Le nozze di Figaro

Teatro Lirico di Magenta

Sabato 2 aprile 2011 ore 21:00

Organizzato da Ass.Totem in collaborazione con il Comune di Magenta e As.Li.Co.

Wolfgang Amadeus Mozart
Le nozze di Figaro

Su libretto di Lorenzo da Ponte

Orchestra 1813
Direttore Josè Luis Gomez-Rios
Regia Nicola Berloffa
Scene e costumi Guia Buzzi
Light designer Fiammetta Baldiserri


Personaggi e interpreti

Il CONTE di Almaviva, grande di Spagna basso Alessio Arduini
La CONTESSA di Almaviva soprano Elide De Matteis Larivera
SUSANNA cameriera della Contessa, promessa sposa di Figaro soprano Veronique Mercier
FIGARO cameriere del Conte basso Serban Vasile
CHERUBINO paggio del Conte soprano Chiara Brunello
MARCELLINA governante mezzosoprano Candida Guida
BARTOLO medico di Siviglia basso Mirko Quarello
BASILIO maestro di musica tenore Raoul D'Eramo
DON CURZIO giudice tenore ***
BARBARINA figlia di Antonio soprano Bianca Tognocchi
ANTONIO giardiniere del Conte e zio di Susanna basso Massimiliano Travagliati
Mimi Andrea Panigatti  e Matteo Vittanza

ATTO I
ATTO II
ATTO III
ATTO IV

 

[Ouverture]


Presto
Archi (Violoncelli e Bassi separati), 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re, 2 Trombe in re, Timpani in re la.




atto Primo scena Prima
Camera non mobiliata: un seggiolone in mezzo.
Susanna e Figaro.

[N. 1 - Duettino]
Allegro
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.

FIGARO

(misurando la camera)
Cinque... dieci... venti... trenta...
trentasei... quarantatré...
SUSANNA

(fra sé, guardandosi nello specchio davanti al quale sta provandosi un cappellino ornato di fiori)
Ora sì ch'io son contenta:
sembra fatto inver per me.
(a Figaro, seguitando a guardarsi)
Guarda un po', mio caro Figaro,
guarda adesso il mio cappello.
FIGARO

Sì, mio core, or è più bello:
sembra fatto inver per te.
[Insieme]

FIGARO

Ah, il mattino alle nozze vicino
quanto è dolce al tuo tenero sposo
questo bel cappellino vezzoso
che Susanna ella stessa si fe'.

SUSANNA

Ah, il mattino alle nozze vicino
quanto è dolce al mio tenero sposo
questo bel cappellino vezzoso
che Susanna ella stessa si fe'.


Recitativo secco

SUSANNA

Cosa stai misurando,
caro il mio Figaretto?
FIGARO

Io guardo se quel letto
che ci destina il Conte
farà buona figura in questo loco.
SUSANNA

In questa stanza!
FIGARO

Certo: a noi la cede
generoso il padrone.


SUSANNA
Io per me te la dono.

FIGARO
E la ragione?
SUSANNA

(toccandosi la fronte)
La ragione l'ho qui.
FIGARO

(facendo lo stesso)
Perché non puoi
far che passi un po' qui?
SUSANNA

Perché non voglio.
Sei tu mio servo, o no?
FIGARO

Ma non capisco
perché tanto ti spiaccia
la più comoda stanza del palazzo.
SUSANNA

Perch'io son la Susanna, e tu sei pazzo.
FIGARO

Grazie: non tanti elogi. Guarda un poco
se potria meglio stare in altro loco.

[N. 2 - Duettino]
Allegro
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in si bem. Acuto.

FIGARO

Se a caso madama
la notte ti chiama:
din din, in due passi
da quella puoi gir.
Vien poi l'occasione
che vuolmi il padrone:
don don, in tre salti
lo vado a servir.


SUSANNA

Così se il mattino
il caro Contino:
din din, e ti manda
tre miglia lontan;
don don, e a mia porta
il diavol lo porta,
ed ecco in tre salti...

FIGARO

Susanna, pian pian.
SUSANNA

Ascolta...
FIGARO

Fa' presto.
SUSANNA

Se udir brami il resto,
discaccia i sospetti
che torto mi fan.
FIGARO

Udir bramo il resto:
i dubbi, i sospetti
gelare mi fan.

Recitativo secco
SUSANNA

Orbene, ascolta e taci.
FIGARO
(inquieto)

Parla, che c'è di nuovo?
SUSANNA

Il signor Conte,
stanco di andar cacciando le straniere
bellezze forastiere,
vuole ancor nel castello
ritentar la sua sorte;
né già di sua consorte, bada bene,
appetito gli viene.
FIGARO

E di chi, dunque?
SUSANNA

Della tua Susannetta.
FIGARO
(con sorpresa)

Di te?
SUSANNA

Di me medesma. Ed ha speranza
che al nobil suo progetto
utilissima sia tal vicinanza.
FIGARO

Bravo! Tiriamo avanti.
SUSANNA

Queste le grazie son, questa la cura
ch'egli prende di te, della tua sposa.
FIGARO

Oh, guarda un po' che carità pelosa!
SUSANNA

Chétati: or viene il meglio. Don Basilio,
mio maestro di canto e suo factotum,
nel darmi la lezione
mi ripete ogni dì questa canzone.
FIGARO

Chi? Basilio? Oh, birbante!
SUSANNA

E tu credevi
che fosse la mia dote
merto del tuo bel muso?
FIGARO

Me n'era lusingato.
SUSANNA

Ei la destina
per ottener da me certe mezz'ore
che il diritto feudale...
FIGARO

Come! ne' feudi suoi
non l'ha il Conte abolito?
SUSANNA

Ebben, ora è pentito; e par che tenti
riscattarlo da me.
FIGARO

Bravo! mi piace!
Che caro signor Conte!
Ci vogliam divertir: trovato avete...
(si sente suonare un campanello)
FIGARO

Chi suona? La Contessa.
SUSANNA

Addio, addio, addio, Figaro bello.
FIGARO

Coraggio, mio tesoro.
SUSANNA

E tu, cervello.
(parte)



atto Primo scena Seconda
Figaro solo.

sempre Recitativo secco: Moderato
FIGARO

(passeggiando con fuoco per la camera e fregandosi le mani)
Bravo, signor padrone! Ora incomincio
a capir il mistero... e a veder schietto
tutto il vostro progetto: a Londra, è vero?
Voi ministro, io corriero, e la Susanna...
idem: Andante
FIGARO

Segreta ambasciatrice...
non sarà, non sarà: Figaro il dice.


[N. 3 - Cavatina]
Allegretto
Archi, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.

FIGARO

Se vuol ballare,
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.
Se vuol venire
nella mia scuola,
la capriola
le insegnerò.

Saprò... Ma, piano:
meglio ogni arcano,
dissimulando,
scoprir potrò.

Presto
FIGARO

L'arte schermendo,
l'arte adoprando,
di qua pugnendo,
di là scherzando,
tutte le macchine
rovescerò.
Allegretto
FIGARO

Se vuol ballare,
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.
(parte)

Presto



atto Primo scena Terza
Marcellina e Bartolo.

Recitativo secco
BARTOLO

Ed aspettaste il giorno
fissato per le nozze,
a parlarmi di questo?
MARCELLINA

(con un contratto in mano)
Io non mi perdo,
dottor mio, di coraggio:
per romper de' sponsali
più avanzati di questo
bastò spesso un pretesto; ed egli ha meco,
oltre a questo contratto, certi impegni...


So io. Basta: conviene
la Susanna atterrir; convien con arte
impuntigliarla a rifiutare il Conte.
Egli per vendicarsi
prenderà il mio partito,
e Figaro così fia mio marito.
BARTOLO

(prende il contratto dalle mani di Marcellina)
Bene, io tutto farò: senza riserve
tutto a me palesate.
(Avrei pur gusto
di dar in moglie la mia serva antica
a chi mi fece un dì rapir l'amica.)

[N. 4 - Aria]
Allegro con spirito
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in re, Trombe in re, Timpani in re la.

BARTOLO

La vendetta, oh, la vendetta
è un piacer serbato ai saggi;
l'obliar l'onte, gli oltraggi,
è bassezza, è ognor viltà.
Con l'astuzia, con l'arguzia,
col giudizio, col criterio
si potrebbe... Il fatto è serio;
ma, credete, si farà.


Se tutto il codice
dovessi volgere,
se tutto l'indice
dovessi leggere,


con un equivoco,
con un sinonimo
qualche garbuglio
si troverà.


Tutta Siviglia
conosce Bartolo:
il birbo Figaro


vinto sarà!
(parte)



atto Primo scena Quarta
Marcellina poi Susanna.

Recitativo secco
MARCELLINA

Tutto ancor non ho perso:
mi resta la speranza.
(entra Susanna con una cuffia, un nastro e un vestito da donna)
MARCELLINA

(Ma Susanna si avanza. Io vo' provarmi...
fingiam di non vederla...)
(ad alta voce)
E quella buona perla
la vorrebbe sposar!
SUSANNA

(restando indietro)
(Di me favella.)
MARCELLINA

Ma da Figaro, alfine,
non può meglio sperarsi: argent fait tout.
SUSANNA

(Che lingua! Manco male
che ognun sa quanto vale.)
MARCELLINA

Brava! questo è giudizio!
Con quegli occhi modesti,
con quell'aria pietosa,
e poi...
SUSANNA

(Meglio è partir.)
MARCELLINA

(Che cara sposa!)
(vanno tutte e due per partire, e s'incontrano alla porta)
[N. 5 - Duettino]
Allegro
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in la.
MARCELLINA

(facendo una riverenza)
Via, resti servita,
madama brillante.
SUSANNA

(facendo una riverenza)
Non sono sì ardita,
madama piccante.
MARCELLINA

(come sopra)
No, prima a lei tocca.
SUSANNA

(come sopra)
No, no, tocca a lei.
SUSANNA,

Io so i dover miei,
non fo inciviltà.
MARCELLINA

MARCELLINA

(come sopra)
La sposa novella!
SUSANNA

(come sopra)
La dama d'onore...
MARCELLINA

(come sopra)
Del Conte la bella...
SUSANNA

(come sopra)
Di Spagna l'amore...
MARCELLINA

I meriti...
SUSANNA

L'abito...
MARCELLINA

Il posto...
SUSANNA

L'età!
MARCELLINA

Perbacco, precipito,
se ancor resto qua!
SUSANNA

Sibilla decrepita!
Da rider mi fa.
(Marcellina parte infuriata)



atto Primo scena Quinta
Susanna; poi Cherubino.

Recitativo secco
SUSANNA

Va' là, vecchia pedante,
dottoressa arrogante!
Perché hai letto due libri,
e seccato Madama in gioventù...
(mette il vestito sopra il seggiolone)

CHERUBINO

(entrando in fretta)
Susannetta, sei tu?
SUSANNA

Son io; cosa volete?
CHERUBINO

Ah, cor mio, che accidente!
SUSANNA

Cor vostro? Cosa avvenne?
CHERUBINO

Il Conte, ieri,
perché trovommi sol con Barbarina,
il congedo mi diede;
e se la Contessina,
la mia bella comare,
grazia non m'intercede, io vado via,
(con ansietà)
io non ti vedo più, Susanna mia!
SUSANNA

Non vedete più me! Bravo! Ma dunque
non più per la Contessa
segretamente il vostro cor sospira?
CHERUBINO

Ah, che troppo rispetto ella m'ispira!
Felice te che puoi
vederla quando vuoi!
Che la vesti il mattino,
che la sera la spogli, che le metti
gli spilloni, i merletti...
(con un sospiro)
Ah, se in tuo loco...
Cos'hai lì? dimmi un poco...
SUSANNA
(imitandolo)

Ah, il vago nastro, e la notturna cuffia
di comare sì bella...
CHERUBINO

Deh, dammelo, sorella,
dammelo, per pietà.
(toglie il nastro di mano a Susanna)
SUSANNA

Presto, quel nastro!
(Susanna vuol riprenderglielo; egli si mette a girare intorno al seggiolone)
CHERUBINO

O caro, o bello, o fortunato nastro!
(bacia e ribacia il nastro)
Io non te 'l renderò che con la vita.
SUSANNA

(séguita a corrergli dietro, ma poi si arresta come fosse stanca)
Cos'è quest'insolenza?
CHERUBINO

Eh, via, sta' cheta!
In ricompensa, poi,
questa mia canzonetta io ti vo' dare.
(cava di tasca una canzone)
SUSANNA

E che ne debbo fare?
(gliela prende)
CHERUBINO

Leggila alla padrona,
leggila tu medesma,
leggila a Barbarina, a Marcellina,
(con trasporti di gioia)
leggila ad ogni donna del palazzo!
SUSANNA

Povero Cherubin, siete voi pazzo?


[N. 6 - Aria]
Allegro vivace
Archi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.

CHERUBINO

Non so più cosa son, cosa faccio...
or di fuoco, ora sono di ghiaccio...
ogni donna cangiar di colore,
ogni donna mi fa palpitar.


Solo ai nomi d'amor, di diletto
mi si turba, mi s'altera il petto,
e a parlare mi sforza d'amore
un desio ch'io non posso spiegar!
Parlo d'amor vegliando,
parlo d'amor sognando:
all'acque, all'ombre, ai monti,
ai fiori, all'erbe, ai fonti,
all'eco, all'aria, ai venti
che il suon de' vani accenti
portano via con sé...
Adagio
CHERUBINO

E, se non ho chi m'oda...
Allegro vivace
CHERUBINO

parlo d'amor con me!

(va per partire; e, vedendo il Conte di lontano, torna indietro impaurito e si nasconde dietro il seggiolone)



atto Primo scena Sesta
Susanna e Cherubino; poi il Conte.

Recitativo secco
SUSANNA

Taci, vien gente... Il Conte! Oh, me meschina!
(cerca di mascherar Cherubino)

CONTE

(entrando)
Susanna, tu mi sembri
agitata e confusa.
SUSANNA
(turbata)

Signor... io chiedo scusa...
ma, se mai... qui sorpresa...
Per carità, partite.
CONTE

Un momento, e ti lascio.
Odi.
(si mette a sedere sul seggiolone, e prende Susanna per la mano; ella si distacca con forza)
SUSANNA

Non odo nulla.


CONTE

Due parole. Tu sai
che ambasciatore a Londra
il re mi dichiarò; di condur meco
Figaro destinai...
SUSANNA
(timida)

Signor, se osassi...
CONTE

(alzandosi)
Parla, parla, mia cara!
(con tenerezza, e tentando di riprenderle la mano)
E con quel dritto
ch'oggi prendi su me finché tu vivi,
chiedi, imponi, prescrivi.
SUSANNA
(con smania)

Lasciatemi, signor; dritti non prendo:
non ne vo', non ne intendo... Oh, me infelice!
CONTE

Ah, no, Susanna, io ti vo' far felice!
Tu ben sai quanto io t'amo: a te Basilio
tutto già disse.
(come sopra)
Or senti:
se per pochi momenti
meco in giardin, sull'imbrunir del giorno...
Ah, per questo favore io pagherei...
BASILIO
di dentro

È uscito poco fa.
CONTE

Chi parla?
SUSANNA

Oh, dèi!
CONTE

Esci, e alcun non entri.
SUSANNA
(inquietissima)

Ch'io vi lasci qui solo?
BASILIO

(di dentro)
Da madama ei sarà: vado a cercarlo.
CONTE

(addita il seggiolone)
Qui dietro mi porrò.
SUSANNA

Non vi celate.
CONTE

Taci, e cerca ch'ei parta.
SUSANNA

Ohimè! che fate?

Il Conte vuol nascondersi dietro il seggiolone; Susanna si frappone tra il Paggio e lui. Il Conte la spinge dolcemente. Ella rincula; intanto il Paggio passa davanti al seggiolone, e vi si getta sopra, rannicchiandosi alla meglio. Susanna lo ricopre col vestito che aveva messo sul seggiolone.



atto Primo scena Settima
Susanna, Cherubino, il Conte e Basilio.

BASILIO

(entrando)
Susanna, il ciel vi salvi; avreste a caso
veduto il Conte?
SUSANNA

E cosa
deve far meco il Conte? Animo, uscite.
BASILIO

Aspettate, sentite:
Figaro di lui cerca.
SUSANNA

(Oh, cielo!)
(a Basilio)
Ei cerca
chi dopo voi più l'odia.
CONTE

(Veggiam come mi serve.)
BASILIO

Io non ho mai nella moral sentito
ch'uno ch'ama la moglie odii il marito.
Per dir che il Conte v'ama...
SUSANNA
(con risentimento)

Sortite, vil ministro
dell'altrui sfrenatezza: io non ho d'uopo
della vostra morale,
del Conte, del suo amor...
BASILIO

Non c'è alcun male.
Ha ciascun i suoi gusti: io mi credea
che preferir doveste per amante,
come fan tutte quante,
un signor liberal, prudente e saggio,
a un giovinastro, a un paggio...
SUSANNA
(con ansietà)

A Cherubino!
BASILIO

A Cherubino, Cherubin d'amore,
ch'oggi, sul far del giorno,
passeggiava qui intorno
per entrar...
SUSANNA
(con forza)

Uom maligno!
Un'impostura è questa!
BASILIO

È un maligno con voi chi ha gli occhi in testa.
E quella canzonetta?
Ditemi in confidenza: io sono amico,
e ad altrui nulla dico:
è per voi, per Madama?
SUSANNA

(mostrando smarrimento)
Chi diavol gliel'ha detto?
BASILIO

A proposito, figlia,
istruitelo meglio: egli la guarda
a tavola sì spesso,
e con tale immodestia,
che se il Conte s'accorge... ehi, su tal punto,
sapete, egli è una bestia.
SUSANNA

Scellerato!
E perché andate voi
tai menzogne spargendo?
BASILIO

Io! che ingiustizia! Quel che compro io vendo.
A quel che tutti dicono
io non aggiungo un pelo.
CONTE

(mostrandosi)


Come! Che dicon tutti?
BASILIO

(Oh, bella!)
SUSANNA

(Oh, cielo!)


[N. 7 - Terzetto]
Allegro assai
Archi, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.
CONTE
(a Basilio)

Cosa sento! Tosto andate,
e scacciate il seduttor.
BASILIO

In mal punto son qui giunto!
Perdonate, o mio signor.
SUSANNA

(quasi svenuta)
Che ruina, me meschina!
Son oppressa dal dolor.
CONTE,

(sostenendo Susanna)
Ah, già svien la poverina!
Come, oddio, le batte il cor!
BASILIO

BASILIO

(avvicinandola al seggiolone per farla sedere)
Pian pianin: su questo seggio...
SUSANNA

Dove sono?
(rinviene)
Cosa veggio?
Che insolenza! Andate fuor!
(si stacca da tutti e due)
[Insieme]

BASILIO
(con malignità)

Siamo qui per aiutarvi:
è sicuro il vostro onor.

CONTE

Siamo qui per aiutarti,
non turbarti, o mio tesor.

BASILIO
(al Conte)

Ah, del paggio quel ch'ho detto
era solo un mio sospetto!
SUSANNA

È un'insidia, una perfidia:
non credete all'impostor.
CONTE

Parta! parta, il damerino!
BASILIO,

Poverino!
SUSANNA

CONTE
(ironicamente)

Poverino!
Ma da me sorpreso ancor.
SUSANNA

Come!
BASILIO

Che!
CONTE

Da tua cugina
l'uscio ier trovai rinchiuso;
picchio, m'apre Barbarina...
Recitativo
CONTE

Paurosa fuor dell'uso.
Io dal muso insospettito,
guardo, cerco in ogni sito...
Allegro assai
CONTE

Ed alzando pian pianino
il tappeto al tavolino,
vedo il paggio!
(imita il gesto col vestito, e scopre il paggio. Con sorpresa)
Ah, cosa veggio!
SUSANNA
(con timore)

Ah, crude stelle!
BASILIO
(con riso)

Ah, meglio ancora.
[Insieme]

SUSANNA

Accader non può di peggio:
giusti dèi! Che mai sarà!

CONTE

Onestissima signora,
or capisco come va.

BASILIO

Così fan tutte le belle!
Non c'è alcuna novità.



Recitativo secco
CONTE

Basilio, in traccia tosto
di Figaro volate:
io vo' ch'ei veda...
(addita Cherubino, che non si muove di loco)
SUSANNA
(con vivezza)

Ed io che senta: andate.
CONTE

(a Basilio)
Restate!
(a Susanna)
Che baldanza! E quale scusa,
se la colpa è evidente?
SUSANNA

Non ha d'uopo di scusa un innocente.
CONTE

Ma costui quando venne?
SUSANNA

Egli era meco
quando voi qui giungeste, e mi chiedea
d'impegnar la padrona,
a intercedergli grazia: il vostro arrivo
in scompiglio lo pose,
ed allor in quel loco si nascose.
CONTE

Ma s'io stesso m'assisi
quando in camera entrai!
CHERUBINO
(timidamente)

Ed allor di dietro io mi celai.
CONTE

E quando io là mi posi?
CHERUBINO

Allor io pian mi volsi, e qui m'ascosi.
CONTE
(a Susanna)

Oh, ciel! Dunque ha sentito
quello ch'io ti dicea?
CHERUBINO

Feci per non sentir quanto potea.
CONTE

Oh, perfidia!
BASILIO

Frenatevi: vien gente.
CONTE
(a Cherubino)

E voi restate qui, picciol serpente!
(lo tira giù dal seggiolone)



atto Primo scena Ottava
Susanna, Cherubino, il Conte, Basilio, Figaro, Contadini e Contadine.

Figaro ha una bianca veste in mano; i Contadini e le Contadine -vestite di bianco- spargono davanti al Conte fiori raccolti in piccioli panieri.

[N. 8 - Coro]
Allegro
Archi, 2 Flauti, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.

CORO
Soprani, contralti, tenori e bassi.

Giovani liete,
fiori spargete
davanti al nobile
nostro signor.
Il suo gran core
vi serba intatto
d'un più bel fiore
l'almo candor.

Recitativo secco
CONTE
(a Figaro, con sorpresa)

Cos'è questa commedia?
FIGARO
(a Susanna, sottovoce)

Eccoci in danza.
Secondami, cor mio.
SUSANNA

(Non ci ho speranza.)
FIGARO
(al Conte)

Signor, non isdegnate
questo del nostro affetto
meritato tributo. Or che aboliste
un dritto sì ingrato a chi ben ama...
CONTE

Quel dritto or non v'è più: cosa si brama?
FIGARO

Della vostra saggezza il primo frutto
oggi noi coglierem: le nostre nozze
si son già stabilite. Or a voi tocca
costei, che un vostro dono
illibata serbò, coprir con questa,
simbolo d'onestà, candida vesta.
CONTE

(Diabolica astuzia!
Ma fingere convien.)
(ad alta voce)
Son grato, amici,
ad un senso sì onesto.
Ma non merto, per questo,
né tributi né lodi: e un dritto ingiusto
ne' miei feudi abolendo,
a natura, al dover lor dritti io rendo.
TUTTI

Evviva, evviva, evviva!
SUSANNA
(malignamente)

Che virtù!
FIGARO
(al Conte)

Che giustizia!
CONTE
(a Figaro e Susanna)

A voi prometto
compier la cerimonia.
Chiedo sol breve indugio: io voglio, in faccia
de' miei più fidi, e con più ricca pompa,
rendervi appien felici.


(Marcellina si trovi.)
(ad alta voce)
Andate, amici.

tutto come il N. 8

CORO
(spargendo il resto dei fiori)

Giovani liete,
fiori spargete
davanti al nobile
nostro signor.
Il suo gran core
vi serba intatto
d'un più bel fiore
l'almo candor.
(i contadini e le contadine partono)

Recitativo secco
FIGARO

Evviva!
SUSANNA

Evviva!
BASILIO

Evviva!
FIGARO
(a Cherubino)

E voi non applaudite?
SUSANNA

È afflitto, poveretto,
perché il padron lo scaccia dal castello.
FIGARO

Ah, in un giorno sì bello!
SUSANNA

In un giorno di nozze!
FIGARO
(al Conte)

Quando ognun v'ammira!
CHERUBINO

(inginocchiandosi)
Perdono, mio signor...
CONTE

No 'l meritate.
SUSANNA

Egli è ancora fanciullo.
CONTE

Men di quel che tu credi.
CHERUBINO

È ver, mancai; ma dal mio labbro alfine...
CONTE

(rialzandolo)
Ben, ben; io vi perdono.
Anzi, farò di più: vacante è un posto
d'uffizïal nel reggimento mio;
io scelgo voi. Partite tosto; addio.
(il Conte vuol partire, Susanna e Figaro l'arrestano)
SUSANNA,

Ah! Fin domani sol...
FIGARO

CONTE

No, parta tosto.
CHERUBINO

(con passione e sospirando)
A ubbidirvi, signor, son già disposto.
CONTE

Via, per l'ultima volta
la Susanna abbracciate
(Inaspettato è il colpo.)
(Cherubino abbraccia Susanna, che rimane confusa)
FIGARO

Ehi, capitano,
a me pure la mano...
(piano a Cherubino)
Io vo' parlarti
pria che tu parta.
(ad alta voce, con finta gioia)
Addio, picciolo Cherubino.
Come cangia in un punto il tuo destino!


[N. 9 - Aria]
Allegro vivace
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in do, 2 Trombe in do, Timpani in do sol.

FIGARO

Non più andrai, farfallone amoroso,
notte e giorno d'intorno girando,
delle belle turbando il riposo,
Narcisetto, Adoncino d'amor.


Non più avrai questi bei pennacchini,
quel cappello leggero e galante,
quella chioma, quell'aria brillante,
quel vermiglio, donnesco color.
Tra guerrieri, poffarbacco!
Gran mustacchi, stretto sacco,
schioppo in spalla, sciabla al fianco,


collo dritto, muso franco,
un gran casco, o un gran turbante,
molto onor, poco contante,
ed invece del fandango,


una marcia per il fango.
Per montagne, per valloni,
con le nevi e i sollïoni,
al concerto di tromboni,
di bombarde, di cannoni,
che le palle in tutti i tuoni
all'orecchio fan fischiar.
Cherubino, alla vittoria!
Alla gloria militar!

(partono tutti alla militare)


Fine ATTO I
 

 
ATTO I
ATTO II
ATTO III
ATTO IV
 


   
   
 

Servizio fotografico di Mario Mainino

 

Realizzazione pagina web di Mario Mainino

torna alla pagina precedentemente consultata

www.concertodautunno.it
sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura di
Mario
da Vigevano

 

Copyright © Mario Mainino Vigevano PV Agg.del 23/04/2011
Copia quello che vuoi, ma per favore cita da dove lo hai preso !!