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Auditorium della Fondazione di Piacenza
e Vigevano - Chiesa di San Dionigi
Domenica 29 maggio 2011 ore 21:00
Organizzato da Pro Loco - Vigevano in collaborazione con
Ass.Musicale CONCERTODAUTUNNO
Concerto
conclusivo della Giornata inaugurale
per la serie
Italiani famosi nel
mondo
www.concertodautunno.it
Violino virtuoso
Nicolae Tudor, violino
Programma
PROGRAMMA:
N. Paganini (1782-1840)
Sei Capricci da:
24 Capricci op. 1 per violino di Niccolò Paganini, scritti nel
1832/1834.
Capriccio n.1:
Andante (Mi minore) [01]
Capriccio n.2:
Moderato (Si minore) [02]
Capriccio n.3: Sostenuto, Presto (Mi minore)
Capriccio n.4: Maestoso (Do minore)
Capriccio n.5: Agitato (La minore)
Capriccio n.6: Lento (Sol minore)
Capriccio n.7: Posato (La minore)
Capriccio n.8: Maestoso (Mi bemolle maggiore)
Capriccio n.9: Allegretto (Mi maggiore)
Capriccio n.10: Vivace (Sol minore)
Capriccio n.11: Andante, Presto (Do maggiore)
Capriccio n.12: Allegro (La bemolle maggiore)
Capriccio n.13: Allegro (Si bemolle maggiore)
Capriccio n.14:
Moderato (Mi bemolle maggiore) “La risata” [03]
Capriccio n.15: Posato (Mi minore)
Capriccio n.16: Presto (Sol minore)
Capriccio n.17: Sostenuto, Andante (Mi bemolle maggiore)
Capriccio n.18: Corrente, Allegro (Do maggiore)
Capriccio n.19: Lento, Allegro assai (Mi bemolle maggiore)
Capriccio n.20: Allegretto (Re maggiore)
Capriccio n.21:
Presto (La maggiore) “Amoroso” [04]
Capriccio n.22: Marcato (Fa maggiore)
Capriccio n.23:
Posato (Mi bemolle maggiore) “Assoluto” [05]
Capriccio n.24:
Tema con variazioni. Quasi presto (La minore) [06]
N. Paganini (1782-1840)
- Nel cor più non mi sento
(Tema e variazioni dall’aria omonima tratta da “La Molinara di
G.Paisiello)
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Ernest Bloch(1880-1959)
- Nigun
(Improvviso tratto dalla suite Baal Shem)
J. S. Bach (1685-1750)
- Preludio in mi maggiore
- Ciaccona
dalla Partita per violino solo BWV 1004
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xx
] Capricci eseguiti
Programma di sala in versione
Tecnica e virtuosismo
Niccolò Paganini (1782-1840) è considerato uno dei più grandi
musicisti italiani di sempre, celebre per le straordinarie doti
tecniche e per l’incredibile capacità di improvvisazione. Nel concerto
di oggi avremo la possibilità di ascoltare nella nostra città un
grande artista che ci può dare una idea di che cosa si intende per
virtuosismo. Un altro grande italiano e violinista che dette il la ad
una scuola di grandi interpreti e compositori per questo strumento è
stato sicuramente Antonio Vivaldi, e basti il ricordare la sue
composizioni più popolari come i concerti delle Stagioni dove il
violino è trattato in modo superlativo (posizioni alte, doppie corde,
bariolage e tirate),.
Bariolage ad esempio è un termine “tecnico” francese che vuole
descrivere un sestina di semicrome legate a gruppi di tre e
puntate(col puntino sopra). “Velocizzando l'arcata l'arco dovrebbe
balzare di quel poco per ottenere un effetto alla jetè o ricochet, che
con mano ben salda si può eseguire anche su quattro note.”
La nostra scuola italiana non sembra molto portata per gli “jetè o
richochet o bariolage”, ma nel resto del mondo sono più avanti di noi.
Colpi d' arco a due, tre quattro e sei semicrome, ribattutte ed in
successione, passaggi velocissimi, scattanti, veramente difficili, con
le corde del violino tirate allo spasimo possono fare la differenza in
una esecuzione portandola dalla routine alla meraviglia.
Queste erano sicuramente le caratteristiche di Niccolò Paganini
esecutore, che ci fanno capire come il nostro grande musicista
italiano apparisse in Europa come un fulmine in ciel sereno in grado
di stupire ed esaltare gli ascoltatori.
Tenne moltissimi concerti, fu anche compositore, i suoi Capricci sono
l’apice della sua produzione e rappresentano il massimo delle tecnica
esecutiva.
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L'Associzione CONCERTODAUTUNNO vuole
ringraziare sentitamente la Pro Loco di Vigevano che dal 2006i
ci offre la possibilità di portare la grande musica all’interno della
manifestazione “Vigevano è …”.
Poi ringraziare la Fondazione di Piacenza e Vigevano che
concede l’utilizzo di questo, spazio che sta diventando per la nostra
città un punto di riferimento per tante iniziative culturali e non
solo musicali.
Questa sera ascolteremo brani di Niccolò Paganini (Genova, 27
ottobre 1782 – Nizza, 27 maggio 1840), violinista, compositore e
chitarrista italiano. Continuatore della scuola italiana di Pietro
Antonio Locatelli e di Gaetano Pugnani (bambino prodigio e allievo a
sua volta di Tartini di cui ricordiamo “il trillo del diavolo”).
Paganini è considerato uno fra i maggiori violinisti dell'Ottocento,
sia per la padronanza dello strumento, sia per "le innovazioni
apportate in particolare allo staccato e al pizzicato". La sua
attività di compositore fu legata a quella di esecutore, in quanto
trovava innaturale eseguire musiche sulle quali non aveva un completo
controllo e fu maestro della improvvisazione. Nel 1832 volle lasciare
una specie di testamento spirituale creando la raccolta dei 24
Capricci per violino solo.
Dopo avere tenuto oltre 550 concerti in Europa, dove a dire il vero la
sua tecnica fu applaudita ma anche osteggiata per l’arditezza delle
sue idee, non pote’ più affrontare la sala da concerto per i
fortissimi attacchi di tosse che gli provocava la malattia polmonare
che in seguito lo condurrà alla afasia ed alla morte.
Il famoso detto “Paganini non ripete”, considerato un affronto dal re
Carlo Felice al Carignano di Torino, è dovuto al fatto che una “improvvisazione”
per essere tale non può ovviamente essere “scritta” per
cui non può essere ripetuta, successivamente si riappacificò con il Re
quando da lui ebbe l’aiuto per il riconoscimento di suo figlio
Achille, avuto da una corista a Palermo, e che dovette “comprare”
dalla madre per 2.000 scudi.
[vedi
http://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Paganini]
Ernest Bloch (Ginevra, 24 luglio 1880 – Portland, 15 luglio
1959) è stato un compositore e violinista svizzero naturalizzato
statunitense, noto per aver ripreso molti temi caratteristici della
musica ebraica. Studiò violino al conservatorio di Bruxelles con il
belga Eugène Ysaÿe e composizione con Emile-Jacques Dalcroze. Dopo un
inizio di carriera in Europa come docente e direttore d'orchestra, nel
1916 si trasferì negli Stati Uniti d'America dove insegnò in diverse
scuole tra New York e Cleveland, e fu direttore del Conservatorio di
San Francisco dal 1925 al 1930. Nel decennio seguente lavorò in Europa
e, dal 1940 al 1952, insegnò musica alla Università di Berkeley in
California.
E' interessante notare nel repertorio da camera di quegli anni (1923)
una specie di caratterizzazione drammatica - malinconica, che
introduce all'interno di modulazioni tonali alcune "trasgressioni"
armonico ritmiche comuni a stilemi compositivi assai distanti.
Nigun è uno dei brani da camera più famosi di Bloch, (è
l'Improvviso, tratto dalla suite Baal Shem per violino e pianoforte,
scritta nel 1923). L'uso della dissonanza, specie a conclusione della
frase musicale, ricorda da vicino i toni nostalgici e strazianti di un
certo Shostakovich, mentre il nitore neoclassico di alcuni passaggi,
come le riesposizioni tematiche trasposte di un tono senza
modulazione, rinvia di tanto in tanto alle sonorità cameristiche più
riconoscibili di Prokofiev.
[vedi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Ernest_Bloch]
Nigun è una composizione nella quale dovete
chiudere gli occhi e lasciarvi conquistare dalle melodie malinconiche
che evocano deserte solitudini come in un canto di una pastore errante
sotto i cieli dell’Asia.
E poi veniamo ad una “cattedrale” per la musica violinistica, la
Ciaccona dalla Partita n. 2 in Re minore BWV 1004 di J.S.Bach,
la sua durata sorpassa il totale di tutti gli altri movimenti della
partita arrivando ai 13/15 minuti.
Nella Ciaccona Bach ha raccolto la summa dell’arte violinistica del
suo tempo, non esisteva al momento brano per solo violino più
difficile.
Nota sullo strumento:
Il violino utilizzato dal M° Tudor è uno strumento moderno che
l'esecutore ha dotato di una combinazione di corde da lui ideata che
vanno dal budello rivestito in argento ad una corda in oro.
Mario Mainino
Seguono immagini della serata:
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Al termine del concerto i
complimenti del pubblico tra il quale anche l'opinionista Dante
Rivetta che da qualche anno ha preso residenza a Vigevano
Nicolae Tudor con Dante Rivetta
Mario Mainino organizzatore dell'evento
per la PRO LOCO VIGEVANO con il violinista Nicolae Tudor
Nel pomeriggio il violinista Nicolae
Tudor ha visitato la Casa di Riposo PADRE BALDUZZI di Via Monti a Vigevano dove
ha salutato mamma Pierina ed ha dedicato qualche nota del suo strumento agli
ospiti.
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Nicolae Tudor, violino
Nato a Bucarest, ha iniziato lo studio del violino a sei anni, sotto
la guida del padre.
A otto anni comincia ad esibirsi in pubblico, vincendo numerosi
Concorsi in diverse città della Romania.
Successivamente ottiene il diploma in violino presso il
Conservatorio di Bucarest.
Nel 1980 partecipa al prestigioso Concorso "N. Paganini" di Genova
dove riceve il massimo del riconoscimento suonando il preziosissimo
violino del grande Maestro ed aggiudicandosi anche il secondo
premio.
Prosegue la sua attività concertistica in Europa e negli Stati Uniti
suonando per le più importanti Istituzioni musicali, stabilendosi in
Italia e svolgendo anche attività didattica.
Inoltre ha ricoperto la carica di Primo Violino in diverse Orchestre
italiane (Teatro Regio di Torino, Teatro Bellini di Catania e
Orchestra Sinfonica di Sanremo).
Ha tenuto numerosi concerti come solista con "I Solisti Veneti".
Tuttora svolge intensa attività concertistica in Italia ed
all'estero.
Rassegna stampa
"Nicolae Tudor è stato un fanciullo prodigio che ha mantenuto le
promesse… ha raggiunto mete di abilità tecnica trascendentale,tali
da distinguersi fra i concertisti di primo ordine".
(LA LIBERTA' – Piacenza – Italia)
"Sicuro, deciso, impeccabile nell'intonazione, il Tudor, dotato di
una tecnica vertiginosa, ha saputo entusiasmare il pubblico che si è
prodigato in ripetuti e scroscianti applausi".
(LA NAZIONE – Firenze – Italia)
"Con passaggi interpretati brillantemente con grande effetto, il
violinista Nicolae Tudor dimostrò la capacità della sua vivacissima
personalità artistica".
(TOLZER KURIER – Germania)
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