| 23/10/2010_10_23 21:00:00Da Hollywood a Cinecittà
 Colonne sonore film celebri
 Orchestra Provinciale Pavese
 Serata inaugurale fuori abbonamento
 
 06/11/2010_11_06 21:00:00La strana coppia
 di Neil Simon
 con Ivan Fabio Perna - Marco Maurini
 Regia di Ivan Fabio Perna
 
              
              
                
                  | Al Teatro Besostri, in Via 
                  Matteotti, 33 a Mede (PV), Sabato 6 Novembre 2010 alle ore 21, 
                  la Fama Fantasma produzioni teatrali presenta: la compagnia 
                  Lewis&Clark in “La Strana Coppia” di Neil Simon. La regia è di 
                  Ivan Fabio Perna, le scene sono di Renato Ostorero e il 
                  disegno luci di Pietro Striano.Ivan Fabio Perna e Marco Manzini sono i protagonisti de “La 
                  Strana Coppia”. Accanto a loro figurano: Gian Carlo Fantò, 
                  Carmelo Cancemi, Claudio Orlotti, Luciana Nigro e Barbara 
                  Cinquatti.
 
 Lo spettacolo e l’autore. Neil Simon: lo “specialista” 
                  della commedia americana, con La Strana Coppia (interpretata 
                  mirabilmente da Jack Lemmon e Walter Matthau) al cinema nel 
                  1968 ha ottenuto un consenso così eclatante da provocare una 
                  felice serie televisiva a episodi con Tony Randall e Jack 
                  Klugman. A Broadway, sulla STRANA COPPIA, si apre il sipario 
                  tutte le sere da più di quarant’anni! (come numero di repliche 
                  anche l’America vanta la sua TRAPPOLA PER TOPI)
 LA STRANA COPPIA, diventata ormai un “classico”, è stata 
                  tradotta in più di 40 lingue. La Compagnia “Lewis&Clark” 
                  presenta la commedia con l’ambientazione originale sulla New 
                  York del 1964, come del resto è originale il tema 
                  conosciutissimo della colonna sonora del film THE ODD COUPLE.
 
 La trama: New York, anni 60: Felix Ungar e Oscar 
                  Madison sono due amici dal carattere diametralmente opposto. 
                  Uno pignolo e maniaco della pulizia al limite della follia, 
                  l’altro irascibile e disordinato, capace di sconvolgere una 
                  stanza pulita con la velocità di un uragano. Entrambi 
                  divorziati, si troveranno a condividere lo stesso 
                  appartamento, con tutti i problemi di convivenza che ne 
                  deriveranno, raggiungendo punte di ilarità e totale 
                  divertimento.
 La grande abilità del commediografo ne esce limpida e immune 
                  dalla polvere del tempo.
 Il Regista: Ivan Fabio Perna, 
                  appassionato conoscitore della commedia americana, è autore, 
                  regista e attore. A New York ha lavorato a fianco di attori 
                  americani, in Italia con Franca Nuti, Giancarlo Dettori, 
                  Franco Branciaroli, con il Teatro Stabile di Ancona e con il 
                  Piccolo Teatro di Milano. E’ traduttore del celebre 
                  commediografo americano Neil Simon ed è stato il regista del 
                  musical in tournée nazionale “MOULIN ROUGE” tratto dal celebre 
                  film con Nicole Kidman. |  
 20/11/2010_11_20 21:00:00L’ultimo degli amanti focosi
 di Neil Simon
 con Paola Quattrini - Pietro Longhi
 Regia di Silvio Giordani
 
 
 
    27/11/2010_11_27 21:00:00Trovatore
 opera lirica di Giuseppe Verdi
 Produzione Teatro dell’Opera di Milano
 Regia di Mario Riccardo Migliara
 Vedi il fotoservizio della serata
 
 
 
 
    04/12/2010_12_04 21:00:00Chat a due piazze
 di Ray Cooney
 Fama Fantasma Produzioni Teatrali
 con Fabio Ferrari, Lorenza Mario, Gianluca Ramazzotti. Miriam Mesturino
 e con la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu.
 Regia di Gianluca Guidi.
 
     
  
    
    L’autore: Ray Cooney (Londra 30 maggio 1932) è uno dei drammaturghi più di 
    successo della Gran Bretagna. Le sue opere sono state tradotte in più di 40 
    lingue e innumerevoli produzioni sono state rappresentate in tutto il mondo. 
    Il suo più grande successo, Run For Your Wife, è stato messo in scena nei 
    teatri del West End di Londra per nove anni consecutivi, raggiungendo il 
    record della sua commedia di durata più lunga. In tutto, 17 delle sue opere 
    sono state messe in scena nel medesimo luogo. Nel 2005 è stato nominato 
    Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, come riconoscimento ai suoi 
    servizi teatrali.
 La trama: Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni 
    a Barbara a Piazza Irnerio e nello stesso tempo a Carla a Piazza 
    Risorgimento. Mario ha due figli adorabili, Alice a Piazza Irnerio e 
    Giacomo, a Piazza Risorgimento
 Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per 
    anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è 
    al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima 
    famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e 
    decidono di incontrarsi. A questo punto il povero tassista, aiutato 
    dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua 
    doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e 
    bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato. 
    Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e 
    debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di 
    situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra. Seguito 
    della famosissima TAXI A DUE PIAZZE , recitata da Johnny Dorelli nel 1986 e 
    poi ripresa dal figlio Gianluca Guidi in tempi più recenti e al quale è 
    stata affidata la regia di questa nuova scoppiettante commedia al ritmo di 
    Facebook.
 
 18/12/2010_12_18 ore 21Omaggio a Chopin e Schumann
 Massimo Cottica, pianoforte
 Evento fuori abbonamento ingresso 10 Euro
 Vedi il programma
 
  
MASSIMO COTTICA, pianoforte
 Frédéric Chopin (1810-1849):
 dai 24 Preludi op. 28:
 • 1. Agitato in Do Maggiore
 • 3. Vivace in Sol Maggiore
 • 15. Sostenuto in Re Bemolle Maggiore
 • 22. Molto agitato in sol minore
 • 23. Moderato in Fa Maggiore
 • Allegro appassionato in re minore
 Robert Schumann (1810-1856):
 da ”Kreisleriana” (Fantasien) op.16
 dedicata a Frédéric Chopin
 • Äußerst bewegt
 • Sehr innig und nicht zu rasch - Intermezzo I, Sehr lebhaft - Erstes Tempo -
 Intermezzo II, Etwas bewegter - Langsamer (erstes Tempo) - Erstes tempo
 • Sehr rasch - Noch schneller - Etwas langsamer
 Frédéric Chopin (1810-1849):
 • Improvviso n. 2 op. 36 in Fa Diesis Maggiore - Andantino
 * Intervallo *
 Frédéric Chopin (1810-1849):
 • Notturno op. 9 n. 1 in si bem. minore. Larghetto
 • Valzer op. 64 n. 2 in do diesis minore. Tempo giusto
 • Polonaise op. 53 in La Bemolle Maggiore “Eroica”. Maestoso
 • Mazurca op. 24 n. 4 in si bemolle minore. Moderato
 • Studio op. 10 n. 12 in do minore. “La caduta di Varsavia”. Allegro con fuoco
 • Studio op. 25 n. 10 in si minore. Allegro con fuoco - meno mosso - Tempo I
 • Scherzo n. 2 op. 31 in si bemolle minore. Presto
 
 
Domenica, 26 dicembre 2010 alle ore 15,30Filodrammatica Zemese presenta: la commedia comico dialettale
 
 GELINDO
 di Padre Giuseppe Maria Tognazzi.
 
  
La trama: La commedia racconta la nascita del Bambin Gesù vista attraverso le 
vicende di una famiglia di contadini.Poiché Giuseppe non è riuscito a trovare alloggio per la notte, Gelindo ospita i 
due in una sua capanna che era proprio da quelle parti e dove solitamente 
ricoverava le greggi, poi si rimette in cammino.
 Ai Re Magi Gelindo indica la strada per Betlemme ma, alla domanda se avesse 
saputo della nascita di un Re, li indirizza alla capanna dove aveva condotto 
Giuseppe e Maria. Intanto nella notte Maria partorisce ed il Bambino viene posto 
in una mangiatoia tra un asino ed un bue per poterlo riscaldare. Al suo ritorno 
a casa Gelindo invita tutta la sua famiglia, che nel frattempo ha già ricevuto 
l’annuncio di un Angelo, a recarsi in visita alla Sacra Famiglia portando doni 
per il nato Bambino. Qui si recheranno molti altri pastori ed infine anche i Re 
Magi guidati dalla Stella Cometa
 
 
Sabato
    15 gennaio 2011_01_15 ore 21:00Cin Ci La
 operetta di Carlo Lombardo
 Compagnia d’Operetta la“Belle Epoque
 Operetta i due 
atti di Carlo Lombardo con musiche di Virgilio Ranzato.Con Dianora Marangoni, Enrico Zagni, Vittorio Regina, Cristina Chiaffoni,
 Alessandro Tampieri, Giovanni Caggiano, Mariangela Berti, Dino Centonze.
 Orchestra e balletto "La belle Epoque"
 Direttore d'orchestra e Direzione artistica: Giuseppe Tazzari
 
 
  
    La Compagnia: La Compagnia "La Belle Epoque" è stata 
    fondata 1982 dal Maestro Giorgio Tazzari. Si avvale di un cast di tutto 
    rispetto con il grande talento e la bellissima voce del soprano (soubrette) 
    Dianora Marangoni, la soubrette Cristina Chiaffoni, la bravura del tenore 
    Enrico Zagni, il brillante Vittorio Regina.Giorgio Tazzari, diplomatosi giovanissimo al Conservatorio di Bologna, nella 
    sua carriera come direttore d’orchestra ha accompagnato solisti lirici come 
    Leo Nucci, Anna Moffo, Gabries Bosejan, Maria Chiara, Ettore Rabini e tanti 
    altri.
 Dianora Marangoni, dopo aver conseguito il diploma al Conservatorio di 
    Ferrara inizia i primi concerti lirici accompagnata al pianoforte dal 
    Maestro Giorgio Tazzari. Ben presto diventa la primadonna della Compagnia 
    mettendo in mostra una grande capacità interpretativa nei ruoli di tanti 
    personaggi e una spiccata espressività. La critica ha detto di lei: 
    "L'Operetta è viva, attuale ed amata perché nascono artisti come Dianora 
    Marangoni che la rinnovano continuamente".
 
 La trama: Cin Ci Là” venne presentata per la prima volta il 18 dicembre 1925 
    al Teatro Dal Verme a Milano. La vicenda favolistica, è ambientata a Macao 
    (Cina) dove stanno per convolare a nozze la principessa Myosotis, figlia del 
    principe Fon Ki, e suo cugino, il principe Ciclamino. I due sposi, ancora 
    immersi in un’atmosfera fanciullesca, non sanno in realtà nulla del 
    matrimonio e continuano a condurre una vita fatta di giochi e di bambole. 
    Nel periodo tra il matrimonio e il concepimento dell’erede, è però usanza 
    che tutte le attività, tutti gli svaghi e i divertimenti vengano 
    temporaneamente soppressi. Proprio in questo frangente giungono a Macao la 
    brillante attrice francese Cin-Ci-Là e il suo amante Petit Gris, che la sta 
    inseguendo, perdutamente innamorato di lei. Saranno proprio Cin-Ci-Là e 
    Petit Gris i maestri d’amore per i due ingenui sposi, che con esilaranti 
    lezioni d’amore condurranno l’ingenua Myosotis tra le braccia del suo 
    Ciclamino
 
 
  
    22/01/2011_01_22 21:00:00Auntie and me” (“Zietta ed io”)
 di Morris Panyich
 con Alessandro Benvenuti - Barbara Valmorin
 Regia di Fortunato Cerlino
 
 
 
  
              
                
                  | Al Teatro Besostri, 
                  Sabato, 22 gennaio 2011 alle ore 21,00 la Fama Fantasma – 
                  Produzioni Teatrali presenta: AUNTIE AND ME (Zietta ed io) , 
                  commedia di Morris Panych con Alessandro Benvenuti e Barbara 
                  Valmorin. Regia e spazio scenico di Fortunato Cerlino
 L’autore: Morris Panych nasce a Calgary e cresce a 
                  Edmonton, Alberta. Nel 1977 si diploma in Radio and Television 
                  Arts all'Istituto di Tecnologia di Alberta, successivamente 
                  studia scrittura creativa alla University of British Columbia 
                  (BFA, 1977) e recitazione alla East 15 Acting School in 
                  Londra, Inghilterra. Drammaturgo, attore e regista, ha diretto 
                  oltre novanta produzioni teatrali e ha scritto venticinque 
                  drammi che sono stati tradotti in dodici lingue e 
                  rappresentati in Canada, Stati Uniti, Europa, Asia, Australia 
                  e Nuova Zelanda. Ha recitato in più di cinquanta spettacoli e 
                  in serie televisive di successo mondiale, tra cui X-Files. Nel 
                  1995 gli è stato conferito il più prestigioso riconoscimento 
                  letterario canadese (Governor General's Award for Drama), per 
                  The Ends of the Earth, premio che ha ricevuto per la seconda 
                  volta nel 2004 per Girl in the Goldfish Bowl. Nel 2001, 
                  insieme allo scenografo Ken MacDonald, ha fondato la casa di 
                  produzione teatrale 2x2ltd. Vive a Toronto, Ontario
 
 Gli interpreti: Alessandro Benvenuti formatosi al 
                  cabaret con I Giancattivi, gruppo che comprendeva anche Athina 
                  Cenci e Francesco Nuti, ha esordito al cinema insieme al 
                  gruppo in commedie simpatiche e leggere come Ad ovest di 
                  Paperino (1982) ed Era una notte buia e tempestosa (1985). 
                  Sciolto il gruppo nel 1990, è tornato al cinema girando 
                  diversi film come regista e come attore. E’ anche autore e 
                  interprete di commedie.
 Barbara Valmorin è attrice prevalentemente teatrale, 
                  straordinaria interprete di molte opere contemporanee.
 Ha interpretato numerose serie e film per la televisione (da 
                  Nero Wolfe. Circuito chiuso, 1969 al recente La stagione dei 
                  delitti, 2007). Nel '75 compare nel film di Lina Wertmuller, 
                  Pasqualino settebellezze con Giancarlo Giannini e Fernando Rey.
 
 La Trama: Il nipote Kemp (Alessandro Benvenuti), 
                  informato da una lettera che la zia Grace (Barbara Valmorin), 
                  della quale egli conserva solo un vago ricordo d'infanzia, è 
                  ormai in fin di vita, molla quel poco di messa in scena che 
                  regge la sua vita e corre al suo capezzale, pronto ad 
                  impossessarsi dell'eredità. Ma le cose non vanno come 
                  previsto. L'annunciata, imminente dipartita della donna, tarda 
                  ad arrivare. Così i giorni diventano settimane, poi mesi, poi 
                  intere stagioni, e il nostro è lì che aspetta. Nel corso di 
                  questa convivenza forzata, non prevista, cadono via via tutte 
                  le aspettative che l'uomo aveva deposto nell'evento. I due si 
                  troveranno ancora una volta restituiti alla fragile condizione 
                  delle loro esistenze, ognuno riconsegnato al proprio doloroso 
                  destino. Un affresco intorno alla solitudine che l'autore 
                  propone con un linguaggio immediato e, soprattutto, con ironia 
                  e humor, suggerendo che dei nostri conflitti e delle nostre 
                  ansie profonde si può anche sorridere
 
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Sabato 5 febbraio /2011_02_05 ore 21:00Madama Butterfly
 opera lirica di Giacomo Puccini
 su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
 Produzione Teatro dell’Opera di Milano
 CIO CIO SAN Olga Kotlyarova, Andrea Ferreira
 PINKERTON Nicola Rossi Giordano, Giuseppe Veneziano
 SUZUKY Elena Serra, Kulli Tomingas
 SHARPLESS Lorenzo Battagion, Omar Camata
 GORO Luciano Grassi
 ZIO BONZO Carlo Oggioni
 PRINCIPE YAMADORI Ezio Pirovano
 
 Orchestra Filarmonica di Milano diretta da Claudio Vedagnini
 Corale Lirica Ambrosiana diretta da Roberto Ardigò
 Regia di Mario Riccardo Migliara
 Giostre di immagini di Elena Busisi e Mario Migliara (Les farandoles des 
ilusions)
 Realizzazione scenografia e attrezzeria Arti di Scena.
 
 
  
La regia: Il fulcro di Butterfly sta nel gigantesco portale a griglia che rende 
ancora più esigua la falsa intimità della casa, nei chiaroscuri che si leggono 
sui volti, quasi dei segni indelebili delle loro passioni solo velate da pareti 
sottili . Un ambiente che muta sia cromaticamente che a seconda di questa 
spaziatura, quattro ambienti che come origami racchiudono i protagonisti e le 
loro illusioni in una prigione impalpabile e un corollario di sentimenti 
collocati in una impietosa ribalta. L’illusione della protagonista si legge 
sulla struttura della casa, in continua possibilità di variazione. E’ proprio 
nella mutevolezza delle immagini che avvengono sulla superficie delle pareti che 
si ottempera la meraviglia dell’Ikebana, Immagini che hanno la fragilità di un 
pizzo e l’inconsistenza di una relazione amorosa nel suo perenne mutarsi legato 
al desiderio. Lo stagno rappresenta un ulteriore momento naturale fittizio e il 
piano di svolgimento dell’opera è orizzontale: gli artisti si muoveranno quasi 
su una passerella. [note di Mario Riccardo Migliara]
 
 
    Sabato 12 marzo
    12/03/2011 ore 21:00:00 
     L’anatra all’arancia
 di W.D. Home e M.G. Sauvayon
 con Corrado Tedeschi - Debora Caprioglio
 Regia di Ennio Coltorti
 
    La commedia: Tratta dal romanzo "The Secretary Bird“ del 1965 dello 
    scrittore inglese William Douglas Home diventa un successo con l’adattamento 
    teatrale del celebre commediografo francese Marc Gilbert Sauvajon, che 
    sceglie come titolo “Le canard à l’orange” (L’anatra all’arancia), piatto 
    tipico della cucina francese e portata principale del pranzo di nozze dei 
    due protagonisti. Mentre le versioni teatrali sono da subito numerosissime, 
    in Italia il titolo diventa un successo grazie al film di Luciano Salce, 
    girato nel 1975 e interpretato da Ugo Tognazzi e Monica Vitti.
 La trama: Gilberto Ferrari (Corrado Tedeschi), brillante autore di 
    sitcom e pubblicità, bravo giocatore di tennis e scacchi, simpatico 
    mascalzone, inaffidabile, nonché fedifrago incallito, è sposato da quindici 
    anni con Lisa (Debora Caprioglio), che stanca e annoiata dopo una vita 
    dedicata al marito, alla casa e ai due figli, cade tra le braccia di 
    Leopoldo Augusto Serravalle-Scrivia, più giovane di lei, serio, distinto e 
    per giunta nobile (Mino Manni). In pratica, un uomo "normale"; quindi 
    l'esatto opposto del bugiardo e inattendibile Gilberto.
 Di fronte all'annunciato abbandono del tetto coniugale da parte della 
    mogliettina, Gilberto escogita un ingegnoso piano per ridicolizzare il 
    rivale e far ingelosire la consorte: invita contemporaneamente in villa per 
    il weekend il rivale in amore e la sua sexy segretaria Patrizia, detta Patty 
    Pat (Samantha Fantuzzi). L'intento del padrone di casa è quello di farsi 
    scoprire a letto con Patty dalla governante Teresa (l'esilarante Gioietta 
    Gentile), impegnata in cucina nell'elaborata preparazione di un'anatra 
    all'arancia, piatto-simbolo della luna di miele dei coniugi Ferrari. 
    Gilberto potrà così addossarsi cavallerescamente la colpa dell'inevitabile 
    divorzio, ma soprattutto stuzzicare la gelosia della moglie, più decisa a 
    parole che nei fatti. Infatti la gelosia di Lisa non tarderà a manifestarsi, 
    e si accorgerà anche di quanto noiosa e piatta sarebbe il suo legame 
    sentimentale con il compassato Leopoldo: tanto da indurla a rituffarsi nelle 
    braccia di Gilberto.
 
 
    Sabato 19 marzo 2011 alle ore 21,00 
     Rigoletto
 opera lirica di Giuseppe Verdi
 Produzione Teatro dell’Opera di Milano
 Regia di Mario Riccardo Migliara
 
    Andrà in scena “RIGOLETTO”, opera lirica di Giuseppe Verdi su libretto di 
    Francesco Maria Piave, con l’Orchestra Filarmonica di Milano diretta da 
    Francesco Attardi e la Corale Lirica Ambrosiana diretta da Roberto Ardigò. 
    Realizzazione scenografica e attrezzeria Arti di Scena.La regia e ideazione scenica sono di Mario Riccardo Migliara che si è 
    ispirato alle carte dei Tarocchi.
 L’opera: Rigoletto si inserisce nel periodo centrale della produzione 
    operistica verdiana e fa parte, insieme al Trovatore e a Traviata, della 
    cosiddetta “trilogia popolare”. L’opera venne scritta da Verdi su richiesta 
    della direzione del Teatro la Fenice per l’inaugurazione della stagione del 
    carnevale veneziano del 1851. la prima esecuzione si ebbe proprio al Teatro 
    la Fenice di Venezia l’11 marzo 1851. Il soggetto dell’opera, il cui 
    libretto è di Francesco Maria Piave, è tratto dal dramma Le Roi s’amuse di 
    Victor Hugo, che il Maestro considerava “il più grande dramma dei tempi 
    moderni”. I non pochi problemi posti dalla censura austriaca (basti pensare 
    al soggetto, che mostra un monarca dall’atteggiamento disinvolto e spesso 
    privo di scrupoli, e al tema della maledizione, immorale secondo la 
    mentalità del tempo), non impedirono a Verdi e a Piave di lasciare pressoché 
    intatta la trama del dramma di Hugo. I cambiamenti riguardarono il luogo, 
    che venne spostato dalla Corte di Francia a quella di Mantova, e il nome dei 
    personaggi, primo fra tutti quello del protagonista, che da Triboletto fu 
    trasformato in Rigoletto, dal francese rigoler, ridere, divertirsi.
 Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto 
    non solo offre una combinazione perfetta di ricchezza melodica e potenza 
    drammatica, ma pone lucidamente in evidenza le tensioni sociali e la 
    subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico 
    ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi.
 
 La trama: Alla Corte dei Gonzaga, dove Rigoletto è il deforme 
    buffone, il Duca di Monterone maledice cortigiani e servi per avere 
    disonoratola figlia; particolarmente colpito ne è Rigoletto, che tiene 
    nascosta una figlia, nella speranza di preservarla dalle brutture della 
    vita.
 Ma la figlia Gilda, (in realtà amante del Duca di Mantova), viene scoperta 
    dai cortigiani che la credono la donna di Rigoletto,e quindi rapita; ma il 
    buffone, in una scena di alto contenuto drammatico,chiede che gli venga 
    restituita la figlia, e ad essa giura la più tremenda vendetta.
 Assolda così un assassino di professione, Sparafucile, con il compito di 
    rapire ed uccidere il Duca di Mantova, ma la figlia,subodorata la trama, si 
    sostituisce all'amato, facendosi rapire e morendo al posto suo; quando 
    Rigoletto scopre la dolorosa verità, comprende che la maledizione di 
    Monterone si è avverata.
 Gilda è la figlia segreta, bella e un po'oca, del brutto e furbo Rigoletto, 
    giullare del Duca di Mantova. Il duca è un galletto insaziabile e seduce 
    Gilda vestito da studente. Rigoletto si vendica assoldando Sparafucile, un 
    killer col destino nel nome, che però finisce per uccidere involontariamente 
    Gilda, che sa di tutto perché la storia finisca così. il duca rimane 
    impunito.
 
 
 
    02/04/2011ore 21:00:00 
     Don Pasquale
 opera lirica di Gaetano Donizetti
 Produzione Teatro dell’Opera di Milano
 Regia di Mario Riccardo Migliara
 
    Il Teatro Besostri chiude la stagione lirica 2010/2011, con un’opera buffa 
    capolavoro di Gaetano Donizetti, leggera e divertente. Il Teatro dell’Opera 
    di Milano approda il 2 aprile a Mede con un Don Pasquale tutto rivolto ai 
    giovani, con la regia e ideazione scenica di Mario Riccardo Migliara.Come ultima opera si è scelto un titolo di repertorio tra i più divertenti 
    del panorama operistico, allo scopo di spingere anche i giovani ad 
    avvicinarsi a questa forma di spettacolo da troppo tempo ritenuta elitaria. 
    Anche per questo si è deciso di praticare una politica di prezzi popolari: 
    10 euro per gli studenti e 15 euro per gli adulti. Omaggio da parte della 
    Direzione del teatro quale ringraziamento ai suoi affezionati spettatori.
 Il Don Pasquale è un’opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti. Il 
    libretto è stato firmato da Michele Accursi, anche se è in realtà opera 
    dello stesso Donizetti e di Giovanni Ruffini, ricalcato sul dramma giocoso 
    si Angelo Anelli, Ser Marcantonio. Pare che l’opera sia stata composta in 
    soli undici giorni. La prima rappresentazione ebbe luogo a Parigi al Theatre 
    – Italien il 3 gennaio 1843.
 La trama:Il Don Pasquale è la storia di un anziano e ricco 
    settantenne, adirato con il nipote Ernesto, il quale non vuole sposare una 
    ricca e nobile zitella, perché innamorato di Norina, una vedova giovane e 
    carina. Ernesto viene diseredato e Don Pasquale decide di sposarsi, 
    chiedendo aiuto al Dottor Malatesta, il quale propone la sorella Sofronia. 
    Il dottore vuole invece aiutare i giovani e chiede a Norina di impersonare 
    Sofronia, per poi ridurre alla pazzia Don Pasquale. Ernesto allo scuro di 
    tutto decide di partire. Don Pasquale e Norina firmano un contratto di 
    nozze, con il quale Norina riceve la metà dei beni. Da quel momento muta 
    contegno, spende soldi e finge un amante. Don Pasquale è in preda allo 
    sconforto e chiede aiuto a Malatesta che mette al corrente Ernesto del piano 
    in corso e gli chiede di fare la parte dello spasimante. Don Pasquale scopre 
    i due amanti ed uscendo allo scoperto, per fare un dispetto alla moglie, 
    dice ad Ernesto che potrà sposare Norina, la quale diventerà la nuova 
    padrona di casa. A questo punto al vecchio viene rivelato l’intrigo, il 
    quale felice per essersi liberato della moglie, benedice le nozze tra 
    Ernesto e Norina.
 La regia: Il regista ha pensato ad una stanza high tech mutevole e 
    girevole. Spesso il design nasconde la medesima freddezza di intenti di Don 
    Pasquale ma se il contrasto viene dato da una componente animosa quale la 
    recitazione e l’insieme dei costumi oltre che tutti i pezzi del mobilio 
    della casa sono passibili di essere movimentati e costruire nuove strutture 
    sceniche allora la casa all’ultima moda diventa condizione ideale di questo 
    puzzle comico dove i tasselli si spostano e si ricompongono nello spazio di 
    un duetto o di un’aria.
 Un cameriere muto diventa la colonna sonora portante di una opera dove il 
    divertimento e l’attorialità degli interpreti si lega con il ritmico danzare 
    della musica. Lui stesso muove le scene come in una partitura materiale che 
    si sviluppa sotto gli occhi del pubblico e stancamente sposta le scene in un 
    ordine millimetrico.
 Un letto gigantesco troneggia e gira su se stesso come un quadrato pazzo che 
    mostra quattro lati e si esibisce come valido ring di dispute rincorse e a 
    parte , discorsi impudici e ammonimenti.
 Un ponte a due discese, come un magico Rialto sul nulla, serve a ribadire il 
    concetto delle piccole spiate del sotterfugio dove chi passa sotto è visto 
    dal sopra, e viceversa. Tutti ascoltano occupano spazio nella casa di Don 
    Pasquale assecondando i meccanismi da orologeria della trama che conosciamo.
 Il gioco si sviluppa in un continuum tra testo, scene e luci con il magico 
    risultato di evidenziare la trama e i personaggi di questa danza.
 Le Scene: l’ideazione scenica prevede quattro luoghi chiavi sul 
    palcoscenico tutti rotellati e modificabili. In uno scatto a metronomo le 
    scene si muovono in un girotondo imprevisto portando in ribalta il momento 
    importante e lasciando gli altri elementi in uno sfondo. I personaggi sono 
    parte integrante di questi movimenti creando un effetto coreografico e di 
    impatto molto particolare.
 Nel ruolo di Don Pasquale un grande Orazio Mori, che dopo aver 
    calcato le più importanti scene liriche internazionali dalla Scala al 
    Metropolitan, approda sul palco del Teatro Besostri e si presta 
    perfettamente a ballare la lapdance, in una regia tutta nuova e 
    anticonvenzionale.
 
 
    Sabato 9 aprile 2011 alle ore 21,00 
     Toccata e fuga
 di Derek Berifield
 con Antonella Elia - Gigi Sammarchi - Marco Vaccari
 Regia di Marco Vaccari
 
    Sabato 9 aprile 2011 alle ore 21,00, con l’ultimo spettacolo della stagione 
    ufficiale 2010/2011, il Teatro Besostri si accomiata dal suo affezionato 
    pubblico presentando la commedia “Toccata e Fuga” , di Derek Benfield con 
    Gloria Anselmi, Vera Castagna, Patrizia Rossetti, Gigi Sammarchi, Marco 
    Vaccari. Regia di Marco Vaccari per la Fama Fantasma Produzioni Teatrali.
 L’autore: Derek Benfield (1926 – 2009) ha maturato fin da 
    giovanissimo il gusto per la recitazione. Dopo aver frequentato l’Accademia 
    Reale d’Arte Drammatica, ha avuto una brillante carriera non solo in teatro, 
    ma anche nel cinema e nella TV. Ha scritto la sua prima commedia a 23 anni 
    ottenendo un immediato grande successo in tutti i teatri inglesi. Da allora 
    ha scritto più di cinquanta commedie tra cui: Non sparate sul postino, Pesce 
    fuori dall’acqua, Senti chi parla e naturalmente Toccata e Fuga. Tutte 
    commedie brillanti che lo hanno fatto definire un vero maestro di comicità.
 La trama: Un copione scoppiettante. Un testo brillante, frizzante. 
    Una storia con tanti ingredienti divertenti e intriganti: il classico 
    triangolo con i relativi sussulti del matrimonio, i tradimenti, i blitz 
    amorosi, gli appuntamenti furtivi, le scappatelle, gli equivoci 
    imbarazzanti. Ilaria costringe il marito Bruno a fare jogging tutti i 
    mercoledì; il tempo che l’uomo dovrebbe impegnare nello sport, viene invece 
    dedicato ad una giovane amante, grazie alla collaborazione di un amico, 
    Giorgio, che presta loro il suo appartamento. Quello che Bruno non sa è che 
    Ilaria l’ha spinto a fare jogging per potere a sua volta ricevere in casa il 
    suo amante che, per ironia della sorte, è proprio lo stesso Giorgio! Tutto 
    precipita quando Jessica, la moglie di Giorgio, ignara di tutto, rientra 
    all’improvviso da un viaggio e sorprende Bruno con l’amante a casa sua. Da 
    questo momento inizia un intreccio di bugie che darà vita ad una serie di 
    equivoci in un crescendo esilarante di colpi di scena, nello stile di una 
    perfida ironia tutta britannica
 Il sipario si apre su di una scena composita: si tratta di due locali, di 
    due appartamenti diversi che però sono accostati. Solamente un divano, 
    collocato al centro, è elemento comune per entrambi i salotti in perfetta 
    simmetria. La vicenda si svolgerà, anch’essa simmetrica, ora da una parte, 
    ora dall’altra. Qualche volta anche contemporaneamente nei due locali.
 Lo spettacolo è ambientato in Italia, anziché nell’originaria Inghilterra, 
    per sottolineare come in fondo tutto il mondo è paese.
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