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            Andrea ChénierAtto terzoLa Sezione Prima del Tribunale Rivoluzionario. Vasto stanzone a piano terreno ridotto per una metà a tribunale, 
            l'altra riservata al pubblico.
 Sulla tavola della presidenza sta collocata una colossale urna di 
            legno dipinto. Dietro la tavola un gran drappo tricolore, steso su 
            due picche, portante scritto: CITTADINI! LA PATRIA È IN PERICOLO!
 (Mathieu e Orazio Coclite stanno presso all'urna. L'altra metà dello stanzone è stipata da gente diversa. Si 
            raccolgono pubbliche offerte. Mathieu apostrofa i presenti, tiene il 
            suo bruciagola nella mano e vi aspira, fra parola e parola, ingorde 
            boccate.)
 Mathieu Dumouriez traditore e giacobino
 è passato ai nemici - il furfantaccio!
  
             Coburgo, Brunswich, Pitt -
 crepi di peste! - e il vecchio lupanare
 dell'Europa tutta, contro ci stanno!
 Oro e soldati!
 Onde quest'urna ed io che parlo a voi
 rappresentiam l'immagine della patria!
  
             (silenzio, nessuno va ad offrire)
 Nessun si move?
 Che la ghigliottina ripassi ad ognun
 la testa e la coscienza!
 (Alcuni vanno e gittano nella grande urna oggetti e danaro.)
  
             È la patria in periglio! Or, come già Barère,
 io levo il grido di Louverture
 "Libertà e patate!"
 (vedendo sopraggiungere Gérard, s'interrompe con gloria)
 Ma, to', laggiù è Gérard!
 Ei vi trarrà di tasca gli ex Luigi
 con paroline ch'io non so!...
 (Gérard appare.)
 M'infischio dei bei motti!
 Ed anche me ne vanto!
 Cittadini Cittadino Gérard, salute!
 Evviva!
 Mathieu La tua ferita?
 Gérard Grazie, cittadini!
  
             (a Mathieu)
 La forte fibra mia m'ha conservato
 alla mia patria ancora!
 Mathieu (indicando l'urna) Ecco il tuo posto!
 (riprende il discorso di prima)
 Dumouriez, traditore e girondino,
 è passato ai nemici (muoian tutti)!
 È la patria in pe...
 (accorgendosi che la pipa è spenta)
 Cedo la parola.
  
             Gérard Lacrime e sangue dà la Francia!
  
             Udite!
 Laudun ha inalberato vessillo bianco!
 È in fiamme la Vandea!
 E la Bretagna ne minaccia!
 Ed Austriaci, e Prussiani, e Inglesi,
 e tutti nel petto della Francia
 gli artigli armati affondano!
 Occorre e l'oro e il sangue!
 L'inutil oro ai vostri vezzi,
 donne francesi, date!
 Donate i vostri figli alla gran madre,
 o voi, madri francesi!
 (Le donne, commosse, accorrono dapprima poche poscia alla 
            rinfusa e con grande entusiasmo, e, giunte all'urna, vi gettano 
            dentro tutto quanto hanno in dosso di danaro e d'ornamento.)  Cittadine (in piccoli gruppi) Prendi, è un ricordo! ...
 A te! ... A te! ... Un anello! ...
 E un braccialetto! ...
 Prendi! ... A te! ...
 Otto giorni di lavoro! ...
 Una fibbia d'argento! ...
 A te!
 Una vecchia (Madelon) Largo! ... Largo! ...
 Cittadine Son due bottoni d'oro! ...
 Quanto posseggo! ...
 Una crocetta! ... Prendi! ...
 a te!
 (Tutti, innanzi alla vecchia, lasciano il passo. È una cieca, 
            che, appoggiata alle spalle di un fanciullo di quindici anni, si 
            avvicina lentamente alla tavola mutata in altare della patria.)
             Madelon Son la vecchia Madelon.
 Mio figlio è morto; avea nome Roger;
 morì alla presa della Bastiglia;
 il primo suo figlio ebbe a Valmy
 galloni e sepoltura.
 Ancora pochi giorni, e io pur morrò.
  
             (spinge dolcemente innanzi a sè il fanciullo, presentandolo)
 È il figlio di Roger.
 L'ultimo figlio, l'ultima goccia
 del mio vecchio sangue.
 Prendetelo!
 Non dite che è un fanciullo.
 È forte... Può combattere
 e morire!
 Gérard Noi l'accettiamo!
  
             Dinne il nome suo.
 Madelon Roger Alberto.
 (Uno scrive il nome sul registro.)
 Gérard A sera partirà
 Madelon (al fanciullo) Gioia, addio!
  
             (abbraccia forte il fanciullo che la bacia)
 Portatemelo via!
 (conducono via il fanciullo)
 Chi mi dà il braccio?
 (Molti accorrono a lei, e Madelon si allontana lentamente.)
 (I Rappresentanti fanno ritirare l'urna, poi si allontanano. 
            Gérard siede al tavolo e stende rapporto pel Comitato. La folla a 
            poco a poco dirada. Mathieu con una scopa si mette a spazzare il 
            locale che in breve diverrà Tribunale. La Carmagnola è l'anima della strada.)
  
             Voci dalla strada Amici ancor cantiam,
 beviam, amici, ancor,
 danziam ognor!
 Colmo il bicchier,
 allieta il cor,
 colmo il bicchier,
 cantare e ber!
 Viva la libertà! (rip.)
 Danziam la Carmagnola!
 Evviva il suon del cannon!
 Danziam la Carmagnola!
 Evviva il suon del cannon!
 Amici ancor cantiam, ecc.
 L'Incredibile (si avvicina a Gérard) L'uccello è nella rete!
 Gérard Lei?
 L'Incredibile No; il maschio.
 È al Lussemburgo!
 Gérard Quando?
 L'Incredibile Stamattina.
 Gérard E come?
 L'Incredibile Il caso!
 Gérard Dove?
 L'Incredibile A Passy, presso un amico.
 Gérard E lei?
 L'Incredibile Ancor nessuna traccia.
 Ma tal richiamo è il maschio
 per la femmina che volontariamente
 (penso e credo) essa a noi verrà!
 Gérard No; non verrà.
 (lontano un grido confuso)  L'Incredibile Ascolta!
 Gérard Grida son... Monelli aizzati.
 L'Incredibile No; i soliti strilloni.
 (Uno strillone passa sotto la finestra.)  Strillone L'arresto importantissimo di Andrea Chénier!
 L'Incredibile Queste grida arriveranno a lei!
 Gérard Ebbene?
 (con un debole atto di ribellione, scostando da sè con un gesto 
            l'Incredibile)
 L'Incredibile (con cenno ironico) Ebbene?...
 Donnina innamorata
 che d'aspettar s'annoia,
 se passata è già l'ora
 del desiato ritrovo al nido,
 ch'io muoia se la bella
 presaga all'ansia vinta,
 non ti discende per la via
 così, com'è, discinta!
  
             Esce correndo, e indaga,
 e vola, e scruta, e spia!
 To'! passa uno strillone?
 E vocia un nome?
 Oh, come tutta impallida!
  
             Ma non vacilla o china!
 Possanza dell'amor!
 In quel dolor cessa la donna
 ed eccola eroina!
 Tutto oserà! Laonde, tu la vedrai!
 Pazienza! A te verrà!
 E questo il mio pensier.
 Incredibile, ma vero!
 (Gérard si è alzato e passeggia febbrilmente.)  Gérard Più fortemente m'odierà!
 L'Incredibile Che importa?
 Nella femmina vi sono
 il corpo e il cuore;
 tu scegli il corpo:
 è la parte migliore!
 Stendi l'atto d'accusa!
 (quasi imperiosamente gli accenna di scrivere)
 Andrea Chénier sia tosto
 deferito al tribunale!
 Fouquier-Tinville aspetta.
 Scrivi!
 (s'allontana e va ad osservare sulla piazza il movimento della 
            gente)
 Gérard (siede per scrivere)   
             Esito dunque?
 Andrea Chénier segnato ha già
 Fouquier-Tinville.
 Il fato suo è fisso.
 Oggi o doman...
  
             No! è vile! È vile!
 (L'Incredibile, vedendolo esitante, ritorna presso di lui:)
              
             L'Incredibile Come vola il tempo!
 Affollan già le vie!
 (si allontana di nuovo)
 (Gérard riprende la penna; riflette.)  
 
             
             Gérard Nemico della Patria?!
 È vecchia fiaba che beatamente
 ancor la beve il popolo.
  
             (scrive ancora)
 Nato a Costantinopoli? Straniero!
 Studiò a Saint Cyr? Soldato!
 (riflette ancora, poi trionfante d'una idea subito balenatagli 
            scrive rapidamente)
 Traditore! Di Dumouriez un complice!
 E poeta? Sovvertitor di cuori
 e di costumi!
 (a quest'ultima accusa diventa pensoso e gli si riempiono gli 
            occhi di lacrime; si alza e passeggia lentamente)
 Un dì m'era di gioia passar fra gli odi e le vendette,
 puro, innocente e forte.
 Gigante mi credea ...
 Son sempre un servo!
 Ho mutato padrone.
 Un servo obbediente di violenta passione!
 Ah, peggio! Uccido e tremo,
 e mentre uccido io piango!
 Io della Redentrice figlio,
 pel primo ho udito il grido suo
 pel mondo ed ho al suo il mio grido
 unito... Or smarrita ho la fede
 nel sognato destino?
 Com'era irradiato di gloria
 il mio cammino!
 La coscienza nei cuor
 ridestar delle genti,
 raccogliere le lagrime
 dei vinti e sofferenti,
  
             fare del mondo un Pantheon,
 gli uomini in dii mutare
 e in un sol bacio,
 e in un sol bacio e abbraccio
 tutte le genti amar! (etc.)
 Or io rinnego il santo grido!
 Io d'odio ho colmo il core,
 e chi così m'ha reso, fiera ironia
 è l'amor!
  
             (con disperazione)
 Sono un voluttuoso!
 Ecco il novo padrone: il Senso!
 Bugia tutto!
 Sol vero la passione!
 (vedendo ritornare presso a lui l'Incredibile firma)
 L'Incredibile   
             Sta bene!
 Ove trovarti se ...
 Gérard (interrompendo) Qui resto.
 (L'Incredibile si allontana nel tempo stesso che entra il 
            Cancelliere del Tribunale Rivoluzionario. Gérard consegna a questi delle carte e con esse la nota degli 
            accusati tra cui Andrea Chénier.
 Il Cancelliere si allontana.)
  
             Maddalena (alla porta) Carlo Gérard?
 Mathieu Là! entrate!
 Maddalena (entrando) Se ancor di me vi sovvenite non so!
 Son Maddalena di Coigny.
  
             (interpretando un gesto di Gérard come una ripulsa)
 Ah, non m'allontanate!
 Se voi non m'ascoltate
 io son perduta!
 Gérard Io t'aspettava! Io ti volevo qui!
  
             Io son che come veltri ho a te
 lanciato orde di spie!
 Entro a tutte le vie
 la mia pupilla è penetrata,
 e ad ogni istante!
 Io, per averti, preso ho il tuo amante!
 Maddalena A voi! Qui sto! Vendicatevi!
 Gérard Non odio!
 Maddalena Perchè m'avete qui voluta?
  
             Gérard Perchè ti volti qui?
 Perchè ti voglio!
 Perchè ciò è scritto nella vita tua!
 Perchè ciò volle il mio voler possente!
 Era fatale e vedi s'è avverato!
 Io t'ho voluto allor che tu piccina
 pel gran prato con me correvi lieta,
 in quell'aroma d'erbe infiorate
 e di selvaggie rose!
 Lo volli il di che mi fu detto:
 "Ecco la tua livrea!" e, come fu sera,
 mentre studiavi un passo di minuetto,
 io, gallonato e muto, aprivo
 e richiudevo una portiera.
 La poesia in te così gentile
 di me fa un pazzo, grande e vile!
  
             Ebben? Che importa? Sia!
 E fosse un'ora sola,
 io voglio quell'ebbrezza
 de' tuoi occhi profondi!
 Io pur, io pur, io pur voglio
 affondare le mie mani nel mare
 dei tuoi capelli biondi!
 (audacemente levandosi ritto)
 Or dimmi che farai contro il mio amor?
 Maddalena Io corro nella via!
 Il nome mio vi grido!
 Ed è la morte che mi salva!
 (Gérard va a frapporsi tra Maddalena e le due uscite.)  Gérard No, tu non lo farai! No!
 Tuo malgrado, tu mia sarai!
 Maddalena Ah! ...
 (colpita d'un pensiero)
 Se della vita sua tu fai prezzo
 il mio corpo, ebbene, prendimi!
  
             (gli si avvicina lenta, sublime di quel suo sacrificio)
 Gérard Come sa amare!
 Maddalena La mamma morta m'hanno alla porta
 della stanza mia; moriva e mi salvava!
  
             poi a notte alta io con Bersi errava,
 quando ad un tratto un livido bagliore
 guizza e rischiara innanzi a' passi miei
 la cupa via! Guardo!
  
             Bruciava il loco di mia culla!
 Così fui sola! E intorno il nulla!
 Fame e miseria! Il bisogno, il periglio!
 Caddi malata, e Bersi, buona e pura,
 di sua bellezza ha fatto un mercato,
 un contratto per me!
  
             Porto sventura a chi bene mi vuole!
 (ad un tratto, nelle pupille di Maddalena si effonde una luce di 
            suprema gioia)
 Fu in quel dolore
 che a me venne l'amor!
 Voce piena d'armonia e dice:
  
             "Vivi ancora! Io son la vita!
 Ne' miei occhi è il tuo cielo!
 Tu non sei sola!
 Le lacrime tue io le raccolgo!
 Io sto sul tuo cammino e ti sorreggo!
 Sorridi e spera! Io son l'amore!
 Tutto intorno è sangue e fango?
 Io son divino! Io son l'oblio!
 Io sono il dio che sovra il mondo
 scendo da l'empireo, fa della terra
 un ciel! Ah!
  
             Io son l'amore, io son l'amor, l'amor"
 E l'angelo si accosta, bacia,
 e vi bacia la morte!
  
             Corpo di moribonda è il corpo mio.
 Prendilo dunque.
 Io son già morta cosa!
 (Il cittadino Cancelliere si avvicina a Gérard, gli pone 
            innanzi alcuni fogli scritti e ritorna al suo stanzino. Gérard 
            prende i fogli lasciati dal Cancelliere e vi butta gli occhi sopra. 
            È la lista degli accusati. Un nome gli balza subito agli occhi - 
            quello di Chénier.)  Gérard Perduto!
 La mia vita per salvarlo!
 Maddalena Voi lo potete!
 Stamane egli arrestato fu.
 Gérard Ma chi l'odiava per oggi
 ha preparato il suo giudizio,
 la sua morte!
 (accorgendosi della folla in istrada dietro al cancello)
 La folla già, curiosa ed avida
 di lacrime, di sangue!
 (dalle stanze contigue odesi il rumore dei fucili e delle 
            sciabole dei gendarmi)
 Udite? È il calcio dei fucili!
 Sono i gendarmi!
 E là sta già Chénier!
  
             Maddalena Salvatelo!
 Gérard La rivoluzione i figli suoi divora!
 Maddalena Salvatelo!
 (Gérard colto da un'idea corre al tavolo e scrive rapidamente 
            un biglietto al Presidente.)  Gérard Il tuo perdono è la mia forza!
 Grazie!
 Io l'ho perduto, difenderlo saprò!
 (Il pubblico si rovescia nella sala tumultuamente, eccitato.)
             
 
             
             Mercantine (ad una vecchia) Mamma Cadet! Presso alla sbarra, qui!
 Mathieu Ohè, Cittadina, un po' di discrezione!
 Altre Mercantine (ad alcune compagne) Di qui si vede e si ode
 a perfezione!
 Mathieu Oggidì grande infornata, pare.
 Alcune Vecchie Qui si gode la vista d'ogni cosa!
 Una Pescivendola Venite qua, cittadina Babet!
 Cittadini vari Molti ex! ... La Legray! ...
 E un poeta! ... Venite! ...
 Sì ...
 (Mercatine bisticciandosi con le vecchie)
 Più in là!
 Le Vecchie Voi più in là!
 Mathieu (vedendo il bisticcio) Ohè là, quelle lingue cittadine!
  
             Cittadine (chiacchierando fra loro) Voi state bene? ...
 Sì! e voi? ...
 Così così! ...
 Venite dal mercato?
 Io no! Dalla barriera!
 Notizie avete? ...
 No! ...
 E voi nulla sapete? ...
 Hanno accresciuto il pane! ...
 Lo so, lo so! ...
 È un tiro di quel cane d'inglese
 detto Pitt! ...
 (Entrano i giurati seguiti dai giudici;)  Mathieu Passo ai giurati!
 Gérard (a Maddalena) Eccoli, i giudici.
 Cittadini Chi presiede è Dumas! ...
 Vilate! ... Pittore! ...
 L'altro è lo stampatore,
 tribuno Nicolas? ...
 Ecco laggiù Fouquier!
 (Appare Fouquier-Tinville.)
 L'accusatore pubblico!
 Maddalena E gli accusati?
 (stringendosi impaurita presso Gérard)
 Gérard Di là, ...
 (indicando la porta dietro i giurati ancora chiusa)
 ... presso ai giurati.
 (La porta si schiude e Maddalena soffoca un grido.)  Maddalena Ecco... mi manca l'anima!
 (Compariscono otto gendarmi, poi, in mezzo ai soldati ad uno ad 
            uno seguono gli accusati. Ultimo è Chénier. Dopo, altri gendarmi.)
 Egli non guarda.
 Ah, pensa a me!
 Mathieu (alle mercantine che sussurrano) Silenzio!
 Dumas (chiama gli accusati) Gravier de Vergennes!
 Fouquier-Tinville (leggendo una nota) Un ex referendario.
 Cittadini È un traditore! È un traditore!
 È un traditor!
 (Dumas fa cenno all'accusato di sedere e legge un altro nome.)
             Dumas Laval-Montmorency!
 Fouquier-Tinville Convento di Montmartre.
 Cittadini Aristocratica!
 Fouquier-Tinville Taci!
 (La monaca alza la mano per parlare.)  Cittadini A che parlar? Sei vecchia!
 Taci e muori!
 (ridono)
 Dumas Legray!
 (Si leva una donna: vorrebbe parlare ma il pubblico le impone 
            silenzio.)  Cittadini Ah!
   Dumas Andrea Chénier!
 Gérard (a Maddalena) Coraggio!
 Maddalena (guardando Chénier) O amore!
 Cittadini Ecco il poeta!
 Fouquier-Tinville attentamente legge!
 Pericoloso è l'accusato!
 Fouquier-Tinville Scrisse contro la rivoluzione!
 Fu soldato con Dumouriez!
 Cittadini È un traditor!
  
             Chénier (a Fouquier-Tinville) Menti!
 Fouquier-Tinville, Dumas (a Chénier) Taci!
 Gérard Parla!
 Maddalena O mio amore!
 Cittadini Parli! Parli! ...
 Si discolpi dalle accuse!
 Gérard (disperato a Maddalena) Io son che ciò feci!
 Chénier Si, fui soldato
 e glorioso affrontato ho la morte
 che, vile, qui mi vien data.
  
             Fui letterato,
 ho fatto di mia penna arma feroce
 contro gli ipocriti!
 Con la mia voce ho cantato la patria!
  
             Passa la vita mia come una bianca vela:
 essa inciela le antenne
 al sole che le indora
 e affonda la spumante prora
 ne l'azzurro dell'onda ...
 Va la mia nave spinta dalla sorte
 a la scogliera bianca della morte?
  
             Son giunto? Sia!
 Ma a poppa io salgo
 e una bandiera trionfale
 sciolgo ai venti, e su vi è scritto: Patria!
 A lei non sale il tuo fango!
 Non sono un traditore.
 Uccidi? Ma lasciami l'onor!
 Fouquier-Tinville Udiamo i testimoni.
 (Mentre Mathieu e l'Incredibile si fanno avanti, Gérard si fa 
            violentemente largo  nella folla.)  Gérard   
             Datemi il passo! Carlo Gérard!
 Fouquier-Tinville Sta ben; parla!
 Gérard L'atto di accusa è orribile menzogna!
 Fouquier-Tinville (sorpreso) Se tu l'hai scritto?!
 (e mostra il foglio)
 Gérard Ho denunziato il falso
 e lo confesso!
 (Movimento nella folla e grida di sorpresa. Fouquier si leva 
            ritto e picchia febbrilmente sul foglio scritto da Gérard.)  Fouquier-Tinville Mie faccio queste accuse
 e le rinnovo!
 Gérard La tua è una viltà!
 Fouquier-Tinville Tu offendi la patria e la giustizia!
 Cittadini Esso è un sospetto, fu comprato!
 Gérard Qui la giustizia ha nome tirannia!
 Cittadini Taci! ...
 Gérard Qui è un orgia d'odi e di vendette!
 Il sangue della patria qui cola!
 Siam noi che feriamo
 il petto della Francia!
  
             Chénier è un figlio della Rivoluzione!
 L'alloro a lui, non dategli la morte!
 La Patria è gloria!
 Cittadini ... Taci! Taci! Taci! Alla lanterna!
 Sì, fuori della legge!
 Alla lanterna! Alla lanterna!
 Egli è un traditore!
 Fu comprato! Fu comprato!
 Taci! Taci!
 Imponigli silenzio, o Dumas! ...
 (Al suon dei tamburi passa un gruppo di soldati che vanno alla 
            guerra.)  Gérard Odila, o popolo, là è la patria,
 dove si muore colla spada in pugno!
 Non qui dove le uccidi i suoi poeti.
 (Fouquier-Tinville fa segno ai giurati di ritirarsi; essi 
            partono. Gérard accorre verso Chénier, abbracciandolo e baciandolo.)
             Chénier (a Gérard) O generoso! o grande!
 Vedi! Io piango!
  
             Gérard Guarda laggiù! Quel bianco viso...
 È lei!
 Chénier Lei? Maddalena?
 (I giurati rientrano. Il loro capo presenta a Dumas per mezzo del 
            Cancelliere, il verdetto.)
 Ancor l'ho riveduta! Or muoio lieto!
 Gérard Io spero ancora.
 (Dumas dà una rapida occhiata al verdetto.)  Dumas Morte!
 Fouquier-Tinville Morte!
 (fa segno ai condannati di ritirarsi)
 (Maddalena lancia un grido di disperazione seguito da singhiozzi)
 Maddalena Andrea!
 Rivederlo!
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