AttoI
Sinfonia
Gli arredi festivi
Gli arredi festivi giù cadano infranti,
il popol di Giuda di lutto s'ammanti!
Sperate o figli
Sperate, o figli!Iddio
del suo poter die' segno;
Ei trasse in poter mio
un prezioso pegno;
(additando Fenena)
del re nemico prole
pace apportar ci può.
D'Egitto là sui lidi
Egli a Mosè die' vita
Furibondo
dell'Assiria il re s'avanza;
par ch'ei sfidi intero il mondo
nella fiera sua baldanza!
Quella prima fra le Assire
a te fido.
Fenena!!... O mia diletta!
Nel di della vendetta chi mai d'amor parlò
Guerrieri, è preso il tempio!...
Prode guerrier d'amore conosci tu sol l'armi
Ah no!... la vita io t'abbandono, ma il mio core
nol poss'io
Io t'amava!... il regno e il core
pel tuo core io dato avrei!
Lo vedeste?... Fulminando
egli irrompe nella folta!
Oh baldanza!... né discende dal feroce corridor!
Di Dio che parli?
Pria che tu profani il tempio, della tua figlia
scempio questo pugnal farà!
Si finga, e l'ira mia
più forte scoppierà.
Tremin gl'insani del mio furore!
vittime tutti cadranno omai!...
ABIGAILLE:
(L'impeto acqueta del mio furore
nuova speranza che a me risplende;
colei, che il solo mio ben contende,
sacra a vendetta forse cadrà!)
ZACCARIA: (alzando il pugnale su Fenena)
Iniquo, mira! vittima
costei primiera io sveno:
sete hai di sangue? versilo
della tua figlia il seno!
ISMAELE: (ferma improvvisamente il pugnale, e
Fenena corre nelle braccia del padre)
Misera, l'amor ti salverà!
NABUCCO: (con gioia feroce)
Mio furor, non più costretto,
fa' dei vinti atroce scempio;
(ai Babilonesi)
saccheggiate, ardete il tempio,
fia delitto la pietà!
Delle madri invano il petto
scudo ai pargoli sarà.
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