Cultura e Spettacolo
a cura di Mario Mainino


 

Gambolò (Pv)

 
 
 
Corale di San Gaudenzio Gambolò (PV)
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Chiesa Parrocchiale Gambolo' 
Lunedì 18 dicembre 2000
"Concerto di Natale"

Corale San Gaudenzio
 

Petite Messe Solennelle

di G.Rossini

per soli,coro,due pianoforti e armonium

Voci soliste:
Soprano Sandra Vanni
Mezzo Soprano Giovanna Caravaggio
Tenore Massimiliano Italiani
Basso Luciano Andreoli

1 Pianoforte Massimiliano Bullo
2 Pianoforte Nelson Calzi
Armonium Laura Baldi
Direttore Giovanni Maestrone

Presentazione e assistente primo pianoforte
Mario Mainino
PROGRAMMA:

PRIMA PARTE

 

KYRIE

 GLORIA 

 

SECONDA PARTE

 

CREDO

SANCTUS

PRELUDIO RELIGIOSO

O SALUTARIS HOSTIA

AGNUS DEI

 

Corale San Gaudenzio

SOPRANI: Bagatin Sara, Baldi Elena, Barbieri Franca, Bralla Gabriella, Brini Angela, Cantella Giovanna, Carnevale Baracco Margherita, Carnevale Maffe' Annunciata, Carnevale Schianca Maddalena, Carnevale Schianca Rossella, Castellaneta Antonietta, Conzato Loredana, Cotta Ramusino Carla, Delorie' Piera, Depetro Rosa, Fecchio Cinzia, Finco Carla, Grifalconi Natalina, Moretto Maria, Rossi Borghesano Francesca, Senno Renata, Vaggi Giuseppina, Zorzoli Maura

CONTRALTI: Bagatin Simona, Bianchi Paola, Bianchi Martina Sabina, Bologna Angela, Carnevale Maffe' Teresa, Davin Annunciata, Davin Giselda, Marfella Mariapia, Mazzini Mariangela, Migliavacca Annamaria, Milani Graziella, Perinotto Francesca, Ramella Paola, Romani Elisabetta, Scotti Ernestina, Zago Laura, Zennaro Anna Maria.

TENORI: Briguglio Lillo, Casinghino Antonio, Cervio Giuseppe, Gronda Luigi, Guarino Andrea, Piredda Massimo, Tassello Daniele, Villanova Fedele, Zampini Francesco.

BASSI: Bagatin Oles, Basso Francesco, Busca Mario, Carnevale Miino Gianpietro, Chiolo Enrico, Clari Angelo, Cotta Ramusino Pietro, Cremona Attilio, Diecidue Vincenzo, Doniselli Davide, Magatti Battista, Marinone Franco, Mazzali Mauro, Nai Ruscone Gianpietro, Rinaldi Giuseppe, Valetti Attilio.

 

Petite Messe solennelle (1863)
La struttura che noi conosciamo della messa si è formata nell'arco dei secoli standardizzandosi in quella sequenza Kirye - Gloria - Credo -Sanctus - Agnus Dei che ben conosciamo. Ma ci sono stati sempre dei problemi su come considerare la musica all'interno delle celebrazioni liturgiche, se da un lato la musica era una lode a Dio, dall'altro con il tempo le composizioni erano diventate sempre più lunghe e distraevano dalla celebrazione. Il Gloria ed il Credo che sono una sola preghiera, non corrispondevano più ad una sola composizione, ma si suddividevamo in singole arie per ogni versetto della preghiera. Lo si vede già con il Gloria di Vivaldi, anche se affidato al solo coro. Quando le messe vengono musicate da Mozart o da Haydn si inseriscono i solisti di canto, e ogni versetto corrisponde ad un'aria, trio o quartetto o coro secondo l'estro dell'autore. Nascono brani come la Messa per l'incoronazione di Napoleone, che con la liturgia non hanno quasi più nulla da spartire, ma diventano una occasione per sfoggiare straordinarie qualità vocali.
Quando poi i grandi titani della musica come Beethoven e Verdi affrontano queste composizioni sacre, l'uno con la Missa Solemnis l'altro con il Requiem, nascono opere di una tale potenza, che non possono più essere eseguiti come accompagnamento della liturgia, anzi rischiano, come il lavoro beethoveniano di essere all'inizio addirittura vietati proprio alla esecuzione in chiesa, anche se col tempo si affermano come lavori di universale bellezza e profetico slancio a Dio.
G.Rossini (Pesaro 1792- Parigi 1868 74anni) a 37anni abbandona la scena lirica che lo rese famoso e si ritira in una specie di silenzio musicale dal quale esce con i soli "peccati di vecchiaia" come appunto la "Petit messe sollennelle" del 1863, che rappresenta secondo le sue stesse parole l'ultimo peccato di vecchiaia, scritta per un organico molto particolare, "12 cherubini", come gli apostoli "sperando che non ci sia una Giuda che prenda note stonate", sperando di guadagnarsi il Paradiso con "un po' di scienza ed un po’ di cuore"
La prima versione usa due pianoforti ed armonium con Coro e quattro solisti, e già da questo vediamo la difficoltà ad eseguirla all'interno di una celebrazione, poi le arie "Domine deus" del tenore e "Quoniam tu solum Sanctus" del basso con le lore agilità sono quasi arie d'opera, ma l'autore del Barbiere non possedeva altra vena che questa e con questa esprime il suo senso religioso.
GIOACHINO ROSSINI
(Pesaro 29 febbraio 1792 - Passy [Parigi] 13 novembre 1868)

Il genio precoce
Figlio di Giuseppe, suonatore di tromba e di corno nella banda comunale di Pesaro, e della cantante Anna Guidarini, fu da piccolo un virtuoso di canto, violino e cembalo. Nel 1806 (14anni) entra nel Liceo musicale, prima nella classe di violoncello, poi in quella di contrappunto di Padre Mattei. Lascerà il Liceo nel 1810, dopo aver composto, in quegli anni, due sinfonie, arie, variazioni per fiati, la cantata Il pianto d'Armonia e l'opera Demetrio e Polibio, di questo periodo è l'appassionato studio delle musiche di Mozart e di Haydn (soprattutto i quartetti) che gli valse l'appellativo di "tedeschino".

Lanciato verso il successo
Con discreto successo a Venezia, nel 1810 veniva rappresentata La cambiale di matrimonio, a Bologna L'equivoco stravagante (1811), cui seguono subito L'inganno felice, Ciro in Babilonia (Ferrara 1812), sua prima opera seria, La scala di seta, La pietra del paragone (Milano La Scala, 1812), il cui successo gli vale l'esenzione dal servizio militare e, infine, L'occasione fa il ladro. Dal 1812 al '15 lavora alternativamente per Venezia e Milano, producendo contemporaneamente opere serie e buffe, variamente fortunate (Il signor Bruschino, Tancredi, L'italiana in Algeri, Aureliano in Palmira, Il turco in Italia). Tancredi, ma soprattutto il successo trionfale dell'Italiana in Algeri, lo consacrano compositore alla moda, e la critica - con Stendhal in prima fila - ne riconosce lo straordinario ingegno. Lascia Venezia col Sigismondo e accetta l'invito a Napoli dell'impresario Domenico Barbaja. Quello che si suole chiamare il periodo napoletano-romano, ma durante il quale in realtà Rossini fu presente si può dire su tutte le scene italiane con la sua fecondità e rapidità di creazione che divenne addirittura leggendaria, dura fino al 1823.

Lavoro febbrile e una serie di capolavori
A Napoli esordisce con Elisabetta regina d'Inghilterra (1815), interpretata da Isabella Colbran, una cantante di origine spagnola che sposerà nel 1822. Per Roma scrive invece   in non più d'una ventina di giorni Il barbiere di Siviglia (1816), il cui insuccesso della prima rappresentazione costituisce uno dei più celebri "fiaschi" delle scene teatrali. Tuttavia l'opera, nelle sere successive, riscosse consensi sempre maggiori sino al trionfo delle ultime riprese. Sono ancora di questi anni, fra le altre opere, Otello (Napoli 1816), La Cenerentola (Roma 1817), La gazza ladra (Milano 1817), Mosé in Egitto (Napoli, 1818), La donna del lago (Napoli, 1819) Bianca e Falliero (Milano 1819). La Zelmira, messa in scena a Napoli nel 1822, era già stata scritta con l'intenzione di farla eseguire a Vienna, dove il Barbaja voleva portare la sua compagnia. E, dopo il matrimonio con la Colbran (Bologna 16 marzo 1822), i coniugi Rossini partono per Vienna, dove il Maestro dirige Cenerentola e Zelmira e si reca a far visita a Beethoven, il quale loda calorosamente il Barbiere.

Rossini europeo
Colpito dallo stato d'indigenza in cui versava l'autore dell'Eroica, Rossini si fa anche promotore di una sottoscrizione che però non ebbe seguito. Rientrato a Bologna nel dicembre 1822, riceve da Metternich un invito a Verona per il Congresso delle Nazioni, dove presenta quattro cantate. Poi con Semiramide, data a Venezia con esito non entusiasmante, conclude nel 1823 il periodo italiano. Nel dicembre di quello stesso anno, accogliendo l'invito dell'impresario del King's Theatre, giunge a Londra, dove dirige Zelmira e la cantata Il pianto delle muse per la morte di Lord Byron. Accolto affabilmente dalla nobiltà britannica, ricava anche lauti guadagni grazie a numerosi concerti. Alla fine del 1824 accetta la direzione del Théâtre Italien di Parigi e in breve tempo diviene la personalità di maggior rilievo nella vita musicale parigina. Mette in scena sue opere precedenti, oltre a due rifacimenti (Le Siège de Corinthe, 1826 e Moïse, 1827) e compone le sue ultime tre opere: Il viaggio a Reims (1825), Le Comte Ory (1828) e Guillaume Tell (1829).

D'improvviso, il silenzio
Intanto era stato nominato primo compositore del re e ispettore generale del canto in Francia, cariche che manterrà fino alla Rivoluzione di luglio. Ma con Guglielmo Tell, a soli trentasette anni, aveva abbandonato definitivamente il teatro e anche il suo ritmo creativo andrà diminuendo fin quasi al silenzio totale, per un fenomeno che invano gli studiosi hanno cercato di giustificare. Nel '32 compone la prima parte dello Stabat Mater (che terminerà nel '42 e che Donizetti dirigerà a Bologna), nel '35 pubblica le Soirées musicales. Ritorna in Italia nel '36 e, dopo la separazione legale dalla Colbran, accetta nel '39 la consulenza perpetua del Liceo musicale di Bologna, che riorganizza completamente. Ma i disordini politici del '48 lo inducono a lasciare prima Bologna (dove era stato fatto segno a grida avverse) per Firenze e poi l'Italia per la Francia, insieme alla seconda moglie, Olimpie Pélissier (la Colbran era morta nel '45).

Ma il silenzio è solo apparente...
Si stabilisce definitivamente a Parigi nel maggio del 1855 e la sua villa di Passy diventa il fulcro della vita artistica parigina. Là, onorato e corteggiato, invecchia serenamente, componendo a intervalli quando l'ispirazione lo riprende. Di questi anni sono Le Chant de Titans (1859), la Petite Messe solennelle (1863), l'Hymne à Napoléon III (1867), varia musica da camera tra cui i Péchés de vieillesse. La morte viene improvvisa. Dopo i funerali solenni al Père Lachaise, la salma fu trasportata in S. Croce di Firenze nel 1887. Giuseppe Verdi stesso si fece promotore della Messa per Rossini.

 

"Petit messe sollennelle"

KYRIE

  • "Kyrie, Andante maestoso"

GLORIA

  • "Gloria, Allegro maestoso" al Coro succede nel "et in terra pax Hominibus" il basso cui segue il brano accompagnato dal pianoforte il "Laudamus te" trio, Adoramus te, Ten. "Glorificamus te" unica consessione alle variazioni con lo scandire del coro in sottofondo.

  • "Gratias agimus tibi, Andante grazioso" basso, ms, ms+bs, ms+ten+bs

  • "Domine deus, Allegro giusto" tenore

  • "Qui tollis, Andantino" mezzosoprano, soprano

  • "Quoniam tu solum Sanctus, Allegro moderato" Basso

  • "Cum Santo Spirito, Allegro maestoso" Coro (fuga)

CREDO

  • "Credo, Allegro cristiano"

  • "Crucefixus, Andantino sostenuto"

  • "Et resurrexit, Allegro" Coro

PRELUDIO RELIGIOSO , andante maestoso

"Sanctus, Andantino mosso"   Coro, soli

"Oh salutaris anima, Andante mosso" Sop. e Coro

"Agnus Dei, Largo " Msop. e Coro


Principali opere teatrali

OPERE 42 LAVORI

  • 1810

  • Demetrio e Polibio

  • La cambiale di matrimonio

  • L'equivoco stravagante

  • L'inganno felice

  • Ciro in Babilonia

  • 1812

  • La scala di seta (G.M. Foppa, Venezia, T. S. Moisè)

  • La pietra del paragone (L. Romanelli, Milano, La Scala)

  • L'occasione fa il ladro ossia Il cambio della valigia (L. Prividali, Venezia, T. S. Moisè)

  • 1813

  • Il signor Bruschino o Il figlio per azzardo (G.M. Foppa, Venezia, T. S. Moise)

  • Tancredi (G. Rossi, Venezia, La Fenice)

  • L'Italiana in Algeri (A. Anelli, Venezia, T. S. Benedetto)

  • Aureliano in Palmira (F. Romani, Milano, La Scala)

  • 1814

  • Il Turco in Italia (F. Romani, Milano, La Scala)

  • Sigismondo

  • Elisabetta regina d'Inghilterra

  • Torvaldo e Dorliska

  • 1816

  • Il Barbiere di Siviglia (col titolo Almaviva ossia L'inutile precauzione) (C. Sterbini, Roma, T. Argentina)

  • La gazzetta

  • Otello ossia Il Moro di Venezia (F. Berio, Napoli, T. Fondo)

  • 1817

  • La Cenerentola o La bontà in trionfo (J. Ferretti, Roma, T. Valle)

  • La gazza ladra (G. Gherardini, Milano, La Scala)

  • Armida

  • Adelaide di Borgogna

  • 1818

  • Mosè in Egitto (A.L. Tottola, Napoli, S. Carlo)

  • Adina

  • Ricciardo e Zoraide

  • Ermione

  • Eduardo e Cristina

  • La donna del lago (A.L. Tottola, Napoli, S. Carlo)

  • Bianca e Falliero o Il consiglio dei tre (F. Romani, Milano, La Scala)

  • 1820 Maometto II (C. Della Valle, Napoli, S. Carlo)

  • 1821 Matilde (di) Shabran o Bellezza e cuor di ferro (J. Ferretti, Roma, T. Apollo)

  • 1822 Zelmira (A.L. Tottola, Napoli, S. Carlo)

  • 1823 Semiramide (G. Rossi, Venezia, La Fenice)

  • 1825 Il viaggio a Reims o L'albergo del Giglio d'oro (L. Balocchi, Parigi, Théâtre Italien)

  • 1826 Le Siège de Corinthe (Balocchi e A. Soumet, Parigi, Opéra)

  • 1827 Moïse et Pharaon (Balocchi ed E. De Jouy, Parigi, Opéra)

  • 1828 Le Comte Ory (E. Scribe e Delestre-Poirson, Parigi, Opéra

  • 1829 Guillaume Tell (H. Bis e De Jouy, Parigi, Opéra)

  • Music written by Rossini for operas of other composers

  • Ivanhoe (pastiche)

  • Robert Bruce (pastiche)


MUSICA OCCASIONALE E CANTATE

  1. Edipo Colono

  2. Cantata giovanile con orchestra

  3. Le nozze di Teti e di Peleo

  4. La riconoscenza 

  5. Cantate con orchestra

  6. Cantate con accompagnamento di  pianoforte


MUSICA SACRA
 

  1. Messe giovanili

  2. Messa di gloria

  3. Stabat Mater 1842

  4. Petite messe solennelle (per 2 piano e harmonium) 1863

  5. Petite messe solennelle (versione orchestrale)

  6. Altra musica sacra


INNI E PAGINE CORALI
 


MUSICA VOCALE

  1. Arie per voce e piano
  2. Arie per voci e piano
  3. Soireées musicales.

MUSICA STRUMENTALE

  1. Overtures
  2. Altra musica per orchestra
  3. Musica per banda
  4. Sei sonate a quattro
  5. Musica da camera senza piano
  6. Musica per piano o per strumenti e piano

PÉCHEÉS DE VIEILLESSE

  1. Musique anodine - Album italiano

  2. Album français - Morceaux réservés

  3. Other vocal pieces

  4. Quatre mendiants - Quatre hors d'œuvres - Album de Chaumière

  5. Album pour les enfants dégourdis

  6. Album de Chateau - Miscellanée pour piano

  7. Quelques riens pour album

  8. Musica da camera


ALTRI LAVORI

  1. Lavori di teoria (gorgheggi e solfeggi, etc.)
  2. Miscellaneous


 

 

 

   

 

Qui sono indicati alcuni degli appuntamenti che possiamo seguire a Vigevano o nella immediate vicinanze, oltre ad alcuni importanti occasioni sul territorio nazionale. Sono indicati solo spettacoli di genere musicale classico o teatrale, per altri generi di spettacolo vedere in altre pagine specifiche.

vedi album foto Mario