Comune di Vigevano Assessorato alla Cultura
Domeniche in Piazza
rassegna di musiche e danze della tradizione popolare in Piazza
Ducale
maggio - giugno 1994
In caso di maltempo i concerti si svolgeranno presso l'auditorium
della scuola elementare "Regina Margherita", in Via De Amicis 15.
Un pomeriggio di domenica in una Piazza a conversare ed ascoltare
musica comodamente seduti, o a scoprire le vie del centro storico
con il sottofondo di armonie, canti e balli della tradizione. Un
pomeriggio per assaporare la vera dimensione della festa. "Felix
Piazza" a Vigevano, in un "salotto" che proprio quest'anno compie i
500 anni di vita.
La piazza ducale voluta da Ludovico il Moro
Un -foro principesco- in cui per la prima volta in Lombardia vennero
applicati i canoni rinascimentali della grandiosità, dell'armonia e
della magnificenza.
Uno spazio scenografico aperto alle suggestioni, ai rapimenti
estetici, alle ispirazioni, al fascino, ai richiami di cinquecento
anni di storia. L'Amministrazione Comunale di Vigevano è lieta di
invitarvi alla rassegna:"Domeniche in Piazza".
I Concerti
Un ricco patrimonio musicale corre quotidianamente il rischio di
andare perduto lasciando pochissime tracce di sé.
E' il patrimonio costituito dalla musica popolare di tradizione
orale, che spesso affonda le radici in un lontano passato, ma la cui
"autenticità" viene continuamente messa a repentaglio da attacchi e
contaminazioni di ogni sorta. Nell'era dominata dai mass-media e
dalle mode cosmopolite non potrebbe essere diversamente; ecco perché
le numerose tradizioni musicali non scritte che ancora sopravvivono
in determinate località meriterebbero di essere salvaguardate con
grande attenzione al pari di ogni bene culturale.
Domenica 01 Maggio 1994 ore 16.30
Gruppo di musica popolare "VICOLO LAVANDAI"
La festa, la Piazza, il ballo
Durante il concerto animazione e ballo folk per tutti
Domenica 08 Maggio 1994 ore 16,30
Compagnia SONADUR DI PONTE CAFFARO
Tradizione violinistica e balli di Carnevale
Domenica 15 Maggio 1994 ore 16,30
BEANS, BACON AND GRAVY
Musica popolare americana
Domenica 22 Maggio 1994 ore 16.30
I PIFFERI DELL'APPENNINO DELLE
QUATTRO PROV1NCIE (PV, AL. PC. GÈ)
ore 15 insegnamento di alcune danze del repertorio
delle Quattro Provincie (Giga, Monferrina,Alessandrina. Piana).
Durante il concerto animazione e danze collettive per tutti
Domenica 29 Maggio 1994 ore 16,30
ANTICO CONCERTO A FIATO di Colorno (PR)
II liscio delle origini
Durante il concerto grande ballo liscio per tutti.
Domenica 05 Giugno 1994 ore 17.30
BANDA MUSICALE DI SANTA CECILIA
Musica operistica, operettistica e moderna
Domenica 12 Giugno 1994 Ore 17,30
LA PETITE BANDE BOURBONNA1SE
Cornamuse del centro Francia
Domenica 19 Giugno 1994 ore 17.30
I PIPERS DEL B.I.G
La maestosa sonorità della cornamusa scozzese (Great Highland
Bagpipe)
Domenica 26 Giugno 1994 ore 17,30
SUONABANDA
Musica tradizionale da ballo dell'area emiliana
Durante il concerto animazione di danza.
Domenica 1 Maggio 1994
Piazza Ducale ore 16,30
Gruppo di musica popolare
Vicolo Lavandai
La festa, la Piazza, il ballo
Alecsandar Karlic, chitarra
Nicola Moneta, contrabbasso
Marc Novara, ghironda
Patrick Novara, fiati
Antonio Ricci, organetto
Luca Trolese, percussioni
Durante il concerto animazione e ballo folk per tutti.
Gruppo di musica popolare: Vicolo Lavandai La festa, la Piazza,
il ballo
Il Gruppo di musica popolare "Vicolo Lavandai" nasce nel 1989 per
iniziativa di musicisti provenienti da molteplici esperienze
maturate nell'ambito antico, classico, moderno, jazz e folk.
Obiettivo del Gruppo è quello di rivalutare e diffondere il
repertorio musicale della tradizione popolare cercando di recuperare
quel rapporto di interazione tra interprete ed ascoltatore che era
tipico delle situazioni di festa della civiltà rurale.
Il repertorio proposto, sia in forma di concerto che come
accompagnamento di cerimonie e feste, vuole essere soprattutto
occasione di aggregazione attraverso la musica, la danza, il canto.
Il gruppo esegue i brani musicali anche recuperando il modello da
"strada" ed itinerante tipico della bandella.
La ricerca musicale intrapresa si indirizza verso le tradizioni
italiane, francesi e spagnole ed utilizza strumenti caratteristici
di queste aree geografiche: cornamusa, zampogna, piffero, tromba,
tamburello, bombarda, flauti, clarinetto, ghironda, organetto,
contrabbasso, nacchere, tammorra, grancassa.
Domenica 8 Maggio 1994
Piazza Ducale ore 16,30
Compagnia
SONADUR DA PONTE CAFFARO
Tradizione violinistica e balli di Carnevale
La tradizione musicale della Valle del Caffaro, situata
all'estremità nordrientale della Alpi Lombarde, in provincia di
Brescia, a ridosso del territorio trentino, si connota, per
originalità stilistica nonché per ricchezza ed omogeneità del
repertorio, come una delle più interessanti tradizioni di violino
popolare fra quelle ampiamente diffuse in tutta l'Italia
settentrionale; non solo
superstite, ma viva ed in evoluzione in quanto indissolubilmente
legata ad un momento rituale di grande rilevanza quale il Carnevale.
Il repertorio dei violinisti della Valle del Caffaro è oggi
essenzialmente costituito dai 24 balli rituali carnevaleschi che,
nonostante alcune diversità musicali, sono sostanzialmente gli
stessi sia a Ponte Caffaro che a Bagolino.
A Ponte Caffaro la "verità" antica del Carnevale continua a
rivivere, nel rispetto della tradizione e con animo d'oggi per
merito della compagnia dei suonatori e dei ballerini, non composta
da anziani legati a memorie perdute, ma da giovani che assicurano,
ad un alto livello di qualità, la vita ad una
"festa" che, in piccola parte, appartiene a tutti.
Violini: Gigi Bonomelli, Andreine Bordiga, Bernardo Falconi, Lorenzo
Pelizzari;
Bassi: Paolo Bianchi, Aurelio Salvini, Buonaventura "Rino"Salvini;
Chitarre: Luca Dossi, Edoardo Scalvini, Francesco Scalvini.
Domenica 15 Maggio 1994
Piazza Ducale ore 16,30
BEANS, BACON AND CRAVY
Musica popolare americana
Il gruppo nasce nel 1979 attorno ad un comune
interesse alle canzoni di Woody Guthrie e Pete Seeger. Per qualche
tempo il gruppo lavora su materiale attinto dalla tradizione della
musica sociale del periodo della grande depressione (1929),
proponendo ballate e canzoni sindacali, di protesta e della
tradizione "hobo". L'interesse ad una ricerca più approfondita sulle
matrici originali della cultura musicale popolare nordamericana,
spinge il gruppo a cercarne le origini attraverso una ricerca di
carattere etnico musicale, utilizzando materiali originali,
pubblicazioni, incisioni d'epoca, e registrazioni sul campo
effettuate all'inizio del secolo dalla "library of Congress", nonché
materiali di informazione, storica e musicale, di diversi
ricercatori americani ed europei.
La ricerca ripercorre l'itinerario tracciato da forme e stili
musicali diversi come il Bluegrass, il Gospel, lo Spiritual, il
Cajun, il Blues, per arrivare infine all'Old Time, ovvero la
naturale evoluzione delle tradizioni musicali che i pionieri
europei, installarsi nel 17° secolo nella regione dei monti
Appalachi, portarono dalle loro terre di origine.
Celso Costantini contrabbasso, banjo, voce
Angelo Nuzzo autoharp, dulcimer, mandolino, voce
Mauro Rogora violino, banjo, chitarra, voce
Paolo Rusconi chitarra, dulcimer, voce
Sergio Tosi voce solista, washboard, cucchiai, triangolo
Domenica 22 Maggio 1994
Piazza Ducale ore 16,30
I PIFFERI
Dell’Appennino delle Quattro Provincie (Genova, Alessandria,
Piacenza e Pavia)
Danze tradizionali o liscio popolare
http://sonocomesono.altervista.org/danze-delle-quattro-province/
Ettore "Bani" Losini (piffero)
Attilio "Tiglion" Rocca (fisarmonica)
Pier Carlo Cardinali (cornamusa)
Stefano Valla (piffero)
Giampaolo Tambussi (fisarmonica)
Andrea Masotti (cornamusa)
Annalisa Scarsellini ricercatrice ed insegnante, con Stefano Valla,
del repertorio di danze delle Quattro Province.
La zona definita delle Quattro Provincie è
un'area di cultura omogenea suddivisa amministrativamente in quattro
provincie di differenti regioni: Pavia (Lombardia), Alessandria
(Piemonte), Piacenza (Emilia-Romagna) e Genova (Liguria)
Valli e monti, punteggiati da nuclei abitati di modeste dimensioni,
storicamente uniti dal "sentiero del sale" che portava dal mare alla
pianura del Po. Su questo percorso e le sue diramazioni è fiorito
nel tempo uno dei fenomeni culturali più interessanti dell'Italia
settentrionale: musiche, danze, canti, leggende e riti concorrono a
formare un repertorio di tradizione orale raro per qualità è
quantità. E' il piffero, uno strumento a fiato ad ancia doppia
simile all'oboe, il protagonista unificante della secolare storia
musicale delle Quattro Provincie. A lui è affidata l'esposizione
delle melodie per la danza, dei canti cosiddetti "da piffero" e
delle marce da strada.
Fino al secondo decennio di questo secolo, sua compagna era la
"musa", cornamusa di piccole dimensioni a un solo bordone.
Successivamente, la fisarmonica cromatica ( a piano o a bottoni)
l'ha soppiantata nell'uso, ma non nella memoria
Il repertorio per la danza propone brani arcaici destinati al ballo
di Alessandrina, Monferrina, Giga, Piana, e Povera Donna. Il
continuo evolversi della cultura etnica nelle Quattro Provincie ha
inoltre consentito l'assimilazione nel repertorio tradizionale di
danze e relative melodie di più recente origine, quali valzer,
polca, mazurca. Le marce, i canti (stranot), le melodie per danze
non più ballate sono invece destinate essenzialmente
all'accompagnamento del corteo nuziale e ai riti di Carnevale Dal
punto di vista della tecnica strumentistica, spicca nella tradizione
delle Quattro Provincie l'uso particolare della fisarmonica, alla
quale è affidato un ruolo di centralità ritmica di inusuale
spessore.
Ore 15 insegnamento dì alcune danze del repertorio delle Quattro
Provincie (Alessandrina, Monferrina, Giga, Piana ) a cura di
Annalisa Scarsellini e Stefano Valla.
Durante il concerto animazione e danza collettiva per tutti.
Domenica 29 Maggio 1994
Piazza Ducale ore 16,30
Antico Concerto a Fiato
di Colorno (PR)
Il liscio delle origini
L'Antico Concerto a Fiato diretto dal Maestro
Mario Casanova di Colorno (PR), è un complesso musicale che,
raccogliendo le eredità musicali dei più famosi Concerti a Fiato
della "Bassa Parmense e Reggiana", può offrire un'autentica e tipica
pagina di cultura popolare.
I Concerti a Fiato sorsero numerosi tra la fine dell'Ottocento e la
prima metà del Novecento quando costituivano uno dei principali
motivi di attrazione e di divertimento della gente comune.
Inizialmente rallegravano le serate sull'aia nelle vecchie "corti"
durante il periodo della trebbiatura, o della vendemmia o di altri
momenti festosi del mondo agricolo.
Il primo Concerto fu fondato nel 1861 da Giuseppe Cantoni di Mezzano
Inferiore (PR).
Il repertorio è imperniato su brani tipici popolari per concerto a
fiato (valzer, polche, mazurche) la cui composizione risale per la
maggior parte al secolo scorso (ricavati da manoscritti che vanno
dal 1861 al 1926) e su pezzi sinfonici e romanze tratti dalla musica
lirica (melodramma verdiano).
Tra i brani più importanti eseguiti dall'Antico Concerto a fiato
ricordiamo "L'Usignolo", "Bocca di baci" e "Brunetto" che hanno
avuto consacrazioni letterarie (G.Guareschi nel "Don Camillo") e
cinematografiche (B.Bertolucci nei films "Novecento" e "Strategia
del ragno"); da non dimenticare il "Canarino" che per tanti anni fu
la sigla della trasmissione televisiva di RAI 1 "Teatro Musica".
La formazione classica del Concerto è composta da:
Giorgio Vighi, Eugenio Martani (Quartini in Mib)
Albino Boselli, Michele Fava (Clarini in Sib)
Gianni Galeri, Bruno Bedogni, Giorgio Bianconi (Trombe in Sib)
Tanuzzo Soliani (Trombone cantabile)
Ferrando Barozzi (Bombardino)
Mario Casanova (Basso in Fa)
Carlo Braglia, Giuseppe Montanari, Bruno Galeri (Tromboni in Sib)
Massimo Giudici, Dino Ghirardini (Grancassa, Tamburo, Piatti)
Piero Bertani (Contrabbasso)
Durante il concerto grande ballo liscio per tutti.
Domenica 5 Giugno 1994
Piazza Ducale ore 17,30
Banda Musicale di Santa Cecilia
musica operistica, operettistica e moderna
La banda è un complesso musicale formato da
strumenti a fiato, sia di legno sia d'ottone, con l'inclusione di
alcuni strumenti a percussione e, molto raramente, di contrabbassi.
Complessi di strumenti a fiato si ebbero nell'antichità e nel
medioevo, ma banda nel senso odierno, cioè organismi piuttosto ampi
e dotati di notevoli possibilità tecniche, cominciarono a sorgere
sul finire del '400. Nella seconda metà del 700 la banda arricchì di
molto le sue capacità espressive grazie all'introduzione dei
clarinetti; nell'800 ricevette un ulteriore potenziamento dai
miglioramenti apportati ai singoli strumenti (come, ad esempio, i
pistoni degli ottoni).
La letteratura originale bandistica non è molto vasta; tuttavia
scrissero per banda molti grandi musicisti, da Mozart a Beethoven,
Cherubini, Spontini, Mendelsohn, Wagner, Schonberg. In sostanza la
funzione della banda fu ed è propriamente divulgativa di musiche di
ogni repertorio, opportunamente trascritte e rielaborate.
Nell'opera dell'800 la banda fu spesso impiegata in palcoscenico, in
formazioni variabili e relativamente piccole, per illustrare
particolari situazioni sceniche. La Banda Musicale di Santa Cecilia
è nata a Vigevano nel 1913, ma si trattava, allora, solo di una
"fanfara"(costituita solo da ottoni), ebbe sede presso i Padri
Oblati dell'Immacolata e fu diretta dal maestro Feroldi (che era
anche il direttore della banda municipale di Vigevano).
Si costituì come corpo bandistico con l'attuale denominazione nel
1921 per interessamento di Don Aurelio Perotti. Da allora si sono
succeduti numerosi maestri, sino all'attuale Prof. Fabio Crotti. La
"Santa Cecilia" è composta da 30 elementi, nella maggior parte dei
casi provenienti dal Civico Istituto Musicale "L.Costa".
Il repertorio eseguito comprende brani tratti dal repertorio
operistico, operettistico e moderno.
Domenica 12 Giugno 1994
Piazza Ducale ore 17,30
La petite bande bourbonnaise
Cornamuse del centro Francia
Il Bourbonnais è una regione della Francia a nord
del Massiccio Centrale dove ancora oggi viene costruito e suonato un
tipo di cornamusa, detta "bourbonnaise", di cui abbiamo notizia già
dal 1636 nell'Harmonie Universelle di Mersenne; l'interesse nei
confronti di uno strumento tanto antico, ma tanto moderno, ha dato
origine alla "Piccola banda", nell'intento di mantenere viva questa
lunga tradizione.
Il funzionamento della cornamusa è basato sull'utilizzo di tubi
sonori di varia lunghezza, alimentati dall'aria contenuta in un
otre, nel quale viene introdotta dal suonatore stesso. Il suono
viene prodotto dalla vibrazione delle ance inserite alla estremità
dei tubi: uno di essi, detto "chanter", è dotato di fori per
l'esecuzione della melodia, mentre gli altri, detti "bordoni"
emettono un suono fisso.
I brani proposti nel concerto sono tratti dal vastissimo repertorio
della tradizione musicale popolare: quindi soprattutto musiche da
danza, fra le quali primeggia la bourrée, ballo tipico delle regioni
del centro Francia, e poi valzer, mazurche, polche, scottisches,
farandole e rondeaux, danze diffuse in tutta la Francia e l'Europa..
Musicisti:
Gabriele Coltri grande cornamusa da 20 pollici
Patrick Novara cornamusa da 16 pollici
Mare Novara cornamusa da 16 pollici
Walter Rizzo cornamusa da 16 pollici
Luciano Sberze grande cornamusa da venti pollici
Domenica 19 Giugno 1994
Piazza Ducale ore 17,30
I Pipers del B.I.G.
La maestosa sonorità della cornamusa scozzese.
(Great Highland Bagpipe)
La Great Highland Bagpipe è la cornamusa delle
Terre Alte scozzesi. E' composta da una canna conica ad ancia
doppia, con 8 fori per le dita, e da tre bordoni cilindrici ad ancia
semplice, di cui uno basso e gli altri due baritoni, all'unisono; i
bordoni poggiano sulla spalla e sul braccio del suonatore. E' uno
strumento noto soprattutto per essere legato alla musica militare
scozzese, un tempo espressa dai clan ed oggi dai reggimenti. Il suo
repertorio è tuttavia molto ampio, e comprende la cosiddetta grande
musica, fondata sull'arte del pibroch, un'elaborata e solenne forma
di variazioni sul tema, e la piccola musica, fatta di arie, marce e
balli. Si suona con una tecnica complessa e rigidamente codificata
di abbellimenti fondati su gruppetti di note (grace-notes). I
suonatori di cornamusa del BIG presenteranno brani tratti dal
repertorio musicale tradizionale scozzese. Saranno eseguite slow
airs, marches ed alcune musiche per la danza (strathspeys e reels).
I suonatori saranno inoltre a disposizione del pubblico per fornire
informazioni sullo strumento e sulle tecniche di esecuzione.
Il B.I.G. (gruppo di interesse per la cornamusa) è un'associazione
nata nel 1986 con l'intento di iniziare a riunire tutti gli
appassionati di musica celtica ed in particolare i suonatori di
cornamusa scozzese, per favorire lo scambio reciproco di
informazioni.
Il B.I.G. organizza ogni anno una serie di incontri sia propedeutici
che di approfondimento e di perfezionamento della tecnica dello
strumento.
Domenica 26 Giugno 1994
Piazza Ducale ore 17,30
Suonabanda
musica tradizionale da ballo dell'area emiliana
Presente da più di cinque anni nella scena folk
nazionale, il gruppo ha da sempre rivolto la propria attenzione
principalmente al repertorio a ballo, privilegiando la ricerca, il
recupero e la riproposta delle danze tradizionali dell'area
emiliana. Il repertorio spazia da balli tradizionali quali manfrina,
furlana, giga, saltarello, galoppa ed altri, a balli che escono dal
più strettamente tradizionale quali polche, mazurche e valzer di
diversa provenienza europea.
La riproposta del gruppo tende a rendere vivo l'interesse verso la
cultura della "Festa" vissuta come momento di socializzazione e di
espressione del mondo popolare.
"Suonabanda"s ono:
Maurizio Berselli organetti
Paolo Coriani ghironda, nickelharpa
Pierpaolo Bergamini violino
Claudio Vezzali violino, plettri
Maurizio Loschi chitarra
Richard Klein violino
Durante il concerto animazione di danze.