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Lunedì 25 maggio
2009
Salone di Castello Litta Gambolò
Incontro con il tenore
Ferrando Ferrari
Giovanni Maestrone, tenore
Luciano Andreoli, basso
Ci saremmo aspettati molto di più dall'incontro con
Ferrando Ferrari un artista lirico che ha avuto una carriera
interessante e che lo ha portato a cantare con alcuni dei nomi più
illustri del panorama lirico del '900. Autore di un libro che narra
della sua terra ha sfiorato molto di striscio sia la lirica che la
letteratura per ampliare al massimo la parte della serata dedicata alla
sua vena artistica di scopritore di forme fantastiche nei reperti della
natura che raccoglie e nobilita. Un intervento dal vivo ci è stato
offerto da Giovanni Maestrone e da Luciano Andreoli, suoi allievi, con
l'esecuzione del duetto "Solenne in quest'ora" da La forza del destino
di G.Verdi.
Davanti ad un pubblico considerevole, che lo ha omaggiato comunque di
calorosi applausi per la sua simpatia, e che ha acquistato numerose
copie del suo libro e del CD che testimonia della sua voce, Ferrando
Ferrari ha raccontato ben poco del mondo della lirica che ha
frequentato, inserendo persino una zona "zelig" con facete barzellette.
L'unico episodio buffo legato a palcoscenico è stata la scena successa
durante una Cavalleria con Giulietta Simionato, nella quale il celebre
mezzosoprano gli si era attaccata ai pantaloni facendogli calare le
braghe al fatidico "Dell'ira tua non mi curo".
Intervistato da un commentatore del quale è meglio non citare il nome,
se no che forse sarebbe opportuno conoscerlo per evitarlo, ha detto
pochissimo dei suoi colleghi e del pari poco ha fatto ascoltare della
sua voce, "Un di nell'azzurro spazio" da A.Chenier, un accenno al "Lucen
le stelle" da Tosca e via. Del suo libro abbiamo saputo solo l'indice e
poi l'ultima parte è stata tutta riservata alla esposizione dei suoi
lavori in legno.
Finale gustosissimo, grazie alle favolose torte preparate dalle signore
della Corale di San Gaudenzio.
Immagini della serata
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Ringraziamenti dell'Assessore in rappresentanza del Comune
di Gambolò
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