| TEATRO C.COCCIA - Novara STAGIONE AUTUNNO/INVERNO 2021 CALENDARIO CRONOLOGICO  
 Venerdì 24 Settembre 2021_09_24 ore 20.30  INAUGURAZIONE DEL TEATRO COCCIA ANTONINO FOGLIANI dirige l’ORCHESTRA SINFONICA DELLA RAI sostituendo TIANYI LU, (Vincitrice Concorso Internazionale per Direzione d’Orchestra “Guido Cantelli” 2020) costretta a rinunciare per via di un’indisposizione Pianista Gile BaeOrchestra Sinfonica Nazionale RAI PROGRAMMA OMAGGIO A CAMILLE SAINT-SAËNS Felix Mendelssohn-Bartholdy - Ouverture Le Ebridi op.26 in si minore Camille Saint-Saëns - Concerto per pianoforte n. 5 op. 103 in fa maggiore 'Egiziano' Felix Mendelssohn-Bartholdy - Sinfonia n. 4 op. 90 in la maggiore 'Italiana' (MWV N 16) Nuova produzione Fondazione Teatro Coccia 
 Sabato 02 Ottobre 2021_10_02 ore 20.30 Domenica 03 Ottobre 2021_10_03 ore 16.00  CONCERT IN DESIGN MAUDIT TU, MALEDETTO COME NOI INTERROGATORIO A RIMBAUD Musiche di repertorio barocco e contemporaneo A. Webern, P. Hindemith, A. Vivaldi, A. Corelli Drammaturgia, testi e regia Davide Rondoni Attore Filippo Lanzi Materiale fotografico Manuel Palmieri Direttore Maurizio Dones Nuova Orchestra Cameristica di Milano Nuova produzione Fondazione Teatro Coccia  
 Giovedì 07 Ottobre 2021_10_07 ore 20.30  GALA D’ARIE D’OPERA ACCADEMIA AMO Musiche di repertorio operistico Direttore Margherita Colombo Solisti Accademia AMO Orchestra Carlo Coccia 
 Venerdì 08 Ottobre 2021_10_08  Sabato 09 Ottobre 2021_10_09  ore 20.30  Casa Bossi LE ORE DELLE SPOSE OPERA DA CAMERA Libretto Francesca Bocca-Aldaqre Regia Deda Cristina Colonna Scenografia Matteo Capobianco  Soprano Laura Catrani  Attrice Carolina Rapillo Attrice Giuditta Pascucci Musica in prima esecuzione assoluta commissionata a Claudio Scannavini Quartetto d’archi Dàidalos Nuova produzione Fondazione Teatro Coccia    Sabato 23 Ottobre 2021_10_23 ore 20.30 Domenica 24 Ottobre 2021_10_24 ore 16.00    L’ULTIMA STANZA. PRELUDIO AL BARBABLÙ OPERA Musica in prima esecuzione assoluta commissionata a Claudio Scannavini IL CASTELLO DI BARBABLU’ Musica di Béla Bartók Orchestrazione per organico orchestrale ridotto Accademia AMO Direttore Marco Alibrando Regia Deda Cristina Colonna Scene e costumi Matteo Capobianco Barbablù Andrea Mastroni Judith Klára Kolonitz Orchestra del Teatro Coccia 
  Teatro Coccia, Novara 
Mercoledì 27 Ottobre 2021 alle 20.30 
STAGIONE AUTUNNO/INVERNO 2021
TEATRO COCCIA 
CONCERTO OMAGGIO A CAJKOVSKIJ 
un concerto fuori stagione 
Orchestra Sinfonica Carlo Coccia 
Violoncello Christiana Coppola 
Direttore Andrea Cappelleri 
VEDI FOTOSERVIZIO CONCERTODAUTUNNO Sabato 30 Ottobre 2021_10_30 ore 21.00 Domenica 31 Ottobre 2021_10_31 ore 16.00 L’ATTESA  di Remo Binosi PROSA Con Anna Foglietta e Paola Minaccioni Regia Michela Cescon Scene Dario Gessati Costumi Giovanni Buzzi Musiche originali Andrea Farri Produzione TEATRO DI DIONISO e TEATRO STABILE DEL VENETO In collaborazione con FONDAZIONE MUSICA PER ROMA e TEATRO STABILE DI BOLZANO Produzione esecutiva Teatro di Dioniso 
 Domenica 07 Novembre 2021_11_07 ore 16.00  Lunedì 08 Novembre 2021_11_08 ore 9.00 e 11.30 (recite per le scuole)  CHI HA PAURA DEL MELODRAMMA? I VIAGGI DI GULLIVER OPERA DA CAMERA Musica di Bruno Moretti Libretto Rosa Mogliasso Direttore Andreas Gies Messinscena e regia Controluce Teatro d’Ombre Ripresa allestimento Alberto Jona Costumi Giuseppe Palella Gulliver Federico Cavarzan La cantante Giulia Bolcato Bianconiglio Leonardo Pesucci Ombre Cora De Maria, Marco Intraia, Jenaro Meléndrez Chas Attori Scuola del Teatro Musicale - STM Giovane Ensemble Guido Cantelli 
 Sabato 20 Novembre 2021_11_20 ore 20.30  Domenica 21 Novembre 2021_11_21 ore 16.00 RAPIMENTI D’AMORE Musica di Cristian Carrara OPERA Soggetto e libretto di Davide Rondoni Direttore Matteo Beltrami Regia e scene Andrea Chiodi Costumi Ilaria Ariemme Fosca Sonia Prina Dante Vittorio Prato Padre di Fosca Salvatore Grigoli Cavalcanti Valerio Borgioni Simone Ettore Agati Padre dello sposo Antonio De Gobbi Randazzo Mario Tathouh La serva Veronica Niccolini (Accademia AMO) Orchestra I Virtuosi Italiani  Nuova commissione Fondazione Teatro Coccia  In occasione delle celebrazioni di Dante 700 
 Venerdì 3 Dicembre 2021_12_03 ore 20.30  Sabato 4 Dicembre 2021_12_04 ore 20.30  
  CUORE DIVORATO Musica di Joe Schittino, Cristiano Serino, Marco Taralli Versi Francesca Bocca, Fabio Ceresa, Davide Rondoni OPERA Regia, drammaturgia e con Gioele Dix Direttore Antonello Allemandi Scene Angelo Lodi Coro Sinfonico Reine Stimme Orchestra Sinfonica delle Alpi - Alpen Symphonie Orchester Nuova commissione Fondazione Teatro Coccia  
 Domenica 12 Dicembre 2021_12_12 ore 16.00  Lunedì 13 Dicembre 2021_12_13 ore 9.00 e 11.30 (recite per le scuole)  CHI HA PAURA DEL MELODRAMMA? CENDRILLON Musica di Pauline Viardot OPERA DA CAMERA Elaborazione e orchestrazione di Paola Magnanini (Accademia AMO) Versione ritmica italiana di Vincenzo De Vivo Direttore Valentino Alfredo Zangara (Accademia AMO) Regia Teresa Gargano Scene e costumi Danilo Coppola  Le Baron de Pictordu Pasquale Greco Cendrillon Eriko Hashimoto (Accademia AMO) Armelinde Simona Ruisi (Accademia AMO) Maguelonne Ramezani Meiami Rakhsha (Accademia AMO) La Fée Vinci Federica (Accademia AMO) Le Prince Charmant Francesco Scalas, Le Comte Barigoule Dario Sebastiano Pometti Giovane Ensemble Guido Cantelli Coproduzione Fondazione Teatro Coccia con Teatro dell'Opera Giocosa di Savona e Associazione Traiectoriae 
 Mercoledì 22 Dicembre 2021_12_22 ore 20.30  Giovedì 23 Dicembre 2021_12_23 ore 20.30  LA CAMBIALE DI MATRIMONIO Musica di Gioachino Rossini Libretto Gaetano Rossi OPERA  Cast Allievi del progetto RossiniLab e European Opera Academy Direttore Mirca Rosciani Orchestra del Teatro Coccia Nuova produzione in versione semiscenica 
 Venerdì 31 Dicembre 2021_12_31  ore 22.15 Teatro Coccia  GRAN GALA DI SAN SILVESTRO ALL THAT MUSICAL Regia e coreografie Melina Pellicano Arrangiamenti e musiche Marco Caselle Scenografie Anna Maria Carbone Costumi Agostino Porchietto e Lucrezia Zoroddu Produzione Compagnia BIT Distribuzione Equipe Eventi 
   Il Teatro Coccia annuncia la programmazione autunno/inverno 2021L’inaugurazione con l’Orchestra RAI e Gile Baedirette da Tianyi Lu
 Opere, contaminazioni, nuovi format L’avvio del progetto delle “farse rossiniane” con RossiniLab, AMO e il patrocinio della Fondazione Rossini
 Il ritorno della Prosa con Anna Foglietta e Paola Minaccioni Due opere inedite per celebrare DanteE l’ultima notte dell’anno a ritmo di Musical
 
      Comunicato stampa del Teatro: Riparte Venerdì 24 Settembre 2021 la stagione autunno/inverno del Teatro Coccia, giorno in cui il Teatro sarà finalmente restituito alla città dopo l’anno di lavori che hanno interessato le messe a norme e la sicurezza.  Dopo
 l’inaugurazione del 22 Dicembre 1888, con Gli Ugonotti di Meyerbeer 
diretto da Arturo Toscanini, e del 21 Febbraio 1993, con il concerto 
diretto da Riccardo Muti, il Teatro Coccia si prepara a un nuovo grande Concerto d’inaugurazione: l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con la partecipazione straordinaria di Gile Bae come pianista solista, dirette da Tianyi Lu, la giovane direttrice classe 1990, vincitrice dell’XI edizione del Premio Cantelli,
 quella targata 2020, nell’anno della rinascita dopo 40 anni. Un momento
 emozionante che si inserisce nel solco della tradizione e nel nome del 
Maestro Guido Cantelli. Il programma: Le Ebridi Op. 26 in si minore di F. Mendelssohn, Concerto per pianoforte n. 5 "l'Egiziano" di C. Saint-Saëns, Sinfonia n. 4 in la maggiore "Italiana" op. 90 di F. Mendelssohn. Traendo spunto dall’”Egiziano” di C. Saint-Saëns l’evento segna anche l’inizio di una collaborazione tra il Teatro Coccia e il Museo Egizio di Torino. Spazio ai format sia nuovi che consolidati, originali del Teatro Coccia: concert opera in design Sabato 2 e Domenica 3 Ottobre, un lavoro multidisciplinare in cui musica, teatro, fotografia e parola si fondono e confondono. Maudit. Tu, Maledetto come noi. Interrogatorio a Rimbaud,
 su musiche di repertorio barocco e contemporaneo (A. Webern, P. 
Hindemith, A. Vivaldi, A. Corelli), e la drammaturgia, i testi e la 
regia di Davide Rondoni, in buca la Nuova Orchestra Cameristica di Milano diretta da Maurizio Dones.  Giovedì 7 Ottobre un Gala d’Arie d’Opera interpretato dagli Allievi dell’Accademia dei Mestieri dell’Opera AMO diretti dal maestro Margherita Colombo. In programma da I Racconti di Hoffmann a Il Trovatore, da L'occasione fa il Ladro a Bohéme, da Le Nozze di Figaro a Lakmé, fino a Madame Butterfly, L’elisir d’Amore, e Rigoletto.  Prosegue un Ottobre che si potrebbe definire “noir” e che vede altri due appuntamenti musicali, uno inedito e uno di tradizione: l’opera da camera Le Ore delle Spose l’8 e il 9 Ottobre alle 20.30 a Casa Bossi e il 23 e il 24 ottobre Il Castello di Barbablù di Béla Bartók al Teatro Coccia, entrambi firmati dalla regia di Deda Cristina Colonna e con le scene di Matteo Capobianco.Le Ore delle Spose, musica in prima esecuzione assoluta commissionata a Claudio Scannavini, Quartetto d’archi Dàidalos, su libretto di Francesca Bocca-Aldaqre, vede protagoniste le voci del soprano Laura Catrani e le attrici Carolina Rapillo e Giuditta Pascucci.Le ore delle spose – spiega Deda Colonna -
 è la storia di un’attesa. Giuditta oracolare ed incisiva, Arianna 
attiva e sfidante sono portate in scena da due attrici che incarnano gli
 arabeschi poetici di Francesca Bocca-Aldaqr in una resa quasi da 
tanztheater, in cui i linguaggi verbale e non-verbale si concertano 
nell’accumularsi di parola e azione, gesto e ripetizione […] 
L’installazione di Matteo Capobianco definisce il contesto di questa 
avventura intima in uno spazio scandito dalla progressiva 
stratificazione di forme piene e vuote, leggere come parole, pesanti 
come note. La performance non rappresenta una vicenda personale, ma 
illustra un itinerario intimo di ricerca, scoperta e rinuncia: dove il 
bisogno personale si scopre vertiginoso e profondo, la rinuncia appare 
come la sola via possibile; di un amore come quello di Barbablù - 
occupato, infedele, violento, incoerente, avaro di sentimenti - non si 
può salvare nulla, se non se stesse. La musica composta da Claudio 
Scannavini rappresenta la presenza/assenza di Barbablù e ritaglia zone 
della performance in cui la parola del testo poetico quasi si 
smaterializza per divenire essa stessa materia coreografica, linguaggio 
astratto di relazione tra parola e gesto, tra il languire dell’attesa e 
la crudezza del carattere. Il quartetto esegue dal vivo anche 
composizioni di Bartok e di Schönberg che demarcano nell’irregolare 
scorrere del tempo le fasi successive di questo labirintico itinerario 
personale”.  Il Castello di Barbablù di Béla Bartók vede coinvolti nel ruolo di Barbablù Andrea Mastroni e in quello di Judith Klára Kolonits, Orchestra del Teatro Coccia, diretta da Marco Alibrando. Unica
 composizione operistica nel catalogo bartokiano, Il castello del 
principe Barbablù mette in luce gli ultimi legami del trentenne Bartok 
con le risorse musicali della drammaturgia simbolista ed espressionista:
 si nota, allo stesso tempo, l’urgenza tipica in Bartok di rinverginare 
il linguaggio attingendo dal repertorio popolare della sua terra. Da 
parte sua, Bela Balazs non aveva pensato a un libretto in senso stretto,
 ma piuttosto a una ballata, dotata di una propria autonomia letteraria,
 impregnata di reminiscenze folkloristiche e ammiccante alle tendenze 
moderne della ‘Literaturoper’, l’opera lirica che utilizza testi 
letterari senza passare attraverso un apposito ‘libretto’. Attingendo 
dal soggetto favolistico di Charles Perrault – per altro gia utilizzato 
da Maeterlinck e musicato da Dukas – Balazs, regista, scrittore e autore
 drammatico, imprime al testo un’invenzione autonoma e originale, dove –
 come avverte prudentemente il prologo parlato con cui inizia il dramma –
 gli ascoltatori sono messi di fronte a una vicenda che e solo il 
pretesto per la simbolica rappresentazione di un dramma interiore, dove 
si gioca il conflitto tra desiderio e impotenza, luminosa sensibilita 
femminile e meccanica ottusita maschile. Echeggiando i modelli vocali 
sperimentati da Debussy nel Pelléas et Mélisande, Bartok adotta una 
vocalita tutta contenuta entro una sorta di recitativo melodico, 
sfaccettato in modo tale da lasciar intravedere le differenze 
comportamentali e psicologiche dei due personaggi: se il cupo e austero 
Barbablu mantiene il suo canto in una sorta di declamazione, costruita 
entro una scala pentafonica, la luminosa ed esuberante Judit vanta una 
maggior varieta ritmica e modale. L’opera sarà preceduta da un preludio musicale commissionato al compositore Claudio Scannavini: Dopo L’ultima Stanza, Preludio al Barbablù.  Al Castello di Barbablù si arriverò, come consuetudine del Teatro Coccia, a seguito di una serie di appuntamenti di anteprima e approfondimento. Un viaggio nel mondo di Barbablù: da Lunedì 11 a Venerdì 22 Ottobre
 sarà possibile entrare nelle scene dell’allestimento, incontrarne i 
protagonisti, ascoltare il racconto della nascita del progetto e 
assistere brevissimi spettacoli messi in scena al Piccolo Coccia.  Ogni
 spettacolo prevede una durata di circa 10/15 minuti per permettere di 
essere ripetuto più volte nella stessa giornata (su prenotazione) ed è 
pensato per incantare un pubblico di ogni età, con un linguaggio 
semplice, poetico e intrigante. Lo
 spettacolo, realizzato da Controluce Teatro d’Ombre sarà pensato per un
 solo operatore che accompagnerà il racconto con le silhouette di teatro
 d’ombre e brevi ascolti musicali registrati. Nel retropalco del Conte Caccia sarà inoltre ricreato un allestimento di costumi e attrezzeria a “tema Barbablù”  Tornano, in presenza gli appuntamenti Chi ha Paura del Melodramma? dedicati all’opera da vivere in e con la famiglia. Dopo le felici esperienze online I Viaggi di Gulliver (in una nuova e aggiornata versione) e Cendrillon (e il BIanconiglio) arrivano dal vivo rispettivamente il 7 e l’8 Novembre e il 12 e il 13 Dicembre 2021, con repliche per le scuole il Lunedì mattina.  Con Chi ha paura del Melodramma? prende il via anche ufficialmente la nuova piattaforma del Teatro Coccia: Sipario Virtuale.
 Uno spazio parallelo a quello della vita teatrale, nel quale ritrovare 
programmazioni storiche, ma soprattutto contenuti inediti e 
approfondimenti. E un’area dedicata al gaming: per i più giovani (ma non solo) esperienze di gioco virtuali per entrare nel teatro attraverso una porta inusuale. Dove si nasconde il Bianconiglio? Quali stanze si aprono all’ingresso dei palchi? Cosa c’è sotto il palcoscenico? A questi e altri interrogativi i giocatori potranno e dovranno trovare risposta nel corso del game. Il Teatro Coccia dedica a Dante
 due appuntamenti nell’arco di 15 giorni sul finire di questo 2021 di 
celebrazioni. E lo fa portando in scena ciò che è parte fondamentale 
della sua missione: producendo due opere liriche, commissionate e prodotte,
 che nascono per mano di compositori, poeti e librettisti contemporanei e
 debutteranno tra Novembre e Dicembre. Filo conduttore tra le opere la 
bacchetta di Matteo Beltrami a dirigere l’orchestra.  Sabato 20 e Domenica 21 Novembre Rapimenti d’Amore, opera in un atto unico, scritta da Cristian Carrara su soggetto e libretto di Davide Rondoni, con la regia di Andrea Chiodi. In buca l’Orchestra I Virtuosi Italiani
 (anche coproduttori dell’allestimento). Un lavoro inedito che vede 
impegnato un cast di voci davvero straordinarie, tra le quali quelle di Sonia Prina, Salvatore Grigoli, Vittorio Prato.  Fosca,
 ragazza vivace e di temperamento, si dispera con la sua serva, alla 
vigilia della festa di maggio, a Firenze. Il padre, un tipo autoritario e
 formale, l’ha promessa in sposa ad un ragazzo che non ama. Sullo sfondo
 della vicenda, una Firenze divisa in fazioni, guelfi e ghibellini si 
fronteggiano. Simone, ragazzo allegro con nel fondo un po’ di mestizia, 
amico di Fosca, raccoglie dalla serva la confidenza del matrimonio 
combinato. Anche lui si dispera. Non crede nell’amore, ma lungo la 
vicenda ne riscopre il senso, proprio scoprendosi innamorato di Fosca. 
Dante e Cavalcanti, amici di Simone, si ingegnano per aiutarlo. Da loro 
nasce l’idea di inscenare il rapimento di Fosca. Sullo sfondo della 
vicenda, le discussioni sull’amore tra Dante e Cavalcanti. I due si 
stimano, ma diversa è la loro visione della vita e dell’amore. Per 
Cavalcanti “non conduce a canoscenza/ la nostra umana, povera semenza”. 
Da questa esperienza Dante capisce che ha un compito “Indicare di ogni 
amore/ la difficile commedia/ e il dramma che lo assedia” e inizia il 
suo viaggio, quello che lo porterà a scrivere la Divina Commedia: “Avrò i
 suoi occhi fissi in me/ cuore sbranato e pur felice/ avrò lei che fin 
là mi guida/ la mia donna Beatrice”, ”Ora che ho amato da morire/ sono 
pronto ad iniziare”.  Mercoledì 1 e Giovedì 2 Dicembre un evento straordinario: Gioele Dix firma la regia, la drammaturgia e dà voce a Un divorato cuore, investigazioni sull’amore in risposta ad un sonetto (azione scenica in un atto). Le musiche sono composte da tre compositori del nostro tempo, Cristiano Serino, Joe Schittino, Marco Taralli. Un
 divorato cuore nasce da “Chi oggi ha il cuore divorato da Amore?” il 
primo sonetto contenuto nella Vita Nova di Dante Alighieri “A 
ciascun'alma presa e gentil core”. Dante afferma di aver composto il 
testo per salutare «tutti li fedeli d'Amore» e per chiedere loro «che 
giudicassero» un sogno fatto dopo aver incontrato Beatrice per la 
seconda volta, all'età di 18 anni. In questo sogno il poeta vede Amore 
personificato che tiene in braccio Beatrice addormentata avvolta in un 
drappo sanguigno. In una delle mani Amore tiene il cuore del poeta e, 
dopo aver svegliato la donna, le fa mangiare il cuore, cosa che ella fa 
«dubitosamente», cioè con paura. Molti sono stati nella storia i poeti 
che hanno “risposto” a questa sorta di “proposta” lanciata da Dante, a 
partire da Cavalcanti fino ad arrivare a D’Annunzio.  Questo è Un 
divorato cuore: un’investigazione sull’Amore guidata da Gioele Dix nei 
panni di un curioso investigatore, che utilizzerà i tre sonetti come 
fossero degli indizi utili alla comprensione del mistero che aleggia 
attorno a questo divorato cuore. Ognuno dei tre compositori impegnati 
nell’opera ha musicato un sonetto proponendo una cifra personale ma al 
contempo in sintonia con l’intera composizione che troverà unitarietà e 
completezza nelle parti di raccordo musicale laddove i tre compositori 
si uniranno in una sorta di contrappunto a tre voci. Con l’attore e i 
cantanti, una danzatrice e un mimo. Dal
 giorno successivo la messa in scena, il Teatro Coccia e la città di 
Novara diventeranno set del film Un divorato cuore che verrà girato da 
Gioele Dix come trasposizione del testo teatrale. Dopo la felice esperienza di Una Domanda di Matrimonio
 di Chailly andata in scena nell’Arengo del Broletto il 29 Maggio 2021, 
come primo spettacolo in presenza del Teatro Coccia, prosegue la 
collaborazione con il Conservatorio Guido Cantelli: il 22 e 23 Dicembre alle 20.30 La Cambiale di Matrimonio, musica di Gioachino Rossini, libretto Gaetano Rossi, solisti gli allievi del progetto RossiniLab e European Opera Academy, direttore Mirca Rosciani. L’orchestra sarà un ensemble in seno alla neonata Orchestra del Teatro Coccia, in collaborazione con il Conservatorio Cantelli.
 Ensemble orchestrale che sarà anche protagonista del Galà di Arie d’Opera dell’Accademia AMO del 7 Ottobre 2021.  Si apre così il ciclo delle cinque farse rossiniane “Lui, Lei, L’Altro”.
 Cinque titoli che il Teatro Coccia, con RossiniLab e il patrocinio 
della Fondazione Rossini metterà in scena con la regia degli allievi AMO
 con il docente Roberto Recchia. Ma non solo: alle farse si arriverà a 
seguito della commissione di altrettante opere buffe ad autori 
contemporanei, anch’esse con filo conduttore “Lui, Lei, L’Altro”. Il 
Teatro Coccia investe ancora nel futuro dell’opera italiana, ponendo 
particolare attenzione all’opera buffa che va scomparendo. La riapertura coinciderà anche con la programmazione di spettacoli di Teatro di Parola e Musical. L’attesa Sabato 30 e Domenica 31 Ottobre 2021 e All That Musical Venerdì 31 dicembre 2021.  L’attesa, spettacolo firmato da Remo Binosi vede protagoniste due straordinarie e poliedriche interpreti del nostro tempo, Anna Foglietta e Paola Minaccioni, dirette da un’altra importante artista italiana Michela Cescon.
 La produzione è Teatro Di Dioniso E Teatro Stabile Del Veneto In 
Collaborazione Con Fondazione Musica Per Roma E Teatro Stabile Di 
Bolzano. L’Attesa, anche oggi a tanti anni dalla sua scrittura, è un 
testo contemporaneo, caratteristica che solo le grandi opere hanno. Il 
rapporto serva-padrona, il doppio, il grande seduttore Casanova, la 
maternità, il male, la morte - sono raccontati con cambi di registro 
narrativo: dalla commedia al dramma, dal noir fino a sfiorare la 
tragedia. Il linguaggio è originale e sorprendente, con una naturale vis
 comica che garantisce una presa certa sul pubblico, paragonabile a 
quella dei testi di Goldoni e di Eduardo. La particolarità della 
messinscena di Cescon è che parte dalla prima stesura che l’autore 
veronese fece del testo - datata 1991 - che presenta notevoli differenze
 rispetto a quello portato in scena nel 1994: la nutrice ha un ruolo 
decisamente più marginale che in questa messinscena scomparirà 
completamente; i dialoghi sono più scarni, in qualche modo più 
«contemporanei»; l’azione si concentra totalmente sulle due protagoniste
 e sull’evoluzione del loro rapporto durante la forzata clausura. Il Musical che accompagna allo scoccare della mezzanotte tra il 2021 e il 2022 è prodotto dalla Compagnia BIT con la regia e le coreografie di Melina Pellicano e gli arrangiamenti musicali di Marco Caselle. Nomi ormai noti al pubblico in sala al Teatro Coccia il 31 Dicembre e che hanno sempre ottenuto un notevole successo. Ripartono inoltre gli appuntamenti WikICoccia a cura di Luca Baccolini e Le Caramelle al Melodramma con Roberto Recchia, Corinne Baroni e i loro ospiti. Tutti i video diventeranno poi fruibili su Sipario Virtuale e alcuni temi saranno dedicati proprio alla programmazione futura. I
 biglietti per gli spettacoli saranno in vendita in tre tranche: da 
Mercoledì 8, 29 Settembre e 27 Ottobre) questo per mantenere monitorata 
la situazione sanitaria globale e offrire al pubblico un servizio sempre
 più sicuro e potenzialmente sempre più ampio. Nascono così i Mini Abbonamenti “Eco”: l’abbonamento
 “di ritorno” e “sostenibile”. Non paghi tutto subito, puoi acquistare 
il primo spettacolo, pensarci e tornare ad acquistare il secondo 
biglietto con il 25% di sconto (Il Castello di Barbablù + 
Rapimenti d’Amore; Maudit. Tu, maledetto come noi interrogatorio a 
Rimbaud + Gala d’arie d’opera Accademia AMO; I viaggi di Gulliver + 
Cendrillon; Rapimenti d’Amore + Un divorato cuore). Sostenibilità
 che diventerà uno dei temi portanti delle stagioni del Teatro Coccia: 
allestimenti e costumi realizzati con materiali di riciclo o bio; 
materiale di comunicazione e promozione stampato in quantità ridotte e 
con utilizzo di carte riciclate. Si è calcolato che in un anno il Teatro
 Coccia stampa l’equivalente di due alberi. Il Teatro, in collaborazione
 con il Comune di Novara, non solo si impegna per una maggiore 
sostenibilità, ma a fine anno ripianterà due alberi in un parco 
cittadino che verrà concordato.   
 
 
 
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