Il Quartiere latino
Aranci, datteri! Caldi i marroni!
Ninnoli, croci. Torroni! Panna montata!
Caramelle! La crostata! Fringuelli
passeri! Fiori alle belle!
Falso questo Re! Pipa e corno quant'č?
Copia rara, anzi unica: la grammatica Runica!
Oh, la crostata! Panna montata!
Eccoci qui Questa č Mimė, gaia fioraia.
Il suo venir completa la bella compagnia
Ecco i giocattoli di Parpignol!
Come! qui fuori? Qui?
Vien, Lulų! Vien, Lulų!
Domandatelo a me.
Il suo nome č Musetta;
cognome: Tentazione!
Per sua vocazione
fa la Rosa dei venti;
gira e muta soventi
e d'amanti e d'amore.
E come la civetta
č uccello sanguinario;
il suo cibo ordinario
č il cuore... Mangia il cuore!...
Per questo io non ne ho pių...
Passatemi il ragų!
ALCINDORO
(con comica disperazione)
Zitta! zitta! zitta!
Modi, garbo!
Quando men vo soletta per la via,
la gente sosta e mira
e la bellezza mia tutta ricerca in me
da capo a pie'...
... ed assaporo allor la bramosia
sottil, che da gli occhi traspira
e dai palesi vezzi intender sa
alle occulte beltā.
Cosė l'effluvio del desėo tutta m'aggira,
felice mi fa!
So ben: le angoscie tue non le vuoi dir,
ma ti senti morir!
Qual dolore, qual bruciore!
ALCINDORO
Dove?
(Si china per slacciare la scarpa a Musetta.)
MUSETTA
(mostrando il piede con civetteria)
Al pie'!
MUSETTA Marcello!
MARCELLO Sirena!
RODOLFO, SCHAUNARD e COLLINE
(con sorpresa alzandosi assieme a Mimė)
Il conto?
Chi l'ha richiesto?
Il mio conto date a me.
Presto, sommate quello con questo!
E dove s'č seduto ritrovi il mio saluto!
Fine Atto II