Atto Secondo
BARTOLO
Ma vedi il mio destino! Quel soldato,
per quanto abbia cercato,
niun lo conosce in tutto il reggimento.
Io dubito eh, cospetto!
Che dubitar? Scommetto
che dal conte Almaviva
e' stato qui spedito quel signore
ad esplorar della Rosina il core.
Nemmen in casa propria
sicuri si puo' star!
CONTE
Pace e gioia sia con voi.
BARTOLO
Mille grazie, non s'incomodi.
CONTE
Gioia e pace per mill'anni.
BARTOLO
Obbligato in verita'. (Questo volto non m'e' ignoto,
non ravviso non ricordo
ma quel volto ma quell'abito
non capisco chi sara'?)
CONTE
Gioia e pace, pace e gioia!
BARTOLO
Ho capito. (Oh! ciel! che noia!)
CONTE
Gioia e pace, ben di core.
BARTOLO
Basta, basta. per pieta',
(Ma che perfido destino!
Ma che barbara giornata!
Tutti quanti a me davanti!
Che crudel fatalita'!)
CONTE
(Il vecchion non mi conosce:
oh, mia sorte fortunata!
Ah, mio ben! Fra pochi istanti
parlerem con liberta'.)
BARTOLO
Insomma, mio signore,
chi e' lei si puo' sapere?
CONTE
Don Alonso,
professore di musica ed allievo
di Don Basilio.
CONTE (calmandosi)
Stamane
nella stessa locanda
era meco d'alloggio, ed in mie mani
per caso capito' questo biglietto
(mostrando un biglietto)
dalla vostra pupilla a lui diretto.
BARTOLO (prendendo il biglietto e guardandolo)
Che vedo! e' sua scrittura!
ROSINA (vedendo il Conte)
Ah!
BARTOLO
Cos'e' stato?
ROSINA
E' un granchio al piede.
CONTE
Oh nulla:
sedete a me vicin, bella fanciulla.
BARTOLO
Venite, signorina. Don Alonso,
che qui vedete, or vi dara' lezione.
ROSINA
Oh, con mio gran piacer la prendero'.
CONTE
Che volete cantare?
ROSINA
Io canto, se le aggrada,
il rondo' dell'Inutil Precauzione.
ROSINA
Contro un cor che accende amore
di verace, invitto ardore,
s'arma invan poter tiranno
di rigor, di crudelta'.
D'ogni assalto vincitore
sempre amor trionfera'.
Ah Lindoro, mio tesoro,
se sapessi, se vedessi!
Questo cane di tutore,
ah, che rabbia che mi fa!
Caro, a te mi raccomando,
tu mi salva, per pieta'.
BARTOLO
Certo, bella voce,
ma quest'aria, cospetto! e' assai noiosa
ROSINA
Cara immagine ridente,
dolce idea d'un lieto amore,
tu m'accendi in petto il core,
tu mi porti a delirar.
la musica a' miei tempi era altra cosa.
Ah! quando, per esempio,
cantava Caffariello
quell'aria portentosa la, ra, la
sentite, Don Alonso: eccola qua.
Quando mi sei vicina,
amabile Rosina
l'aria dicea Giannina,
ma io dico Rosina
Il cor mi brilla in petto,
mi balla il minuetto
BARTOLO
Bravo, signor barbiere,
ma bravo!
FIGARO
Eh, niente affatto:
scusi, son debolezze.
CONTE (a Rosina)
Quel Figaro e' un grand'uomo; or che siam soli,
ditemi, o cara: il vostro al mio destino
d'unir siete contenta?
Franchezza!
BARTOLO
(Che serve? a modo suo;
vedi che fantasia!)
Va in camera a pigliar la biancheria.
BARTOLO
Don Basilio, come state?
BASILIO (stupito)
Come sto?
ROSINA
(Ah, di noi che mai sara'?)
BARTOLO (a Figaro)
Ora vengo!
(a Basilio)
E il Curiale?
BASILIO (stupito)
Il Curiale?
BASILIO
(Ah, qui certo v'e' un pasticcio;
non l'arrivo a indovinar.)
BARTOLO
(Dite bene, mio signore;
or lo mando via di qua.)
BASILIO (stupito)
Colla febbre?
CONTE
E che vi pare?
Siete giallo come un morto.
BASILIO
Come un morto?
FIGARO (tastando il polso a Basilio)
Bagattella!
Cospetton! Che tremarella!
Questa e' febbre scarlattina!
CONTE (Da' a Basilio una borsa di soppiatto.)
Via, prendete medicina,
non vi state a rovinar.
BASILIO
(Una borsa! Andate a letto!
Ma che tutti sian d'accordo!)
BASILIO
Buona sera ben di core
poi diman si parlera'.
Non gridate, ho inteso gia'.
FIGARO
Orsu', signor Don Bartolo
BARTOLO
Son qua.
Stringi, bravissimo.
FIGARO
Un non so che nell'occhio!
Guardate non toccate
soffiate per pieta'
CONTE
Ora avvertir vi voglio,
(Bartolo si alza e si avvicina agli amanti.)
cara, che il vostro foglio,
perche' non fosse inutile
il mio travestimento
BARTOLO (scattando)
Il suo travestimento?
Ah, ah! brava, bravissimo!
Ma bravi in verita'!
Bricconi, birbanti!
Ah, voi tutti quanti
avete giurato
di farmi crepar!
BERTA
Che vecchio sospettoso! Vada pure
e ci stia finche' crepi
Sempre gridi e tumulti in questa casa;
si litiga, si piange, si minaccia
Non v'e' un'ora di pace
con questo vecchio avaro, brontolone!
Il vecchiotto cerca moglie,
vuol marito la ragazza;
quello freme, questa e' pazza.
Tutti e due son da legar.
Ma che cosa e' questo amore
che fa tutti delirar?
Egli e' un male universale,
una smania, un pizzicore
un solletico, un tormento
Poverina, anch'io lo sento,
ne' so come finira'.
Oh! vecchiaia maledetta
Sei da tutti disprezzata
E vecchietta disperata
mi convien cosi' crepar.
Il Conte e Figaro, indi Rosina.
FIGARO
Alfin, eccoci qua.
ROSINA (respingendolo)
Indietro,
anima scellerata; io qui di mia
stolta credulita' venni soltanto
a riparar lo scorno, a dimostrarti
qual sono, e quale amante
perdesti, anima indegna e sconoscente.
CONTE (sorpreso)
Io son di sasso.
Ma per pieta'
ROSINA
Taci. Fingesti amore
per vendermi alle voglie
di quel tuo vil Conte Almaviva
CONTE (con gioia)
Al Conte?
Ah, sei delusa! oh me felice adunque
tu di verace amore
ami Lindor rispondi
CONTE
Ah, non piu', non piu', ben mio.
Il bel nome di mia sposa,
idol mio, t'attende gia'.
ROSINA
Il bel nome di tua sposa
oh, qual gioia al cor mi da'!
CONTE
Sei contenta!
ROSINA
Ah! mio signore!
ROSINA E CONTE
Dolce nodo avventurato
che fai paghi i miei desiri!
Alla fin de' miei martiri
tu sentisti, amor, pieta'.
FIGARO
Presto andiamo, vi sbrigate;
via, lasciate quei sospiri.
Se si tarda, i miei raggiri
fanno fiasco in verita'.
(guardando fuori del balcone)
Ah! cospetto! che ho veduto!
Alla porta una lanterna
due persone! che si fa?
ROSINA, CONTE E FIGARO
Che si fa?
Zitti, zitti, piano, piano,
non facciamo confusione;
per la scala del balcone
presto andiamo via di qua.
FIGARO (con angoscia)
Ah, disgraziati noi! come si fa?
CONTE
Che avvenne mai?
FIGARO
La scala
La scala non v'e' piu'.
BASILIO (chiamando alla quinta opposta)
Don Bartolo! Don Bartolo!
FIGARO (accennando al Conte)
Don Basilio.
Signor Notaro:
(Basilio e il Notaro si rivolgono e restano sorpresi. Il Notaro si avvicina
a Figaro.)
dovevate in mia casa
stipular questa sera
il contratto di nozze
fra il conte d'Almaviva e mia nipote.
Gli sposi, eccoli qua. Avete indosso
la scrittura?
(I1 notaro cava la scrittura.)
Benissimo.
CONTE
Ehi, Don Basilio,
quest'anello e' per voi
BASILIO
Ma io
CONTE (cavando una pistola)
Per voi
vi son ancor due palle nel cervello
se v'opponete.
BASILIO (Prende l'anello.)
Oibo', prendo l'anello.
Chi firma?
BARTOLO
Fermi tutti. Eccoli qua.
Signor, son ladri.
Arrestate, arrestate.
UFFIZIALE
Mio signore, il suo nome?
CONTE
Il mio nome
e' quel d'un uom d'onor. Lo sposo io sono
di questa
BARTOLO
Come? Come, fraschetta?
E' un furfante, e' un briccon.
CONTE
Indietro, dico, indietro
Il Conte d'Almaviva io sono.
BARTOLO
Insomma, io ho tutti i torti
FIGARO
Eh, purtroppo e' cosi'!
BARTOLO (a Basilio)
Ma tu, briccone,
tu pur tradirmi e far da testimonio!
BASILIO
Ah, Don Bartolo mio, quel signor Conte
certe ragioni ha in tasca,
certi argomenti a cui non si risponde.
BARTOLO
Ed io, bestia solenne,
per meglio assicurare il matrimonio,
io portai via la scala del balcone.
FIGARO
Ecco che fa un'Inutil Precauzione.
Di si' felice innesto
serbiam memoria eterna;
io smorzo la lanterna;
qui piu' non ho che far.
Amore e fede eterna
si vegga in voi regnar.
ROSINA
Costo' sospiri e pianti
un si' felice istante:
alfin quest'almsa amante
comincia a respirar.