ATTO TERZO
Scena prima
Un gruppo di borghesi
tra i quali è anche Anne, sempre invano alla ricerca di Rakewell,
s’è dato convegno nell’appartamento del libertino.
Un banditore, Sellem, si appresta a mettere all’asta
tutti i beni accumulati da Rakewell
nella sua smania di ricchezza (“Who hears me, knows me”)
Tra i vari oggetti – animali, vegetali e minerali –
vi è pure la "cosa" che non è altro che Baba, celata dal telo.
Quando viene venduta e si scopre dal telo, Baba
riprende a parlare come se
continuasse il discorso interrotto dal gesto di Tom.
(“Sold, annoyed!”)
Dalla strada si odono le voci scanzonate di Rakewell
e Shadow cantare «Mogli usate in vendita».
Baba decide di far ritorno al circo.
Ma prima Baba rassicura Anne sull’amore di Rakewell
(“You love him”)
La prossima volta che qualcuno vorrà vedermi dovrà
pagare per farlo!!!
Scena seconda
Cimitero, in una notte senza stelle.
Un anno e un giorno sono ormai trascorsi e Shadow
reclama i propri diritti.
In cambio dei suoi servigi egli non vuole denaro, ma
l’anima di Rakewell
Tuttavia ferma il passare del tempo (scandito
dall'orologio a cucù) e gli offre un’estrema
possibilità di salvezza.
Dovrai indovinare le tre carte che ora estrarrò dal
mazzo.
Pensando all’amore di Anne, sua regina di cuori,
Rakewell indovina la prima carta.
Anche la seconda il "due di picche" viene indovinata.
Anche se Shadow, barando ripropone la prima carta,
Rakewell indovina nuovamente la "regina di cuori".
Shadow precipita nella fiamme, ma, visto che non
riesce ad avere
ne l'anima ne la vita di Rakewell ...
.. lo condanna alla pazzia e toglie a Rakewell la
ragione (duetto “Well, then... My heart is wild with fear”).
Scena terza
Nel manicomio, Rakewell impazzito si crede Adone.
invita le ombre degli eroi a esultare con lui per
l’imminente arrivo di Venere,
in visita al suo Adone (“Prepare yourselves, heroic shades”)
Un gruppo di pazzi lo motteggia (“Madmen’s words are
all untrue” e “Leave all love and hope behind”).
Arriva Anne e il guardiano del manicomio la avvisa
che Rakewell risponde solo
se è chiamato Adone, e che a sua volta si rivolgerà a lei chiamandola
Venere.
Rakewell le chiede perdono dei suoi peccati (“In a
foolish dream”)
Adone/Rakewell chiede ad Anne/Venere di cantare una
canzone per addormentarlo.
La ninna-nanna di Anne ottiene l’effetto desiderato
(“Gently, little boat”)
Il vecchio Trulove invita la figlia a venir via
con lui, giacché la
bella favola d’amore è finita (duettino “Every wearied body must”).
Risvegliatosi, Rakewell chiede dove sia finita la
sua Venere, ma i pazzi gli dicono che non c’è stata nessuna Venere in
manicomio. Infine, sentendo la morte appressarsi, invita Orfeo a
intonare il canto del cigno e prega le ninfe e i pastori di
compiangere Adone morente (“Where art thou, Venus?”).
EPILOGO
Come nel Don Giovanni mozartiano, l'opera si chiude con l'esposizione
della morale.
Richiamati da Shadow, tutti i protagonisti
appaiono alla ribalta per affermare che il diavolo trova lavoro per
tutti gli oziosi (“Good people, just a moment”)
ma anche che ognuno di voi potrebbe essere Rakewell.
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