ATTO SECONDO
SCENA IX
Galleria nel palazzo di Flora, riccamente addobbata ed illuminata.
Introduzione
FLORA: Avrem lieta di maschere la notte: N'è duce il viscontino
Violetta ed Alfredo anco invitai.
MARCHESE: La novità ignorate? Violetta e Germont sono disgiunti.
molte signore mascherate da Zingare, che entrano dalla destra
ZINGARE: Noi siamo zingarelle Venute da lontano
D'ognuno sulla mano Leggiamo l'avvenir.
Marchese, voi non siete Model di fedeltà.
FLORA: (al Marchese) Fate il galante ancora? Ben, vo' me la
paghiate
Marchese mio, giudizio O vi farò pentir.
Gastone ed altri mascherati da Mattadori, Piccadori spagnuoli,
ch'entrano vivamente dalla destra
GASTONE E MATTADORI: Di Madride noi siam mattadori, Siamo i prodi del
circo de' tori
Alfredo! Voi!
ALFREDO: Sì, amici
FLORA: Violetta?
ALFREDO: Non ne so.
TUTTI: Ben disinvolto! Bravo! Or via, giuocar si può.
BARONE: (piano a Violetta) (Germont è qui! il vedete!)
VIOLETTA: (Ciel! gli è vero). Il vedo.
BARONE: (cupo) Da voi non un sol detto si volga A questo Alfredo.
GASTONE: Ancora hai vinto.
ALFREDO: (Punta e vince) Sfortuna nell'amore Vale fortuna al giuoco!
BARONE: Siete in sì gran fortuna, Che al giuoco mi tentaste.
ALFREDO: Oh, vincerò stasera; e l'oro guadagnato Poscia a goder
tra' campi ritornerò beato.
FLORA: Solo?
ALFREDO: No, no, con tale che vi fu meco ancor, Poi mi sfuggìa
Introduzione alla scena tra Violetta ed Alfredo in cui tenta invano
di spiegarsi ma deve invece confessare il falso, che ama cioè il
Barone
TUTTI: Ne appellaste? Che volete?
ALFREDO: (additando Violetta) Questa donna conoscete?
ALFREDO: Ogni suo aver tal femmina Per amor mio sperdea Io cieco,
vile, misero, Tutto accettar potea,
Ma è tempo ancora! tergermi Da tanta macchia bramo
Qui testimoni vi chiamo Che qui pagata io l'ho.
ALFREDO: (da sé)
Ah sì che feci! ne sento orrore. Gelosa smania, deluso amore
Mi
strazia l'alma più non ragiono. Da lei perdono - più non avrò.
GERMONT: (con dignitoso fuoco)
Di sprezzo degno se stesso rende
Chi pur nell'ira la donna offende.
Dov'è mio figlio? più non lo vedo:
In te più Alfredo - trovar non so.
TUTTI:
Ah, quanto peni! Ma pur fa core
Qui soffre ognuno del tuo dolore;
Fra cari amici qui sei soltanto;
Rasciuga il pianto - che t'inondò.
FINE ATTO SECONDO - parte seconda
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