Suzuki
(pregando)
E Izagi ed Izanami, Sarundasico e Kami...
(interrompendosi)
Oh! la mia testa!
Butterfly
(senza muoversi)
Pigri ed obesi son gli Dei giapponesi.
L'americano Iddio son persuasa
ben più presto risponde a chi l'imlori.
Butterfly
Suzuki, è lungi la miseria?
(Suzuki va ad un piccolo mobile
ed apre un cassetto cercando delle monete.)
Suzuki
(va presso Butterfly mostrandole poche monete)
Questo è l'ultimo fondo.
Butterfly
(sempre insistendo)
Perché con tante cure
la casa rifornì di serrature,
s'ei non volessi ritornar mai più?
Un bel dì, vedremo
levarsi un fil di fumo
dall'estremo confin del mare.
E poi la nave appare.
Poi la nave bianca
entra nel porto,
romba il suo saluto.
Vedi? È venuto!
Io non gli scendo incontro. Io no.
Mi metto là sul ciglio del colle e aspetto,
e aspetto gran tempo e non mi pesa,
la lunga attesa.
E uscito dalla folla cittadina
un uomo, un picciol punto
s'avvia per la collina.
Chi sarà? chi sarà?
E come sarà giunto
che dirà? che dirà?
Chiamerà Butterfly dalla lontana.
Io snza dar risposta
me ne starò nascosta
un po' per celia...
e un po' per non morire al primo incontro,
ed egli alquanto in pena chiamerà,
chiamerà: iccina mogliettina
olezzo di verbena,
i nomi che mi dava al suo venire
Tutto questo avverrà, te lo prometto.
Tienti la tua paura,
io consicura fede l'aspetto.
Butterfly
(allegramente)
il mio signor Console, signor Console.
Sharpless
(sorpreso)
Mi ravvisate?
Butterfly
(facendo gli onori di casa)
Benvenuto in casa americana.
Sharpless
Grazie.
(desideroso di spiegare
lo scopo per cui è venuto,
cava una lettera di tasca)
Ho qui...
Butterfly
(interrompendolo,
senza accorgersi della lettera)
Signore, io vedo il cielo azzurro.
Butterfly
(con grande premura)
Davvero! È in salute?
Sharpless
Perfetta
Butterfly
(alzandosi con grande letizia)
Io son la donna più lieta del Giappone.
Il ricco Yamadori
Ella è povera in canna.
I suoi parenti l'han tutti rinnegata.
Butterfly
(vede Yamadori e lo indica
a Sharpless sorridendo)
Eccolo, attenti!
Butterfly (a Yamadori)
Yamadori, ancor le pene dell'amor non v'han deluso?
Vi tagliate ancor le vene se il mio bacio vi ricuso?
Yamadori
Tra le cose più moleste
è l'inutil sospirar.
Goro (con enfasi, indicando Yamadori)
Ville, servi, oro,
ad Omara un palazzo principesco.
Butterfly (con serietà)
Già legata è la mia fede...
Goro e Yamadori (a Sharpless)
Maritata ancor si crede.
Butterfly (alzando di scatto)
Non mi credo, sono, sono!
Sharpless
(sospirando, rimette in tasca la lettera)
Il messaggio, ho gran paura,
a trasmetter non riesco.
Sharpless (serio)
Sì, così dice, ma se ad ogni momento...
Butterfly
(rimettendosi tranquilla, torna ad ascoltare)
Taccio, taccio, più nulla.
Sharpless
"Da quel tempo felice,
tre anni son passati."
Butterfly
(interrompe la lettura)
Anche lui li ha contati!
Sharpless
(riprende)
"E forse Butterfly non mi rammenta più.
Butterfly
(sorpresa molto, volgendosi a Suzuki)
Non lo rammento? Suzuki, dillo tu.
(ripete come scandalizzata le parole della lettera)
"Non mi rammenta più"!
Butterfly
(con entusiasmo)
E questo? E questo?
E questo, egli potrà pure scordare?
Butterfly
(indicando mano mano)
(con dolcezza e con un po' di agitazione)
Chi vide mai a bimbo del Giappon occhi azzurrini?
E il labbro? E i ricciolini d'oro schietto?
È nato quand'egli stava
in quel suo gran paese.
Ma voi
(accarezzando il bimbo)
gli scriverete
che l'aspetta un figlio senza pari!
E mi saprete dir s'ei non s'affretta
per le terre e pei mari!
La Chesha canterà!
E la canzon giuliva e lieta in un sighizzo finirà!
Ah! no, no! questo mai!
(buttandosi a' ginocchi davanti a Sharpless)
questo mestier che al disonore porta!
Morta! morta! Mai più danzar!
Piuttosto la mia vita vo' troncar!
Ah! Morta!
Butterfly
(con voce selvaggia)
Ah! tu menti! menti! menti!
Ah! menti!
(afferra Goro, che cade a terra,
e minaccia d'ucciderlo.
Goro emette grida fortissime,
disperate, prolungate.)
Butterfly
Dillo ancora e t'uccido!
(Colpo di cannone sulla scena)
Suzuki
Il cannone del porto!
(Butterfly e Suzuki corrono verso il terrazzo.)
Una nave da guerra...
Butterfly
Bianca, bianca...
il vessillo Americano delle stelle...
Trionfa il mio amor! il mio amor;
la mia fe' trionfa intera:
ei torna e m'ama!
(a Suzuki che l'ha seguita sul terrazzo)
Scuoti quella fronda di ciliegio
e m'innonda di fior.
Io vo' tuffar nella pioggia odorosa
l'arsa fronte.
(singhiozzando p
Tutto, tutto sia pien di fior,
come la notte è di faville.
Tutti i fior, tutti, tutti.
Pesco, viola, gelsomin,
quanto di cespo, o d'erba, o d'albero fiorì.
Butterfly
non son più quella!
Troppi sospiri la bocca mandò,
e l'occhio riguardò
nel lontan troppo fiso.
(a Suzuki)
Dammi sul viso un tocco di carminio
Dormi amor mio, dormi sul mio cor.
Tu se con Dio ed io col mio dolor...
A te i rai degli astri d'or.
Bimbo mio dormi!
Coro a bocca chiusa
(Pinkerton e Sharpless entrano
cautamente in punta di piedi.)
Pinkerton
(premurosamente a Suzuki)
Non la destar.
Suzuki
Era stanca sì tanto!
Vi stette ad aspettare tutta la notte col bimbo.
Pinkerton (turbato)
Che pena!
Sharpless
(commosso, a Pinkerton)
Ve lo dissi?
quando la man vi diede:
"badate! Ella ci crede"
Pinkerton
Oh, l'amara fragranza di questi fior,
velenosa al cor mi va.
Immutata è la stanza
dei nostri amor.
Pinkerton
Addio, fiorito asil,
Sharpless
Vel dissi, vi ricorda?
e fui profeta allor.
Pinkerton
non reggo al tuo squallor,
ah, non reggo al tuo squallor.
Fuggo, fuggo: son vil!
Addio, non reggo al tuo squallor,
ah! son vil, ah! son vil!
Kate
Lo terrò come un figlio.
Suzuki
Vi credo. Ma bisogna ch'io le sia sola accanto.
Nella grande ora... sola!
Piangerà tanto tanto!
piangerà tanto!
Butterfly (a Sharpless)
Quella donna?
Che vuol da me?
Niuno parla...
Butterfly
No: non ditemi nulla, nulla...
forse potrei cader morta sull'attimo...
Ah! quella donna
mi fa tanta paura! tanta paura!
Ah! è sua moglie!
(con voce calma)
Tutto è morto per me!
tutto è finito! Ah!
Butterfly
(disperata)
Ah! triste madre! triste madre!
Abbandonar mio figlio!
"Con onor muore chi non può serbar vita con onore."
Butterfly
Tu? tu? tu? tu? tu? tu? tu?
(con grande sentimento, affannosamente agitata)
piccolo Iddio! Amore, amore mio,
fior di giglio e di rosa.
(prendendo la testa del bimbo,
accostandola a sè)
Non saperlo mai per te
O a me, sceso dal trono
dell'alto Paradiso,
guarda ben fiso, fiso di tua madre la faccia!
che ten resti una traccia, guarda ben!
Amore, addio! addio! piccolo amor!
(con voce di pianto)
muor Butterfly...
perché tu possa andar
di là dal mare
senza che ti rimorda
ai di maturi, il materno abbandono.
E muore con uno sparo mentre la famigliola perfetta
sullo sfondo ride di un riso beffardo.
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