| Scena quinta  TobiaPresto, presto.
 
 Fannì
 (a Edoardo)
 Ah, ch'è lui! Se ti vede!
 
 Tobia
 (Più vicino)
 Pronti, tutti...
 
 Edoardo
 Che far!
 
 Fannì
 Poveri noi!
 
 Tobia
 (uscendo)
 Norton... Fannì... qua ognun...
 
 (vede Edoardo e sospettoso
 con impeto:)
   
Chi siete voi?...
 Che fate? Che volete in questa casa?
 Con qual fin? Con qual vista?
 
 Fannì
 Egli!...
 
 Edoardo
 Signore...
 
 (confusi)
 
 Norton
 È il nuovo computista
 
 Tobia
 (guardandolo)
 Troppo giovine... e poi troppo moderno.
 
 Norton
 Peggio pel suo carattere.
   
 Edoardo
 Son pronto a uniformarmi agli usi vostri.
 
 Tobia
 Bravo!
 Ha una fisionomia che... non c'è male;
 Norton v'istruirà.
 
 Fannì
 (fra sè)
 Respiro
 
 Tobia
 Intanto tieni, mia figlia cara,
 tra momenti arriverà persona forestiera,
 gli farai buona cera, e gli darai
 queste lettere...
 
 (Tobia prenderà la lettera dal libro la
 piegherà, e, cavandone un'altra, le
 darà a Fannì)
 
 Fannì
 E chi è?
 Ma io... ma poi...
 
 Tobia
 La tua fortuna è fatta... ah!
 La carrozza... Egli è qua:
 vo' a incontrarlo: servitori,
 
 (escono servi e agenti)
 
 A basso... qua... su... fuori
 Ah, lo vedrete...
 Fannì, allegra!
 
 (parte coi servi allegrissimo)
   
 Fannì
 (fremente)
 Ah, soffrir non so...
 
 Norton
 Prudenza!
 
 Edoardo
 Lascia operare a me.
 
 Fannì
 Ma che farai?
   
 Edoardo
 Fidati a un cor che t'ama, e lo vedrai.
 Scena sesta  Cavatina   
 (vari servitori, che precedono Slook, vestito
 a capricciosa caricatura, ma grave: altri
 che si inchinano: egli entra imbrogliato,
 difendendosi dagli agenti e da Tobia che
 cercano levargli il cappello e il bastone,
 e vogliono baciar gli le mani, che ritira)
   
 Slook
 Grazie... grazie... caro amico!
 Troppo presto, adagio, dico:
 Quieti un po': che complimenti!
 M'imbrogliate, buone genti:
   Non vo avanti... son confuso...
 So ancor io d'Europa l'uso.
 Flemma dunque, ed incomincio,
 come va, a complimentar.
 
 (si ritira alla porta, si rimette il capello
 in testa, e poi se lo leverà inchinandosi
 con semplice caricatura)
 
 Fannì, Edoardo
 Norton, Clarina
 (fra sè)
 Che figura! Che maniere!
 Mi fa ridere e arrabbiar!
 
 Slook
 Prima il padron di casa
 saluto, bacio, e abbraccio.
 Lo stesso cordialmente
 colle signore io faccio...
   
 (va per abbracciarle, ma
 le signore si ritirano)
 
 Come!
 Non s'usa forse
 le donne qui abbracciar?
 Ohimè!
 Che usanza incomoda!
 Che brutto conversar!
 Benedetta sia la nostra
 innocente libertà!
   Sans facons tra noi si mostra
 cuor aperto, amica faccia:
 Sì, si bacia, sì, s'abbraccia,
 né s'offende l'onestà.
   Donne belle, donne care,
 più buonine, per pietà.
   Non mi fate ritornare
 senza gusto al Canadà.
   Sicché dunque istruitemi: non voglio
 far cattive figure: a quel che vedo
 in Europa v'è in tutto affettazione.
 
 Fannì
 (fra sè)
 Caro l'american!
 
 Tobia
 Dite benone.
 Viva pura la bella
 semplicità d'America!
   
 Slook
 (segnando Fannì)
 Chi è quella piccante signorina!
 
 Tobia
 Vi pare? Essa ha una lettera per voi
 di raccomandazione.
 
 Slook
 La servirò con tutto il core.
 
 Edoardo
 (fra sè)
 Io fremo
 
 Fannì
 (fra sè)
 Chetati
 
 Slook
 E voi per me trovate ancora
 nessun capo a proposito?
 
 Tobia
 Anzi spero
 che appena voi la mostra visto avrete,
 tutto conchiuderete.
 
 Slook
 Tanto meglio!
 Un bravo negoziante
 dev'esser spicciativo.
 
  Tobia
 Ora spicciate là quella signorina.
 Accompagnate, Norton,
 il computista a' suoi doveri.
 
 (poi sorridendo a Slook)
 
 Servitela, mi preme.
 
 Slook
 Volontieri
 
 Tobia
 (segnando alla destra)
 È quello il vostro appartamento.
 
 Slook
 Grazie
 
 (Tobia parte)
 
 Edoardo
 (piano e presto, fra sè)
 Oh, Fannì! In quale stato mai son io!
 
 Norton
 (ad Edoardo)
 Andiam
 
 Edoardo
 (stringendo forte la mano di Slook,
 e co' denti stretti)
 Signor Americano, addio.
 
 (parte con Norton)
 
 Scena settima  Recitativo e Duo   Slook
 Servo!
 Proprio in Europa usan
 de' complimenti strani e nuovi
 
 Fannì
 (fra sè)
 Ecco il momento decisivo
 
 Slook
 Intanto sbrighiam la Signorina;
 
 (si ferma a guardarla giovialmente)
 
 Ha un certo che... così...
 proprio è bellina
 
 Fannì
 (fra sè)
 Io non vo' certo esser la prima
 
 Slook
 Tace! Che sia decenza!
 Cominciamo noi.
 
 (le se accosta e riverisce)
 
 Servo gentile Signorina!
 
 Fannì
 (con riverenza, si tira in là,
 e occhi bassi)
 Serva!
 
 Slook
 Chi siete? Che volete?
   
 Fannì
 (gli dà le lettere)
 Leggete, e lo saprete.
 
 Slook
 (legge e si compiace)
 Concisa; brava!
 
  Fannì
 (fra sè)
 Io sono in convulsione
 
 Slook
 Ma bravo, sir Tobia! Bravo, benone!
 
 (con galanteria)
 
 Mi fareste la grazia
 D'avvicinarvi un po'...
   
 Fannì
 Così sto bene
 
 Slook
 Ma non io quanto basta;
 e quegli occhietti sempre bassi!...
 
 Fannì
 Decenza
 
 Slook
 Volea dirlo...
 Sicché dunque saprete
 già quello che contengono queste lettere?
 
 Fannì
 No!
 
 Slook
 No?
 
 (fra sè)
 
 Non ci scappa un accento di più.
 
 (in alto)
 
 Dunque ascoltate,
 C'è qualche cosa anche per voi.
 
 Fannì
 Spicciate
 
  Slook
 (legge)
 "Signor Slook:
 v'abbiamo provveduto la moglie dell'età,
 qualità, condizioni ricercate,
 con tutti gli attestati.
 Essa è l'unica nostra figlia Fannì,
 che vi esebirà la presente col confronto,
 e contrassegno della vostra:
 pagate a lei dunque a vista,
 o due giorni data,
 com'è di vostro comodo,
 i debiti e obbligazioni
 che avete incontrati.
 In fede
 Tobia Mill."
 
 Fannì
 (fra sè)
 Che avvilimento!
 
  Slook
 Ebben, cosa ne dite?
 
 Fannì
 (fra sè)
 Ah, qui ci vuol coraggio
 (in alta voce)
 E voi cosa pensate?
 
 Slook
 Far onore alla firma.
 
 Fannì
 (con forza)
 Ah, non lo fate;
 ed anzi rinunziate alla vostra cambiale
 
 Slook
 Perché?
 
 Fannì
 (con fuoco)
 Perché non sono io mercanzia per voi,
 né vi può far onore
 
 Slook
 Anzi non vidi mai capo migliore.
 Darei per sì bel fondo
 quanto possiedo al mondo:
 Tutti impiegar vorrei
 i capitali miei:
 E un cento almen per cento
 ne spero di piacer.
   
 Fannì
 Cercate un altro fondo;
 Ve ne son tanti al mondo!
 Il mio non è per voi,
 fallir potreste poi:
 In libertà lasciatemi, vi prego per piacer.
 
 Slook
 Ma, perché ciò? Spiegatevi.
 
 Fannì
 Vorrei spiegarmi... ma!
 
 Slook
 Vi spiace il matrimonio?
 
 Fannì
 Mi piacerebbe... ma!...
 
 Slook
 Son io forse un demonio?
 
 Fannì
 Non dico questo... ma!
 
 A due
 
 Slook
 per carità, signora,
 lasciamo questi ma.
 
 Fannì
 Voi non sapete ancora
 cosa vuol dir quel ma.
 
 Slook
 Sposatemi, e mi basta,
 sarà quel che sarà.
   
 Fannì
 Se il mio pregar non basta,
 so cosa ci vorrà.
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