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Piazza Ducale e centro storico - Vigevano

Dal 6 al 13 febbraio 1994

Comune di Vigevano - Assessorato alla Cultura
Carnevale in Piazza
musiche, animazioni,
teatro di strada e carri

carnevaleschi In Piazza Ducale e nelle vie del centro storico.

Progetto artistico e grafico a cura di
Fiorella Scaglioli
dell’Ufficio Cultura del Comune di Vigevano (Pv).

Nel ricordo del ventennale della sua scomparsa
1999-2019


NOTE : Dopo anni e anni di conservazione di locandine di eventi e stagioni culturali, prima di mandare al macero del materiale che è a volte l'unica traccia esistente di queste manifestazioni sono state scansionate e qui raccolte per essere una foto memoria storica documentale ad utilizzo di tanti che a volte citano a sproposito date ed avvenimenti, non avendo purtroppo la possibilità di documentarsi in merito.


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Luglio 1999 - Luglio 2019


 

Ricordando Fiorella Scaglioli


a venti anni dalla sua scomparsa


 

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano
 

Domenica 6 febbraio 1994 ore 14:00

Piazza Ducale e vie del centro storico

Percorsi musicali con … invito al ballo.
Theatrum instrumentorum

Venerdì 11 febbraio 1994 ore 21:00

Sala Leoni Corso Garibaldi 71

Concerto

Compagnia strumentale Tre Violini
Musica violinistica dell’Italia del Nord

Domenica 13 febbraio 1994 ore 15:00

Teatro d'animazione e spettacolo popolare

Prezzemolo
e i giochi di una volta (Via del Popolo)

I Mimi Ops (Via del Popolo)

Antica Compagnia Del Marciapiede

Trampoli mangiafuoco, piccola magia
(Corso della Repubblica, Piazzetta del Tribunale)

Burattini di piazza e di strada (al Portone, in via 20 Settembre)

Claudio e Consuelo

cantastorie e-giocolieri (piazza- Martiri Liberazione, corso Vittorio Emanuele)

Domenica 13 Febbraio 1994

ore 15 al Portone, in via 20 settembre

Burattini di piazza e di strada

in "ParlaCantando" dì Edgar "Chango" Gonzalez

Città di Vigevano Assessorato alla Cultura

CARNEVALE A VIGEVANO

musiche, animazioni, teatro Di strada e carri carnevaleschi in Piazza Ducale
e nelle vie del centro storico

Domenica 6 Febbraio 1994

ore 15 Piazza Ducale e vie del centro storico

Theatrum Instrumentorum

musiche rinascimentali di corte e di piazza

L'Ensemble Theatrum Instrumentorum si costituisce nel 1984 e affronta il repertorio tra basso Medioevo e alto Rinascimento, in un'ottica di ricerca ed interpretazione storico musicale, attraverso la riproposizione della formazione di Alta Cappella e di Joculares-Citharistae. Le musiche delle corti vengono eseguite impiegando gli strumenti tipici della formazione stabile di corte: bombarde, trombe e tromboni, mentre i brani di intrattenimento di piazza vengono proposti utilizzando quegli strumenti che dal medioevo sono stati tramandati fino a noi soprattutto nel repertorio musicale tradizionale, strumenti quali tamburi, tamorre, cornamuse e ghironde. Il gruppo utilizza strumenti musicali copie degli originali ora conservati nei musei di tutta Europa. Le testimonianze storiche, pittoriche ed iconografiche ci ricordano che le formazioni di fiati più ampiamente sfruttate nel periodo rinascimentale erano quelle degli ottoni associate alle ancie: ogni corte aveva un gruppo musicale così formato, sia per l'intrattenimento che per le celebrazioni; questi artisti erano il simbolo della potenza e della grandezza del ducato. I Pifferi, come venivano denominati sia gli strumenti che gli strumentisti, erano per le corti vicine motivo d'invidia; era invece dimostrazione di amicizia "prestarli" agli alleati nelle occasioni di necessità. II suono ricco e potente dei fiati, ben ritmato dalle percussioni, si distingueva anche nel frastuono delle battaglie campali, incitando gli animi al combattimento. Gli strumenti dal suono più tenue e sommesso come i liuti, i flauti, le viole non erano invece riservati ai musicisti dì professione come quelli capitanati da Bernardino Piffaro(il cui nome dice già tutto sulla sua occupazione), ma erano bensì prerogativa dei nobili, i quali suonavano per completare la loro formazione culturale, come ci riferisce Baldassarre Castiglione nel suo "Cortegiano".

Theatrum Instrumentorum ha partecipato a numerose rassegne concertistiche in Italia e all'estero e a Festival Internazionali di musica antica.

Dal 1986 presenzia alle più importanti rappresentazioni storiche italiane (Assisi, Venezia, Brisighella, Grazzano Visconti, ecc.). Si segnalano la partecipazione al programma televisivo "Mixercultura"(RAl2) e al programma radiotelevisivo "Musica nell'età di Colombo"(RAI3 e Terza Rete Radiofonica Italiana). Dal 1991 l'Ensemble ha un rapporto dì collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, ed ha preso parte ad allestimenti teatrali con Strehler, Tofano e Graziosi. MASSIMO CIALFI: ghironda, trombone rinascimentale.

PATRICK NOVARA: cornamusa, bombarda.

LUCIO PAOLO TESTI: bombarda.

ALECSANDAR KARLIC: percussioni.

 

Domenica 6 Febbraio 1994

ore 15 Piazza Ducale e vie del centro storico

Bandalpina

musica tradizionale da ballo

BANDALPINA

La "Bandalpina" è una composita formazione musicale che nasce all'inizio del 1989 dall'incontro di suonatori bergamaschi, bresciani, comaschi e ticinesi impegnati, in contesti e modi differenti, nello studio e nella promozione delle musiche tradizionali della propria terra. Proprio il comune interesse per le valli alpine e prealpine ed il preciso impegno nella corretta ed efficace valorizzazione di essi sono i presupposti da cui prende forma questo articolato progetto che si inserisce, con spiccata originalità, nel movimento di riproposta delle musiche di tradizione.

Il repertorio che la "Bandalpina" propone è una significativa sintesi delle principali forme di musica strumentale caratteristiche delle valli bergamasche, bresciane, e comprende musiche tradizionali da ballo (marce, scottish, valzer, polche, mazurche), molte delle quali documentate dagli stessi suonatori nel corso di ricerche. I brani sono interpretati cercando di trattenere gli umori delle esecuzioni originali, nel contempo elaborati per evidenziare le peculiarità timbriche delle singole sezioni strumentali. Lo strumentario, rappresentativo di quello tipico dell'arco alpino lombardo, è costituito da violini, fisarmoniche diatoniche, baghet (la cornamusa bergamasca), ocarine, contrabbassi, chitarre e percussioni.

La "Bandalpina" composta fondamentalmente da 15 suonatori, si configura peraltro come una formazione aperta, una sorta di laboratorio musicale sensibile al confronto con altri suonatori e altre tradizioni. Di fatto fino ad oggi vi si sono avvicendate 40 persone promuovendo, soprattutto tra i giovani, lo studio degli strumenti e dei repertori di musiche tradizionali.

In questi anni la "Bandalpina" ha dato vita a numerose rassegne (stages, mostre di strumenti, interventi itineranti) in Italia e ha partecipato ad importanti folk-festival internazionali tra cui Telfs(Austria) nell'89, Saint-Chartier (Francia) e Budapest(Ungheria) nel '90, Vilanova I La Geltru (Spagna) nel '91 e Confolens (Francia) nel '93.

La "Bandalpina" sono:

VIOLINI: Giulia Cavicchioni, Jurg Etter, Giovanni Foresti

FISARMONICHE Piero Ansaldi, Laura Colombo, Roberto Fumagalli,

DIATONICHE Italo Maria Gualandris

FIATI: Angelo Arici, Valter Biella, Diego Faccetti, Ra-nieri Fumagalli, Guido Nava, Paolo Vinati.

CHITARRE: Dario Canossi, Luca Persico, Pinuccio Verzeni

PERCUSSIONI: Mauro Gnecchi, Bruno Poli

CONTRABBASSI: Mireille Ben, Marco Manzella, Bruno Villa

Domenica 6 Febbraio 1994

ore 15 Piazza Ducale e vie del centro storico

Mitokasamba

gruppo di percussioni brasiliane

MITOKASAMBA prima scuola di Samba in Italia

L'idea di creare una scuola di Samba a Milano è sorta durante la commemorazione del "DIA DO SAMBA", il giorno del Samba, il 2 Dicembre 1991. La calda partecipazione del pubblico e la sollecitazione affinchè l'esperienza proseguisse nel tempo motivarono i tre percussionisti brasiliani, Gilson Silveira, Heraldo da Silva e Kal dos Santos, da anni radicati in Italia, ad organizzare il nucleo iniziale della scuola Samba. Il gruppo, formato prevalentemente da italiani, iniziò a radunarsi presso il salone del Patamatas. Il metodo di lavoro adottato fu la prova aperta settimanale, che coinvolse i partecipanti nel clima gioioso del ritmo brasiliano e stimolò in ciascuno il contatto con il suo strumento: suonando, ballando, divertendosi, a poco a poco si imparava... In concomitanza, Gilson e Kal, direttori musicali, provvederono alla realizzazione di seminari tesi a sviluppare la tecnica strumentale, servendosi, inoltre, della collaborazione del batterista Alex Battini, anch'egli elemento integrante della scuola. Trascorsi due anni, la scuola conta più di quaranta partecipanti. MITOKASAMBA ha partecipato a varie iniziative tra cui Extra Festa organizzata da Radio Popolare Milano al Palatrussardi (giugno '93), Festa Axè Brasil (Cascina Monluè, Milano, giugno '93), Festival Latino Americano di Vada(LI) (luglio '93), Sfilata del I compleanno del Bloomerangue (Vimercate, settembre '93), programma televisivo "Cielito Lindo, Terza Rete Televisiva (RAI3) nell'autunno '93.

 

Venerdì 11 febbraio 1994 ore 21:00

Sala Leoni Corso Garibaldi 71

Concerto

Compagnia strumentale Tre Violini
Musica violinistica dell’Italia del Nord

L'ALTRA FACCIA DEL VIOLINO

Un concerto per conoscere il violino popolare

Un ricco patrimonio musicale corre quotidianamente il rischio di andare perduto lasciando pochissime tracce di sé. E' il patrimonio costituito dalla musica popolare di tradizione orale, che spesso affonda le radici in un lontano passato, ma la cui "autenticità" viene continuamente messa a repentaglio da mille agenti patogeni e da contaminazioni di ogni sorta. Nell'era dominata dai mass-media e dalle mode cosmopolite non potrebbe essere diversamente; ecco perché le numerose tradizioni musicali non scritte che ancora sopravvivono in determinate località meriterebbero di esssere salvaguardate con grande attenzione al pari di ogni bene culturale.

Tra le più recenti e serie iniziative nel settore vogliamo presentare il concerto della Compagnia Strumentale "Tre Violini", che propone un affascinante viaggio nella musica violinistica popolare del nord Italia. Il violino moderno, così come oggi lo conosciamo, è il frutto di una lenta e complessa diversificazione da una pratica musicale ampiamente diffusa dal XVI al XVIII secolo ed in seguito confinato alla cultura contadina e montanara, una pratica che ha preservato alcuni aspetti straordinariamente importanti per la storia della musica ed alla quale hanno contribuito sia i musicisti delle corti rinascimentali che i girovaghi musicanti già elogiati da Burney ed ammirati da Tartini.

Il concerto della Compagnia Strumentale "Tre Violini", gruppo formato da specialisti del violino popolare, propone una carrellata di brani preservati sia dalla tradizione orale che da manoscritti ottocenteschi, eseguiti con la tipica formazione d'archi caratteristica delle aree alpine ed appenniniche del nord Italia: due violini, viola, chitarra e violone(una specie di piccolo contrabbasso a tre corde), una formazione che presenta diverse analogie con le omologhe orchestrine popolari diffuse in Polonia, Svezia, Austria e Ungheria.

Bernardo Falconi: violino Giuliano Grasso: violino, viola Giulio Venier: violino, violino basso Oliviero Biella: chitarre Paolo Manfrin: bassetto, violone.

Domenica 13 febbraio 1994 ore 15:00

Teatro d'animazione e spettacolo popolare

Prezzemolo
e i giochi di una volta (Via del Popolo)

"Prezzemolo", all'anagrafe Mario Collino, originario delle vallate cuneesi, da 4 anni a questa parte sta portando in giro, in modo particolare nelle scuole di tutta Italia, la sua "raccolta" itinerante di giochi di altri tempi. Nelle sue valigie(valigie di una volta) ci sono 56 giocattoli fatti con materiali poveri, solitamente di recupero. Prezzemolo li ha battezzati tutti a modo suo: 'I piumin, 'I cimin, 'I saltimbanc...

Insieme ai giochi porta bambini ed adulti in un mondo che, seppure temporalmente vicino, ai più è totalmente sconosciuto. Un mondo in cui la regola primaria era di non sprecare e non buttare via niente perché tutto era prezioso e tutto poteva assolvere ad una sua funzione.

Il pezzo di corda, il tappo di sughero, un fil di ferro o un semplice pezzo di carta erano solo elementi importanti per costruire i più disparati giocattoli, ma erano oggetti di difficile reperimento. Prezzemolo presenta esempi curiosi di animali, illustra e fa materialmente vedere i giocattoli fatti con i più disparati materiali. Penne di gallina, code di coniglio, un pezzo di legno e naturalmente tanta fantasia ed un ingegno aguzzato dalla necessità, diventavano giochi meravigliosi per divertirsi nei rari momenti sottratti al lavoro.

E se questi giocattoli appartengono ad un tempo ormai passato, e carico di tutti isuoi problemi e difficoltà, continuano ad esercitare un grande fascino sui bambini di oggi e ... di ieri. Il merito è di Prezzemolo e della sua grande facilità di comunicazione, ma merito anche del fascino che solo un gioco costruito dal niente può dare.

In questo senso certo si è perso molto ed è un compito difficile, ma doveroso, restituire o fare in modo di non far perdere ai più piccoli la grande ricchezza della meraviglia.

I Mimi Ops (Via del Popolo)

Provenienti da differenti esperienze teatrali individuali, gli Ops si sono formati nel '91, dopo aver frequentato uno stage del "mimo sonoro" francese Daniel Devère. Gli Ops hanno al loro attivo due produzioni, "Ritmimops" e "Streptos" e la partecipazione ad alcune importanti situazioni di strada e a rassegne di livello internazionale. Hanno inoltre tenuto stages e incontri sull'arte del mimo e sull'espressione corporea. I loro lavori ripercorrono la vecchia strada del mimo, incominciando là dove la parola si ferma e nella quale confluisce una ironica e divertente contaminazione che fonde pantomima e danza. Quando il mimo solista diventa, come in questo caso creazione collettiva, allora le infinite capacità del corpo si moltiplicano, funzionano in osmosi, si dilatano e, come un sentimento unico che in un caleidoscopio amplia le possibilità d'emozione, diventa espressione di più pensieri in uno. Il repertorio degli Ops ruota attorno al pianeta uomo e ne rappresenta assurdità, contraddizioni, peculiarità e tendenze generalizzate, passioni, lotta tra il bene e il male, altalene tra dubbi e certezze, tra il serio e il faceto. Meditazioni in perfetto equilibrio tra la dose di comicità e quella di drammaticità che si annidano nella nostra esistenza.

"Le nostre creazioni" sottolineano gli artisti "incominciano là dove la parola si ferma, e ripercorrono la vecchia strada del mimo nella quale confluiscono contaminazioni quali la pantomima, la danza, la poesia.

Gli OPS sono Mauro Coppa, Lorenzo Mathis, Laura Spiga e Alessandra Rosso.

Antica Compagnia Del Marciapiede

Trampoli mangiafuoco, piccola magia
(Corso della Repubblica, Piazzetta del Tribunale)

Burattini di piazza e di strada (al Portone, in via 20 Settembre)

L'Antica Compagnia del Marciapiede cammina e danza sui trampoli, stupisce con i giochi di magia ed infiamma con i numeri del mangiafuoco.

I giochi e le attività proposte si basano sul coinvolgimento ironivco e scherzoso delle persone presenti, e sono strutturati per cogliere le aspettative degli spettatori. L'arte del trampoliere ha sempre affascinato grandi e piccini e...se gli aggiungiamo la magia, i mangiafuoco e la danza, siamo di fronte ad uno spettacolo di strada completo. Per i più piccini si costruiscono anche sculture di palloncini.

Claudio e Consuelo

cantastorie e-giocolieri (piazza- Martiri Liberazione, corso Vittorio Emanuele)

Il loro palcoscenico è la strada. Il loro teatro il mondo: quello senza confini di tempo e neppure di spazio. Una volta ad accoglierli nelle piazze di paese c'erano i monelli, adesso ci sono i "ragazzi d'oggi", che come quelli di una volta guardano affascinati ed incantati. Lo spettacolo. Quello di Claudio e Consueto, premiata ditta di giocolieri e cantastorie, saltimbanchi, giramondo. Bombetta e cilindro, chitarra e violino, un giullare che danza... ecco uno spettacolo fatto di musica. Il tutto condito da una grande mimica capace di far scoppiare dalle risate anche la Principessa triste.

Dal baule dei giocolieri esce di tutto: la fata ed il ranocchio, il giullare e la regina, la sirena e il corvo: gli ingredienti per raccontare la fiaba della bambina che sognava guardando la Luna.

E poi palline che san rotolare, ma che al suono di un violino imparano a volare. E il fuoco acceso per fare una braciola che, oplà...si scopre che vola.

Questo e ancora altro è la magia di Claudio e Consuelo. Due artisti che si sono formati alla più dura scuola circense. Claudio Giri e Consuelo Conterno hanno lavorato per due anni con il famoso "Cirque Bidon" girando la Francia e tutta l'Europa; poi sono tornati in Italia e si sono messi in proprio, girando, con il loro teatrino viaggiante, piazze e strade d'Italia. Si portano dietro, in un grande baule, tutto il loro mondo: e fanno riscoprire, per non più dimenticare, un'epoca bellissima, quando per giocare, divertirsi e sognare, bastava un burattino, un telo dipinto e tanta tanta fantasia.

"E se questa storia vi piace ascoltare / vi basta poco per farci ritornare / basta il sorriso di un monello / e un soldo nuovo nel cappello", e ancora "La vita è lunga, l'amore è bello, signori adesso, riempite il cappello" - è con questi finali, dei classici del teatro di strada, che ci arringano Claudio e Consuelo.

Domenica 13 Febbraio 1994

ore 15 al Portone, in via 20 settembre

Burattini di piazza e di strada

in "ParlaCantando" dì Edgar "Chango" Gonzalez

Lo spettacolo di Chango Gonzalez è un tipo di rappresentazione molto comune in America Latina, popolato di burattini(mossi con le mani), canzoni e giochi scenici in cui sopravvive l'antica tradizione del teatro di burattini latinoamericano, risalente all'epoca precolombiana.

Edgar "Chango" Gonzalez ha alle spalle più di trent'anni di lavoro creativo in Argentina, Bolivia, Perù, Brasile, Stati Uniti, Spagna, Svizzera e Italia. Premiato più volte dall'argentino "Fondo nacional de las Artes" il gruppo di Gonzalez presenta uno spettacolo particolarmente adatto ad affinare la sensibilità dei bambini e a stimolare la loro capacità creativa. I bambini dell'ultima generazione, che sanno tutto di computer e video-demenzialità, non li hanno mia visti, eppure questi teatrini un po' naif che spuntano in un'angolo per far divertire grandi e piccini, rimangono incollati alla memoria di un tempo non ancora cancellato. Edgar "Chango"Gonzalez è nato a Salta, Argentina, nel 1937. Maestro, attore-burattinaio, regista, ha diretto il Teatro del "Bachillerato Humanista" di Salta, il "Teatro Estudio" di Trelew e il "Teatro Runa" boliviano. Ha lavorato in incontri di teatro patrocinati dall'Unesco di diversi paesi.

 

 

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

Carnevale in Piazza 1994 Vigevano

 

 

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