Marco Currò, Luigi Dellatorre, Nicola Palermo,
Vincenzo Parea e Vincenzo Pellitta espongono una selezione di loro
opere, presso lo Spazio Rocco Scotellaro di Via Cesarea 49, in
ricordo di Giuseppe Franzoso nel quarto anniversario della sua
scomparsa. La mostra, che prende avvio dalle due storiche
esposizioni curate da Franzoso "Arte in Vigevano. Una storia che
continua" del 1997 e "Il percorso dell'arte vigevanese nel
novecento" del 1999, avrà titolo "Evoluzioni. Omaggio a Giuseppe
Franzoso".
INTRODUZIONE CATALOGO
di Federica Rabai
L'ideazione di questa mostra prende avvio dal desiderio di ricordare
Giuseppe Franzoso e la sua generosa attività al servizio della
cultura vigevanese, nel quarto anniversario della sua scomparsa. Le
due storiche mostre "Arte in Vigevano. Una storia che continua" del
1997 e "Il percorso dell'arte vigevanese nel novecento" del 1999,
curate e fortemente volute da Franzoso con l'intento di testimoniare
la fervida attività artistica contemporanea vigevanese, non in
contrapposizione ma in naturale continuità con la pittura, ormai
storicizzata, dei grandi artisti locali legati alla cultura
ottocentesca, rivivono oggi con
"Evoluzioni. Omaggio a Giuseppe Franzoso",
esposizione che riporta nel titolo stesso il concetto e il senso
dell'iniziativa. Marco Currò, Luigi Dellatorre, Nicola Palermo,
Vincenzo Parea e Vincenzo Pellitta che, con Fulvio Belmontesi, Italo
Peretta, Armando Peretta, Giancarlo Guido e Angelo Penza, avevano
fatto parte della mostra del 1997 tenutasi presso le sale di Palazzo
Roncalli, intendono offrire al loro mentore un tributo ricco di
riconoscenza.
Con questo gesto, i "suoi" artisti intendono riprendere l'idea di
Franzoso che stava alla base delle mostre sopra citate,
presentandogli, dopo quindici anni dalla prima volta insieme, le
loro "Evoluzioni artistiche…oltre il Duemila" e celebrando l'uomo
che più di una volta li spinse, credendo in loro, a emanciparsi, a
esplorare e approfondire la ricerca interiore e culturale fino ad
ottenere una propria essenza e personalità artistica riconoscibile.
Ci si emoziona, ancora oggi, ad ascoltare questi artisti parlare di
lui e ricordare i momenti condivisi con il loro Pino, uniti dalle
stesse passioni e dagli stessi scopi: propositore, divulgatore,
dotato di grande professionalità e molta passione, uomo tagliente,
sottile, sorridente, disponibile e dalle idee chiare. Giuseppe
Franzoso, concordano nel dire, ha avuto la capacità di svecchiare
l'Arte dai retaggi estetici e culturali dell'epoca, con i suoi
scritti, la sua attività critica e i corsi di Storia dell'Arte in
Biblioteca.
Tra i primi, ricordano, ha portato i tagli e i concetti spaziali di
Lucio Fontana a Vigevano (nel 1973), poi Calderara e Colombo
indicandoli come punti di riferimento dell'Arte Astratta. Credeva
fortemente nell'Arte contemporanea "non oggettiva", cosi la
chiamava, che considerava, insieme alla musica classica, grande
espressione di un sentimento e di una particolare emozione che
nessuna parola avrebbe potuto e saputo spiegare meglio.
Lo ricordano tutti per le idee fuori dal suo tempo, giovani
nonostante lui non lo fosse, per quell'onestà valutativa e
incondizionata che lo rese un grande critico, pur non essendo tale
di formazione. Franzoso è stato, indubbiamente, fino alla sua
scomparsa un fondamentale "pezzo di storia vigevanese" mai superato
ne' sostituito da nessuno; la città e i suoi artisti reclamano,
oggi, una figura come la sua, capace di credere nel progresso
costante di ogni tecnica artistica, di spronare i giovani artisti ad
allargarsi fuori da Vigevano e perseguire una ricerca costante e
costruttiva. Giuseppe Franzoso condusse la propria vita guardando
alla nostra storia ma, allo stesso tempo, attento al presente e
proiettandosi verso il futuro attraverso lo sguardo della disciplina
più alta in assoluto: l'espressione dell'uomo attraverso l'esercizio
dell'Arte.
INFORMAZIONI:
Spazio Rocco Scotellaro, Via Cesarea 49, Vigevano
Tel: 338-9018980
Orari: giovedì, sabato e domenica - ore 17.00/ 19.00 - Ingresso
libero
Inaugurazione: Venerdi 14 Settembre - ore 18.30
La mostra sarà accompagnata da un utile e maneggevole catalogo a
disposizione del pubblico.