La barriera d'Enfer
Ohè, là, le guardie!... Aprite!... Ohè, là!
Quelli di Gentilly!... Siam gli spazzini!...
- Voi da che parte andate?
- A San Michele!
- Ci troverem più tardi?
- A mezzodì!
Sa dirmi, scusi, qual'è l'osteria... dove un pittor lavora?
Mimì?!
Quando s'è come voi non si vive in compagnia.
Son lieve a Musetta ed ella è lieve
a me, perché ci amiamo in allegria...
Canti e risa, ecco il fior
d'invariabile amor!
RODOLFO
(Esce dal Cabaret ed accorre verso Marcello.)
Marcello. Finalmente!
Qui niun ci sente.
Io voglio separarmi da Mimì.
MARCELLO
Sei volubil così?
Già un'altra volta credetti morto il mio cor
Tu sei geloso. Collerico, lunatico, imbevuto
di pregiudizi, noioso, cocciuto!
Ebbene no, non lo son. Invan nascondo
la mia vera tortura.
Amo Mimì sovra ogni cosa al mondo,
io l'amo, ma ho paura, ma ho paura !
Mimì è tanto malata!
Ogni dì più declina. La povera piccina è condannata!
Che? Mimì! Tu qui?
M'hai sentito?
Vien là nel tepor!
D'onde lieta uscì
al tuo grido d'amore,
torna sola Mimì
al solitario nido.
Ritorna un'altra volta
a intesser finti fior.
Addio, senza rancor.
Le poche robe aduna che lasciai
sparse. Nel mio cassetto
stan chiusi quel cerchietto
d'or e il libro di preghiere.
Involgi tutto quanto in un grembiale
e manderò il portiere...
- Bada, sotto il guanciale
c'è la cuffietta rosa.
Se... vuoi... serbarla a ricordo d'amor!...
Addio, senza rancor.
Soli d'inverno è cosa da morire!
Soli! Mentre a primavera
c'è compagno il sol!
Vuoi che spettiam
la primavera ancor?
Ci lasceremo alla stagion dei fior...
MARCELLO
(dal mezzo della scena, gridando:)
Vipera !
MUSETTA
Rospo !
(Esce.)
MARCELLO
Strega !
Fine Atto III