AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO Largo Gustav Mahler (Milano)
Stagione Sinfonica 2012-2013
Giovedì 13 settembre 2012, ore 20.30
Venerdì 14 settembre 2012, ore 20.00 Domenica 16 settembre 2012, ore
16.00
L'anima russa
M.Glinka - Russlan e Ludmilla, Ouverture
S.Prokofiev - Concerto in Sol minore n. 2 per violino e orchestra op. 63
S.Prokofiev - Romeo e Giulietta, Suite
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violino Francesca Dego
Direttore Jader Bignamini
(Che sostituisce la signora Zhang Xian diventata
mamma prima
del termine previsto del piccolo Riccardo)
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3
(orario biglietteria: a martedì a domenica 14.30 –
19.00)
Biglietti Euro 31.00/23.50/18.00/13.00
Dopo avere aperto a luglio la prima stagione estiva de laVerdi, con
una superba esecuzione del Concerto n. 1 di Paganini, lo straordinario
violino di Francesca Dego sarà protagonista anche del concerto
inaugurale della XX stagione dell'Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Verdi.
Dopo il grande successo della presenza in SCALA di domenica 9
settembre, appuntamento con la fuoriclasse ventitreenne lecchese, che
si cimenterà, assieme all'ensemble sinfonico diretto dal suo direttore
musicale, la cinese Zhang Xian, con il Concerto n. 2 per violino e
orchestra di Prokof'ev.
Il programma di questo primo "trittico" della nuova stagione, dedicato
al tema dell'amore, all'insegna della tradizione musicale di Madre
Russia, si completa con le esecuzioni sinfoniche di Russlan e Ludmilla
(Ouverture) di Glinka e di Romeo e Giulietta (Suite, a cura del
Maestro Zhang Xian) ancora di Prokof'ev.
Ma lasciamo direttamente alla protagonista, Francesca Dego – che
proprio in questi giorni sta ultimando la lavorazione di un cd per
l'etichetta Decca con i 24 Capricci di Paganini, in distribuzione dal
prossimo ottobre - il compito di raccontarci questo esordio
stagionale:
"Fino a oggi con laVerdi ho sempre eseguito brani del repertorio
romantico e post romantico – Brahms, Sibelius, Paganini -; con questo
primo concerto della nuova stagione passo al Novecento russo, che amo
molto e sento particolarmente in linea con le mie sensibilità
artistica e personalità. Una diversificazione di repertorio che posso
offrire al pubblico grazie al rapporto continuativo - e quindi in un
certo senso privilegiato - che ho con laVerdi, rapporto che consente
di realizzare tutto ciò.
"In particolare, adoro il concerto di Prokof'ef, che considero
certamente una delle pagine più affascinanti in assoluto del
repertorio violinistico. Anche per questo sono orgogliosamente
contenta di presentarlo a Milano, e proprio con laVerdi, l'orchestra
della mia città.
"Mi sento felice e onorata della scelta dell'Auditorium di invitarmi
per le due aperture della stagione estiva e della stagione 'maggiore',
la sinfonica appunto, tra l'altro con due brani e altrettanti autori -
Paganini e Prokof'ev - così differenti, per certi versi addirittura
opposti: farli con la stessa orchestra nella stessa sala è
semplicemente bellissimo".
Nell'intervallo del concerto, Francesca Dego sarà a disposizione del
pubblico per firmare il suo cd, realizzato in duo con la pianista
Francesca Leonardi, dedicato a Franck e Ravel.
UN VIDEO DELLA SERATA
Il BIS del concertista
Domenica 16 settembre 2012
Violino Francesca Dego insieme a Violino Luca Santaniello
in un movimento dalla
Sonata per 2 Violini, Op.56 di Sergei Prokofiev
Dopo il primo bis dedicato a Bach il
secondo è stato eseguito con la collaborazione della spalla dell'Orchestra
Verdi, Luca Santaniello, con l'Allegro dalla Sonata per due violini di
S.Prokofiev
Momenti fuori scena
La firma dei Cd al pubblico.
Un spettatore speciale ...
Mario Mainino con Francesca Dego
Mario Mainino con Daniele Rustioni
Programma Mikhail Ivanovic Glinka (1804–1857) - Russlan e Ludmilla,
Ouverture
Con Ruslan e Ludmilla il suo percorso si sposta nella direzione del
fantastico: dalla storia all'epopea cavalleresca, allineandosi alla
tendenza recentemente sviluppatasi tra compositori e artisti di far
razzia tra i tesori delle leggende popolari. Lo spunto viene
dall'omonimo poema fiabesco di Aleksandr Sergeevic Puškin del 1820 e
sarà il frutto di una futura felice collaborazione, sebbene postuma,
tra lo scrittore e la successiva generazione di musicisti russi che
spesso avrebbero attinto ai suoi testi gli argomenti per le loro
opere (Stravinskij, Dargominskij, Musorgskij, Ciaikovskij, Rimskij-
Korsakov). Una principessa (Ludmilla) viene rapita dal perfido nano
Cernamor; e in suo soccorso accorrono tre pretendenti: il principe
orientale Ratmir, il borioso e codardo Farlaf e il nobile Ruslan. Le
loro tortuose avventure contemplano incontri con spade magiche e
invulnerabili, castelli fatati, incantesimi del sonno, stregoni
capaci di qualsiasi meraviglia. Ma a risolvere tutto è il potere
ineffabile di un anello, che vince ogni sortilegio, rendendo
possibile il sofferto congiungimento tra i due protagonisti.
Il profilo è quello di una saga popolare, densa di simboli
ancestrali; ma, nonostante l'innata inclinazione al fantastico della
cultura romantica, l'opera non ebbe il successo sperato. Glinka
completò l'orchestrazione nel 1842 lavorandovi per cinque anni in
modo discontinuo e, come spesso accadeva, lasciò la stesura
dell'ouverture all'ultimo minuto.
Tuttavia, a dispetto dell'innovatività della musica e la presenza di
melodie memorabili, alla prima esecuzione, avvenuta a San
Pietroburgo il 27 novembre dello stesso anno, l'unico elogio venne
da Franz Liszt, capitato per caso da quelle parti. La scrittura
mescola lessico orientaleggiante a un raffinato uso delle
dissonanze; in alcuni momenti compare addirittura la scala a toni
interi, che solo all'inizio del Novecento sarebbe entrata
stabilmente nella cassetta degli attrezzi di molti compositori.
All'orecchio di un musicista mittleuropeo degli anni Quaranta Ruslan
e Ljudmila non poteva che colpire per il suo esotismo incontaminato,
per la sua privilegiata estraneità a ogni forma di influenza
occidentale. L'ouverture, per la sua scrittura brillante e
virtuosistica, è entrata da tempo nel repertorio delle grandi
orchestre sinfoniche.
Sergej Prokofiev (1891-1953)- Concerto in Sol minore n. 2 per
violino e orchestra op. 63
Entrambi i concerti per violino sono frutto comunque degli anni
lontani dall' URSS. Il leggero ed estroso n. 1 è datato 1917, stesso
anno della Sinfonia Classica, mentre il Concerto per violino n. 2,
commissionato dagli ammiratori del violinista francese Robert
Soëtans, è molto più caldo e solido del primo, appena precedente al
rientro definitivo dell'autore. Scritto nel 1935 tra Parigi, Voronez
e Baku, fu eseguito per la prima volta a Madrid, il primo dicembre
dello stesso anno, nell'ambito di una sfiancante tournée che porto
Prokof'ev in Spagna, Portogallo, Marocco, Algeria e Tunisia.
L'apertura è affidata al violino solo che intona un malinconico
canto subito ripreso dall'orchestra; sempre grazie alla voce dello
strumento solista arriviamo al secondo tema, uno dei più dolci e
morbidi scritti da Prokof'ev, con una musicalità che richiama molto
quella del balletto Romeo e Giulietta, in simultanea fase di
stesura.
Sebbene i due temi principali possano essere iscritti nel tracciato
della tradizione musicale, col loro fare quasi romantico, i passaggi
richiesti al solista per esaltarne il virtuosismo tecnico sono
dichiaratamente dissonanti e moderni. La lievità della malinconia
predominante riesce a smorzare e quasi celare questo contrasto. Il
lirismo deborda nel clima da serenata del secondo movimento, dove
sulla dolce culla del pizzicato degli archi il violino si trasforma
progressivamente in un alter ego ruvido e percussivo. Nel finale
domina un'atmosfera danzante, un rondò dal ritmo sincopato, in una
cornice che strizza chiaramente l'occhio a quella cultura iberica in
cui Prokof'ev era immerso proprio durante i mesi della composizione.
Sergej Prokof'ev (1891-1953)- Romeo e Giulietta, Suite
Scritta di getto in pochi mesi nell'estate del 1935, Romeo e
Giulietta rappresenta il vertice della produzione ballettistica di
Prokof'ev, una delle partiture più amate dell'intero repertorio
novecentesco nonché un punto di svolta fondamentale nell'evolversi
della sua arte drammaturgica. Lo spunto per un balletto sul dramma
shakespeariano arriva al compositore nel 1934 da Sergej Radlov,
letterato e amico di antica data che allora rivestiva l'incarico di
direttore del Teatro Mariinskij di Leningrado. Senonché sul finire
dello stesso anno si consuma l'assassinio di Kirov, il segretario
cittadino del partito che cade tra le prime vittime delle purghe
staliniane. Il teatro gli viene subito intitolato, Radlov lascia
l'incarico e i cambiamenti di programmazione apportati da nuovi
amministratori affossano il progetto. Nell'ottobre del '35, redatta
la sceneggiatura insieme con Radlov e ultimata la composizione,
Prokof'ev presenta il balletto al Bol'soj di Mosca, che già lo
annuncia in cartellone per la primavera 1936. La musica viene lodata
ma ottiene un netto rifiuto: la direzione (e il corpo di ballo) la
giudicano troppo complessa per la danza. Se non altro l'autore trova
spazio all'estero e il balletto viene rappresentato in prima
assoluta e con esito favorevole a Brno alla fine di dicembre del
1938.
In ciascuna delle tre Suite il compositore ha inteso abbozzare,
dotandolo di una relativa autonomia, un differente percorso di
ricapitolazione del balletto. Seguendo normali consuetudini
esecutive, tuttavia, anche quella che udremo oggi è per così dire
una "suite delle suite", ossia il frutto di una scelta che si opera
di volta in volta tra i suoi momenti più significativi e memorabili;
per la circostanza, l'assemblaggio dei numeri è opera del Maestro
Zhang Xian. L'ampia antologia proposta in questa circostanza
permette di cogliere i registri espressivi fondamentali di Romeo e
Giulietta, che si incentrano sul contrasto stridente tra i toni
lirici, che dominano nei momenti di appassionata estasi amorosa dei
protagonisti, e quelli, ben riconoscibili per la turgida energia
ritmica e percussiva, che dipingono a tinte fosche la rivalità tra
le due famiglie dei Montecchi e Capuleti. [Note dal programma di
sala ricevuto da LaVerdi]
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe
Verdi
c.so San Gottardo, 39 - 20136 Milano info@auditoriumdimilano.org
Auditorium di largo Mahler, tel. 02.83389201
Stagione Sinfonica 2012-2013
Giovedì 9 agosto 2012 ore 21:00
CONCERTO STRAORDINARIO INVITO ALLA PACE
Dmitrij Šostakovic
Sinfonia n.7 in Do Maggiore op. 60 Leningrado (1941)
Orchestra Verdi Milano
Aziz Shokhakimov, direttore
Domenica 16 settembre 2012, ore
16.00
L'anima russa
M.Glinka - Russlan e Ludmilla, Ouverture
S.Prokofiev - Concerto in Sol minore n. 2 per violino e orchestra op. 63
S.Prokofiev - Romeo e Giulietta, Suite
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Violino Francesca Dego
Direttore Jader Bignamini
Giovedì 20
settembre 2012_09_20, ore 20.30 FASCINO di SPAGNA
Tutte le emozioni di un viaggio musicale in Spagna tra le ipnotiche
melodie del Bolero, ritmi gitani e danze asturiane
Violino Karen Gomyo
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Jader Bignamini
Domenica 4 novembre 2012 ore 16:00
Giuseppe Verdi Sacro
Sopranino:Cinzia Cacace Biografia
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro:Erina Gambarini
Direttore:Jader Bignamini
Venerdì 16 novembre 2012 ore 20:00
Georg Friederich Haendel Messiah
Oratorio per soli, coro e orchestra HWV
56
Deborah York (soprano)
Sonia Prina (contralto)
Cyril Auvity (tenore)
Christian Senn (baritono)
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Orchestra laVerdi Barocca
Direttore Ruben Jais
Maestro del coro Erina Gambarini
Domenica 2 dicembre 2012 ore 16:00
Concerto
Soprano:Laura Aikin
Piccolo coro:
Tenore:Francesco Frasca
Tenore:Hidekazu Suzuki
Baritono:Fausto Candi
Basso:Diego Manto
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro:Erina Gambarini
Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi Milano
Ruben Jais, direttore d'orchestra