Mustafą
Orsł: la tua nipote con chi crede
D'aver a che far? Preso m'avria costei
Per un de'suoi babbei?
Lindoro
Sentite. In confidenza
Ella mi manda a dirvi
Che spasima d'amor.
Lindoro
M'ha detto infin,
Che a rendervi di lei sempre pił degno,
Ella ha fatto il disegno,
Con gran solennitą fra canti e suoni,
E al tremolar dell'amorose faci,
Di volervi crear suo Pappataci.
N.14 TERZETTO
Mustafą
Pappataci! Che mai sento!
La ringrazio. Son contento.
Ma di grazia, Pappataci
Che vuol poi significar?
Taddeo
Voi mi deste un nobil posto.
Or ne siete corrisposto.
Kaimakan e Pappataci
Siamo lą: che ve ne par?
Lindoro e Taddeo
Fra gli amori e le bellezze,
Fra gli scherzi e le carezze,
Ei dee dormire, mangiare e bere,
Dee dormire, e poi mangiar.
Pappataci dee mangiar,
Pappataci dee dormir.
Pappataci deve ber,
Pappataci ha da dormir,
Pappataci ha da goder.
Mustafą
Bella vita!...Oh, che piacer!...
Io di pił non so bramar.
Pappataci dee mangiar,
Pappataci dee dormir,
Pappataci...e ber, mangiar.
SCENA QUATTORDICESIMA
Isabella
Non sei tu che il grado eletto
Brami aver di Pappataci?
Delle belle il prediletto
Questo grado ti farą.
Ma bisogna che tu giuri
D'eseguirne ogni dover.
Lindoro
State tutti attenti e cheti
A sģ gran solennitą.
(A Mustafą)
E tu ripeti Tutto quel ch'ei dirą.
Taddeo e Mustafą
Di veder e non veder,
Di sentir e non sentir,
Per mangiare e per goder
Di lasciare e fare e dir
Taddeo e Mustafą
(come sopra)
Giuro inoltre all'occasion
Di portare torcia e lampion.
Isabella
Or si provi il candidato. Caro...
Lindoro
Cara...
Lindoro
Io t'adoro.
Taddeo
Mangia e taci.
Mustafą
Basta, basta. Ora ho capito.
Saper far meglio di te.
Aver capito, saper far meglio di te.
Taddeo
Lindoro!...Che sento? Quest'č un tradimento.
Gabbati, burlati, noi siamo, o Signor.
Isabella e Lindoro
Fa' presto, se brami con noi venir.
Zulma e Haly
Mio Signore...
Elvira
Mio marito...
Elvira, Zulma, Haly
Cosa fate?
Mustafą
Pappataci.
Mustafą
Sposa mia; non pił Italiane.
Torno a te. Deh! Mi perdona...
Potete contenti
Lasciar queste arene.
Timor, nč periglio
Per voi pił non v'ha.
ISABELLA, Signora Italiana (contralto)
- Claudia Cesarano
ELVIRA, moglie di Mustafą (soprano) -
Barbara Vignudelli
Mario Mainino al termine dell'opera con Victor Garcia Sierra
Qualche immagine delle prove del pomeriggio
Victor Garcia Sierra
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