Al termine del concerto ad ora molto tarda
esattamente l'ultimo scatto è stato effettuato alle 23,58 non abbiamo
eseguito nessuno dei BIS programmati, il "Come notte a sol fulgente"
per il basso o "La donna è mobile" per il tenore in quanto la serata
si era protratta un po' oltre il previsto.
Ma una voce dall'alto "Va pensiero, cantate Va
pensiero"
ha ottenuto questa mia replica:
Non ci sarà più, ho impedito alla Maestri Cantori
che l'aveva preparato di cantare ancora questo canto. Non sarà più
eseguito per un po' di tempo perchè - a questo punto me lo avete
chiesto voi se non non avrei detto niente - purtroppo attualmente in
Italia un coro cosi bello, un'aria così bella come "Va pensiero" è
stata strumentalizzata a fine che non centrano nulla con la musica. -
Bravo !!! Bravo !!!
Siccome noi dobbiamo servire alla Musica e non ad altri obiettivi per
un po' sospendiamo l'esecuzione di questo coro.
Anzi la Maestri Cantori eseguirà altri cori da Nabucco, che si sono e
veramente molto belli, e vi dico che l'aneddoto che racconta come
Giuseppe Verdi decidesse di musicare il Nabucco perchè gettando a
terra il libretto che gli avevano messo in tasca questo si aprisse
proprio alla pagina del Va pensiero, non è assolutamente vero. Verdi
era in una situazione molto drammatica aveva appena perso la moglie e
i due figli ed allora sceglie da musicare addirittura la Bibbia.
L'opera non è divisa in quattro atti ma in quattro grandi scene dove
si parla della Profezia di Zaccaria, e dell'Idolo infranto, volle
scrivere una grande opera sacra dove alla fine di quest'opera trionfa
Jehova, l'immenso Jehova, la grandezza di Dio è quella che trionfa
davanti a tutte le sciagure degli uomini.
Verdi ha voluto scrivere quello, non il Va pensiero di un popolo
affranto.
Va pensiero è lo sgabello da cui parte la grande aria di Zaccaria che
dice che quando arriveranno qua gli stranieri di Babilonia troveranno
solo crani ed ossa.
Nessuno capirà più nemmeno dove sorse Babilonia.
Quella è la vittoria di Dio sugli eventi della storia.
Quindi dobbiamo vedere Nabucco come una straordinaria opera sacra.
Dalla quale nella prima esecuzione fu proprio bissato "Immenso Jehova"
e non "Va pensiero" che solo successivamente si diffuse e Verdi stesso
- quando gli raccontarono quell'aneddotto della sua vita che non era
mai realmente successo - siccome era un buon manager di se stesso
pensò che "se non mi fa ne bene ne male che circoli pure questa
storia".
Lasciando così sembrare che Verdi abbia scritto quest'opera colpito da
questo coro.
Vi ho raccontato come dovrebbe essere andata la
faccenda ma se non mi credete provate a dare una occhiatina ai vari
libri e vedrete che è scritto così. Io con lui non ho parlato, però
appena lo incontro la prima cosa che faccio glielo chiedo e ve lo
dico.
[Testuali parole traslitterate dalla registrazione
documentale della serata]
Un po di rassegna stampa
Tratto da : La Provincia Pavese di martedì 29 settembre 2009
Tratto da : www.inforete.it
l'informazione in linea 28 settembre 2009
Tratto dal numero del 1 ottobre 2009 de "L'Informatore" Vigevanese
Vigevano – 4 Big Saranno il soprano Barbara Costa,
il tenore Matteo Falcier e il basso Luciano Andreoli a salire sul
palco del Teatro Cagnoni di Vigevano Sabato 26 Settembre, a partire
dalle ore 21, nell’ambito di “4 Big”. La prima, nata a Milano, dove
ha iniziato gli studi di tecnica vocale, ha frequentato l'Accademia
del Teatro alla Scala e successivamente l’Accademia di Alto
Perfezionamento nel repertorio pucciniano a Torre del Lago Puccini,
tenuta da Magda Olivero e da Katia Ricciarelli. Dopo la vittoria nel
2001 del Concorso AS.LI.CO per il ruolo di Cio-Cio San in “Madama
Butterfly”, con il quale è stata al Teatro Cagnoni di Vigevano per
una emozionante performance, ha collaborato con diverse orchestre
italiane ed all’estero, con un repertorio che spazia dall'opera alla
musica sacra e sinfonica. Il 26enne Matteo Falcier si è diplomato
brillantemente al Conservatorio Verdi di Milano, sotto la guida del
maestro Gianni Ovidio Mastino. Dal Febbraio di quest’anno, ha
“bruciato le tappe” con una serie di debutti in ruoli protagonistici:
a Vigevano è stato Rodolfo della “Bohème” di Puccini che ha
riproposto a Milano, dove ha poi debuttato nell’impegnativo ruolo di
Floreville ne “Il signor Bruschino” di Rossini. Il basso Luciano
Andreoli, diplomatosi a pieni voti presso il Conservatorio di Musica
“G.Verdi”, si è perfezionato in tecnica vocale e didattica musicale
e, per l'interpretazione, con i Maestri Gino Bechi, Elio Battaglia,
Alfredo Kraus. Importante voce di basso, affianca alla
collaborazione stabile con il Teatro alla Scala numerosi récitals e
partecipazioni ad esecuzioni di capolavori della musica sacra di
ogni tempo.