Atto IV
Fatal porta or t'aprirai
Dischiuso è il firmamento
Porta fatal or t'aprirai
Immenso Yeovah
Su me morente
NABUCCO:
Ah, prigioniero io sono!
Dio degli Ebrei, perdono!
Dio di Giuda!...l'ara, il tempio
a Te sacro, sorgeranno...
Deh mi togli a tanto affanno
e i miei riti struggerò.
Dio verace, onnipossente,
adorarti ognor saprò.
NABUCCO: (ad Abdallo)
Che parli tu?... La mente
or più non è smarrita... Abdallo, il brando,
il brando tuo...
ABDALLO: (sorpreso e con gioia)
Per conquistare il soglio
eccolo, o re!...
NABUCCO:
O prodi miei, seguitemi,
s'apre alla mente il giorno;
ardo di fiamma insolita,
re dell'Assiria io torno!
di questo brando al fulmine
cadranno gli empi al suolo;
tutto vedrem rifulgere
di mia corona al sol.
ABDALLO e Guerrieri:
...vedrem rifulgere ecc.
Il Sacerdote di Belo è sotto il peristilio del
tempio presso un'ara espiatoria
ai lati della quale stanno in piedi due sacrificatori armati di asce.
ZACCARIA:
Va': la palma del martirio,
va', conquista, o giovinetta;
troppo lungo fu l'esiglio;
è tua patria il ciel! ... t'affretta!
FENENA:
Oh dischiuso è il firmamento!
Al Signor lo spirto anela...
fugge l'alma e vola al ciel!
NABUCCO:
Empi, fermate! L'idol funesto,
guerrier, frangete qual polve al suol.
(L'idolo cade infranto da sé)
TUTTI:
Divin prodigio!
NABUCCO:
Ah torna Israello,
torna alle gioie del patrio suol!
Sorga al tuo Nume tempio novello...
Ei solo è grande, è forte Ei sol!
L'empio tiranno Ei fe' demente,
del re pentito diè pace al sen...
d'Abigaille turbò la mente,
sì che l'iniqua bebbe il veleno!
TUTTI: (inginocchiati)
Immenso Jehovah,
chi non ti sente?
chi non è polvere
innanzi a te?
Tu spandi un'iride?...
Tutto è ridente.
Tu vibri il fulmine?...
L'uom più non è.
TUTTI: La misera a che si tragge or qui?
ABIGAILLE: (a Fenena)
Su me... morente... esanime...
discenda... il tuo perdono!
Ah! tu dicesti, o popolo:
"Solleva Iddio l'afflitto".
Te chiamo... te Dio... te venero...
non maledire a me...
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