In Biscalia e in Aragona, al principio del
secolo XV.
Parte I. Il duello.
Nell`atrio del palazzo dell`Aliaferia gli armigeri attendono il conte
di Luna che passa le notti a sorvegliare la dimora di Leonora,
principessa di Aragona. Egli ne è innamorato, ma teme che possa
giungere Il Trovatore, che egli sa aver colpito il cuore della
ragazza. Ferrando, capo degli armigeri racconta ai presenti la vicenda
di una zingara che fu bruciata sul rogo per avere stregato il figlio
del vecchio conte di Luna; racconta anche come la figlia di lei
Azucena, rapì e sacrificò il bambinetto sul rogo per vendetta.
E`notte.
Nel giardino del palazzo Leonora confida all`amica Ines il proprio
amore per il Trovatore finchè le due donne rientrano nei loro
appartamenti.
ù
Arriva il conte, deciso a parlare con Leonora.
Si ode il canto del Trovatore; Leonora avanza per abbracciare l`amato,
ma, ingannata dall`oscurità, abbraccia il conte; quando la luna esce
dalle nuvole e rischiara la scena, scopre l`errore e si getta ai piedi
del Trovatore chiedendo perdono. Pieno d`ira il conte intima al
Trovatore di svelare la sua identità; egli è Manrico, un proscritto
seguace del ribelle Urgel.
Nonostante i tentativi di
Leonora di frapporsi, i due si sfidano a duello e Leonora cade
svenuta.
Intervallo (l'opera è stata
rappresentata in due sole parti)
Parte II. La gitana.
Nell`accampamento gli zingari si apprestano a muoversi per procurarsi
il pane. La zingara Azucena evoca i fatti passati ed il rogo della
madre.
Manrico (che pur rimanendo
ferito, ha vinto il duello e graziato il conte) dialoga con la madre
Azucena.Che gli racconta come ella avesse rapito il figlio del conte,
ma, accecata dall`ira l`aveva scambiato per il proprio figlio nel
momento di gettarlo nel rogo. La donna risponde in modo elusivo ai
ragionevoli dubbi di Manrico sulla propria identità.
Azucena gli intima solo di vendicarla.
Un messo reca la notizia che
Castellor è stata conquistata dall`esercito di Urgel e che Leonora
credendo morto Manrico vuole prendere il velo. Manrico si precipita al
convento per impedire a Leonora di compiere il gesto estremo.
In un luogo di ritiro nelle
vicinanze di Castellor il conte è in attesa di scorgere Leonora: ha
infatti intenzione di rapirla.
Si ode il coro delle
religiose. Tra esse è Leonora che dichiara ancora una volta le proprie
intenzioni a Ines.
Quando il conte, con
Ferrando e il seguito, si fa avanti per rapirla, irrompe Manrico con
i seguaci di Urgel; costoro disarmano il conte e Manrico si
allontana con Leonora.
Parte III. Il figlio della
zingara. Le truppe del conte sono appostate in un accampamento
vicino a Castellor. Tra i soldati circola la certezza, che
all`indomani, in battaglia, essi vinceranno.
Gli armigeri fanno
prigioniera una zingara che Ferrando riconosce: è Azucena, colei che
ha compiuto il feroce infanticidio. Azucena cerca invano di negare,
e incatenata dagli sgherri, invoca il soccorso di Manrico.
Il conte capisce allora di avere in mano la
madre del suo rivale e la possibilità di vendicare il fratello.
In una sala adiacente alla
cappella in Castellor, Manrico e Leonora si apprestano a celebrare le
nozze.
Giunge trafelato Ruiz e
racconta della cattura di Azucena.
Manrico dichiara che Azucena è sua madre e corre
a cercare di salvarla.
Parte IV. Il supplizio.
Manrico è stato catturato e
rinchiuso nel palazzo dell`Aliaferia con i prigionieri di stato.
Leonora vi giunge accompagnata da Ruiz, ode l`ultimo addio di
Manrico ed i prigionieri che intonano un miserere.
Decisa a salvargli la vita, si
offre al conte in cambio della libertà dell`amato.
Mentre il conte gioisce, Leonora succhia il
veleno racchiuso in una gemma pur di non concedersi viva.
Nella prigione Manrico conforta la madre.
Raggiunto da Leonora, egli intuisce a quale
prezzo ella ha comprato per lui la libertà e accusa la ragazza di
tradimento.
Ma quando vede in lei gli
effetti repentini del veleno, capisce il suo gesto e non gli resta che
ricredersi e struggersi nel rimorso.
Giunge il conte che comprende di essere stato
ingannato da Leonora, che muore.
Consegnato Manrico agli armigeri, obbliga
Azucena ad assistere all`esecuzione. Ma, al conte sconvolto, ella
dichiara: "Egli era tuo fratello. Sei vendicata o madre!" Conte:
(inorridito) "E vivo ancor!"
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