DON MAGNIFICO
(in collera caricata)
Mi par che quei birbanti
Ridessero di noi sotto-cappotto.
Corpo del mosto cotto,
Fo un cavaliericidio.
TISBE
Papà, non v'inquietate.
DON MAGNIFICO
Ma che flusso e riflusso
Avrò di memoriali! ah questo solo
È il paterno desìo.
Che facciate il rescritto a modo mio.
C'intenderem fra noi;
Viscere mie, mi raccomando a voi.
Sia qualunque delle figlie
Che fra poco andrà sul trono
Ah! non lasci in abbandono
Un magnifico papà.
Baroncino! Si ricordi
Quell'affare, e già m'intende;
Senza argento parla ai sordi.
La manina alquanto stende,
Fa una piastra sdrucciolar.
Io galante: occhietti bei!
Ah! per voi che non farei!
Io vi voglio contentar!
Ed intanto in ogni lato
Sarà zeppo e contornato
Di memorie e petizioni,
Di galline, di sturioni,
Di bottiglie, di broccati,
Di candele e marinati,
Di ciambelle e pasticcetti,
Di canditi e di confetti,
Di piastroni, di dobloni,
Di vaniglia e di caffè.
Basta basta, non portate!
Ramiro, indi Cenerentola fuggendo da Dandini; poi Alidoro in disparte.
DANDINI
Ma non fuggir, per bacco! quattro volte
Mi hai fatto misurar la galleria.
CENERENTOLA
O mutate linguaggio, o vado via.
CENERENTOLA
Ma io d'un altro sono innamorata!
DANDINI
E me lo dici in faccia?
DANDINI
Ed ami?
CENERENTOLA
Il suo scudiero.
RAMIRO
(palesandosi)
Oh gioia! anima mia!
CENERENTOLA
Piano, tu devi pria
Ricercarmi, conoscermi, vedermi,
Esaminar la mia fortuna.
RAMIRO
Io teco,
Cara, verrò volando.
CENERENTOLA
Fermati: non seguirmi. Io tel comando.
RAMIRO
E come dunque?
CENERENTOLA
(gli dà un smaniglio)
Tieni.
Cercami; e alla mia destra
Il compagno vedrai.
E allor... Se non ti spiaccio... allor m'avrai.
(parte)
RAMIRO
(a Dandini)
Principe non sei più: di tante sciocche
Si vuoti il mio palazzo.
Olà miei fidi
Sia pronto il nostro cocchio, e fra momenti...
Così potessi aver l'ali dei venti.
Sì, ritrovarla io giuro.
Amore, amor mi muove:
Se fosse in grembo a Giove,
Io la ritroverò.
CORO
Oh! qual tumulto ha in seno
Comprenderlo non so.
(contempla lo smaniglio)
Pegno adorato e caro
Che mi lusinghi almeno.
Ah come al labbro e al seno,
Come ti stringerò!
Dandini, indi Don Magnifico.
DON MAGNIFICO
(entra premuroso)
Scusi la mia premura...
Ma quelle due ragazze
Stan con la febbre a freddo. Si potrebbe
Sollecitar la scelta.
DANDINI
E fatta, amico.
DANDINI
(annoiato)
Poniamoci a sedere.
DANDINI
Un segreto d'importanza,
Un arcano interessante
Io vi devo palesar.
È una cosa stravagante,
Vi farà strasecolar.
DANDINI
Uomo saggio e stagionato
Sempre meglio ci consiglia.
Se sposassi una sua figlia,
Come mai l'ho da trattar?
DANDINI
Vi rispondo senza arcani
Che noi siamo assai lontani.
Ho un lettino, uno stanzino;
Ma piccino, ma meschino.
Io non uso far de' pranzi;
Mangio sempre degli avanzi.
Non m'accosto a' gran signori,
Tratto sempre servitori.
Me ne vado sempre a piè,
O di dietro una scappavia,
Se qualcun mi vuol con sé
DON MAGNIFICO
Di quest'ingiuria,
Di quest'affronto
Il vero Principe
Mi renda conto.
DANDINI
Oh non s'incomodi
Non farà niente.
Ma parta subito
Immantinente.
DON MAGNIFICO
Non partirò.
DANDINI
Lei partirà.
DON MAGNIFICO
Sono un Barone.
DANDINI
Pronto è il bastone. |