Le nozze di Figaro (4 d 4)

 

MANIFATTURE TEATRALI MILANESI 2016/2017
TEATRO LITTA QUELLI DI GROCK ASSOCIATI
In collaborazione con
ADADS ACCADEMIA DELL'ARTE DELLO SPETTACOLO
Teatro Litta - Corso Magenta, Milano
Mercoledì 22 febbraio 2017 - ore 20.30
Wolfgang Amadeus Mozart
LE NOZZE DI FIGARO
Personaggi e interpreti:
Il Conte di Almaviva (baritono) - An DongYoung
La Contessa di Almaviva (soprano) - Ahn SunYoung
Susanna (soprano), -Laure Kieffer promessa sposa di
Figaro, fido del Conte (basso-baritono) - Kim JeongHo
Cherubino, paggio del Conte (soprano en travesti) - Mae Hayashi
Marcellina, governante (soprano) - Sayaka Hashimoto
Bartolo, medico di Siviglia (basso) - Hwang TaeJong
Basilio, maestro di musica (tenore) - Hisanori Nakabayashi
Don Curzio, giudice (tenore) - Hisanori Nakabayashi
Barbarina (soprano), - Gabriela Nurchis, figlia di
Antonio, giardiniere del Conte e zio di Susanna (basso) - Marco Piretta
Coro di paesani, di villanelle e di vari ordini di persone

coro e orchestra OPERA YOUNG
direttore MARCO BERETTA
regia ALESSANDRO CASTELLUCCI
trucco e acconciature
AFTA Accademia Professionale di Trucco Artistico
Società Umanitaria di Milano
costumi Arte Scenica Reggio Emilia
Luci Marco Meola
assistente alla regia Anna Begni
assistente all'allestimento Andrea Colombo


PROGRAMMA e NOTE :


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Seguono immagini della serata:

Atto PRIMO
Atto SECONDO
Atto TERZO
Atto QUARTO


 

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Teatro Litta 2017 Nozze di Figaro Mozart

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Seguono immagini della serata:

Atto PRIMO
Atto SECONDO
Atto TERZO
Atto QUARTO


Note:

Atto quarto
scena
Prima
Folto giardino con due padiglioni praticabili, l'uno a dritta e l'altro a sinistra. Notte.
Barbarina sola.

[N. 23 - Cavatina]
Andante
Archi soli.
BARBARINA

(tenendo una lanterna di carta e cercando qualche cosa per terra)
L'ho perduta... me meschina!...
Ah, chi sa dove sarà?
Non la trovo... e mia cugina...
e il padron, cosa dirà?



atto
Quarto
scena
Seconda
Barbarina, Figaro e Marcellina.

Entra Figaro con Marcellina.
Recitativo secco
FIGARO

Barbarina, cos'hai?
BARBARINA

L'ho perduta, cugino.
FIGARO

Cosa?
MARCELLINA

Cosa?
BARBARINA

La spilla
che a me diede il padrone
per recar a Susanna.
FIGARO

A Susanna? La spilla?
(in collera)
E così la tenerella...
il mestiere già sai...
(tranquillo)
Di far tutto sì ben quel che tu fai?
BARBARINA

Cos'è? Vai meco in collera?
FIGARO

E non vedi ch'io scherzo? Osserva...
(cerca un momento per terra, dopo aver destramente cavato una spilla dall'abito o dalla cuffia di Marcellina, e la dà a Barbarina)
FIGARO

Questa
è la spilla che il Conte
da recare ti diede alla Susanna,
e servia di sigillo a un bigliettino.
Vedi s'io sono istruito.
BARBARINA

E perché il chiedi a me, quando sai tutto?
FIGARO

Avea gusto d'udir come il padrone
ti diè la commissione.
BARBARINA

Che miracoli!
«Tieni, fanciulla, reca questa spilla
alla bella Susanna, e dille: Questo
è il sigillo de' pini.»
FIGARO

Ah, ah! de' pini!
BARBARINA

È ver ch'ei mi soggiunse:
«Guarda che alcun non veda»;
ma tu, già, tacerai.
FIGARO

Sicuramente.
BARBARINA

A te, già, niente preme.
FIGARO

Oh, niente, niente.
BARBARINA

Addio, mio bel cugino:
vo da Susanna e poi da Cherubino.
(parte saltando)



atto
Quarto
scena
Terza
Figaro e Marcellina.

FIGARO
(quasi istupidito)

Madre.
MARCELLINA

Figlio.
FIGARO

Son morto.
MARCELLINA

Càlmati, figlio mio.
FIGARO

Son morto, dico.
MARCELLINA

Flemma, flemma, e poi flemma: il fatto è serio,
e pensarci convien. Ma guarda un poco
che ancor non sai di chi si prenda gioco.
FIGARO

Ah! Quella spilla, o madre, è quella stessa
che poc'anzi ei raccolse.
MARCELLINA

È ver... ma questo
al più ti porge un dritto
di stare in guardia e vivere in sospetto:
ma non sai se in effetto...
FIGARO

All'erta, dunque: il loco del congresso
so dov'è stabilito.
(va per partire)
MARCELLINA

Dove vai, figlio mio?
FIGARO

A vendicar tutti i mariti. Addio.
(parte infuriato)



atto
Quarto
scena
Quarta
Marcellina sola.

MARCELLINA

Presto, avvertiam Susanna...
io la credo innocente: quella faccia...
quell'aria di modestia... è caso ancora
ch'ella non fosse... Ah! Quando il cor non ci arma
personale interesse,
ogni donna è portata alla difesa
del suo povero sesso,
da questi uomini ingrati a torto oppresso.

[N. 24 - Aria]
Tempo di Minuetto
Archi (Violoncelli e Bassi separati).

MARCELLINA

Il capro e la capretta
son sempre in amistà;
l'agnello all'agnelletta
la guerra mai non fa;
le più feroci belve
per selve e per campagne
lascian le lor compagne
in pace e libertà.
Allegro
MARCELLINA

Sol noi, povere femmine,
che tanto amiam questi uomini,
trattate siam dai perfidi
ognor con crudeltà.
(parte)



atto
Quarto
scena
Quinta
Barbarina sola.

Recitativo secco
BARBARINA

(con in mano alcune frutta e ciambelle)
«Nel padiglione a manca», ei così disse.
È questo, è questo... E poi, se non venisse?
Ah, ah, che brava gente! A stento darmi
un arancio, una pera e una ciambella.
«Per chi, madamigella?»
«Oh, per qualcun, signore!»
«Già lo sappiam.» Ebbene:
il padron l'odia, ed io gli voglio bene!
Però costommi un bacio... E cosa importa?
Forse qualcun me 'l renderà...
(sente arrivare qualcuno)
Son morta!
(fugge, ed entra nel padiglione a sinistra)



atto
Quarto
scena
Sesta
Figaro; poi Bartolo, Basilio e Lavoratori.

FIGARO

(solo con mantello e lanternino)
È Barbarina...
(ode venir gente)
Chi va là?

Entra Basilio con Bartolo e truppa di Lavoratori.

BASILIO

Son quelli
che invitasti a venir.
BARTOLO

Che brutto ceffo!
Sembri un cospirator. Che diamin sono
quegli infausti apparati?
FIGARO

Lo vedrete tra poco.
In questo stesso loco
celebrerem la festa
della mia sposa onesta
e del feudal signor...
BASILIO

Ah, buono, buono!
Capisco come egli è.
(Accordati si son senza di me.)
FIGARO

Voi da questi contorni
non vi scostate. Intanto
io vado a dar certi ordini
e torno in pochi istanti:
a un fischio mio correte tutti quanti.
(partono tutti, eccettuati Bartolo e Basilio)



atto
Quarto
scena
Settima
Bartolo e Basilio.

BASILIO

Ha i diavoli nel corpo.
BARTOLO

Ma cosa nacque?
BASILIO

Nulla:
Susanna piace al Conte. Ella, d'accordo,
gli diè un appuntamento
ch'a Figaro non piace.
BARTOLO

E che dunque: dovria soffrirlo in pace?
BASILIO

Quel che soffrono tanti
ei soffrir non potrebbe? E poi, sentite:
che guadagno può far? Nel mondo, amico,
l'accozzarla co' grandi
fu pericolo ognora:
dan novanta per cento, e han vinto ancora.

[N. 25 - Aria]
Andante
Archi, 1 Flauto, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.

BASILIO

In quegli anni in cui val poco
la mal pratica ragion,
ebbi anch'io lo stesso fuoco:
fui quel pazzo ch'or non son.
Ma col tempo e coi perigli
donna flemma capitò;
e i capricci ed i puntigli
dalla testa mi cavò.
Presso un picciolo abituro
seco lei mi trasse un giorno:
e, togliendo giù dal muro
del pacifico soggiorno
una pelle di somaro:
«Prendi», disse, «o figlio caro!».
Poi disparve, e mi lasciò.

Tempo di Minuetto

BASILIO

Mentre ancor, tacito,
guardo quel dono,
il ciel s'annuvola,
rimbomba il tuono,
mista alla grandine
scroscia la piova:
ecco, le membra
coprir mi giova
col manto d'asino
che mi donò.
Finisce il turbine,
né fo due passi,
che fiera orribile
dianzi a me fassi:
già già mi tocca,
l'ingorda bocca;
già di difendermi
speme non ho.
Ma il fiuto ignobile
del mio vestito
tolse alla belva
sì l'appetito,
che, disprezzandomi,
si rinselvò.
Allegro
BASILIO

Così conoscere
mi fe' la sorte
ch'onte, pericoli,
vergogna e morte
col cuoio d'asino
fuggir si può.

(partono)



atto
Quarto
scena
Ottava
Figaro solo.

[N. 26 - Recitativo e aria]
Andante
Archi soli.
FIGARO

Tutto è disposto: l'ora
dovrebbe esser vicina; io sento gente...
È dessa... non è alcun... buia è la notte...
ed io comincio ormai
a fare il scimunito
mestiero di marito...
Ingrata! Nel momento
della mia cerimonia...
ei godeva leggendo: e nel vederlo
io rideva di me senza saperlo.
Oh, Susanna! Susanna!
Quanta pena mi costi!
Con quell'ingenua faccia,
con quegli occhi innocenti...
chi creduto l'avria!...
Ah, che il fidarsi a donna è ognor follia!

Aria
Moderato
Archi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.

FIGARO

Aprite un po' quegli occhi
uomini incauti e sciocchi,
guardate queste femmine,
guardate cosa son.
Queste chiamate dèe
dagli ingannati sensi,
a cui tributa incensi
la debole ragion,
son streghe che incantano
per farci penar,
sirene che cantano
per farci affogar.
Civette che allettano
per trarci le piume,
comete che brillano
per toglierci il lume;
son rose spinose,
son volpi vezzose,
son orse benigne,
colombe maligne,
maestre d'inganni,
amiche d'affanni
che fingono, mentono,
amore non senton,
non senton pietà.
Il resto no 'l dico,
già ognuno lo sa.
(si ritira)




atto
Quarto
scena
Nona
La Contessa, Susanna, Marcellina, e Figaro in disparte.

Entrano la Contessa e Susanna, ciascuna travestita con gli abiti dell'altra, e Marcellina.

Recitativo secco
SUSANNA

Signora, ella mi disse
che Figaro verravvi.
MARCELLINA

Anzi, è venuto:
abbassa un po' la voce.
SUSANNA

Dunque, un ci ascolta, e l'altro
dée venir a cercarmi.
Incominciam.
MARCELLINA

Io voglio qui celarmi.
(entra dove entrò Barbarina)



atto
Quarto
scena
Decima
La Contessa, Susanna, e Figaro.

SUSANNA

Madama, voi tremate: avreste freddo?
CONTESSA

Parmi umida la notte... Io mi ritiro.
FIGARO

(Eccoci della crisi al grande istante.)
SUSANNA

Io sotto queste piante,
se madama il permette,
resto a prendere il fresco una mezz'ora.
FIGARO

(Il fresco, il fresco!)
CONTESSA

Restaci, in buonora.
(si nasconde)
SUSANNA

Il birbo è in sentinella
divertiamoci anche noi:
diamogli la mercé de' dubbi suoi.


[N. 27 - Recitativo e aria]
Allegro vivace assai
Archi soli.

SUSANNA
(ad alta voce)

Giunse alfin il momento
che godrò senza affanno
in braccio all'idol mio! Timide cure,
uscite dal mio petto,
a turbar non venite il mio diletto!
Oh, come par che all'amoroso foco
l'amenità del loco,
la terra e il ciel risponda!
Come la notte i furti miei seconda!

Aria
Andante
Archi, 1 Flauto, 1 Oboe, 1 Fagotto.

SUSANNA

Deh, vieni, non tardar, o gioia bella,
vieni ove amore per goder t'appella.
Finché non splende in ciel notturna face
finché l'aria è ancor bruna e il mondo tace.
Qui mormora il ruscel, qui scherza l'aura,
che dolce sussurro il cor ristaura;
qui ridono i fioretti, e l'erba è fresca:
ai piaceri d'amor qui tutto adesca.
Vieni, ben mio: tra queste piante ascose
ti vo' la fronte incoronar di rose.




atto
Quarto
scena
Undicesima
La Contessa, Susanna, Figaro e Cherubino; poi il Conte.

Recitativo secco
FIGARO

Perfida! E in quella forma
meco mentia? Non so s'io vegli o dorma.
CHERUBINO

(entra cantarellando)
La la la, la la la, la lera.
CONTESSA

(Il picciol paggio!)
CHERUBINO

Io sento gente: entriamo
ove entrò Barbarina.
(scorgendo la Contessa)
Oh, vedo qui una donna!
CONTESSA

(Ahi, me meschina!)
CHERUBINO

M'inganno! A quel cappello
che nell'ombra vegg'io, parmi Susanna.
CONTESSA

E se il Conte ora vien? Sorte tiranna!


[N. 28 - Finale]
Andante
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in re.
CHERUBINO

(Pian pianin le andrò più presso:
tempo perso non sarà.)
CONTESSA

(Ah, se il Conte arriva adesso,
qualche imbroglio accaderà!)
CHERUBINO
(alla Contessa)

Susannetta... non risponde:
colla mano il volto asconde...
or la burlo, in verità.
CONTESSA

(alterando la voce a tempo)
Arditello! sfacciatello!
Ite presto via di qua.
(la prende per la mano, l'accarezza; la Contessa cerca liberarsi)
CHERUBINO

Smorfiosa, maliziosa,
io già so perché sei qua.
CONTE

(da lontano, in atteggiamento d'uno che guarda)
Ecco qui la mia Susanna.
SUSANNA,

(lontani l'uno dall'altro)
Ecco qui l'uccellatore.
FIGARO

CHERUBINO
(alla Contessa)

Non far meco la tiranna!
SUSANNA,

(Ah, nel sen mi batte il core!
Un altr'uom con lei si sta.)
CONTE,

FIGARO

CONTESSA

(sottovoce a Cherubino)
Via, partire, o chiamo gente.
CHERUBINO

(sempre tenendola per la mano)
Dammi un bacio, o non fai niente.
SUSANNA,

(Alla voce, è quegli il paggio.)
CONTE,

FIGARO

CONTESSA

(come sopra)
Anche un bacio! Che coraggio!
CHERUBINO

E perché far io non posso
quel che il Conte or or farà?
SUSANNA,

(Temerario!)
CONTESSA,

CONTE,

FIGARO

CHERUBINO

Oh, ve' che smorfie!
Sai ch'io fui dietro il sofà.
SUSANNA,

(Se il ribaldo ancor sta saldo,
la faccenda guasterà.)
CONTESSA,

CONTE,

FIGARO

CHERUBINO

Prendi intanto...
(il paggio vuol dare un bacio alla Contessa; il Conte si mette in mezzo e riceve il bacio egli stesso)
CONTESSA,

Oh, ciel! Il Conte.
CHERUBINO

(il paggio entra da Barbarina)
FIGARO

(Vo' veder cosa fan là.)
CONTE

Perché voi no 'l ripetete,
ricevete questo qua.
(il Conte vuol dare uno schiaffo a Cherubino; Figaro in questo s'appressa e lo riceve egli stesso; Susanna, che ode lo schiaffo, ride)
[Insieme]

CONTESSA, CONTE

Ah! Ci ha fatto un bel guadagno,
colla sua temerità!

FIGARO

(Ah! Ci ho fatto un bel guadagno,
colla mia curiosità!)

SUSANNA

Ah! Ci ha fatto un bel guadagno,
colla sua curiosità!

(Figaro si ritira)

Con un poco più di moto
CONTE
(alla Contessa)

Partito è alfin l'audace:
accòstati, ben mio!
CONTESSA

Giacché così vi piace,
eccomi qui, signor.
FIGARO

(Che compiacente femmina!
Che sposa di buon cor!)
CONTE

Porgimi la manina.
CONTESSA

Io ve la do.
CONTE,

Carina!
FIGARO

CONTE

Che dita tenerelle!
Che delicata pelle!
Mi pizzica, mi stuzzica,
m'empie di un nuovo ardor.
SUSANNA,

La cieca prevenzione
delude la ragione,
inganna i sensi ognor.
CONTESSA,

FIGARO

(poi a quattro, col Conte che ripete i suoi versi)
CONTE

Oltre la dote, o cara,
ricevi anche un brillante,
che a te porge un amante
in pegno del suo amor.
(le dà un anello)
CONTESSA

Tutto Susanna piglia
dal suo benefattor.
SUSANNA,

(Va tutto a maraviglia!
Ma il meglio manca ancor.)
CONTE,

FIGARO

CONTESSA
(al Conte)

Signor, d'accese fiaccole
io veggio il balenar.
CONTE

Entriam, mia bella Venere.
Andiamoci a celar.
SUSANNA,

(Mariti scimuniti,
venite ad imparar.)
FIGARO

CONTESSA

Al buio, signor mio?
CONTE

È quello che vogl'io:
tu sai che là per leggere
io non desio d'entrar.
[Insieme]

CONTESSA, SUSANNA

(I furbi sono in trappola,
cammina ben l'affar.)

FIGARO

(La perfida lo séguita:
è vano il dubitar.)


Figaro passa.

CONTE
(con voce alterata)

Chi passa?
FIGARO
(con rabbia)

Passa gente!
CONTESSA

(sottovoce al Conte)
È Figaro: me n' vo.
CONTE

Andate: io poi verrò.

(il Conte si disperde nel folto, la Contessa entra nel padiglione a destra)

Larghetto
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in re.
FIGARO

Tutto è tranquillo e placido:
entrò la bella Venere.
Col vago Marte prendere,
nuovo Vulcan del secolo...
Allegro molto
FIGARO

In rete la potrò.
SUSANNA

(con voce alterata)
Ehi, Figaro, tacete!
FIGARO

Oh, questa è la Contessa...
(a Susanna)
A tempo qui giungete...
vedrete là voi stessa...
il Conte e la mia sposa...
di propria man la cosa
toccar io vi farò.
SUSANNA

(si dimentica di alterar la voce)
Parlate un po' più basso.
Di qua non muovo passo,
ma vendicar mi vo'.

FIGARO

(Susanna!)
(a Susanna)
Vendicarsi?
SUSANNA

Sì.
FIGARO

Come potria farsi?
(La volpe vuol sorprendermi,
e secondar la vo'.)
SUSANNA

(L'iniquo io vo' sorprendere;
poi so quel che farò.)
FIGARO

(con comica affettazione)
Ah, se Madama il vuole!
SUSANNA

Su via, manco parole.
FIGARO

(come sopra)
Eccomi ai vostri piedi...
ho pieno il cor di fuoco.
Esaminate il loco...
pensate al traditor.
SUSANNA

(Come la man mi pizzica!
Che smania! Che furor!)
FIGARO

(Come il polmon mi si altera!
Che smania! Che calor!)
SUSANNA

(alterando la voce un poco)
E senza alcun affetto?...
FIGARO

Suppliscavi il dispetto.
Non perdiam tempo invano,
datemi un po' la mano...
SUSANNA

(gli dà uno schiaffo parlando in voce naturale)
Servitevi, signor!
FIGARO

Che schiaffo!
SUSANNA

E questo, e questo...
e ancora questo,
e questo, e poi quest'altro!
(lo schiaffeggia a tempo)
FIGARO

Non batter così presto.
SUSANNA

(sempre schiaffeggiandolo)
E questo, signor scaltro,
e questo, e poi quest'altro ancor!
[Insieme]

SUSANNA

Impara, impara, o perfido,
a fare il seduttor.

FIGARO

Oh, schiaffi graziosissimi!
Oh, mio felice amor!


FIGARO

(si mette in ginocchio)
Pace, pace, mio dolce tesoro:
io conobbi la voce che adoro,
e che impressa ognor serbo nel cor.
SUSANNA

(ridendo e con sorpresa)
La mia voce?
FIGARO

La voce che adoro.
SUSANNA,

Pace, pace, mio dolce tesoro,
pace, pace, mio tenero amor.
FIGARO


CONTE

(ritornando)
Non la trovo, e girai tutto il bosco.
SUSANNA,

Questi è il Conte, alla voce il conosco.
FIGARO

CONTE

(verso il padiglione in cui è entrata la Contessa)
Ehi, Susanna... sei sorda... sei muta?
SUSANNA

(sottovoce a Figaro)
Bella, bella! Non l'ha conosciuta!
FIGARO

(sottovoce a Susanna)
Chi?
SUSANNA

(come sopra)
Madama.
FIGARO

(come sopra)
Madama?
SUSANNA

(come sopra)
Madama.
SUSANNA,

(sottovoce)
La commedia, idol mio, terminiamo:
consoliamo il bizzarro amator.
FIGARO


SUSANNA,

(ad alta voce mettendosi ai piedi di Susanna)
Sì, Madama, voi siete il ben mio.
FIGARO

CONTE

(La mia sposa! Ah, senz'arme son io!)
FIGARO

(sempre inginocchiato)
Un ristoro al mio cor concedete.
SUSANNA

(alterando la voce)
Io son qui, faccio quel che volete.
CONTE

(Ah, ribaldi!)
SUSANNA,

Ah, corriamo, mio bene,
e le pene compensi il piacer.
FIGARO

(Figaro s'alza, e i due vanno verso il padiglione a sinistra)



atto
Quarto
scena
Dodicesima
Il Conte, la Contessa, Susanna, Figaro, Marcellina, Bartolo, Cherubino,
Barbarina, Antonio, Basilio, Don Curzio e Servitori.

Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
CONTE

(arresta Figaro)
Gente, gente! All'armi, all'armi!
(Susanna entra nel padiglione)
FIGARO

(finge eccessiva paura)
Il padrone! Son perduto!
CONTE

Gente, gente, aiuto, aiuto!

Accorrono Antonio, Basilio, Bartolo, Don Curzio e Servitori con fiaccole accese.

BASILIO,

Cosa avvenne?
DON CURZIO,

ANTONIO,

BARTOLO

CONTE

Il scellerato!
M'ha tradito, m'ha infamato!
E con chi, state a veder.
[Insieme]

FIGARO

Son storditi, sbalorditi:
oh, che scena, che piacer!

BASILIO, DON CURZIO, ANTONIO, BARTOLO

(Son stordito, sbalordito.
Non mi par che ciò sia ver.)


CONTE

Invan resistete,
uscite, madama!
Il premio or avrete
di vostra onestà.
Il paggio!

Il Conte tira pe 'l braccio Cherubino, che fa forza per non uscire, né si vede che per metà; dopo il Paggio, escono Barbarina, Marcellina e Susanna, vestita cogli abiti della Contessa: si tiene il fazzoletto sulla faccia, e s'inginocchia ai piedi del Conte.

ANTONIO

Mia figlia!
FIGARO

Mia madre!
BASILIO,

Madama!
DON CURZIO,

ANTONIO,

BARTOLO,

FIGARO

CONTE

Scoperta è la trama,
la perfida è qua.
(s'inginocchiano tutti ad uno ad uno)
SUSANNA

Perdono, perdono!
CONTE

No, no, non sperarlo!
FIGARO

Perdono, perdono!
CONTE

No, no, non vo' darlo!
TUTTI
(meno il Conte)

Perdono, perdono!
CONTE

(con più forza)
No no, no, no, no!
CONTESSA

(uscendo dall'altro padiglione)
Almeno io per loro
perdono otterrò.
(vuole inginocchiarsi; il Conte non lo permette)
CONTE,

Oh cielo! Che veggio!
Delirio! Vaneggio!
Che creder non so.
BASILIO,

DON CURZIO,

ANTONIO,

BARTOLO


Andante
CONTE

(in tono supplichevole)
Contessa, perdono.
CONTESSA

Più docile io sono,
e dico di sì.
TUTTI

Ah! Tutti contenti
saremo così.

Allegro assai
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in sol, 2 Trombe in re, Timpani in re la.

TUTTI

Questo giorno di tormenti,
di capricci e di follia,
in contenti e in allegria
solo Amor può terminar.
Sposi, amici, al ballo! al gioco!
Alle mine date fuoco,
ed al suon di lieta marcia
corriam tutti a festeggiar.


Fine ATTO IV


Seguono immagini della serata:

Atto PRIMO
Atto SECONDO
Atto TERZO
Atto QUARTO


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20 Megapixel, Zoom 42X, 1600-3200 ISO, LCD ad Angolazione Variabile e rigorosamente non hanno subito nessuna post elaborazione.


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