Programma
INTRODUZIONE:
♪ Johann Sebastian Bach (1685-1750):
Fantasia BWV 571 in Sol maggiore: - (Senza indicazione) – Adagio
- Allegro
VINCENZO
PETRALI (1830-1889) - MESSA SOLENNE PER ORGANO DI NATALE
Preludio – Ripieno
semplice
Sei versetti per il Gloria:
1) Allegro brillante (Principale 8 b. e s., Ottava b., Flutta 8
soprani, Ottavino, Cornetto I°. Fagotto, Corno Inglese 16 ).
2) Andante mosso (Corno dolce 16 e Trombe 16 soprani, Ottava e Viola
4 bassi, Timballi al pedale)
3) Allegretto grazioso (Flutta 8 soprani e Flauto in V soprani,
Ottava e Clarone 4 bassi)
4) Allegro assai maestoso
(Principale 8 b. e s., Ottava b., Flutta 8 s, Flauto in V, Tromba 8
s., Fagotto 8 b.)
5) Larghetto
(Corno Inglese 16 e Corno dolce 16 soprani, Ottava e Viola 4 bassi)
6) Allegretto assai moderato
(Flutta 8 soprani e Ottavino soprani, Ottava e Viola 4 bassi,
Campanelli)
Sonata per l’Offertorio (Flutta 8 s, Corno Inglese s e Trombe 8 s,
Ottava e Viola 4 b)
Pastorale per l’Elevazione (Principale b. e s., Ottava b, Flauto in
V, Fagotto b, Trombe s)
Sonata per la Consumazione (Flutta 8 s. e Ottavino soprani, Ottava e
Viola 4 bassi)
Adagio per Voce Umana (ad uso Post Communio; non appartiene alla
Messa)
Marcia per dopo la Messa
(Principale s., Ottava b., Flutta 8 s, Flauto in V, Fagotto b.,
Trombe s., Corno Inglese)
bis Improvvisazione per flauto traverso
Note per il concerto di Venerdì 21 Dicembre
2012 in S. Francesco a Vigevano a cura dell'esecutore
La Fantasia-Concerto BWV 571 di J. S. Bach e la “Messa Solenne” di
Natale di V. A. Petrali sono due composizioni del tutto diverse per
epoca e stile: la Fantasia-Concerto, è uno splendido esempio di
stile violinistico e “concerto” all’italiana filtrato dall’estetica
germanica barocca, mentre la Messa Solenne si esprime con modalità
che rimandano a scene d’opera, passi orchestrali o esibizioni di
bande cittadine del regno d’Italia…
Com’è possibile accostare due brani così diversi? Il Natale può far
trovare il “filo rosso” anche in questo caso apparentemente molto
difficile.
Ebbene, innanzitutto in entrambe le composizioni, come si è detto
poco fa, si ritrova un evidente spirito orchestrale che sull’organo
lombardo dell’Ottocento – come il grandioso Lingiardi di questa
chiesa – si può esprimere molto efficacemente. In secondo luogo, la
Fantasia-Concerto, sembra quasi “preludiare” alla Messa: la Fantasia
sembra parlarci dell’attesa e della venuta di Gesù, mentre la Messa
si occupa quasi esclusivamente dell’esultanza del popolo.
Nella Fantasia, l’allegro iniziale crea un senso di attesa gioiosa,
sospesa temporaneamente dall’adagio intermedio, che sembra voler
riflettere sulla desolazione del mondo senza Gesù; lo stesso mondo
che esulta nell’allegro finale, dove un vorticoso moto perpetuo
raffigura la gioia per la discesa di Gesù dal cielo, un evento che
si potrebbe riconoscere nella scala discendente e a note lunghe che
– contemporaneamente – attraversa tutta la tessitura del brano, con
un’incisività impressionante nei bassi e negli acuti: è la discesa
di Gesù che dona nuova vita, nuovo senso, unitarietà ed ordine al
Creato, che lo loda “nei cieli, sulla terra e sotto terra”.
…E il popolo di Dio?
Il popolo accoglie la venuta di Gesù con animo semplice, gioioso e
senza mediazioni: la Messa di Petrali ce ne dà una precisa idea. Mai
come nell’Ottocento l’organo e la relativa musica furono più a
contatto della sensibilità e della spiritualità del popolo, poiché
servendosi di registri di nuova invenzione e di un linguaggio
musicale comune a quello della nostra cultura laica del melodramma,
seppe rappresentare e trasmettere ogni tipo di emozione e messaggio.
Un’ultima riflessione...
La Messa di Petrali ci cala nel pieno Ottocento rurale della nostra
Pianura, dove certamente la schiettezza e l’essenzialità erano
all’ordine del giorno…non per questo, però, si può affermare che sia
musica priva di una seria tecnica di scrittura, come purtroppo molti
continuano a sostenere…
La razionalità tecnica della Fantasia di Bach porta ad un risultato
espressivo che non si può paragonare con l’esigenza espressiva di
Petrali, che per forza di cose non può (e mai avrebbe dovuto!)
adottare il rigore costruttivo della musica barocca.
Il barocco costruisce ottime “forme”, governate dalla ragione…Petrali
esprime “emozioni” innanzitutto, partendo dalla
melodia…l’organizzazione in forme serve semplicemente ad incanalare
le emozioni per renderle comprensibili.
Seguono immagini della serata:
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