Penultimo giorno di soggiorno in Egitto, alcuni sono partiti in volo
per una giornata
al Cairo, noi invece andremo a visitare i due templi maggiori di
KARNAK e di LUXOR
L'ingresso avviene passando attraverso il museo che documenta
alcune fasi del recupero della struttura del tempio di Karnak.
Georges Legrain e Camille Saint-Saens davanti allo Scarabeo,
vicino al Lago SACRO (1870-1903)
Il modellino che illustra l'impianto architettonico.
L'ingresso del
TEMPIO DI KARNAK
Il complesso templare di Karnak - di
cui il Grande tempio di Amon e il Tempio di Luxor costituiscono solo
una parte - si trova sulla riva destra (rispetto alla sorgente) del
Nilo e la sua costruzione procede di pari passo con la storia egiziana
antica; esso è, infatti, un sovrapporsi di strutture successive tanto
che è oggi quasi impossibile individuare il nucleo originale,
risalente al Re Sesostris I della XII Dinastia, che era costituito da
tre piccoli locali orientati Est-Ovest, oggi inesistenti, e di cui si
conservano solo le soglie ubicate nell'area posteriore al santuario
della "barca sacra" di Filippo Arrideo, e nei pressi del "Chiosco di
Sesostri I" ricostruito con componenti rinvenuti quale materiale di
riempimento del III Pilone (Seti I, XIX Dinastia).
Una sfinge a testa d'ariete.
Nei raggi del Sole vediamo un primo schema della Piramide
Tempio di Karnak, l'obelisco di Hatshepsut detto
anche l'obelisco nascosto
La punta degli obelischi in origine era ricoperta d'oro, come
pure molte delle statue.
L'obelisco è un monumento celebrativo formato da un tronco
di piramide alto e stretto, che culmina con una punta piramidale chiamata
pyramidion. Gli obelischi antichi venivano ricavati da un unico blocco di pietra
(un monolito). La cuspide identificava il Benben ed era quasi sempre ricoperta
di lamine d'oro, elettro o rame dorato affinché brillasse fulgida illuminata dai
raggi solari.
L'obelisco simboleggiava il dio del sole Ra, e durante la breve riforma
religiosa di Akhenaton si diceva fosse un raggio di sole pietrificato dell'aten,
il disco solare. Si pensava inoltre che il dio esistesse all'interno della sua
struttura.
Un Obelisco di Luxor si trova oggi in Place de la Concorde a Parigi
Tre aspetti dell'Egitto, l'uomo di oggi, le vestigia di un
antico passato e la gru del contemporaneo-
Un cielo stellato
Il Lago sacro di Amon
Lo scarabeo sacro attorno al quale si devono fare
tre giri esprimendo un desiderio.
Per arrivare dal posteggio pullman al tempio di Karnak si
attraverso
un vasto piazzale assolato ma con diverse aiuole verdi con un
ricca vegetazione di acacie di diverse specie.
Prima di raggiungere Luxor si fa sosta alla "casa del papiro"
per apprendere
la tecnologia costruttiva degli antici e vedere le opere che oggi
si producono per la vendita ai visitatori.
Il Faraone "eretico" Akenaton
La dea della giustizia MAAT
ll tempio di LUXOR è molto vicino alla strada, lo visitiamo
proprio a mezzogiorno
sotto il sole più caldo.
Il viale delle 3.000 sfingi che lo unisce a Karnak
Anche mezzo metro d'ombra è una salvezza ..
La mosche costruita all'interno del tempio
Ma ci sono tracce di cristianesimo anche nella cappella del
NAOS interno.
In alcuni punti ci sono ancora tracce del colore originario.