![](111026-rigoletto284.JPG)
DUCA:
Ella mi fu rapita!
E quando, o ciel... ne'brevi istanti, prima
che il mio presagio interno
sull'orma corsa ancora mi spingesse!
Schiuso era l'uscio!... e la magion deserta!
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E chi l'ardiva?... Ma ne avrò vendetta
lo chiede il pianto della mia diletta.
Parmi veder le lagrime
scorrenti da quel ciglio,
quando fra il dubbio e l'ansia
del subito periglio,
dell'amor nostro memore,
Il suo Gualtier chiamò.
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Ned ei potea soccorrerti,
cara fanciulla amata,
ei che vorria coll'anima
farti quaggiù beata;
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ei che le sfere agli angeli,
per te non invidiò.
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BORSA, MARULLO, CEPRANO:
L'amante fu rapita a Rigoletto.
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BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Scorrendo uniti remota via,
brev'ora dopo caduto il dì,
come previsto ben s'era in pria,
rara beltà ci si scoprì.
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Era l'amante di Rigoletto,
che, vista appena, si dileguò.
Già di rapirla s'avea il progetto,
quando il buffone vêr noi spuntò;
che di Ceprano noi la contessa
rapir volessimo, stolto credé;
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la scala, quindi, all'uopo messa,
bendato, ei stesso ferma tenè.
Salimmo, e rapidi la giovinetta
a noi riusciva quindi asportar.
Quand'ei s'accorse della vendetta
restò scornato ad imprecar, ad imprecar.
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DUCA: (da sè)
(Ah, tutto il ciel non mi rapì!)
(Possente amor mi chiama,
volar io deggio a lei;
il serto mio darei
per consolar quel cor.
Ah! sappia alfin chi l'ama,
conosca alfin chi sono,
apprenda ch'anco in trono
ha degli schiavi Amor)
(Esce frettoloso dal mezzo)
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BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Oh buon giorno, Rigoletto...
RIGOLETTO:
(Han tutti fatto il colpo!)
![](111026-rigoletto329.JPG)
CEPRANO:
Ch'hai di nuovo, buffon?..
RIGOLETTO: (contraffacendo Ceprano)
Ch'hai di nuovo, buffon?..
Che dell'usato più nojoso voi siete.
![](111026-rigoletto331.JPG)
RIGOLETTO: (aggirandosi per la scena)
La rà, la rà, la la la rà, la rà, la rà, la rà.
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![](111026-rigoletto339.JPG)
![](111026-rigoletto340.JPG)
PAGGIO:
Al suo sposo parlar vuol la Duchessa.
![](111026-rigoletto341.JPG)
BORSA:
È a caccia...
PAGGIO:
Senza paggi!.. senz'armi!..
BORSA, MARULLO, CEPRANO:
E non capisci
che per ora vedere non può alcuno?..
![](111026-rigoletto345.JPG)
RIGOLETTO: (che a parte è stato attentissimo al dialogo, balzando improvviso tra
loro prorompe)
Ah! ella è qui dunque!.. Ella è col Duca!..
![](111026-rigoletto349.JPG)
![](111026-rigoletto351.JPG)
RIGOLETTO:
La giovin che sta notte al mio tetto rapiste...
Ma la saprò riprender... Ella è la...
BORSA, MARULLO, CEPRANO:
Se l'amante perdesti, la ricerca altrove.
RIGOLETTO:
Io vo' mia figlia...
![](111026-rigoletto352.JPG)
Cortigiani, vil razza dannata,
per qual prezzo vendeste il mio bene?
A voi nulla per l'oro sconviene!..
ma mia figlia è impagabil tesor.
La rendete... o se pur disarmata,
questa man per voi fora cruenta;
nulla in terra più l'uomo paventa,
se dei figli difende l'onor.
![](111026-rigoletto359.JPG)
Ah! voi tutti a me contro venite!..
(piange)
tutti contra me!.. Ah!..
Ebben, piango... Marullo... signore,
![](111026-rigoletto361.JPG)
tu ch'hai l'alma gentil come il core,
dimmi tu dove l'hanno nascosta?..
![](111026-rigoletto366.JPG)
È là? non è vero? ... tu taci!.. ohimè!
![](111026-rigoletto369.JPG)
(piange)
Miei signori.. perdono, pietate...
al vegliardo la figlia ridate...
ridonarla a voi nulla ora costa,
tutto al mondo è tal figlia per me.
![](111026-rigoletto374.JPG)
RIGOLETTO:
Dio! mia Gilda!..
Signori... in essa... è tutta la mia famiglia...
Non temer più nulla, angelo mio...
(ai Cortigiani)
fu scherzo!.. non è vero? Io che pur piansi orrido...
![](111026-rigoletto375.JPG)
(a Gilda)
E tu a che piangi?..
![](111026-rigoletto376.JPG)
GILDA: Ah l'onta, padre mio...
RIGOLETTO: Cielo! Che dici?
GILDA: Arrosir voglio innanzi a voi soltanto...
RIGOLETTO: (rivolto al Cortigiani con imperioso modo)
Ite di qua, voi tutti...
Se il duca vostro d'appressarsi osasse,
ch'ei non entri, gli dite, e ch'io ci sono.
(si abbandona sul seggiolone)
![](111026-rigoletto383.JPG)
GILDA:
(Ciel dammi coraggio!)
Tutte le feste al tempio
mentre pregava Iddio,
bella e fatale un giovine
offriasi al guardo mio...
se i labbri nostri tacquero,
dagl'occhi il cor, il cor parlò.
![](111026-rigoletto388.JPG)
Partì... il mio core aprivasi
a speme più gradita,
quando improvvisi apparvero
color che m'han rapita,
e a forza qui m'addussero
nell'ansia più crudel.
![](111026-rigoletto392.JPG)
RIGOLETTO:
(Solo per me l'infamia
a te chiedeva, o Dio...
ch'ella potesse ascendere
quanto caduto er'io...
![](111026-rigoletto400.JPG)
Piangi! piangi fanciulla, fanciulla piangi...
scorrer, scorrer fa il pianto sul mio cor.
![](111026-rigoletto402.JPG)
Usciere:
Schiudete... ire al carcere Monteron dee.
![](111026-rigoletto403.JPG)
MONTERONE: (fermandosi verso il ritratto del Duca)
Poichè fosti invano da me maledetto,
nè un fulmine o un ferro colpiva il tuo petto,
![](111026-rigoletto407.JPG)
felice pur anco, o duca, vivrai!...
![](111026-rigoletto412.JPG)
RIGOLETTO:
No, vecchio t'inganni... un vindice avrai!
![](111026-rigoletto416.JPG)
RIGOLETTO: (con impeto volto al ritratto)
Sì, vendetta, tremenda vendetta
di quest'anima è solo desio...
di punirti già l'ora saffretta,
che fatale per te tuonerà.
Come fulmin scagliato da Dio,
te colpire il buffone saprà.
![](111026-rigoletto420.JPG)
GILDA:
O mio padre, qual gioja feroce
balenarvi ne gl'occhi vegg'io!..
Perdonate, a noi pure una voce
di perdono dal cielo verrà,
(Mi tradiva, pur l'amo, gran Dio!
per l'ingrato ti chiedo pietà!)