Romanza e Scena
Lucia e Santuzza
LUCIA
Perché m'hai fatto
Segno di tacere?
SANTUZZA
Voi lo sapete, o mamma,
Prima d'andar soldato,
Turiddu aveva a Lola
Eterna fè giurato.
Tornò, la seppe sposa;
E con un nuovo amore
Volle spegner la fiamma
Che gli bruciava il core:
M'amò, l'amai.
Quell'invidia d'ogni delizia mia,
Del suo sposo dimentica,
Arse di gelosia...
Me l'ha rapito...
Priva dell'onor mio rimango:
Lola e Turiddu s'amano,
Io piango, io piango!
LUCIA
Miseri noi,
Che cosa vieni a dirmi
In questo santo giorno?
SANTUZZA
Io son dannata.
Andate o mamma,
Ad implorare Iddio,
E pregate per me.
Verrà Turiddu,
Vo' supplicarlo
Un'altra volta ancora!
LUCIA
(avvicinandosi alla chiesa)
Aiutatela voi,
Santa Maria!
(Esce.)
Scena
Santuzza e Turiddu
TURIDDU
(entrando)
Tu qui, Santuzza?
SANTUZZA
Qui t'aspettavo.
TURIDDU
È Pasqua,
In chiesa non vai?
SANTUZZA
Non vo.
Debbo parlarti...
TURIDDU
Mamma cercavo.
SANTUZZA
Debbo parlarti...
TURIDDU
Qui no! Qui no!
SANTUZZA
Dove sei stato?
TURIDDU
Che vuoi tu dire?
A Francofonte!
SANTUZZA
No, non è ver!
TURIDDU
Santuzza, credimi...
SANTUZZA
No, non mentire;
Ti vidi volger
Giù dal sentier...
E stamattina, all'alba,
T'hanno scorto
Presso l'uscio di Lola.
TURIDDU
Ah! mi hai spiato?
SANTUZZA
No, te lo giuro.
A noi l'ha raccontato
Compar Alfio
Il marito, poco fa.
TURIDDU
Cosi ricambi
L'amor che ti porto?
Vuoi che m'uccida?
SANTUZZA
Oh! questo non lo dire...
TURIDDU
Lasciami dunque, lasciami;
Invan tenti sopire
Il giusto sdegno
Colla tua pietà.
SANTUZZA
Tu l'ami dunque?
TURIDDU
No...
SANTUZZA
Assai più bella
È Lola.
TURIDDU
Taci, non l'amo.
SANTUZZA
L'ami...
Oh! maledetta!
TURIDDU
Santuzza!
SANTUZZA
Quella cattiva femmina
Ti tolse a me!
TURIDDU
Bada, Santuzza,
Schiavo non sono
Di questa vana
Tua gelosia!
SANTUZZA
Battimi, insultami,
T'amo e perdono,
Ma è troppo forte
L'angoscia mia.
Stornello di Lola
Lola e detti
LOLA
(dentro alla scena)
Fior di giaggiolo,
Gli angeli belli
Stanno a mille in cielo,
Ma bello come lui
Ce n'è uno solo.
(entrando)
Oh! Turiddu... È passato Alfio?
TURIDDU
Son giunto ora in piazza.
Non so...
LOLA
Forse è rimasto
Dal maniscalco,
Ma non può tardare.
(ironica)
E... voi
Sentite le funzioni in piazza?
TURIDDU
Santuzza mi narrava...
SANTUZZA
(tetra)
Gli dicevo che oggi è Pasqua
E il Signor vede ogni cosa!
LOLA
Non venite alla messa?
SANTUZZA
Io no, ci deve andar chi sa
Di non aver peccato.
LOLA
Io ringrazio il Signore
E bacio in terra.
SANTUZZA
(ironica)
Oh, fate bene, Lola!
TURIDDU
(a Lola)
Andiamo, andiamo!
Qui non abbiam che fare.
LOLA
(ironica)
Oh! rimanete!
SANTUZZA
(a Turiddu)
Sì, resta, resta,
Ho da parlarti ancora!
LOLA
E v'assista il Signore:
Io me ne vado.
(Entra in chiesa.)
Duetto
Santuzza e Turiddu
TURIDDU
(irato)
Ah! lo vedi,
Che hai tu detto...?
SANTUZZA
L'hai voluto, e ben ti sta.
TURIDDU
(Le s'avventa.)
Ah! perdio!
SANTUZZA
Squarciami il petto!
TURIDDU
(s'avvia)
No!
SANTUZZA
(trattenendolo)
Turiddu, ascolta!
TURIDDU
No!
SANTUZZA
No, no, Turiddu,
Rimani ancora.
Abbandonarmi
Dunque tu vuoi?
TURIDDU
Perché seguirmi,
Perché spiarmi
Sul limitare
Fin della chiesa?
SANTUZZA
La tua Santuzza
Piange e t'implora;
Come cacciarla
Così tu puoi?
TURIDDU
Va, ti ripeto
Va non tediarmi,
Pentirsi è vano
Dopo l'offesa!
SANTUZZA
(minacciosa)
Bada!
TURIDDU
Dell'ira tua non mi curo!
(La getta a terra e fugge in chiesa.)
SANTUZZA
(nel colmo dell'ira)
A te la mala Pasqua, spergiuro!
(Cade affranta ed angosciata.)