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Stagioni2012/2013 
2011/2012 
2010/2011
2009/2010
 
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Teatro Moderno - Vigevano Tempo Moderno... Atto 
Secondo, 
la Stagione Teatrale 2009/2010 
 Associazione Culturale Il MosaicoTeatro Moderno, Via S.Pio V 8
 27029 Vigevano (PV)
 Cell. 348 1127776
 info@teatroilmosaico.it
 www.teatroilmosaico.it
 www.gliantinati.it
 
 
 Parte dell'incasso dell'intera stagione sarà devoluto al 
progetto di ricostruzione dei luoghi di Teatro Amatoriale in Abruzzo!
 
 
 
    
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      Segue il programma per la stagione 2009/2010 |  
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    | Novembre 2009 |  
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      | Mercoledì 25 novembre 2009 alle ore 21.00In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne,
 l'Associazione Culturale Il Mosaico e il Centro Sperimentale D’Arte di 
      Vigevano presentano:
 ”Palcoscenico: antologia di 
      teatro-parole,
 emozioni e sentimenti al femminile”
 Un viaggio attraverso danza, letteratura e teatro per riflettere sul 
      rapporto uomo-donna
 
        Danza, canzoni, letture e monologhi dipingeranno il 
        dramma di un’esperienza di violenza per lanciare un forte monito a 
        coloro che vivono situazioni di conflitto e dire che si può uscire 
        sempre dalla crisi. Una serata di riflessione su donne e violenza, ma 
        anche di speranza.Lo spettacolo rientra nell’ambito della giornata organizzata dalla 
        Consulta Femminile e dall’Assessorato alle Pari Opportunità sotto lo 
        slogan “Ti rispetto, rispettami!” che inizierà alle ore 16.00 nella Sala 
        Consiliare del Comune con la tavola rotonda “Voci di donne per le 
        donne”.
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    | Dicembre 2009 |  
      | Sabato 12 dicembre 2009 alle ore 21.00Teatro Distillato di Reggio Emilia
 "SE DEVI DIRE UNA
 BUGIA DILLA GROSSA"
 di Ray Cooney
 
       
        LO SPETTACOLOPorte che si aprono e porte che si chiudono. Anche questo è il teatro. E 
        questo è Se devi dire una bugia dilla grossa.
 Protagoniste di questo spettacolo sono appunto le porte. Grandi porte 
        che aprendosi srotolano sulla scena la trama come un lungo tappeto senza 
        fine. Un tappeto che permette ai personaggi, niente affatto surreali, di 
        giocare, di mentire e di scappare, costruendo per la commedia un'anima 
        fatta di paradossi.
 Colpi di scena, gag, equivoci e battibecchi si susseguono coinvolgendo 
        il pubblico in una successione di sane risate. Fino a quando il tappeto 
        finisce e la bugia, come sempre, arriva al capolinea.
 La vicenda si sviluppa tra qualche oggetto e una scena minimale, fatta 
        di un materiale povero e nobile, proprio come i nostri protagonisti: la 
        stoffa. Ed è su metri e metri di stoffa che gli attori dipingono spazi 
        delimitati semplicemente da giochi di luce.
 Un albergo di lusso, una tresca amorosa e un equivoco sono gli 
        ingredienti base che Ray Cooney ha sapientemente miscelato per 
        realizzare, da par suo, uno degli spettacoli comici più rappresentati in 
        Europa. E se l’autore non ha fatto economia di trucchi del teatro della 
        risata, altrettanto fanno gli attori di Teatro Distillato, perché la 
        comicità non è che un mosaico di trucchi ben assortiti.
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    | Gennaio 2010 |  
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    | Febbraio 2010 |  
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      | Sabato 13 febbraio 2010 alle ore 21.00Compagnia Ronzinante di Merate (LC)
 “TUTTO SHAKESPEARE”
 di Ronzinante
 
       
        LO SPETTACOLO“Tutto Shakespeare” è un’esilarante parodia delle più famose opere di 
        William Shakespeare rappresentate da tre attori.
 Nel Primo atto vengono messe in scena Romeo e Giulietta, Tito Andronico, 
        Otello, Giulio Cesare, Antonio e Cleopatra e Macbeth. Le opere, nelle 
        forme sceniche più impensabili, sono intramezzate dal racconto e dagli 
        interventi dei tre attori che si alternano nella composizione delle 
        scene e terminano con una breve carrellata delle commedie shakespeariane 
        che vengono mescolate confusamente dai tre protagonisti per dar vita ad 
        un convulso racconto.
 Il secondo atto è dedicato esclusivamente al capolavoro di Shakespeare: 
        Amleto. Il pubblico viene coinvolto attivamente nella rappresentazione 
        che vede l’opera “recitata” sempre più velocemente fino ad arrivare a 
        farla… al contrario.
 In questo brillantissimo spettacolo che, in modo assolutamente unico, 
        celebra l’opera del più grande drammaturgo di tutti i tempi, la quarta 
        parete non esiste e gli attori parlano e interagiscono con il pubblico 
        per tutta la durata della rappresentazione.
 I tre attori si presentano con i propri nomi e dichiarano apertamente di 
        voler affrontare la sfida della messa in scena di tutte le opere di 
        Shakespeare. Fin da subito però appare evidente la totale distanza dai 
        canoni del teatro elisabettiano: anzi i personaggi vengono stravolti e 
        spesso pare di assistere ad uno spettacolo giullaresco, ad una parodia 
        dissacrante o addirittura ad un cartone animato giapponese. Gli stessi 
        attori danno l’impressione di trovarsi lì per caso e di non essere per 
        nulla organizzati su come portare a termine l’impresa. Sta di fatto, 
        però, che alla chiusura del sipario i tre saranno riusciti a regalare 
        agli spettatori l’opera completa del grande William Shakespeare.
 Si tratta dell’ultima produzione di Ronzinante: ha debuttato nel 
        dicembre del 2007 e ha già numerosissime repliche al suo attivo. Il 
        coinvolgimento del pubblico si è finora rivelata l’arma in più dello 
        spettacolo, in grado di adattarsi a qualsiasi contesto. Ha ricevuto nel 
        2008 diversi riconoscimenti tra cui il Premio come Miglior Spettacolo e 
        Miglior Attore protagonista al Festival Nazionale di Teatro Comico 
        “Bombetta d’Oro” di Altamura (BA) e Miglior Regia al Concorso di 
        Vimodrone (MI).
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    | Marzo 2010 |  
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        Sabato 20 marzo 2010 alle ore 21.00 Compagnia torinese "I Barcaioli"
 "Le voci di dentro"
 di Eduardo De Filippo.
 
         Le voci di dentro (1948)Commedia in prosa in tre atti, in italiano e dialetto napoletano, 
        rappresentata per la prima volta al Teatro Nuovo di Milano l'11 dicembre 
        1948, “Le voci di dentro” chiude il ciclo (1945-48) delle grandi 
        commedie di Eduardo: Filumena Marturano, Napoli milionaria, Questi 
        fantasmi e La grande magia. Eduardo diceva che in queste cinque commedie 
        si può leggere la storia dell'umanità.
 La “famiglia” è l'argomento principale della commedia: luogo di gelosie, 
        rancori e odi nascosti, dove la comunicazione tra i componenti è 
        impossibile, soprattutto dopo la “provocazione” di un testimone 
        visionario (Alberto Saporito) che accusa la famiglia Cimmaruta 
        dell'omicidio del suo amico Aniello Amitrano, scomparso da qualche 
        giorno.
 La denuncia porta a galla il malanimo e i sospetti fra i singoli membri 
        della famiglia, i quali si presentano alla spicciolata da Alberto per 
        fornire la loro personale versione dei fatti, accusandosi a vicenda di 
        un fatto che nemmeno è stato ancora provato.
 L'autore, con genialità, conduce il suo testimone d'accusa alla scoperta 
        di una verità profonda: l'assassinio della “parola” fondata sulla “stima 
        reciproca”, senza arrivare, tuttavia, alla necessità dell'Assurdo. 
        Perciò, l'ambiguità fantastica (realtà-sogno) si rivela, alla fine, una 
        grande trovata scenica per avvertire il pubblico del pericolo di mostri, 
        anche dentro di noi, che non investono la sfera astratta dell'esistenza 
        (i sogni), ma quella del nostro vissuto.
 Prologo 
         E' mattina: Rosa Cimmaruta, Maria la cameriera e Con- 
        cetta la custode si raccontano in cucina i sogni angosciosi della notte 
        prece- dente. Devono preparare le diverse colazioni per i membri della 
        numerosa famiglia: Pasquale, fratello di Rosa, cinquantenne malaticcio 
        mantenuto dalla procace consorte Matilde, indovina e cartomante; la loro 
        figlia Elvira, stenodattilografa, e il figlio Luigi; il vicino Carlo 
        Saporito, morto di fame, titolare di una ditta quasi fallita di 
        forniture per feste di piazza, e suo fratello Alberto che, ossessionato 
        dalle presenze delle anime dei trapassati, crea a casa Cimmaruta 
        un'atmosfera di attesa per qualcosa di imminente e, a suo giudizio, 
        inevitabile. [Gigi Nigro] |  
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      | Sabato 27 marzo 2010 alle ore 21.00Compagnia Il Mosaico/Gli Anti Nati
 "IL SERVITORE DI DUE PADRONI"
 di Carlo Goldoni
 Una grande occasione per vedere (o rivedere...) questo imperdibile cavallo 
      di battaglia delle nostre Compagnie e sostenere l'attività di una delle 
      più importanti istituzioni benefiche di Vigevano.
 Il ricavato sarà interamente devoluto all'Associazione La Fucina.
 
       
       
        Un classico della commedia dell'arte, cavallo di 
        battaglia del Piccolo Teatro di Milano dal 1947 ad oggi, è proposto dal 
        Mosaico con due variazioni significative.L'uso della maschera è riservato ai soli "zanni" Arlecchino e Brighella: 
        i servi, ancora più degli altri, conservano la propria animalità, 
        l'istinto, l'afflato primordiale e straordinario, brutale e giocoso ad 
        un tempo, che la maschera giustifica ed esalta. Condannati e protetti al 
        tempo stesso da un'incolmabile distanza tra loro e il variopinto e 
        bizzarro caravanserraglio di personaggi che animano la commedia, 
        Arlecchino e Brighella guardano il mondo dal buco della serratura, 
        capendoci poco, o troppo, mai il giusto. Il loro è un universo 
        eccessivo, iperbolico, dai movimenti ai sentimenti: un perenne gioco, 
        infantile e sfrenato, in cui l'unica cosa che conta è soddisfare la 
        voglia del momento. A qualunque costo.
 Sempre pronti alla rissa e allo sberleffo, alla tenerezza e all'amore, i 
        personaggi tutti si muovono in una scenografia minimale, fatta di pochi 
        oggetti di scena e di una pedana a più livelli che, con sapienti giochi 
        di luce e di fantasia degli attori e degli spettatori, sarà ora la casa 
        di Pantalone, ora la piazza, ora la locanda.
 La seconda, importante, novità vede l'ingresso nella storia di 
        Mirandolina e del Cavaliere di Ripafratta, giunti direttamente dalla 
        Locandiera goldoniana con armi, bagagli e dialoghi originali al seguito. 
        Una sorta di "crepa" metafisica non nella quarta, bensì in una ipotetica 
        quinta parete: quella che separa le storie l'una dall'altra, dura 
        senz'altro, ma tutt'altro che imperforabile. Dalla quale il pubblico può 
        ora scoprire cosa potrebbe succedere se la locanda di Brighella e 
        Mirandolina fosse una sola, la stessa; e le storie raccontate si 
        muovessero, parallele, lungo due binari che «per amor della stravaganza» 
        alla fine del percorso convergeranno in un unico, lieto finale.
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    | Aprile 2010 |  
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      | Sabato 17 aprile 2010 alle ore 21.00Teatro della Nebbia di Casale Monferrato (AL)
 “QUANDO IL GATTO È VIA”
 commedia brillantissima di J. Mortimer e B. Cooke
 INTERPRETI: Gigi Rossi, Tania Fontanelli, Ivana Volta,
      Fabio Fazi, Giulia Maltoni, Micaela Triga.
 TECNICI: Paolo Rosso, Alessandro Visconti,
 Giacomo Visconti, Gianfranco Soldati
 REGIA: Fabio Fazi
 
       
       
        LO SPETTACOLOLa commedia si ispira alla fortunata serie televisiva “George e Mildred” 
        andata in onda negli anni ‘70.
 Lo spettacolo è incentrato sulla descrizione ed esasperazione dei due 
        coniugi protagonisti. Giorgio è un uomo trasandato e indolente: la sua 
        pigrizia cronica si estende anche in camera da letto, con grande rabbia 
        della moglie Wilma che mal sopporta la sua sciatteria ostentata. 
        Infatti, a differenza del marito, Wilma è molto ambiziosa e tenta in 
        ogni modo di elevare il suo tenore sociale; non riuscendoci, attribuisce 
        la colpa dei suoi fallimenti alla goffaggine del marito.
 Invece, Ombretta, sorella di Wilma, conduce una vita molto agiata grazie 
        al matrimonio con Attilio, un uomo che ha fatto fortuna vendendo pesce e 
        che ostenta la sua ricchezza in modo eccessivo e volgare. La superiorità 
        sociale della sorella ed il suo atteggiamento snobistico, provocano in 
        Wilma un misto di invidia, rabbia e soggezione.
 Ombretta, convinta di essere tradita dal marito, si trasferisce di fatto 
        nella casa di Wilma e Giorgio esasperando una situazione già 
        incandescente. Attilio prova a riportarla a casa, ma nel frattempo le 
        due sorelle decidono di fare un viaggio in Francia, lasciando i due 
        uomini soli. Attilio, nonostante la riluttanza di Giorgio, intende 
        trasformare l’assenza delle mogli in una notte da passare con due 
        avvenenti ragazze che invita a casa, ma sul più bello, quando i due 
        “topi” cominciano a ballare, tornano i “gatti”! I due uomini, scoperti 
        in flagrante, cercano di rimediare con un turbinìo di bugie che 
        condurranno ad un finale travolgente ed inaspettato.
 Pur mantenendo lo humor tipicamente britannico, il regista ha scelto di 
        ambientare la vicenda in Italia, adattando situazioni, riferimenti e 
        battute per renderle più vicine al pubblico ed aumentarne il tasso di 
        comicità. Particolare attenzione è stata rivolta all’ambientazione della 
        commedia: i costumi degli attori e l’oggettistica sono originali degli 
        anni ‘70 e il laboratorio tecnico del Teatro della Nebbia ha costruito 
        una scenografia che ricalca lo stile di un appartamento di quell’epoca.
 
 GLI AUTORI
 John Mortimer, nato nel 1923, è un noto avvocato ormai a riposo che è 
        riuscito a conciliare in modo brillante la carriera forense con la 
        passione per la letteratura ed il teatro. E' autore di commedie, 
        romanzi, sceneggiature cinematografiche e televisive.
 Brian Cooke è l'autore della serie televisiva “George e Mildred” e, 
        assieme a Mortimer, ne ha scritto questa versione teatrale.
 
 TEATRO DELLA NEBBIA (www.teatrodellanebbia.com)
 Il Teatro della Nebbia è una compagnia nata nel 2000 all’interno del 
        Laboratorio Artistico Piccolo Sipario ed è composta da un gruppo di 
        attori formatisi in importanti scuole di recitazione e con molti anni di 
        esperienza teatrale alle spalle. Nell’aprile 2007 si costituisce in 
        Associazione Culturale.
 Il gruppo si esibisce con le sue produzioni in tutta Italia, conseguendo 
        importanti riconoscimenti di carattere nazionale a vari concorsi 
        teatrali, tra i quali ricordiamo:
 “Quando il gatto è via” di Mortimer e Cooke:
 * Festival Nazionale “Assoaie” di Acquaviva di Montepulciano (SI)
 Miglior attore protagonista e Miglior attore non protagonista
 * Festival di Teatro Spontaneo di Arezzo
 Spettacolo secondo classificato
 * Festival Nazionale “Stella d’Oro” di Allerona (TR)
 Miglior attore protagonista, Nomination al miglior spettacolo, 
        Nomination alla Migliore attrice protagonista
 * Festival Nazionale di San Martino al Cimino (VT)
 Premio gradimento del pubblico, Miglior scenografia
 * Concorso Nazionale “Città di Vimodrone” (MI)
 Miglior Spettacolo e Premio gradimento del pubblico
 “Non tutti i ladri vengono per nuocere” di Dario Fo:
 * Festival Nazionale “Stella d’Oro” di Allerona (TR)
 Miglior Regia
 * Concorso “Teatro al Centro” di Torino
 Miglior spettacolo e Miglior attore protagonista
 “Toccata e fuga” di Derek Benfield:
 * Festival Nazionale di San Martino al Cimino (VT)
 Miglior spettacolo, Miglior attore protagonista e Migliore attrice 
        protagonista
 * Concorso Nazionale “Città di Vimodrone” (MI)
 Miglior attore protagonista e Menzione speciale allo spettacolo ed 
        all’attrice protagonista
 * Concorso “Le Meraviglie d’Italia” di Longiano (FC)
 Miglior attore protagonista
 * Festival Nazionale “Stella d’Oro” di Allerona (TR)
 Miglior regia
 Lo spettacolo è stato inoltre selezionato in importanti rassegne a 
        Gorizia, Pisa e Arezzo.
 Il Teatro della Nebbia opera nelle scuole di ogni ordine e grado con 
        incontri di avvicinamento al teatro organizzando anche rappresentazioni 
        con gli allievi. Inoltre, gestisce nella sua sede corsi di recitazione 
        per bambini, ragazzi e persone di ogni età.
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      | Sabato 24 aprile 2010 alle ore 21.00Hammer Band
 “THE SEASONS OF LOVE”
 concerto e recital di poesie e testi sull’amore
 
       
        LO SPETTACOLOUno spettacolo musicale dedicato all'amore e alle sue stagioni. Una 
        carrellata di canzoni intervallata da momenti di poesia con brani di 
        grandi autori fra cui Beatles, George Michael, Shakespeare, Dante 
        Alighieri, Freddie Mercury, Sting, Jacques Prevèrt, Mina, A. L. Webber, 
        Lucio Battisti, Pablo Neruda, Toto, John Keats, Elton John, Tina Turner, 
        Journey, John Miles e tanti altri!
 
 HAMMER BAND
 La Hammer Band è un gruppo molto noto a Vigevano sia per i suoi concerti 
        che per la partecipazione ad eventi in collaborazione con scuole di 
        danza e altri enti ed istituzioni.
 Memorabile l’opera rock “The Wall” dei Pink Floyd, replicata fra l’altro 
        al Teatro Cagnoni e nella cornice del cortile del Castello Sforzesco di 
        Vigevano.
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    | Maggio 
2010 |  
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        Sabato 29 Maggio 2010 alle ore 21.00Compagnia Il Mosaico/Gli Anti Nati
 
         "IL DELITTO DI LORD ARTHUR SAVILE"
 di Oscar Wilde
 L'Associazione Culturale Il Mosaico e il Soroptimist International - 
        Club della Lomellina sono lieti di presentare un evento speciale il cui 
        ricavato sarà interamente devoluto al progetto “Water for Kenia” del 
        Soroptimist International
 Adattamento in musical del testo di Wilde e sostenere 
        questa importante attività a favore dei bambini di Malindi. 
         Tratto dal breve racconto omonimo, il testo teatrale 
        affronta con la consueta ironia wildiana la vacuità delle classi sociali 
        altolocate, sempre uguali a se stesse in qualsiasi epoca e giunte a 
        rasentare il grottesco all'interno della società inglese. Anche 
        trasportando la vicenda nella Swingin' London della fine degli anni '60, 
        le dinamiche e la struttura di questo noir comico non mutano.Arthur è un giovane nobile viziato privo di un vero senso della morale, 
        che si regge solo su schematiche regole sociali da aggirare al momento 
        opportuno. Debole di carattere, ha bisogno del costante supporto della 
        cameriera Jenny, la quale lo aiuta con il solo scopo di ottenerne 
        l'amore, anche a costo di commettere un delitto.
 Sybil è un'arricchita borghese felice di contrarre un matrimonio che le 
        porterà anche un titolo nobiliare. Mr. Podgers fa il chiromante per 
        sottrarre denaro ai ricchi creduloni. Gli altri ospiti (e vittime) di 
        casa Savile non fanno che aggiungere spensierata follia ad una 
        situazione al limite dell'assurdo.
 Le musiche dei Beatles, colonna sonora della Londra degli anni '60, 
        fanno da sfondo ai delittuosi intenti di Arthur Savile e della sua 
        cameriera.
 L'adattamento e la regia sono di Valentina Summa.
 
 Oscar Wilde (1854–1900) è forse il più controverso genio inglese, 
        osannato e poi condannato da quell'Inghilterra che l'aveva adottato una 
        volta lasciata la natia Dublino. Scrittore di prosa, grande critico di 
        letteratura e arte, è noto sia per i suoi romanzi che per i celeberrimi 
        aforismi e i testi teatrali, spesso adattamenti delle sue stesse 
        novelle. I suoi titoli più famosi sono "Il ritratto di Dorian Gray", "Salomè", 
        "L'importanza di chiamarsi Ernesto (Onesto)". Caratterizzato da una 
        ironia al vetriolo volta a criticare la società del suo tempo, Wilde è 
        un autore adatto a tutti i palati, divertente per chi cerca lo svago e 
        profondo per chi avrà la pazienza di riflettere sulla sua ironia.
 
 IL PROGETTO “WATER FOR KENIA”
 La St. Francis Small Home for the Physically Handicapped di Malindi è 
        una struttura di accoglienza attiva dall’Agosto del 2007. Sono ospiti 
        della struttura 16 bambine e 17 bambini disabili: 8 persone si occupano 
        di loro 24 ore al giorno.
 La maggior parte di questi ragazzi viene da famiglie impossibilitate a 
        prendersene cura; alcuni soffrono di epilessia e necessitano di 
        trattamenti farmacologici giornalieri, altri seguono piani alimentari 
        specifici a causa della malnutrizione, altri ancora sono in attesa di un 
        intervento per correggere le disabilità. Alcuni bambini idrocefali 
        necessitano di speciali trattamenti e attenzioni oltre che di cure 
        regolari. Il numero dei bambini è in continuo aumento.
 Grazie alle donazioni raccolte fino ad oggi è stato possibile costruire 
        2 pozzi per l’acqua e condotte che la convogliano alla struttura.
 Grazie alla disponibilità di acqua è stato possibile creare un piccolo 
        orto e mettere a dimora alcune verdure che vengono quotidianamente 
        utilizzate in cucina.
 E’ stato inoltre possibile costruire un piccolo pollaio che fornisce 
        uova utilizzate per l’alimentazione degli ospiti e vendute per ricavare 
        piccole somme di denaro.
 Ora, insieme a Suor Anna Muindi che è l’anima di questo progetto, si 
        vorrebbe costruire un’aula scolastica.
 I fondi raccolti durante questa serata serviranno a questo scopo.
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