| Scena ottava  Trio
  Edoardo
 (Edoardo entra con frenata ira, e sempre
 con sarcasmo, e detti segnando Fannì)
 Quell'amabile visino,
 quell'occhietto amorosetto,
 quel complesso sì perfetto
 e di grazie, e di beltà,
 lo creò per altri amore;
 
 (marcato)
 
  Caro mio, per voi non fa:
 Vi consiglio, ma di core,
 ritornare al Canadà.
 
 Slook
 (prendendo la mano ad Edoardo
 e stringendola fortemente)
 Ma, signor, che c'entra lei,
 dica un po', ne' fatti miei?
 
 Fannì
 Ei lo fa per compassione
 delle amiche sue persone.
 
 Edoardo
 Perché molto m'interessa
 e per voi, per me, e per essa.
 
  Slook
 (alterato)
 Ma quest'è una mercanzia
 di mia tutta proprietà.
 Vado a dirlo a sir Tobia,
 e ragion m renderà.
 
 Edoardo
 (fiero)
 Guai a voi se gli parlate!
 
 Fannì
 Con prudenza, e simulate.
 
 Slook
 Ma quest'è soverchieria.
 
 Edoardo
 È una gran premura mia.
 
 Slook
 Voi chi siete?...
 
 Edoardo
 Lo saprete.
 
 Slook
 (a Fannì)
 Dite voi...
 
 Fannì
 Già inteso avete.
 
 Slook
 La cambiale parla chiaro.
 
 Edoardo
 Rinunziarla, amico caro.
 
  Slook
 (con foco)
 Rinunziar! Son Slook... e poi...
 
 Edoardo
 (fiero)
 Non parlate: guai a voi!
 
 Slook
 (turbato)
 Minacciate!
 
 Fannì, Edoardo
 Sì, tremate.
 
 Slook
 Ma perché? Ma che sarà?
 A tre
  Fannì
 (prestissimo)
 Non mi piacete, non mi prendete,
 non vo' sposarvi, vi pentirete.
 Se questa mano voi stringerete
 saprà cavarvi quei brutti occhiacci
 un vero inferno vi schiuderà.
   
 Edoardo
 (fiero)
 La rinunziate, a me cedete.
 Guai se parlate, la rinunziate.
 Io saprò pungervi ben ben le vene,
 vi mando in lettera al Canadà.
   
 Slook
 Oh, me meschino! Povero Slook!
 Grazie, signore; oh, che buon core!
 Cavarmi gli occhi! Misericordia!...
 Oh, che demoni son questi qua!
 
 (partono)
 
 Scena nona  Recitativo e Aria
 Norton
 Non si farà: non si farà, sta certa,
 Questo bel matrimonio.
 
  Clarina
 E sir Tobia ordina intanto,
 fa i preparativi,
 colla speranza che l'americano
 accetti miss Fannì
 
 Norton
 Lo spera invano
 sono tanti li fili tesi
 al povero diavolo,
 son tali i timori,
 i sospetti a' quali è in preda,
 che disperato il povero selvaggio
 del Canadà tornerà a fare il viaggio.
 
 Clarina
 Ma si può dar pazzia
 Peggior di quella del signor Tobia!
 
 Norton
 L'americano è semplice, ha creduto
 che le spose in Europa
 siano manifatture da negozio:
 E in parte non s'inganna.
 
  Clarina
 Io vado intanto
 presso miss: tu sta attento dal tuo canto:
 io son interessata
 per questi innamorati: poveretti!
 Dopo tanto soffrir e tanti stenti,
 Alla fin li vorrei veder contenti.
   Anch'io son giovane,
 anch'io lo provo,
 spesso al medesimo
 caso mi trovo,
 e so per pratica
   Che cosa è amor.
 Allor che s'ama
 di vero affetto,
 sempre si brama
 il caro oggetto,
 ei sol può renderci
 contento il cor.
 
 Scena decima  Recitativo
 Norton
 Eccolo appunto: pare pensieroso.
 
  Slook
 (uscendo)
 Ehi, di grazia, signore,
 Bramerei di parlar a sir Tobia.
 
 Norton
 Io credo ch'ora in casa egli non sia.
 Ma di grazia, scusate,
 avete già concluso, conoscete
 voi bene il capital che acquisterete?
 
 Slook
 Credo già di conoscerlo.
 
 Norton
 (marcato)
 Siate cauto
 
 Slook
 Perché?
 
 Norton
 Potrebbe darsi che fosse ipotecato
 
 Slook
 (sorpreso)
 Ipotecato!
   
 Norton
 Ma in parola d'onore,
 non me fate alcun motto;
 addio, signore.
 
 (parte)
 
 Scena undicesima  Reziario e Duo
  Slook
 Ipotecato! Diavolo!
 Madama colla decenza,
 e i ma, che vuol cavarmi gl'occhi;
 il dolce amico che mi prega,
 e vuol pungermi le vene!...
 Oh, in qual razza di mondo son mai giunto!
 
 Tobia
 Dov'è!
 
 Slook
 (fra sè)
 Or quest'altro!
 Viene in un buon punto!
 
  Tobia
 Caro amico! Lasciate ch'io v'abbracci:
 Abbiamo buone nuove?
 
 Slook
 Buonissime.
 
 Tobia
 (ad ogni risposta di Slook,
 Tobia lo abbraccia, e bacia)
 Oh che gusto! Sicché dunque
 L'affar!...
 
 Slook
 Va a meraviglia.
 
 Tobia
 Che piacer! E mia figlia?...
 
 Slook
 Bella assai.
 
 Tobia
 L'età?...
 
 Slook
 Giusta.
 
 Tobia
 Le maniere?...
 
 Slook
 Obbliganti.
 
 Tobia
 Oh che consolazione!
 
 Slook
 (fra sè)
 Bacia, bacia.
 
 Tobia
 E per le proporzioni?
 
 Slook
 Fatte apposta.
 
 Tobia
 Temperamento?
 
 Slook
 Quello che ci vuole.
 
 Tobia
 Dunque ella è vostra sposa:
 Tutto confronta agli ordini del foglio
   
 Slook
 (seccamente)
 C'è una difficoltà
 
 Tobia
 Che?
 
 Slook
 Non la voglio.
 
 Tobia
 (colpito)
 Oh!
 
 Slook
 Ma!
 
 Tobia
 Diavolo!
 Dunque non vi piace?
 
 Slook
 Anzi, molto.
   
 Tobia
 E perché non la sposate?
 
 Slook
 Se fossi pazzo!
 
 (fra sè)
 
 Mi son cari gli occhi;
 Madamina decenza me li cava.
 
 Tobia
 (fra sè)
 Le piace, e non la vuole! Cospettone!
 (a Slook)
 Ma almeno una ragione!...
 
 Slook
 Oh peggio!
 
 (fra sè)
 
 Il dolce amico
 mi punge allor le vene.
 
 Tobia
 Io butto foco!
 
 Slook
 Butta pur!
 
 Tobia
 Oh, alle corte,
 o sposarla, o parlar.
 
 Slook
 Né l'un, né l'altro.
 
 Tobia
 Dunque!...
 
 Slook
 Non vi scaldate: Flemma.
   
 Tobia
 La sposerete?
 
 Slook
 La sposerei... ma!
 
 Tobia
 Ma!
 
  Slook
 Flemma: quel ma vuol dir
 che ci ho una gran difficoltà.
 
 Tobia
 (con foco prestissimo)
 Dite presto,
 dove sta questa gran difficoltà?
 
 Slook
 (con placidezza)
 Oh ci sta,
 ma non si sa, e nemmeno si saprà.
 
 Tobia
 (crescendo)
 Ella ha tutti i requisiti,
 e non trovo in lei mancanze.
 
 Slook
 (con più flemma)
 Forse troppo, anzi, abbondanze,
 ma, cor mio, per non fa.
 
 Tobia
 (con tutta forza)
 Mantenete la parola,
 Non si viene con inganni.
 
  Slook (con sopra)
 Sono qua a pagarvi i danni,
 e così si finirà.
 
 A Due
 
 Tobia
 Questo è un procedere da americano,
 ma di ficcarmela si spera invano.
 La figlia è in ordine,
 la carta canta,
 e il signor flemma la sposerà.
 
 Slook
 Questo è un precedere da uomo onesto.
 Vi pago il debito,
 né cerco il resto.
 
 (fra sè)
 
 Non sa che vogliono
 cavarmi gli occhi;
 non me li cavano per verità.
 
  Tobia
 (amaramente)
 Signor americano!
 
 Slook
 (placido)
 Signor europeo!
 
 Tobia
 Voi dunque avete voglia di morire?
 
 Slook
 Grazie al cielo, non ho questa intenzione
 
 Tobia
 Vo' darvi una lezione
 Perché impariate
 ad esser di parola
 
 Slook
 (fra sè)
 Ohimè! Che anche il papà!...
 
  Tobia
 (in aria di millanteria e cava un guanto,
 e lo getta a Slook ch'è immobile né sa
 che significhi)
 Spada, o pistola...
 
 A due
 
  Ecco il guanto,
 v'aspetto fra un'ora;
 vi consiglio di far testamento.
 Della rabbia non vedo, non sento...
   Ah! Eh! Ih!... sì, vi voglio ammazzar.
 
 Slook
 Grazie tante!
 
 (fra sè)
 
  M'imbarco fra un'ora:
 Occhi... a morte...
 che bel complimento!
 Non si cavano:
 e fo giuramento,
 Che vuò intero alla patria tornar.
 
 (partono)
 
 Scena dodicesima  Recitativo
  Clarina
 Venite, sono andati
 
 Fannì
 Com'erano scaldati!
 Io per me credo che il buon american
 n'avrà abbastanza
 
 Clarina
 Anch'io son persuasa
 che senza sposa
 abbia a tornar a casa
 
 Edoardo
 Oh mia Fannì!
 
 Fannì
 Caro Edoardo!
 
 Edoardo
 Ebbene,
 vedesti più l'american?
 Pretende ancora di sposarti?
 
 Fannì
 Io gli ho mostrata tanta avversion,
 gli ho fatto sì graziose minaccie!
 
 Edoardo
 Io l'ho pregato con sì buona maniera
 a rinunziarti!
 
 Clarina
 Pover'uom,
 io lo credo ben pentito!
 
 (parte)
 
 Edoardo
 Ei prederà sicuro altro partito.
 
 Fannì
 Oh, s'io divento tua!...
 
  Edoardo
 (Edoardo prende la mano di Fannì e
 la bacia con tutto trasporto)
 Speriamo.
 
 Scena tredicesima  (Slook viene sulla porta, li vede, si ferma, sorride, e avanzando)
 
  Slook
 Bravi!
 
 Fannì
 (si volge, ritira la mano, fa un inchino,
 e accennando di cavargli gli occhi)
 Serva sua!...
 
 (per partire)
 
 Edoardo
 Servitore
 
 Slook
 Servo anch'io.
 Poso chiedere un favore?
 
 Fannì
 (grave)
 Che v'occor?
 
 Edoardo
 (burbero)
 Che cercate?
 
 Slook
 Dite, in prima:
 Ognun qui mi vuol morto.
 Son sicuro un quarto d'ora
 dalle vostre mani?
 
 Edoardo
 Voi non siete già in mezzo a americani
 
  Slook
 (serio)
 Lo so.
 Un americano non avria minacciata
 in propria casa a un ospite la vita.
 
 Edoardo
 (fra sè)
 Che rimprovero è questo!
 
 Fannì
 (fra sè)
 Io son stordita.
 
 Slook
 Ma lasciamo da parte siffatte gentilezze,
 Madamina, voi, che senza saper
 qual colpa io m'abbia,
 mi faceste quel dolce complimento,
 quale morte dev'essere la mia?
 
 Fannì
 Io non bramo la morte a chi che sia.
 
 Slook
 Ma poco fa... vi ricordate?...
 
 Fannì
 Allora vi parlava un'amante disperata.
 
 Slook
 È dunque ver
 che siete ipotecata?
 
 Fannì
 (abbassa gli occhi)
 Ma!
 
 Slook
 E l'acquirente!...
 (Fannì gira gli occhi su Edoardo e sospira)
 
 Ora capisco bene perchè voleva
 pungermi le vene.
 
 Edoardo
 Ah! Trasportato dalla gelosia...
 
 Slook
 Che bestiaccia è costei?
 Ma andiamo avanti.
 E perché presentarmi la cambiale?
 
  
FannìSforzata da mio padre...
 
 Slook
 Povera Miss!
 Ma che paese è questo!
 Anche i padri che sforzano le figlie!
 E il vostro sa che amate
 il dolce amico?
 
 Fannì
 Non ardimmo parlargliene finora.
 
 Edoardo
 La mia fortuna è troppo disuguale
 al ricco stato suo.
 
 Slook
 (pensa, passeggia, cava le due lettere,
 le esamina, sorride, guarda Fannì ed
 Edoardo)
 Non c'è altro male?
 
 Edoardo
 Che mai pensa?
 
 Fannì
 Che fa?
 
  Slook
 (prendendoli per mano)
 Ragazzi miei,
 Venite qua, sentite:
 Io cercavo una moglie, calcolando
 Che mi fruttasse eredi; dopo quello
 Che in materia di donne ho visto e inteso
 Me ne passò la voglia: null'ostante,
   Miss, voi mi siete cara,
 Quel giovane mi piace, e compatisco
 In voi l'età e l'amore.
 Io sono ricco
 E vo' farvi felici: ecco,
 io vi cedo,
   E giro la cambiale...
 il vostro nome?...
 
 Edoardo
 Edoardo Milfort.
 
 Slook
 (va al tavolino e scrive)
 E per me all'ordine S. P.
 Del Sir Edoardo Milfort. Slook.
 
 (gli dà la lettera)
 
  Per dritto Miss
 è vostra da tal punto:
 D'istituirvi erede mio prometto:
 Ammazzatemi adesso, io vel permetto.
 
 Edoardo
 Ah, signor!
 
 Fannì
 Uomo raro!...
 
 Edoardo
 La mia gioia! La mia riconoscenza...
 
 Fannì
 La sorpresa, il contento...
 
 Slook
 Basta, basta, tacete.
 
  Fannì
 Come tacer, come frenare i moti
 D'un cor riconoscente
 che ci deve il piacer
 che in petto or sente?
 Vorrei spiegarvi il giubilo
 che fa brillarmi il core;
 provo sì dolci palpiti!...
 Un così raro ardore!...
   Oh Dio! Rapita l'anima
 esprimersi non sa.
 Un soave e nuovo incanto
 mi seduce in tal momento;
 e l'idea del mio contento
 di piacer languir mi fa.
 
 (poi con trasporto, crescendo)
 
  Ah, se amor voi conoscete,
 ben comprender mi potreste!...
 Se a provarlo arriverete,
 qual piacer ne sentirete!...
 Quando s'ama e che si brama...
 si sospira... si delira...
 il pensier... il cor... la mente...
 vola... accendessi... si sente!...
 Ma poi c'è quel tal momento
 Che ci viene a consolar...
 
 (rimettendosi)
 
  Perdonatemi, signore,
 mi fa amore delirar.
 Ah, nel sen di chi s'adora
 non ci resta che bramar.
 
 (parte con Edoardo)
 
 Scena quattordicesima  SlookEppur lo cred'anch'io, che il far del bene
 sia il contento maggiore
 per chi sì bel dover sente nel cuore.
 
 (parte)
 Scena quindicesima  (Tobia preceduto da un servo, che porta due pistole e due spade)
 
  Tobia
 Metti là tutto, e parti.
 Senti: avverti mia figlia che l'aspetto.
 
 (il servo mette sul tavolino le pistole
 e le spade, poi parte, dopo l'ordine)
 
 Oh, qui c'è sotto
 un qualche grande imbroglio:
 ed io scoprirlo e vendicar me voglio.
 Ma quel signor american! Per Bacco!
 Le piace, e poi non la vuol più! Buffone!
   Con quella flemma!...
 Con quei ma! È un'azione!...
 Ma l'ha da far con me: son sì arrabbiato
 che al primo colpo già l'ammazzo.
 Adagio: e s'egli invece ammazza me?
 Potrebbe darsi un tal caso, brutto caso!
 E allora che figura fo io?
 Morto! Oh, vergogna!
 Qui pensarci bisogna: quasi quasi mi pento.
 Se valesse una bravata!...
 Egli è piuttosto semplice... tentiamo:
 e intanto il Rodomonte a far pensiamo.
 
  (si assetta il capello rivolto, si cinge la
 spada, acciglia gli occhi, passeggia da
 spaccone)
 
  Porterò così il capello,
 torcerò gli occhi, e la faccia,
 ed in aria di minaccia,
 camminando il guarderò.
 Figuriam ch'abbia paura,
 della truce mia figura,
 
 (finge tutta l'azione e le
 parole dell'avversario)
 
  cavo fuor la spada allora
 "ed il trema, e si scolora".
 Fuor la spada!...
 "Ei non risponde."
 Riparate...
 "si confonde".
 Corpo di...
 "non v'alterate".
 Già v'infilzo...
 "no aspettate"
 Non c'è scampo...
 "aiuto!"
 la!
 "Ahi! Son morto"
 e morto è già.
   L'ho passato a parte a parte...
 Quanto sangue!
 Oh il brutto morto!
 Ti sta ben...
 
 (Slook in berretto, e lunga pipa, fumando,
 tenendone un'altra sotto il braccio, lo vede, si
 ferma e ride: depone la pipa, prende una pistola,
 e va dietro a Tobia invasato della sua azione)
 
 Slook
 (presentandogli la pistola)
 Ma son risorto.
 E a servirvi sono qua.
 
  Tobia
 (sorpreso, intimorito, immobile)
 Ah!
 
 A Due
 
 Slook
 In più nobile maniera
 Io vi vengo ad ammazzar.
 
 Tobia
 Non si viene in tal maniera
 le persone a soverchiar.
 
 (fra sè)
 
 Parmi quasi aver paura,
 ma non voglio farmi star.
 
 Slook
 (fra sè)
 Egli ha un poco di paura,
 seguitiamo il nostro affar.
 
 (in alta voce)
 
 Adunque al campo!
 
  Tobia
 (esitando)
 E voi volete... propriamente... morir!...
 
  Slook
 Decisamente... Vi voglio soddisfar.
 Io sono lo sfidato.
 E scelsi l'armi: andiamo.
 
 (prende l'altra pipa)
 
 Ah, tanto fa! Ci siamo.
 
 (bravando)
 
 Al campo...
 
 (ridendo, fra sé)
 
 Si, a fumar
 
 Slook, Tobia
 Vedrete i torti miei com'io so vendicar.
   Scena sedicesima    FannìQual'ira oh, ciel, v'accende,
 dove frementi andate?
 Per amor mio restate,
 frenate quell'ardor.
 
 Tobia
 Lasciami: vo a punirlo.
 
 Clarina
 Unitevi con noi.
 
  Slook
 Io vado a divertirlo.
 
 Tobia
 Per causa tua...
 
 Slook
 Per voi...
 
 Fannì
 Almen per compassione.
 
  Clarina
 Calma, signor padrone.
 
 Tobia
 Basta guardala, e poi...
 
 Slook
 Lo so ch'è un buon boccone: Ma!...
 
 Tobia
 (arrabbiato)
 Ancor dei ma! Venite!
 
 Slook
 (ridendo)
 Con flemma: andiam.
 
 Fannì
 Sentite: Vi plachi il mio dolor.
 A Quattro
 Tobia
 Quel ma mi desta gl'impeti,
 che provi il mio furor.
 
  Fannì, Clarina
 Deh, moderate gl'impeti,
 calmate quel furor.
 
 Slook
 (ridendo)
 Gli passeranno gl'impeti,
 si calmerà il furor.
 Scena diciassettesima
e ultima   Edoardo(a Tobia)
 Vi prego un momento,
 signore, a fermarvi,
 io debbo parlarvi d'altissimo affar.
 
 Tobia
 Vo a battermi adesso,
 fra poco tornate.
 
 Edoardo
 (presentandogli la lettera)
 Potreste morire, e pria che moriate,
 a vista, vi prego, di farmi pagar.
 
 Tobia
 Quest'è un'insolenza...
 
 Slook
 Abbiate pazienza...
 
  Tobia
 Ehi, Norton,
 quell'uomo a vista spicciate.
 
 Clarina
 (fra sè)
 Scabroso è il momento!
 
 Slook
 (fra sè)
 Vuol esser graziosa!
 
 Fannì
 (fra sè)
 Comincio a tremare.
   
NortonSignore, scusate, in cassa tal fondo
 non posso trovar.
 
 Tobia
 Ma diavolo! E come!
 Che somma!...
 
 (gli presenta la lettera
 dalla parte del giro)
 
 Norton
 Tenete!
 
  Tobia
 Che vedo! Che sento!
 Quest'è un tradimento,
 Sì: tutti a tradirmi uniti vi siete!
 Su: presto in ritiro:
 mi vo' vendicar.
 
  Fannì Ah padre!...
 
 Tobia
 In ritiro.
 
 Edoardo
 Signore...
 
 Tobia
 Sortite.
 
 Norton
 Ma almeno...
 
 Tobia
 Tacete...
 
 Clarina
 Guardate...
 
 Tobia
 Finite.
 Tu... lei... voi...quel...l'altra...
 Vo' ognun castigar...
 
  Fannì, Edoardo
 Clarina Norton
 Vi prego a calmarvi,
 voler perdonar.
 
 Slook
 (depone la pipa e facendosi avanti)
 Or che avete ben gridato,
 e vi siete ben sfogato,
 posso dirvi una parola,
 mi volete u po' ascoltar?
 
 Tobia
 Cosa dirmi voi potete?
 
 Slook
 Che voi solo il torto avete.
 
 Tobia
 (con fuoco)
 Torto io?
 
 Slook
 Flemma: sì, torto.
 
 (lo prende sotto il braccio e con confidenza)
 
 E da farvi vergognar.
 Vostra figlia è un capitale
 e sforzato,
 e ipotecato...
 
 Tobia
 Ma...
 
 Slook
 Zitto:
 ho appena cominciato.
 Io potevo protestarvi,
 e alla borsa danneggiarvi:
 ho scoperto un acquirente,
 ed, io senza perder niente,
 ho girato la cambiale,
 e ceduto il capitale,
 che fruttare in capo a un anno
 un nipote vi farà.
 
  Tobia
 La mia figlia a un computista?
 
  Slook
 Siete ben di corta vista?
 Sir Milfort n'è innamorato:
 Miss d'amarlo m'ha svelato:
 M'informai che
 è un uom d'onore;
 cosa far contro l'amore?
 Taccio io: voi pur tacete:
 E al mio erede concedete
 quell'amabile beltà.
 
 Tobia
 (pensoso)
 Uom onesto!
 Vostro erede!
 
 Slook
 Ve ne faccio piena fede!
 
  Fannì
 Caro padre, se m'amate!
 
 Edoardo
 Ah signor, me l'accordate...
 
 Clarina
 Deh, arrendetevi, signore...
 
 Norton
 Siate tanto di buoncore!...
 
 Slook
 (gridando)
 Ci vuol tanto a dire un sì?
 
  
TobiaSì: sposatevi.
 
 (li unisce)
 
 Tutti
 Oh! Così!
 
 Edoardo
 Tu sei mia!
 
 Fannì
 Tu mio!
 Oh contento!
 
  Slook
 (con compiacenza)
 Abbiam fatto un bel negozio
 nella lor felicità!
 
 Tobia
 Abbracciatemi: giudizio;
 e il negozio bene andrà.
 
  Tutti
 Come consola il core
 un fortunato amore!
   Brillar fa una bell'anima
 l'altrui felicità!
   FINE 
  
            
            
            
          Scene Pietro Paroletti
 Scenografi realizzatori
 Alice Benazzi - Martino Bonanomi - Riccardo Massironi - Marco 
          Menegaldo -  Ilaria Mozzambani - Elena Precida - Stefano Zullo
 Attrezzeria
 Paola Danesi - Linda Riccardi
 Costumi
 Matteo Monico
 Costumisti realizzatori
 Agnese Caffi - Gisella Cappelli - Claudia Corona - Gerlando Dispenza-  
          Mattia Federici - Marta Pinto -  Eloisa Libutti - Corrado Mariani - 
          Isabella Nardelli - Rugile Norkute - Ippolita Valentinetti
 Luci
 Gabriele Giromella
 Assistenti
 Clara Abbruzzese - Francesca Casati
 Regia Beppe Navello
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