Gabinetto nel casino di Don Ramiro.
DANDINI
Ma bravo, bravo, bravo!
Caro il mio Don Magnifico! Di vigne,
Di vendemmie e di vino
M'avete fatto una disertazione,
Lodo il vostro talento
Si vede che ha studiato.
DANDINI
(alle donne)
Ora sono da voi. Scommetterei
Che siete fatte al torno
E che il guercetto amore
È stato il tornitore.
DON MAGNIFICO
Intendente! Direttor!
Presidente! Cantinier!
Grazie, grazie; che piacer!
Che girandola ho nel cor.
Si venga a scrivere
Quel che dettiamo.
DON MAGNIFICO
Alias capietur
Et stranguletur
Perché ita etcetera
Laonde etcetera
Barone etcetera.
Dandini e Don Ramiro nascondendosi in giardino
RAMIRO
(sotto voce)
Zitto zitto, piano piano;
Senza strepito e rumore:
Delle due qual è l'umore?
Esattezza e verità.
DANDINI
Sotto voce a mezzo tuono;
In estrema confidenza:
Sono un misto d'insolenza,
Di capriccio e vanità.
RAMIRO
E Alidoro mi dicea
Che una figlia del Barone...
DANDINI
Eh! il maestro ha un gran testone.
Oca eguale non si dà.
(Son due vere banderuole...
Mi convien dissimular.)
RAMIRO
(Se le sposi pur chi vuole...
Seguitiamo a recitar.)
Clorinda, accorrendo da una parte, e Tisbe dall'altra.
CLORINDA
Princino dove state?
TISBE
Princino dove state?
CLORINDA e TISBE
Ah! perché mi abbandonate?
Mi farete disperar.
CLORINDA
Io vi voglio...
TISBE
Vi vogl'io...
DANDINI
Ma non diamo in bagattelle.
Maritarsi a due sorelle
Tutte insieme non si può!
Una sposo.
CLORINDA e TISBE
(con interesse di smania)
E l'altra?..
DANDINI
E l'altra...
(accennando Ramiro)
All'amico la darò.
RAMIRO
(ponendosi loro in mezzo con dolcezza)
Sarò docile, amoroso,
Tenerissimo di cuore.
CLORINDA e TISBE
No no no no no,
Un scudiero! oibò oibò!
CLORINDA e TISBE
(guardandolo con disprezzo)
Un scudiero! No signore.
Un scudiero! questo no.
CLORINDA
Con un'anima plebèa!
TISBE
Con un'aria dozzinale!
CLORINDA e TISBE
(con affettazione)
Mi fa male, mi fa male
Solamente a immaginar.
RAMIRO e DANDINI
(fra loro ridono)
La scenetta è originale
Veramente da contar.
Coro di cavalieri dentro le scene, indi Alidoro.
ALIDORO
Dama incognita qua vien.
Sopra il volto un velo tien.
TUTTI
Chi sarà? chi è? perché?
Non si sa. Si vedrà.
CENERENTOLA
Sprezzo quei don che versa
Fortuna capricciosa.
M'offra chi mi vuol sposa,
Rispetto, amor, bontà.
RAMIRO
(Di quella voce il suono
Ignoto al cor non scende;
Perché la speme accende?
Di me maggior mi fa.)
DANDINI
Begli occhi che dal velo
Vibrate un raggio acuto,
Svelatevi un minuto
Almen per civiltà.
TUTTI
(Parlar - pensar - vorrei.
Parlar - pensar - non so.
Questo è un inganno, o dei!
Quel volto mi atterrò.)
Cenerentola svelasi. Momento di sorpresa, di riconoscimento,
d'incertezza.
TUTTI
Ah!
DON MAGNIFICO
Signora Altezza, in tavola
Che... co... chi... sì... che bestia!
Quando si dice i simili!
Non sembra Cenerentola?
TUTTI
Mi par d'essere sognando
Fra giardini e fra boschetti;
I ruscelli sussurrando,
Gorgheggiando gli augelletti,
In un mare di delizie
Fanno l'anima nuotar.
Ma ho timor che sotto terra
Piano piano a poco a poco
Si sviluppi un certo foco.
E improvviso a tutti ignoto
Balzi fuori un terremoto,
Che crollando, strepitando
Fracassando, sconquassando
Poi mi venga a risvegliar.
E ho paura che il mio sogno
Vada in fumo a dileguar.
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