Musica a San Dionigi 2023

 

Vigevano, Auditorium di S. Dionigi

Domenica 7 aprile 2023 – ore 17,00
Musica a San Dionigi 2023 Aprile /maggio
Direzione artistica Giulio Prandi
In collaborazione con il
Centro di Musica Antica Ghislieri

TIPI DI GUERRE
Una cena in famiglia

Puracorda San Dionigi
Ensemble Puracorda
Mayumi Sargent, violino
Panagiotis Charalampidis, violino
Eura Fortuny, viola
Antigoni Seferli, violoncello
con
FILIPPO CAPOBIANCO voce narrante

INGRESSO GRATUITO


PROGRAMMA e NOTE :

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Puracorda San Dionigi

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Puracorda San Dionigi

 

 

Note:

Musica a San Dionigi 2023

Vigevano, Auditorium di S. Dionigi
Aprile /maggio
Direzione artistica Giulio Prandi
In collaborazione con il Centro di Musica Antica Ghislieri

INGRESSO GRATUITO

 

Comunicato stampa MUSICA A SAN DIONIGI Vigevano, 06 aprile 2023

Dal 16 aprile la rassegna diretta dal Centro di Musica Antica Ghislieri con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano VIGEVANO. 

Torna il 16 aprile, con il primo di cinque appuntamenti previsti tra primavera e autunno, Musica a San Dionigi, la rassegna di musica antica della Fondazione Piacenza e Vigevano diretta dal Centro di Musica Antica Ghislieri. 
«La manifestazione è ormai un appuntamento consolidato che il pubblico ben conosce e attende con interesse - commenta il vicepresidente della Fondazione Luigi Grechi -, e prova ne è la grande partecipazione che da sempre accoglie gli eventi che ne compongono il programma. Anche in questa occasione il Centro di Musica Antica Ghislieri ha saputo valorizzare artisti italiani e internazionali con una serie di esibizioni di grande impatto, che sapranno stupire esperti e semplici appassionati». 
Il direttore artistico della manifestazione è il maestro Giulio Prandi, che così commenta: «È con grande gioia che presento il nuovo cartellone, realizzato grazie alla tenacia e all’impegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Con questa nuova edizione si introduce un’importantissima novità: alcuni eventi della rassegna saranno condivisi con Piacenza, creando un circuito virtuoso che unisce, idealmente, le due città che sono il territorio di riferimento della Fondazione, nel segno dell’arte e della cultura». 
IL PROGRAMMA. 
Il cartellone si compone di tre concerti in primavera e due in autunno. Apre L’Apothe´ose (16 aprile), formazione spagnola che in soli tre anni è passata dal terminare gli studi in Conservatorio a diventare Ensemble residente della più prestigiosa istituzione musicale iberica, il Centro Nacional de Difusión Musical di Madrid, guadagnandosi la stima della comunità musicale europea grazie anche alla vittoria di numerosi premi internazionali. Da non perdere il loro concerto, in cui rivivrà la moda spagnola del XVIII secolo di ricreare, nella musica di corte, i suoni della natura. 
Debutta a Vigevano Marco Saccardin (21 maggio), baritono e liutista italiano, che fa rivivere la rara e preziosa arte del cantare accompagnandosi. Un percorso nel barocco italiano intorno a Caccini, Kapsberger e Monteverdi, rappresentato qui da alcuni suoi grandi capolavori, tra cui “Voglio di vita uscir” e il celeberrimo “Sì dolce’l tormento”. 
Il successo e la qualità del concerto dell’anno scorso, infine, hanno valso all’ensemble Pura Corda un reinvito immediato (7 maggio). Il format del concerto sarà del tutto speciale: un’esperienza immersiva, in cui il programma sarà narrato attraverso una drammaturgia costruita intorno a una riunione di famiglia, alla quale alcuni elementi del pubblico potranno partecipare facendosi coinvolgere sul palcoscenico e diventandone parte attiva dello spettacolo. 
Per l’autunno saranno invece in programma un concerto della Schola Gregoriana Ghislieri (12 novembre) con un programma dedicato a Sant’Agostino, e un concerto del Coro Universitario del Collegio Ghislieri (17 dicembre) con un programma polifonico. 
«Non vedo l’ora di ritrovare il pubblico vigevanese al concerto inaugurale del 16 aprile - sottolinea ancora il maestro Prandi - e mi rallegro profondamente della crescita della Rassegna, frutto dell’instancabile impegno della Fondazione, del lavoro del Centro di Musica Antica Ghislieri, ma anche, e forse soprattutto, dell’affetto e dell’attenzione dei suoi fedeli spettatori, a cui va tutta la nostra riconoscenza». 
MUSICA A SAN DIONIGI Auditorium San Dionigi Piazza Martiri della Liberazione - Vigevano Ingresso gratuito 
Per informazioni tel. 0382 3786266 – biglietteria@ghislieri.it 

Note di Giulio Prandi direttore artistico
Le prime tre edizioni della Rassegna Musica a San Dionigi che ho avuto l’opportunità di curare, grazie alla preziosa collaborazione stabilita tra la Fondazione di Piacenza e Vigevano e il Centro di Musica Antica Ghislieri, si sono svolte in anni complessi e incerti. Tuttavia, nonostante le difficoltà dovute dalla pandemia, si è stabilita gradualmente una familiarità con il pubblico di Vigevano, che ho avuto modo di apprezzare come un pubblico curioso, vivace, che non esita a raccontare le sue impressioni, i suoi apprezzamenti e i suoi appunti. Vigevano è ora pienamente inserita nel circuito italiano ed europeo della Musica antica; abbiamo investito sulla creatività giovane, e abbiamo dato fiducia ad alcuni tra i migliori ensemble emergenti d’Europa, che hanno coinvolto il pubblico non solo con la loro qualità ma anche con la freschezza delle loro proposte.
E’ con grande gioia che presento oggi il nuovo cartellone, realizzato grazie alla tenacia e all’impegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che con questa nuova edizione introduce un’importantissima novità: alcuni eventi della rassegna saranno condivisi con Piacenza, creando un circuito virtuoso che unisce, idealmente, le due città sedi della Fondazione nel segno dell’arte e della cultura.
Come sempre, il cartellone si divide tra la primavera e l’autunno.
Chiuderà il programma il concerto prenatalizio del Coro Universitario del Collegio Ghislieri, formazione giovanile di grande qualità, unico coro universitario italiano a ricoprire il ruolo di Coro residente di una Fondazione orchestrale italiana, la Filarmonica Toscanini di Parma. La Schola Gregoriana Ghislieri tornerà a Vigevano nel segno di S. Agostino, di cui ricorre, nel 2023, il 13° centenario della traslazione delle spoglie a Pavia. Se i due appuntamenti conclusivi sono nel segno della coralità, i tre appuntamenti primaverili rinnovano l’investimento sui giovani da parte di Musica a San Dionigi. Apre L’Apothe´ose, ensemble spagnolo che in soli tre anni è passato dal termine degli studi in Conservatorio a Ensemble residente della più prestigiosa istituzione musicale iberica, il Centro Nacional de Difusión Musical di Madrid, guadagnandosi la stima della comunità musicale europea attraverso la vittoria di 10 premi internazionali. Da non perdere il loro concerto, in cui rivivrà la moda spagnola del XVIII secolo di ricreare, nella musica di corte, i suoni della natura. Debutta a Vigevano Marco Saccardin, baritono e liutista italiano, che fa rivivere la rara e preziosa arte del cantare accompagnandosi. Un percorso nel barocco italiano intorno a Caccini, Kapsberger e Monteverdi, rappresentato qui da alcuni suoi grandi capolavori, tra cui “Voglio di vita uscir” e il celeberrimo “Sì dolce’l tormento”. Il successo e la qualità del concerto dell’anno scorso, infine, hanno valso all’ensemble Pura Corda un reinvito immediato. Il quartetto n°3 di Shostakovich, eseguito su strumenti storici, sarà preceduto da due opere rare di Agnes Tyrell e Elizabeth Maconchy, due compositrici attive rispettivamente nel 19° e nel 20° secolo. Il format del concerto sarà del tutto speciale: un’esperienza immersiva, in cui il programma sarà narrato attraverso una drammaturgia costruita intorno a una riunione di famiglia, a cui alcuni elementi del pubblico potranno partecipare facendosi coinvolgere dallo spettacolo sul palcoscenico e diventandone parte attiva. Non vedo l’ora di ritrovare il pubblico vigevanese al concerto inaugurale del 16 aprile, e mi rallegro profondamente della crescita della Rassegna, frutto dell’instancabile impegno della Fondazione, del lavoro del Centro di Musica Antica Ghislieri, ma anche, e forse soprattutto, dell’affetto e dell’attenzione dei suoi fedeli spettatori, a cui va tutta la nostra riconoscenza. 


Domenica 16 Aprile 2023_04_16 ore 17

Vigevano, Auditorium di S. Dionigi

L’Apothéose

(Spagna, 4 musicisti) 

IL GIARDINO DEL RE
Divertimento in natura

L'ensemble madrileno, formato da 

Laura Quesada (traverso), 

Victor Martínez (violino), 

Carla Sanfélix (violoncello)

Asís Márquez (clavicembalo).

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PROGRAMMA CONCERTO

Tommaso Giordani (ca.1733-1806)

Trio N.3 in Re maggiore da Six Trios…tirées des meilleurs airs italiens (ca.1785)

Larghetto (Mi sento in petto) – Larguo (Che dir non so) – Rondo.

Allegretto (lo non voglio)


José Herrando (ca.1720-1763)

Sonata in La maggiore per violino e BC

Il Giardino di Aranjuez in primavera, con vari canti di uccelli e altri animali

Allegro (Canarino, cuculo, suono dell'acqua, alberi, usignolo) – Andante –

Allegro moderato (tempesta, quaglia, colombo).


Domenico Scarlatti(1685-1757)

Fandango -  Attribuzione 


Cayetano Brunetti (1744-1798)

Trio N.6 in Re maggiore dai Sei trio dedicati a S.A.R. Don Carlo Principe

d’Asturias Op. 3 (1776) [Prima mondiale in tempi moderni]

Allegro – Larguetto – Allegro non molto (Coucou, Gallina, Quaglia,

Rossignolo)


Karl Ph Stamitz (1723-1787)

Trio N.4 in sol minore from Six trios…Op.14 (ca. 1780)

Allegro – Rondo. Allegretto

Consulenze ed edizioni musicologiche: Ars Hispana


APOTHEOSE, Ensemble

Nato nel 2015, l'ensemble L'Apothéose  prende il nome dal titolo dell'opera "L'Apothéose de Corelli" di François Couperin, un pezzo che ha rappresentato il loro primo progetto musicale nonché punto di partenza di uno straordinario percorso musicale. Dalle aule di un conservatorio alla vincita di una dozzina di premi internazionali di alto profilo, fino a diventare artisti in residenza della più grande istituzione di musica classica in Spagna. Questa è la storia unica de L'Apothéose. L'ensemble barocco spagnolo è diventato il nuovo punto di riferimento dell'interpretazione storicizzata nel panorama musicale europeo.

Con la sua esperienza e il suo entusiasmo, L'Apothéose dà un tocco personale a ogni brano su cui lavora, concentrandosi sul processo di piena valorizzazione del contenuto retorico ed emotivo di ogni opera musicale. Grazie a queste interpretazioni finemente realizzate, L'Apothéose è stata acclamata da pubblico e critica, venendo premiata in ogni singolo concorso a cui ha partecipato. L'Apothéose vanta con orgoglio onorificenze che includono il premio EUBO Development Trust e il Friends of York Early Music Festival Prize al 2019 York Early Music International Young Artists Competition (Regno Unito), il secondo premio al prestigioso Internationaal Van Wassenaer Competition 2018 nell'ambito del festival Oude Muziek di Utrecht (Paesi Bassi), il primo premio al Göttingen Händel Competition 2017 (Germania) e il secondo premio al Concours International de Musique Ancienne de Val de Loire 2017 (Francia) presieduto da William Christie.

Fedeli ai valori della qualità e dell'autenticità, i quattro membri de L'Apothéose concentrano il loro lavoro sia nel recupero del repertorio spagnolo sia nell'esplorazione di un nuovo linguaggio di noti compositori internazionali, con particolare attenzione agli autori tedeschi, come Händel, Telemann e J.S.Bach. L'Apothéose offre un nuovo approccio alla musica barocca, con interpretazioni appassionate, ispirate e colorate, che hanno conquistato un pubblico molto esigente su palcoscenici rinomati in Spagna, Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Colombia. In particolare, l'ensemble è stato invitato a festival di prestigio internazionale come l'Oude Muziek di Utrecht (Paesi Bassi), il Festival d'Ambronay (Francia), l'Internationale Händel Festspiele Göttingen (Germania), lo York Early Music Festival (Regno Unito), il Potsdam Sanssouci Music Festival (Germania), il Festival Internazionale di Santander (Spagna), la Quinzaine Musicale di San Sebastian (Spagna), l'Early Music Festival di Úbeda e Baeza (Spagna) e l'Early Music Festival di Siviglia (Spagna). Per la Stagione 2019/20, L'Apothéose si è impegnato come artista in residenza presso il CNDM (Centro Nacional de Difusión Musical), consolidando la propria posizione come uno degli ensemble più riconosciuti nel panorama musicale spagnolo.

Le loro registrazioni ‘Musical Treasures of the Spanish National Library’ (2018-DM&DM) e ‘Händel Tribute’ (2019-IBS Classical) sono state ampiamente acclamate dalla critica, valutate da ogni recensione con 5 stelle. Il loro ‘Händel Tribute’ è stato incluso negli album consigliati per il 2019 dalla rivista specializzata spagnola Scherzo, ed è stato messo in evidenza anche oltreoceano, nella rivista musicale della South California Early Music Society, negli Stati Uniti.

Il nome dell'ensemble è stato ispirato dal titolo dell'opera L'Apothéose de Corelli di François Couperin, brano che ha costituito il primo progetto musicale per i membri del gruppo e che ha rappresentato il punto di partenza di un fruttuoso percorso musicale.


Domenica 07 Maggio 2023_05_07  ore 17

Vigevano, Auditorium di S. Dionigi

Ensemble PuraCorda

(Olanda, 4 musicisti) 
TIPI DI GUERRE
Una cena in famiglia
Mayumi Sargent, violino
Panagiotis Charalampidis, violino
Eura Fortuny, viola

Antigoni Seferli, violoncello FILIPPO CAPOBIANCO voce narrante


PROGRAMMA CONCERTO

Agnes Tyrell (1846 - 1883)
String Quartet in G major 

Andante - Rondò

Elizabeth Maconchy (1907 - 1994)

String Quartet nº3

Lento - Presto - Andante - Presto - Poco largamente


Dmitri Shostakovich (1906 - 1975)

String Quartet nº3 in F major Op.73 - Allegretto

Moderato con moto

Allegro non troppo

Adagio

Moderato - Adagio


PURACORDA  

PuraCorda nasce all’inizio del 2020 dall’iniziativa della violinista di Maiorca Mayumi Sargent e della violoncellista greca Antigoni Seferli, dopo essersi incontrate durante gli studi musicali di specializzazione in prassi esecutiva storica al Conservatorio di Amsterdam. Dall’amore e dalla dedizione per le corde di budello e per tutto ciò che hanno da offrire nasce l’idea di PuraCorda, un quartetto d’archi dedicato all’interpretazione storica del repertorio del XIX e XX secolo, un territorio nuovo ed emozionante che pochissimi ensemble hanno esplorato con le corde di budello.

Con sede ad Amsterdam (Paesi Bassi), i membri sono tutti mediterranei: metà provenienti dalle Isole Baleari, l’altra metà dalla Grecia.

PuraCorda si interessa principalmente al repertorio sconosciuto e ai compositori dimenticati. Data la scarsa importanza della figura della donna compositrice nella storia della musica, hanno sempre deciso di includere almeno un’opera di una donna in tutti i loro programmi.

Pur essendosi consolidato come quartetto d’archi, il gruppo desidera non limitarsi a questo singolare tipo di repertorio e rimanere flessibile rispetto alla propria forma per abbracciare l’intero repertorio cameristico ancora da scoprire.

PuraCorda ha debuttato nel giugno 2021 ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, con il sostegno di Balcon Scenes. Ha partecipato all’ottava e nona edizione del festival Nits Clàssiques de la Tramuntana (Mallorca) e al festival Sons d'Estiu 2022 a Maiorca, Spagna. Hanno inaugurato l'edizione autunnale 2022 del Wunderkammer Festival a Trieste, Italia. Come Rising Ensemble nel programma europeo Eeemerging+ dal 2022, si sono esibiti a Torroella de Montgrí (Spagna), Pavia (Italia), Ambronay (Francia) e Atene (Grecia). Hanno vinto il 1° premio congiunto del Van Wassenaer Concours 2022 di Utrecht e fanno attualmente parte della piattaforma MERITA 2023 per i quartetti d'archi europei.


Domenica 21 Maggio 2023_05_21  ore 17

Vigevano, Auditorium di S. Dionigi

Marco Saccardin, tiorba e voce(baritono)

(Italia, 1 musicista)

TEMPRO LA CETRA

PROGRAMMA CONCERTO aggiornato al 10/05/2023

C. Monteverdi (1567-1643)

Tempro la cetra

Concerto (Settimo libro di madrigali, Venezia 1619)


A. Piccinini (1566-1638) 

Partite variate sopra la folia aria Romanesca

(Intavolatura di liuto et di chitarrone, Bologna 1623)


Anonimo (XVII secolo) 

Mille dolci parolette

(contenuto nei manoscritti Magl XIX, 66 e VM7-137305)


C. Monteverdi (1567-1643) 

Voglio di vita uscir

(Manoscritto, Archivio dei Filippini, Napoli)


A. Piccinini (1566-1638) 

Toccata VI

(Intavolatura di liuto et di chitarrone, Bologna 1623)


F. Rasi (1574-1621)

Un guardo, ohimè (Madrigali di diversi autori per voce sola e continuo, Firenze 1610)

Occhi sempre sereni

(Madrigali di diversi autori per voce sola e continuo, Firenze 1610)


C. Monteverdi (1567-1643) 

Tu se’ morta

(Da: “L'Orfeo, favola in musica”, Venezia 1609)


A. Piccinini (1566-1638)

Toccata cromatica

(Intavolatura di liuto et di chitarrone, Bologna 1623)


G. Caccini (1551-1618) 

Tutto 'l dì piango

(Le nuove musiche e nuova maniera di scriverle, Firenze 1614)


J.H. Kapsberger (1580-1651)

Toccata III

(Libro terzo di intavolatura di chitarrone, Roma 1626)


J.H. Kapsberger (1580-1651) 

Toccata II arpeggiata

(Libro primo di intavolatura di chitarrone, Venezia 1604)


G. Frescobaldi (1583-1643)

Troppo sotto due stelle

(Primo libro di arie musicali per cantarsi, Firenze 1630)


C. Monteverdi (1567-1643)

Si dolce è 'l tormento

(Quarto scherzo delle ariose vaghezze, Venezia 1624)


J.H. Kapsberger (1580-1651)
Kapsberger

(Libro quarto di intavolatura di chitarrone, Roma 1640)


G. Carissimi (1605-1674)

Bel tempo per me

(cantate a una, due e tre voci, ms Bologna)


"Era comune, nella prima metà del '600, che i cantori si accompagnassero alla tiorba, strumento che si era sviluppato sul finire del '500 proprio per rispondere alle esigenze di coloro che accompagnavano e si accompagnavano nel nuovo stile che stava fiorendo in quegli anni: il recitar cantando. Se era frequente accompagnare madrigali, arie e canzoni con la sola tiorba, lo strumento principe per l'accompagnamento della musica sacra era l'organo. La proposta musicale di questo concerto è quindi un tentativo di unire questi due mondi attraverso brani dal repertorio sacro che potessero essere efficacemente accompagnati anche con la sola tiorba".


MARCO SACCARDIN, tiorba e voce(baritono)

Nato a Rovigo nel 1990, dopo la maturità scientifica ha conseguito nell’anno 2013 il diploma in chitarra Classica con lode e menzione d’onore presso il conservatorio “F. Venezze” di Rovigo sotto la guida della prof. Monica Paolini per poi dedicarsi allo studio del liuto con il maestro Massimo Lonardi presso l’istituto “F.Vittadini” di Pavia conseguendo nel 2017 la laurea di II livello con lode e menzione d’onore. Parallelamente agli studi strumentali è entrato a far parte del coro “Polifonico città di Rovigo” diretto dai maestri Vittorio Zanon e Marco Scavazza. Con quest’ultimo ha quindi intrapreso lo studio del canto rinascimentale e barocco.

Dal 2013 collabora con il Coro della Radiotelevisione Svizzera Italiana, diretto dal maestro Diego Fasolis, con il quale ha partecipato alla produzione del Requiem di Giuseppe Verdi, della seconda sinfonia di Mendelssohn “Lobgesang” e di “Ein Deutsches Requiem” di Johannes Brahms, tenutisi a Bellinzona in occasione delle celebrazioni del Venerdì Santo 2013 2014 e 2015. Oltre al repertorio concertistico ha partecipato a varie produzioni operistiche al Teatro alla Scala (“Die soldaten” di Bernd Alois Zimmermann, dir. Ingo Metzmacher, 2015), al Salzburger Festspiele e Pfingfestspiele (“Norma” di Vincenzo Bellini, coro RSI, dir. Giovanni Antonini, 2013 e 2015). Sempre nel 2015 all’interno del festival salisburghese ha partecipato, in qualità di solista (Un Scythe) e corista, ad “Iphigenie en tauride” di Christoph Willibald Gluck (coro RSI, dir. Diego Fasolis). Nel 2017, all’interno del festival Vicenza in Lirica, ha preso parte alle rappresentazioni dell’Orfeo di Claudio Monteverdi al Teatro Olimpico di Vicenza cantando nel ruolo del titolo. Dal 2018 collabora inoltre con il Choeur de l’Opera de Dijon con il quale ha partecipato alla produzione di “Simon Boccanegra” di Giuseppe Verdi (dir. Roberto Rizzi Brignoli) e di “Jenufa” di Leoš Janacek (dir. Stefan Veselka). Sempre nel 2018 ha iniziato a collaborare come tiorbista con l’ensemble italiano “I Disinvolti” diretto da Massimo Lombardi. Nel Dicembre 2019 all’interno della stagione de La Verdi ha preso parte come basso solista nel “Weihnachtsoratorium” di J.S.Bach. Dal 2017 si esibisce inoltre accompagnandosi al liuto e chitarrone come in uso del primo Seicento in Italia.


Le foto sono scattate con:
Panasonic LUMIX FZ300
12 Megapixel, Zoom 0X, 1600 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.

Le foto e le riprese sono state effettuate con macchina fotografica e cellulare a mano, senza mai passare davanti ad un solo spettatore.


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