| SCENA DECIMA Bruschino, poi il Delegato introdotto da un
 servitore.
 BRUSCHINO Qui conviene finirla...
 
 DELEGATO
 Addio signor Bruschino.
 
  BRUSCHINO
 Oh signor Delegato vi son servo.
 Che vi par? che ne dite?
 
 DELEGATO
 Oh niente.
 
 BRUSCHINO
 Niente!
 Uh che caldo! a volere ch'io m'inghiotta
 Un figlio, ch'è calato dalle nuvole?
 
 DELEGATO
 Oh niente!
 
 BRUSCHINO
 Oh niente! (e tocca via!)
 DELEGATOChetatevi.
  
           Tutto si scoprirà. Tengo una lettera
 Del figlio vostro colla qual si prega
 Che m'interessi perché a lui perdono
 Diate di cor. Vedetela. Il carattere
 È quel di vostro figlio?
 (Gli mostra una lettera).
 
 BRUSCHINO
 Senza dubbio.
 
 DELEGATO
 Ebben, questa farà che smascherata
 La impostura si resti chiaramente.
 
 BRUSCHINO
 E se mai non bastasse?
 
 DELEGATO
 Oh niente!
 
 BRUSCHINO
 Oh niente!
 Uh che caldo!
 
 SCENA UNDICESIMA
 Detti. Gaudenzio con servitori, e
 successivamente Florville, Sofia e Filiberto.
 
 GAUDENZIO
 Mi inchino. E perché mai cotanto onore?
 
 DELEGATO
 Son qui venuto a sciogliere l'imbroglio
 Che avete con Bruschino.
 
 BRUSCHINO
 E il bramo e il voglio.
 
 DELEGATO
 Dov'è questo Bruschino
 Che si dice suo figlio?
 (Esce Florville).
 
 FLORVILLE
 Eccolo a voi.
 
 BRUSCHINO
 È un impostor!...
 
 GAUDENZIO
 (a Bruschino)
 Tacete!
 É suo figlio.
 (Al Delegato)
 La prova eccola qui.
 (Cava la lettera avuta già da Florville).
 
 DELEGATO
 Che carta è quella?
 
 GAUDENZIO
 È questa una sua lettera.
 (Accennando Florville)
 Che in oggi egli per lei mi ha consegnata.
 È vero?
 (Ai servitori che accennano di sì).
 (Bruschino freme).
 
 DELEGATO
 Va benissimo.
  
           Ed io ne tengo un'altra di suo figlio
 Da lui riconosciuta.
 Confrontiamo il carattere,
 E da questo confronto chiaramente
 Vedrem s'egli è suo figlio.
 
 GAUDENZIO e BRUSCHINO
 Ottimamente.
 
  GAUDENZIO
 Vediamo.
 
 BRUSCHINO
 Sì, vediamo.
 (Confrontano).
 
 GAUDENZIO
 Ah!ah!
 
 DELEGATO
 Il carattere
 È lo stesso in entrambe.
 
  BRUSCHINO
 Uh!... che caldo!
 
 GAUDENZIO
 Finito ora è il puntiglio.
 
 FLORVILLE
 Chiara è la prova.
 
 DELEGATO
  
           (accennando Florville)
 Quello è vostro figlio.
 (Bruschino resta come uomo fuori di sé).
 
 BRUSCHINO
 Ho la testa o è andata via?
 Sono a questo o all'altro mondo?...
 Ah! il cervel da cima a fondo
 Sottosopra se ne va.
 
 GAUDENZIO
 (al Delegato)
 Or signore tocca a voi.
 
 DELEGATO
 (autorevolmente)
 Io comando a voi Bruschino...
 
 BRUSCHINO
 Deh vi prego un momentino...
 Il comando sospendete...
 Debbo andar se permettete
 A dar prove segnalate...
 (per andare, è trattenuto da Sofia).
 
 SOFIA
 Deh signor, mi consolate!
 Siete alfine persuaso?
 
 BRUSCHINO
 Se lo son, mi caschi il naso.
 
  SOFIA
 Ahi che doglia provo in seno!
  
           Quasi, o cielo, vengo meno
 Per sì strana crudeltà.
 
 BRUSCHINO
 Uh che caldo! che briccone!
 Vivo qui mi mangerei!
 Di velen, di convulsione,
 Salto e ballo adesso qua.
 
  SOFIA, FLORVILLE, DELEGATO e
 GAUDENZIO
 No più strana ostinazione,
 No di questa non si da.
 (Bruschino è per andare, allorché
 s'incontra in Filiberto. Egli vivamente lo
 abbraccia e torna indietro con lui, tutto
 contento).
 
 FILIBERTO
 Perdonate miei signori
 S'ora un poco vi sconcerto...
 
 BRUSCHINO
 Ah che il cielo a me vi manda!
 Deh venite o Filiberto!
 
 SOFIA e FLORVILLE
 (Egli qui! Siamo in periglio!)
 
 BRUSCHINO
 (al Delegato)
 Ei che albergo diè a mio figlio
 Ogni cosa schiarirà.
 
 DELEGATO
 (a Filiberto)
 Rispondetemi.
 
  FILIBERTO
 Son qua.
 
 DELEGATO
 Debitor suo figlio è a voi?
 
 FILIBERTO
 Perciò venni, sì signore.
 
 DELEGATO
 C'è qui il vostro debitore?
 
 FILIBERTO
 (accenna Florville)
  
           Certo, è quello.
 (Movimento in tutti).
 
 TUTTI, eccetto FILIBERTO
 Oh!... ed è?
 
 FILIBERTO
 Bruschino...
 
 DELEGATO
 (autorevolmente a Bruschino)
  
           Ha schiarito. Avete torto!
 BRUSCHINO(accennando Filiberto)
 Oh ch'ei pure caschi morto!
  
           Uh che caldo! ho il cielo in testa!
 Uh perduto ho già il cervello!
 Non è adesso... nol conosco...
 Non m'è figlio... non è quello...
  
           Mai da me, se mi ammazzate,
 Mai ch'è tal s'accorderà.
 Dèi tiranni, i casi miei
 Deh vi muovano a pietà.
  
           SOFIA, FLORVILLE, DELEGATO,GAUDENZIO e FILIBERTO
 Vergognatevi, finitela.
 Vostro figlio è questo qua.
 (Partono tutti confusamente dietro
 Bruschino e resta il solo Filiberto in scena).
 
 SCENA DODICESIMAFiliberto, poi Bruschino.
 
 FILIBERTO
 Va tutto ben, ma io sono venuto.
 Per esigere il resto del mio credito,
 E nessuno mi paga.
 (Esce Bruschino disperatamente).
 
 BRUSCHINO
 Alla malora!...
 Io voglio scappar via...
 
  FILIBERTO
 Signor Bruschino
 Favorisca pagarmi
 Duecento franchi.
 
 BRUSCHINO
 Un'altra!... Io! siete matto?
 
 FILIBERTO
 Me li deve suo figlio.
 
 BRUSCHINO
 Il figlio mio!
 Voi siete fortunato!
 Presto, andate, correte, egli è di là!...
 
 FILIBERTO
 Come di là, se nella mia locanda
 È pure sequestrato?
 
  BRUSCHINO(Con estremo stupore)
 Sequestrato!... Or non diceste?..
 
 FILIBERTO
 Cosa?
 
 BRUSCHINO
 Che quel tale
 Era mio figlio?
 
 FILIBERTO
 Oibò, ch'era Bruschino.
 
 BRUSCHINO
 Qual Bruschino?
 
  FILIBERTO
 Ei m'ha detto ch'è cugino
 Del di lei figlio, e che Bruschino ha nome.
 
 BRUSCHINO
 Ah!... e adesso ov'è mio figlio?
 
 FILIBERTO
 Sta nella mia locanda...
 
 BRUSCHINO
 Ah!... e il cugino?
 
 FILIBERTO
 M'ha imposto
 Che 'l tenga rinserrato...
 
 BRUSCHINO
 Briccone!...
 
 FILIBERTO
 Chi?
 
 BRUSCHINO
 Capisco...
 (in gran movimento)
 Egli... venite... zitto!..
  
           Eh cabalone! or sì che tu sei fritto!...
 (parte velocemente con Filiberto).
 
 
 SCENA TREDICESIMA
 Gaudenzio, poi Sofia.
 
 GAUDENZIO
 No, no. S'anche si stampa.
 Diran che non è vera. Ma... per bacco!
 Ho capito il pretesto. Del contratto
 Egli è certo pentito,
 Ed io far queste nozze ho stabilito.
 (Esce Sofia).
 
 SOFIA
 Caro signor tutore...
 
  GAUDENZIO
 Vieni a tempo
 (Conviene pel buon ordine,
 Ch'io scrutini la figlia onde sentire,
 Come la pensa circa il matrimonio.)
 
 SOFIA
 Siete in collera meco?
 
 GAUDENZIO
 Oh! cosa dici?
 Ti vo' tutto il mio bene.
 
  SOFIA
 Ah! qual contento!
 
 GAUDENZIO
 (Le si vede negli occhi la innocenza!)
 E per farti veder che t'amo assai
 T'ho destinata sposa come sai...
 
 SOFIA
 Ma se il giovane poi non è figliuolo
 Di quel signor Bruschino...
 
 GAUDENZIO
 Eh! non pensarci.
  
           (Oh che delicatezza!)
 Qua. Rispondimi a tuono.
 Il giovane hai veduto?
 
 SOFIA
 Signor sì.
 
 GAUDENZIO
 Ti piace?.
 (Sofia abbassa gli occhi).
 (Che candor!) Disposta sei
 A fare un matrimonio?
 
 SOFIA
 Matrimonio? cioè?
 
 GAUDENZIO
 (Bella semplicità!) Tu ti confondi?
 
 SOFIA
 Matrimonio? cos'è?
 
  GAUDENZIOSenti e rispondi.
 È un bel nodo che due cori
 Stringe in tenero diletto,
 Che v'accende ognora il petto,
 Del più casto e dolce ardor.
 
 SOFIA
 All’idea di tanto bene
 Io commossa o ciel mi sento:
 Ma non so se sia il momento
 Che mi chiami al nodo amor.
 
 GAUDENZIO
 Oh dei segni in voi avrete
 Per saper se siete al caso.
 
 SOFIA
 Deh quasi sono a me spiegate,
 E dirò se a segno ho il cor.
 
 GAUDENZIO
 Mia carina a me badate,
 E dirò se a segno è il cor.
 Mirando un oggetto
 Ci nasce un affetto.
 
 SOFIA
 Oh questo mi è nato,
 E già l'ho provato.
 
 GAUDENZIO
 Buon segno, buon segno!
 
 SOFIA
 Pareva anche a me.
 
 GAUDENZIO
 Da un palpito poi
 È il seno commosso.
 
 SOFIA
 Signore, non posso
 Star quieta un momento.
 
 GAUDENZIO
 Buon segno, buon segno!
 
  SOFIA
 Pareva anche a me.
 
 GAUDENZIO
 Poi nasce un ardore.
 
 SOFIA
 Ardente son io.
 
 GAUDENZIO
 La brama v'accende.
 
 SOFIA
 Son tutta desio.
 
 GAUDENZIO
 Ma vien la prudenza
 Che ammorza l'ardore.
  
           SOFIAVien tardi signore, Al caso mi trovo.
 
 GAUDENZIO
 Lo credo, lo vedo,
 Nol so dubitar.
 
  SOFIA
 Ah datemi lo sposo
 E datemelo subito;
 Per lui può sol di giubilo
 Quest'anima brillar.
 
  GAUDENZIO
 A voi darò lo sposo
 Sì sì, vel darò subito;
 Per lui può sol di giubilo
 Vostr'anima brillar.
 (Partono).
 
 SCENA QUATTORDICESIMA
 Bruschino, poi Florville.
 
 BRUSCHINO
  
           Ah che scoperta! bravo il cabalone!
 Filiberto ora sa quel che ha da fare.
 Ma chi diavolo è mai
 Costui? Vorrei saperlo.:. ei vien... sentiamo.
 (Si mette in disparte).
 (Esce Florville).
 
  FLORVILLE
 Sofia parlò col suo tutor. Smanioso
 Son d'affrettar le nozze.
 Guai se scopre Gaudenzio che son figlio
 Di Florvil suo nemico!
 
 BRUSCHINO
 (Ah! ah!...)
 
 FLORVILLE
 Che tardo!
 Andiam a lei. Tranquillo non son io
 Se imeneo non mi stringe all'idol mio.
  
           (Parte).
 
 BRUSCHINO
 Trionfo! che scoperta! egli figliuolo
 Di quel nemico di Gaudenzio! bene!
 Or tocca a me. Convien farli sposare
 Pria che con Filiberto
 Venga mio figlio... ecco Gaudenzio qua.
 Facciamo la commedia come va.
 
 SCENA ULTIMA
 Tutti successivamente.
 
  GAUDENZIO
 Ebben, ragion, dovere
 Vi diero alfin consiglio?
 Riconoscere il figlio,
 O s'ha da quistionar?
 
  BRUSCHINO
 Amico; che ho da dire?
 In me son ritornato.
 Io m'era puntigliato.
 Vi prego perdonar.
 
 GAUDENZIO
 Su, il figlio al sen stringete.
 
  BRUSCHINO
 Venga sì venga... oh dio!...
 (affettando smania affettuosa).
 
 GAUDENZIO
 Correte via, Bruschino!...
 
 (Esce Florville).
  FLORVILLE
 Ah padre!...
 
 BRUSCHINO
 (abbracciandolo)
 Ah figlio mio!
  
           (Esce Sofia).
 
 GAUDENZIO
 Sofia!
 
 SOFIA
 Signor
 
 GAUDENZIO
 Li vedi?
 
 SOFIA
 Ah sì gran ben quest'alma
 No non potea sperar.
 
 BRUSCHINO
 (vivamente a Gaudenzio)
 Non perdansi i momenti,
 Facciamoli contenti.
 
 GAUDENZIO
 Io prima e penso, e cribro...
 
 BRUSCHINO
 Son figli di calibro!...
 
  E poi d'amor paterno
 Ho un parossismo adosso.
  
           Sposateli sul fatto.
 Tardar no, più non posso.
 
 BRUSCHINO e GAUDENZIO
 Ah! Siate appien felici!
 Di più non so bramar.
  
           (Gaudenzio unisce Florville a Sofia).
 
  
           SOFIA e FLORVILLE
 Ah! sono appien felice!
  
           Di più non so bramar.
 (Esce Marianna).
 
  MARIANNA
 È tornato Filiberto,
 E vi chiede di venire.
 
 GAUDENZIO
 Ch'egli venga, il mio trionfo
 Deve farlo assai stupire.
 (Esce Filiberto).
 
 BRUSCHINO
 Ma!... mio danno!... ma!... pazienza!...
 
 SOFIA e FLORVILLE
 (Spinge troppo la imprudenza!)
 
 FILIBERTO
 (a Florville accennandogli Bruschino)
  
           Or che il resto ei mi ha pagato
 Il cugin v'ho liberato.
 D'abracciarvi ei già sospira,
 Né lo posso più frenar.
 
 FLORVILLE
 (sconcertato)
 Ci vedrem... non venga adesso.
 
  FILIBERTO
 Ma però, con suo permesso,
 Render debbo al padre il figlio.
 
  GAUDENZIO
 (stupito a Filiberto)
 E che c'entra ciò con noi?
 
 FILIBERTO
 V'è suo padre or qui con voi.
 
 GAUDENZIO
 Padre? chi?
 
  FILIBERTO
 Il signor Bruschino.
 
 GAUDENZIO
 Padre egli è di suo cugino?
 Che pasticcio è questo qua?
 
 BRUSCHINO
 È un pasticcio saporito.
 (Alla quinta)
 Vieni avanti, disgraziato!
 (Esce Bruschino figlio).
 
  BRUSCHINO FIGLIO
 Padre mio!... sono pentito!
  
           ito... ito...
 GAUDENZIO
 Che vuol dir?
 
 BRUSCHINO
 Che ho terminato
 Qui ogni mia paternità.
 
 GAUDENZIO
 (a Filiberto)
 Ei suo figlio!
 
 FILIBERTO
 Appunto.
 
 GAUDENZIO
 (accennando Florville)
 E questo?
 
 FILIBERTO
 Suo cugino.
 
 GAUDENZIO
 E voi diceste?
 
 FILIBERTO
 Vi diss'io ch'egli è Bruschino,
 Mai suo figlio.
 
 GAUDENZIO
 (irato a Florville)
 E voi tacete?
 Dichiarate!... rispondete!...
 
 BRUSCHINO
 Dirò io com'è la cosa.
 Egli amava vostra figlia,
 E per farla alfin sua sposa
 Qual non è s'è finto qua.
 
  GAUDENZIO
 E chi siete?
 
 FLORVILLE
 Un uom d'onore.
 
 BRUSCHINO
 Bagatelle!... e come!... è figlio
 di Florville il Senatore!
 
  GAUDENZIO
 Di Florvil!... del mio nemico!...
 
 FLORVILLE
 Padre mio!...
 
 GAUDENZIO
 No!
 
 BRUSCHINO
 Vergognoso!
 (contraffacendo ciò che fece prima
 Gaudenzio con lui)
 Per un stolido puntiglio
 Rinegate adesso un figlio!
 
 GAUDENZIO
 Cospetton!...
 
  FLORVILLE
 (supplichevole assai a Gaudenzio)
 È il padre estinto!...
 
 BRUSCHINO
 Eh tornate alla ragione!...
 (come sopra)
 Poverin! fa compassione!...
  
           
 SOFIA e FLORVILLE
 Colpa è amore dell'errore,
 Perdonate per pietà.
 (Gaudenzio è concentrato in se stesso).
 
  BRUSCHINO
 (forte all'orecchio di Gaudenzio)
 Ehi, li avete già sposati.
 
 GAUDENZIO
 Disgraziati!
 
 SOFIA e FLORVILLE
 Padre amato!
 
 GAUDENZIO
 Ah!...
 
 SOFIA e FLORVILLE
 Perdon!...
 (Li abbraccia).
 
  GLI ALTRI
 V'ha perdonato,
 Ed in ben finita è già.
 
  TUTTI
 Quai portenti non opra l'amore
  
           Se padrone si rende d'un cor!
  
           Tutti in giubilo dunque cantiamo
  
           Viva sempre sì viva l'amor.
 
 
 
   
           F I N E
 
 
  
            
            
            
           
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