimane anche oggi il fondamento di ogni vera Cultura.
Papa Benedetto XVI al mondo della Cultura Parigi, 12 Settembre 2008

vedi foto della serata:

http://www.concertodautunno.it/111016-ars-cantus/111016-ars-cantus.htm

Consulta il libretto di sala 2011 in versione .PDF


Undicesimo anno di impegno concreto per il patrimonio artistico della città di Vigevano


L’Ars Cantus Vigevano e la parrocchia di S. Pietro Martire
ringraziano i propri amici e sostenitori:
FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO
LIONS CLUB Vigevano HOST
AVIS Vigevano
UBI banca e Banca Regionale Europea
FARMABIOS di Gropello Cairoli
SIMPLY-PROJECT
SIOF & Lomellina
BERTONI Salumi, via cappuccini 124 Vigevano
ZANOLETTI in Piazza Ducale e ZANOLETTI PROGETTA
TACCHINI ALBINO & C. s.a.s di Scaldasole (PV)
La Provincia di Pavia
Il Comune di Vigevano


Altri impegni della Ars Cantus Varese

vedi loro sito

 

 
  Testo e Traduzione Letterale  
 

The spire of Strasburg Cathedral.
Night and Storm.
Lucifer, with the Powers of the Air,
trying to tear down the Cross.
LUCIFER
Hasten! Hasten!
O ye spirits!
From its station drag the ponderous
Cross of iron, that to mock us
Is uplifted high in air!
VOICES
O, we cannot!
For around it
All the Saints and Guardian Angels
Throng in legions to protect it;
They defeat us everywhere!
THE BELLS
Laudo Deum verum
Plebem voco!
Congrego clerum!
LUCIFER
Lower! Lower!
Hover downward!
Seize the loud, vociferous bells, and
Clashing, clanging, to the pavement
Hurl them from their windy tower!
VOICES
All thy thunders
Here are harmless!
For these bells have been anointed,
And baptized with holy water!
They defy our utmost power.
THE BELLS
Defunctos ploro!
Pestem fugo!
Festa decoro!

Le guglie della Cattedrale di Strasburgo.
Notte e Tempesta.
Lucifero, con gli Spiriti dell’Aria,
cerca di far precipitare la Croce.
LUCIFERO
Avanti! Avanti!
Veloci voi spiriti!
Strappate dal suo posto la grande
Croce di ferro, che per sbeffeggiarci
viene sollevata in alto nell’aere!
VOCI
O, non possiamo!
Perché attorno a essa
tutti i Santi e gli Angeli Guardiani
fluttuano in legioni per proteggerla;
ci sconfiggono ovunque.
LE CAMPANE
Lodo il vero Dio,
chiamo a raccolta il popolo,
riunisco il clero.
LUCIFERO
Più in basso! Più in basso!
Volate verso il basso!
Afferrate le campane che fanno clamore,
e picchiandole e sbattendole a terra
scagliatele dalla loro torre ventosa!
VOCI
Tutti i tuoi tuoni
qui sono inoffensivi!
poiché queste campane sono state unte,
e battezzate con acqua santa!
Esse vincono pure il nostro massimo potere.
LE CAMPANE
Piango i defunti,
allontano la peste
Fregio i giorni di festa.

 
 

LUCIFER
Shake the casements!
Break the painted
Panes that flame with gold and crimson!
Scatter them like leaves of Autumn,
Swept away before the blast!
VOICES
O, we cannot!
The Archangel
Michael flames from every window,
With the sword of fire that drove us
Headlong, out of heaven, aghast!
THE BELLS
Funera plango!
Fulgura frango!
Sabbato pango!
Lucifer
Aim your lightnings
At the oaken,
Massive, iron-studded portals!
Sack the house of God, and scatter
Wide the ashes of the dead!
VOICES
O, we cannot!
The Apostles
And the Martyrs, wrapped in mantles,
Stand as wardens at the entrance,
Stand as sentinels o'er head!
THE BELLS
Excito lentos!
Dissipo ventos!
Paco cruentos!
LUCIFER
Baffled! Baffled!
Inefficient,
Craven spirits! Leave this labour
Unto Time, the great Destroyer!
Come away, ere night is gone!
VOICES
Onward! Onward!
With the night-wind,
Over field and farm and forest,
Lonely home-stead, darksome hamlet,
Blighting all we breathe upon!
They sweep away. Organ and Gregorian
Chant.
CHOIR
Nocte surgentes
Vigilemus omnes!
Laudemus Deum verum!

LUCIFERO
Scuotete le fondamenta!
rompete le vetrate
che fiammeggiano di oro e porpora!
Disperdetele come foglie d’Autunno,
spazzatele via prima della distruzione!
VOCI
O, non possiamo!
L‘Arcangelo
Michele manda fiamme da ogni finestra,
con la spada infuocata che ci ha condotti
dritti fuori dal paradiso, atterriti!
LE CAMPANE
Nei funerali mi percuoto,
Spezzo i fulmini,
canto di sabato.
LUCIFERO
Scagliate i vostri fulmini
ai portali di quercia,
enormi, con borchie di ferro!
Saccheggiate la casa di Dio e
Spargete le ceneri dei morti!
VOCI
O, non possiamo!
Gli Apostoli e i Martiri, avvolti in mantelli,
stanno come guardiani all’entrata,
stanno come sentinelle sulla soglia!
LE CAMPANE
Incito i pigri,
Dissipo i venti,
Placo i violenti.
LUCIFERO
Beffati! Beffati!
Incapaci,
spiriti codardi! Lasciate questo lavoro
al Tempo, il grande Distruttore!
Venite via, la notte volge al termine!
VOCI
Avanti! Avanti!
Con il vento della notte,
sui campi, le fattorie e le foreste,
su paesini isolati, bui villaggi,
rovinando tutto ciò su cui spiriamo!
Si precipitano via. Risuonano l’Organo e il
Canto Gregoriano.
CORO
Levandoci nella notte
vegliamo tutti!
Lodiamo il vero Dio!

[Traduzione di Federica Gandini e Chiara Tenti]

 
       
       
 

FRANZ LISZT (1811-1886)
Le campane della cattedrale di Strasburgo
Cantata per Mezzo-Soprano, Baritono, Coro a 8 voci, Orchestra e Organo ad libitum

Fu composto a Roma, dopo aver conosciuto il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow, all’inizio del 1869, su suggerimento della principessa Carolyne von Sayn-Wittgenstein, completata nell’estate del 1874; riduzione per Piano a Settembre, partitura bilingue tedesco-inglese in Ottobre.

Liszt: la via trascendentale

Liszt incontrò il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882), al quale presentò la principessa Carolyne von Sayn-Wittgenstein, all’inizio dell’anno 1869, a Roma. Carolyne suggerì a Liszt di comporre una musica per uno dei poemi di Longfellow. Inizialmente Liszt scelse Excelsior (Più in alto), quindi nel 1873 il prologo The Bells (Le Campane) di The Golden Legend (La Leggenda d’Oro), un poema simbolico sulle Campane della Cattedrale di Strasburgo. Inizialmente basata su una traduzione in tedesco che Carolyne inviò a Liszt, la Composizione venne completata nell’estate del 1874, in un tempo relativamente breve, a Villa d’Este. La riduzione per piano era pronta per la pubblicazione entro settembre e la partitura bilingue, il cui copista era un discepolo americano di Listz, Max Pinner, che probabilmente aiutò il compositore a sviluppare una prosodia adattabile alla versione inglese, seguì in ottobre. Liszt dedicò l’opera a Longfellow e la fece pubblicare dal suo Editore Tedesco-Americano, Julius Schuberth, nel 1875. Basata sulla traduzione del testo in ungherese di Kornél Ábrányi, la prima esecuzione si tenne il 10 marzo 1875, col Coro della Associazione Liszt e l’Orchestra Filarmonica di Budapest diretta da János (Hans) Richter, durante un famoso Concerto a favore dell’Istituzione Wagneriana di Bayreuth: Liszt stesso suonò il Pianoforte e Wagner in persona partecipò come Direttore d’Orchestra ospite. La prima delle due sezioni dell’opera è il breve Preludio, il cui testo è formato da una sola parola: Excelsior (Più in alto), prende solo il titolo e il tema principale del poema di Longfellow: il genio tende verso l’Infinito, attraverso la perfezione, ignorando le difficoltà della vita e il fatto che potrà in realtà raggiungere il suo obiettivo solo nell’eternità.

Liszt sottolinea la dimensione trascendentale ancora di più in una lettera in cui chiedeva a Longfellow il permesso di dedicargli l’opera: “Excelsior! questo è il motto della Poesia e della Musica. Essi cantano per sempre l’esaltazione dell’animo umano a tutte le generazioni e ai cieli, e così accompagnano il “sursum corda” che risuona giornalmente nelle Chiese e le loro campane.” Come altro riferimento ai richiami comuni di arte e religione, Liszt usa per il tema dell’ ”Excelsior” un motivo che, sia per il suo andamento ascendente, sia per le origini gregoriane è relazionabile al motivo della Croce (sol-la-do) –infatti ne è la trasformazione e lo sviluppo– il “marchio di fabbrica” di Liszt, che è presente in quasi tutte le sue opere, dalla Sonata in SI minore, alla Leggenda di S. Elisabetta, alla Via Crucis. Nella sua forma completamente sviluppata, il motivo dell’Excelsior è la base musicale di tutto il pezzo; questo motivo caratteristico sarebbe ritornato nella storia della musica come il motivo di Abendmahl nel Parsifal di Wagner (Wagner stesso non negò mai le origini di questo motivo, del quale Liszt fece in seguito riferimento nel suo lamento musicale Sulla tomba di Richard Wagner). Il Preludio, a dire il vero, è, di per sé, un breve pezzo orchestrale. Il Mezzo-Soprano solista e le parti del Coro, secondo le indicazioni di Liszt, possono anche essere omesse (il Compositore scrisse una versione solo strumentale di questo movimento, per Pianoforte a quattro mani e per Organo). Nella seconda parte, più estesa (Le Campane), comunque, accanto alle ricche sonorità dell’orchestra che comprende appunto anche cinque Campane, il Baritono solista e il Coro hanno un ruolo chiave nell’interpretazione del testo drammatico di Longfellow. Il Baritono personifica Lucifero, che cerca in ogni modo di distruggere la Casa di Dio con la sua schiera infernale. Ognuno dei suoi cinque attacchi viene respinto dalle cinque Campane, che annunciano come esse servano l’Umanità, esprimendosi in latino, recitato dai Bassi del Coro sulla melodia gregoriana del Te Déum laudámus. È a questo punto che risulta chiaro come il motivo dell’Excelsior sia stato di fatto estrapolato da Liszt proprio dal Te Déum laudámus gregoriano. La maestosa Coda, nella quale il testo Laudámus Déum vérum rende questa connessione ancora più evidente, esprime col linguaggio musicale la vittoria schiacciante del Bene morale sulle forze del Male, in modo veramente intenso e suggestivo.

[Giovanni Tenti]

 
  Il concerto del Beato Matteo

Undici anni di grande musica a Vigevano con un successo di pubblico costante. In questa frase è riassunto tutto il “Concerto del Beato Matteo” che si svolge dal 2001 la terza domenica di ottobre nella chiesa di San Pietro Martire a conclusione delle feste patronali cittadine. L’entusiasmo di tre giovani liceali, la fiducia dell’allora Parroco Mons.Cerri, il sostegno della “Fondazione di Piacenza e Vigevano”, e di sponsor amici resero realtà una scommessa: portare musica di alto livello in città e creare un evento annuale che vedesse finalmente…il tutto esaurito!! Merito della straordinaria professionalità del Maestro Giovanni Tenti e del coro e orchestra “Ars Cantus” di Varese che in questi anni ha proseguito un percorso di riconoscimenti e successi a livello nazionale e internazionale. Il “Concerto del Beato Matteo” grazie alla generosità dei Vigevanesi che ogni anno affollano la chiesa per il concerto, in questi anni ha sostenuto iniziative importanti per la nostra città, sensibilizzando e raccogliendo fondi. Ricordiamo le associazioni di volontariato “Il Fileremo”, “Madre Amabile” e il “Centro Aiuto alla vita”. Contributi consistenti sono andati per opere di restauro nelle chiese vigevanesi del Cristo, della Madonna degli Angeli, di Santa Maria intus vineas e di San Pietro martire.

 

 
  Lions International
Lions Club Vigevano Host

Il LIONS INTERNATIONAL è un collettivo di uomini e donne che mettono la propria umanità e la propria professionalità al servizio della comunità locale, nazionale e internazionale, con un’azione civica e in una presenza costante e sussidiaria. Fondato a Chicago (USA) nel 1917, in luogo e in un’epoca di grande slancio ideale, l’Associazione Lions International è oggi presente in tutto il mondo con 45.000 club e 1,35 milioni di soci che condividono la vocazione che ne ha segnato l’origine: cooperare allo sviluppo del territorio in cui si vive con un’azione da un lato altruistica, orientata alla promozione civile e culturale di quel territorio e nel rispetto della diversità politiche, ideologiche, filosofiche e religiose che esso manifesta; dall’altro sussidiaria, in costante dialogo con le Pubblica Amministrazione, gli Enti economici e quelli di volontariato. È convinzione condivisa da ogni socio che la connessione e la coesione del tessuto sociale siano il veicolo principale dello sviluppo collettivo, in primo luogo di quello umano. All’interno di questo quadro il LIONS CLUB VIGEVANO HOST opera nel territorio di Vigevano dal 1966, condividendone l’esigenza di crescita in tutti i settori e facendosi pertanto promotore di iniziative volte a favorirla, in spirito di collaborazione con la cittadinanza. Nell’ultimo anno ha supportato, curato e divulgato una pubblicazione su Giovanni Rota (R. DULIO, Giovanni Rota, ingegnere architetto 1899-1969, Milano, Electa Mondadori, 2010), ingegnere e architetto vigevanese; ha organizzato il balletto-evento con Simona Atzori, Oriella Dorella e i ballerini della Scala di Milano, in occasione della Giornata Internazionale della Donna (Simona Atzori in Me, 8 marzo 2010); ha coinvolto la cittadinanza in un percorso ciclistico alla scoperta della campagna locale e delle sue ricchezze, con l’intrattenimento di numerosi eventi gestiti in collaborazione con Associazioni di volontariato locali (BiciLions, 8 maggio 2011); ha organizzato un trofeo golfistico a scopo benefico (Lions Vigevano Host Golf Trophy, 21 maggio 2011); ha promosso e sostenuto l’installazione della Sala Multimediale del Museo della Calzatura di Vigevano. Tradizionalmente, il Lions Club Vigevano Host affianca alla finalità di coinvolgimento della collettività in attività socioculturali quella di supporto economico ad Enti locali di promozione sociale senza fine di lucro; così il ricavato delle iniziative citate è stato devoluto alla Comunità di Accoglienza Fondazione Madre Amabile ONLUS e alla Associazione La Fucina di Vigevano e all’Asilo Chekechea Lions Host Vigevano in Tanzania. La vita del L.C. Vigevano Host è inoltre scandita da riunioni periodiche in cui i soci e i loro ospiti vengono sollecitati su temi di rilevanza culturale, economica, sociale che interessino in particolare il territorio di Vigevano e ne rilancino le ambizioni. L’opera propulsiva e di sostegno rispetto ai progetti annuali materializza così la funzione di servizio alla comunità locale che da sempre ispira l’azione del Club e dei suoi soci. Con questa funzione appare del tutto coerente l’opera eccellente svolta a Vigevano da ArsCantus: non solo omaggio culturale offerto a Vigevano, ma luogo e tempo ormai tradizionali di aggregazione e crescita umana di tutta la cittadinanza; il servizio, per un territorio, più raro e prezioso.

 

 
 

Fondazione di Piacenza e Vigevano

La Fondazione di Piacenza e Vigevano sostiene con interventi diversificati l’arte e la cultura nella nostra città. Alcuni di questi sono Istituzionali, cioè ripetitivi nel tempo, altri si svolgono nello spazio di un anno. Il 2011 si è caratterizzato con la nuova offerta di una serie di concerti presso l’Auditorium della Fondazione, la Chiesa di S. Dionigi. Diciannove eventi che la Domenica alla stessa ora hanno creato un appuntamento musicale a cui la cittadinanza da subito si è affezionata. Due concerti poi sono diventati tradizione: il Concerto per il Vescovo, la Domenica delle Palme (quest’anno in Cattedrale), e quello di S. Stefano in Auditorium. Con piacere abbiamo sostenuto il saggio Musicale di fine anno dell’Istituto Costa che vorremmo diventasse un momento importante per la città. Istituzionale e significativo l’intervento economico a favore della Stagione di prosa del Cagnoni. Nell’ambito della formazione musicale e teatrale è stato importante il nostro impegno per le Compagnie Teatrali della città e per i tre Circoli Scolastici. Infine, come sempre, lo spettacolo di Natale che vuole presentare una realtà artistica della nostra città: quest’anno saranno proposti i Gruppi Corali. Naturalmente, a nulla varrebbero i nostri interventi se non fossero sostenuti da persone che con la loro capacità, professionalità, entusiasmo e generosità non avessero operato per noi tutti. L’Associazione “Ars Cantus” si pone tra queste con una delle iniziative più significative, che anche quest’anno, trova il sostegno della Fondazione: la realizzazione del concerto nella Chiesa di S. Pietro Martire in occasione della Festa del nostro Santo Patrono: il Beato Matteo. L’importante partecipazione di pubblico ha reso questo concerto un momento consolidato e atteso. Ma non è solo la tradizione che affascina e rende numeroso il pubblico, è soprattutto la indubbia qualità che da sempre caratterizza la esibizione dell’orchestra. Per questi motivi possiamo inserire anche il concerto dell’”ARS CANTUS” tra le Attività Istituzionali che la Fondazione sostiene per la nostra città.

 
 

GIOVANNI TENTI
E' nato nel 1961: dopo aver conseguito la Maturità Classica nell'80, si è diplomato nell'81 in Pianoforte coi Maestri Cesare Castellani e Ugo Amadei; nell'86 in Organo e Composizione Organistica coi Maestri Gianfranco Spinelli, Maria Cecilia Farina, Claudio Riva e Luigi Benedetti e in Musica Corale e Direzione di Coro col Maestro Franco Monego; nell'89 in Composizione col Maestro Angelo Bellisario: sempre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha studiato inoltre Direzione d'Orchestra coi Maestri Leonardo Taschera, Gabriele Bellini e Gianpiero Taverna.

ARS CANTUS - VARESE
Ars Cantus è un'Associazione culturale senza scopo di lucro fondata il 10 Dicembre 1987 a Varese e si propone di sviluppare e diffondere i valori della Musica Classica ed in particolare di quella Italiana e di quella Sacra; i valori della formazione artistico/musicale dei giovani nella società e nella scuola. Tali scopi vengono perseguiti promuovendo tutti i possibili contatti e collaborazioni da un lato con le pubbliche istituzioni, dall'altro con le istituzioni diocesane. L'Associazione realizza ciò attraverso il proprio Coro e la propria Orchestra, formati entrambi in prevalenza da giovani; con la presentazione del Coro e dell'Orchestra privilegiando il pubblico giovanile; fornendo le proprie competenze tecniche laddove richieste, con particolare attenzione ai Cori operanti nel territorio. (Dall'Art.3 dello Statuto). Fondamentale importanza ha nel Coro e Orchestra "Ars Cantus" la vita di gruppo, per creare un contesto nel quale i valori della Musica eseguita possano emergere vivi ed essere riconosciuti dallo spettatore.
L'organico conta attualmente circa 200 elementi così ripartiti:
Coro di Voci Bianche, una ventina di bambini e ragazzi dagli 7 ai 16 anni, provenienti dalle province di Varese e Como;
Coro Sinfonico, circa 90 adulti, età media 32 anni, dalle province di Varese, Milano e Como;
Orchestra Sinfonica, oltre 90 elementi, età media 31 anni, che collaborano anche con altre Orchestre italiane e straniere; provenienti dalle province di Varese, Milano, Como, Lecco, Bergamo, Lodi, Novara, Pavia, Piacenza e Verbania, ma anche, nei vari anni di vita dell'Associazione, da Albania, Argentina, Belgio, Brasile, Bulgaria, Equador, Francia, Germania, Giappone, Israele, Lituania, Romania, Russia, Siria, Spagna, Svizzera, Ungheria, residenti in Italia.

 
     
 

Servizio fotografico di Fabio Borsani

 

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sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura
di
Mario Mainino da Vigevano