ATTO PRIMO
ATTO SECONDO
ATTO TERZO
ATTO QUARTO
ATTO TERZO
Sala ricca con due troni e preparata a festa nuziale
SCENA I
Il Conte solo
Recitativo
IL CONTE
Che imbarazzo è mai questo!
Un foglio anonimo...
La cameriera in gabinetto chiusa...
La padrona confusa... un uom che salta
dal balcone in giardino...un altro appresso
che dice esser quel desso...
non so cosa pensar. Potrebbe forse
qualcun de' miei vassalli...a simil razza
è comune l'ardir, ma la Contessa...
Ah, che un dubbio l'offende.
Ella rispetta troppo sé stessa:
e l'onor mio... l'onore...
dove diamin l'ha posto umano errore!
SCENA II
Il suddetto, la Contessa e Susanna;
s'arrestano in fondo alla scena, non vedute dal Conte
LA CONTESSA
(a Susanna)
Via, fatti core: digli
che ti attenda in giardino.
IL CONTE
Saprò se Cherubino
era giunto a Siviglia. A tale oggetto
ho mandato Basilio...
SUSANNA
(alla Contessa)
Oh cielo! E Figaro?
LA CONTESSA
A lui non dei dir nulla: in vece tua
voglio andarci io medesma.
IL CONTE
Avanti sera
dovrebbe ritornar...
SUSANNA
Oh Dio... non oso!
LA CONTESSA
Pensa, ch'è in tua mano il mio riposo.
(si nasconde)
IL CONTE
E Susanna? Chi sa ch'ella tradito
abbia il segreto mio... oh, se ha parlato,
gli fo sposar la vecchia.
SUSANNA
(Marcellina!) Signor...
IL CONTE
Cosa bramate?
SUSANNA
Mi par che siete in collera!
IL CONTE
Volete qualche cosa?
SUSANNA
Signor... la vostra sposa
ha i soliti vapori,
e vi chiede il fiaschetto degli odori.
IL CONTE
Prendete.
SUSANNA
Or vel riporto.
IL CONTE
Ah no, potete
Ritenerlo per voi.
SUSANNA
Per me?
Questi non son mali
da donne triviali.
IL CONTE
Un'amante, che perde il caro sposo
sul punto d'ottenerlo.
SUSANNA
Pagando Marcellina
colla dote che voi mi prometteste...
IL CONTE
Ch'io vi promisi, quando?
SUSANNA
Credea d'averlo inteso.
IL CONTE
Sì, se voluto aveste
intendermi voi stessa.
SUSANNA
È mio dovere,
e quel di Sua Eccellenza il mio volere.
N. 17. Duettino
IL CONTE
Crudel! Perché finora
farmi languir così?
SUSANNA
Signor, la donna ognora
tempo ha dir di sì.
IL CONTE
Dunque, in giardin verrai?
SUSANNA
Se piace a voi, verrò.
IL CONTE
E non mi mancherai?
SUSANNA
No, non vi mancherò.
IL CONTE
Mi sento dal contento
pieno di gioia il cor.
SUSANNA
Scusatemi se mento,
voi che intendete amor.
Recitativo
IL CONTE
E perché fosti meco
stamattina sì austera?
SUSANNA
Col paggio ch'ivi c'era...
IL CONTE
Ed a Basilio
che per me ti parlò?
SUSANNA
Ma qual bisogno
abbiam noi, che un Basilio...
IL CONTE
È vero, è vero,
e mi prometti poi...
se tu manchi, oh cor mio... Ma la Contessa
attenderà il fiaschetto.
SUSANNA
Eh, fu un pretesto.
Parlato io non avrei senza di questo.
IL CONTE
(le prende la mano)
Carissima!
SUSANNA
(si ritira)
Vien gente.
IL CONTE
(È mia senz'altro.)
SUSANNA
(Forbitevi la bocca, oh signor scaltro.)
SCENA III
Figaro, Susanna ed il Conte
FIGARO
Ehi, Susanna, ove vai?
SUSANNA
Taci, senza avvocato
hai già vinta la causa.
(parte)
FIGARO
Cos'è nato?
(la segue)
SCENA IV
Il Conte solo
N. 18. Recitativo ed Aria
IL CONTE
Hai già vinta la causa! Cosa sento!
In qual laccio io cadea? Perfidi! Io voglio...
Di tal modo punirvi... A piacer mio
la sentenza sarà... Ma s'ei pagasse
la vecchia pretendente?
Pagarla! In qual maniera! E poi v'è Antonio,
che a un incognito Figaro ricusa
di dare una nipote in matrimonio.
Coltivando l'orgoglio
di questo mentecatto...
Tutto giova a un raggiro... il colpo è fatto.
Vedrò mentre io sospiro,
felice un servo mio!
E un ben ch'invan desio,
ei posseder dovrà?
Vedrò per man d'amore
unita a un vile oggetto
chi in me destò un affetto
che per me poi non ha?
Ah no, lasciarti in pace,
non vo' questo contento,
tu non nascesti, audace,
per dare a me tormento,
e forse ancor per ridere
di mia infelicità.
Già la speranza sola
delle vendette mie
quest'anima consola,
e giubilar mi fa.
SCENA V
Il Conte, Marcellina, Don Curzio, Figaro e Bartolo; poi Susanna
Recitativo
DON CURZIO
È decisa la lite.
O pagarla, o sposarla, ora ammutite.
MARCELLINA
Io respiro.
FIGARO
Ed io moro.
MARCELLINA
(Alfin sposa io sarò d'un uom ch'adoro.)
FIGARO
Eccellenza m'appello...
IL CONTE
È giusta la sentenza.
O pagar, o sposar, bravo Don Curzio.
DON CURZIO
Bontà di sua Eccellenza.
BARTOLO
Che superba sentenza!
FIGARO
In che superba?
BARTOLO
Siam tutti vendicati...
FIGARO
Io non la sposerò.
BARTOLO
La sposerai.
DON CURZIO
O pagarla, o sposarla. Lei t'ha prestati
due mille pezzi duri.
FIGARO
Son gentiluomo, e senza
l'assenso de' miei nobili parenti...
IL CONTE
Dove sono? Chi sono?
FIGARO
Lasciate ancor cercarli!
Dopo dieci anni io spero di trovarli.
BARTOLO
Qualche bambin trovato?
FIGARO
No, perduto, dottor, anzi rubato.
IL CONTE
Come?
MARCELLINA
Cosa?
BARTOLO
La prova?
DON CURZIO
Il testimonio?
FIGARO
L'oro, le gemme, e i ricamati panni,
che ne' più teneri anni
mi ritrovaro addosso i masnadieri,
sono gl'indizi veri
di mia nascita illustre, e sopra tutto
questo al mio braccio impresso geroglifico...
MARCELLINA
Una spatola impressa al braccio destro...
FIGARO
E a voi chi'l disse?
MARCELLINA
Oh Dio, è egli...
FIGARO
È ver son io.
DON CURZIO, IL CONTE e BARTOLO
Chi?
MARCELLINA
Raffaello.
BARTOLO
E i ladri ti rapir...
FIGARO
Presso un castello.
BARTOLO
Ecco tua madre.
FIGARO
Balia...
BARTOLO
No, tua madre.
IL CONTE e DON CURZIO
Sua madre!
FIGARO
Cosa sento!
MARCELLINA
Ecco tuo padre.
N. 19. Sestetto
MARCELLINA
(abbracciando Figaro)
Riconosci in questo amplesso
una madre, amato figlio!
FIGARO
(a Bartolo)
Padre mio, fate lo stesso,
non mi fate più arrossir.
BARTOLO
(abbracciando Figaro)
Resistenza la coscienza
far non lascia al tuo desir.
DON CURZIO
Ei suo padre, ella sua madre,
l'imeneo non può seguir.
IL CONTE
Son smarrito, son stordito,
meglio è assai di qua partir.
MARCELLINA e BARTOLO
Figlio amato!
FIGARO
Parenti amati!
(Il Conte vuol partire. Susanna entra con una borsa in mano.)
SUSANNA
Alto,alto, signor Conte,
mille doppie son qui pronte,
a pagar vengo per Figaro,
ed a porlo in libertà.
IL CONTE e DON CURZIO
Non sappiam com'è la cosa,
osservate un poco là!
SUSANNA
(si volge vedendo Figaro che abbraccia Marcellina)
Già d'accordo ei colla sposa;
giusti Dei, che infedeltà!
(vuol partire)
Lascia iniquo!
FIGARO
(trattenendo Susanna)
No, t'arresta!
Senti, oh cara!
SUSANNA
(dà uno schiaffo a Figaro)
Senti questa!
MARCELLINA, BARTOLO e FIGARO
È un effetto di buon core,
tutto amore è quel che fa.
IL CONTE
Fremo, smanio dal furore,
il destino a me la fa.
DON CURZIO
Freme e smania dal furore,
il destino gliela fa.
SUSANNA
Fremo, smanio dal furore,
una vecchia a me la fa.
MARCELLINA
(corre ad abbracciar Susanna)
Lo sdegno calmate,
mia cara figliuola,
sua madre abbracciate
che or vostra sarà.
SUSANNA
Sua madre?
BARTOLO, IL CONTE, DON CURZIO e MARCELLINA
Sua madre!
SUSANNA
(a Figaro)
Tua madre?
FIGARO
(a Susanna)
E quello è mio padre
che a te lo dirà.
SUSANNA
Suo padre?
BARTOLO, IL CONTE, DON CURZIO e MARCELLINA
Suo padre!
SUSANNA
(a Figaro)
Tuo padre?
FIGARO
(a Susanna)
E quella è mia madre
che a te lo dirà.
(Corrono tutti quattro ad abbracciarsi)
SUSANNA, MARCELLINA, BARTOLO e FIGARO
Al dolce contento
di questo momento,
quest'anima appena
resister or sa.
DON CURZIO ed IL CONTE
Al fiero tormento
di questo momento,
quell'/quest'anima appena
resister or sa.
(Il Conte e Don Curzio partono.)
SCENA VI
Susanna, Marcellina, Figaro e Bartolo
Recitativo
MARCELLINA
(a Bartolo)
Eccovi, oh caro amico, il dolce frutto
dell'antico amor nostro...
BARTOLO
Or non parliamo
di fatti sì rimoti, egli è mio figlio,
mia consorte voi siete;
e le nozze farem quando volete.
MARCELLINA
Oggi, e doppie saranno.
(dà il biglietto a Figaro)
Prendi, questo è il biglietto
del danar che a me devi, ed è tua dote.
SUSANNA
(getta per terra una borsa di danari)
Prendi ancor questa borsa.
BARTOLO
(fa lo stesso)
E questa ancora.
FIGARO
Bravi, gittate pur ch'io piglio ognora.
SUSANNA
Voliamo ad informar d'ogni avventura
madama e nostro zio.
Chi al par di me contenta!
FIGARO, BARTOLO e MARCELLINA
Io!
SUSANNA, MARCELLINA, BARTOLO e FIGARO
E schiatti il signor Conte al gusto mio.
(partendo abbracciati)
SCENA VII
Barbarina e Cherubino
Recitativo
BARBARINA
Andiam, andiam, bel paggio, in casa mia
tutte ritroverai
le più belle ragazze del castello,
di tutte sarai tu certo il più bello.
CHERUBINO
Ah, se il Conte mi trova,
misero me, tu sai
che partito ei mi crede per Siviglia.
BARBARINA
Oh ve' che maraviglia, e se ti trova
non sarà cosa nuova...
Odi... vogliamo vestirti come noi:
tutte insiem andrem poi
a presentar de' fiori a madamina;
fidati, oh Cherubin, di Barbarina.
(partono)
SCENA VIII
La Contessa sola
N. 20. Recitativo ed Aria
LA CONTESSA
E Susanna non vien! Sono ansiosa
di saper come il Conte
accolse la proposta. Alquanto ardito
il progetto mi par, e ad uno sposo
sì vivace, e geloso!
Ma che mal c'è? Cangiando i miei vestiti
con quelli di Susanna, e i suoi co' miei...
al favor della notte... oh cielo, a quale
umil stato fatale io son ridotta
da un consorte crudel, che dopo avermi
con un misto inaudito
d'infedeltà, di gelosia, di sdegni,
prima amata, indi offesa, e alfin tradita,
fammi or cercar da una mia serva aita!
Dove sono i bei momenti
di dolcezza e di piacer,
dove andaro i giuramenti
di quel labbro menzogner?
Perché mai se in pianti e in pene
per me tutto si cangiò,
la memoria di quel bene
dal mio sen non trapassò?
Ah! Se almen la mia costanza
nel languire amando ognor,
mi portasse una speranza
di cangiar l'ingrato cor.
(parte)
SCENA IX
Il Conte ed Antonio con cappello in mano
Recitativo
ANTONIO
Io vi dico, signor, che Cherubino
è ancora nel castello,
e vedete per prova il suo cappello.
IL CONTE
Ma come, se a quest'ora
esser giunto a Siviglia egli dovria.
ANTONIO
Scusate, oggi Siviglia è a casa mia,
là vestissi da donna, e là lasciati
ha gl'altri abiti suoi.
IL CONTE
Perfidi!
ANTONIO
Andiam, e li vedrete voi.
(Partono.)
SCENA X
La Contessa e Susanna
Recitativo
LA CONTESSA
Cosa mi narri, e che ne disse il Conte?
SUSANNA
Gli si leggeva in fronte
il dispetto e la rabbia.
LA CONTESSA
Piano, che meglio or lo porremo in gabbia.
Dov'è l'appuntamento
che tu gli proponesti?
SUSANNA
In giardino.
LA CONTESSA
Fissiamgli un loco. Scrivi.
SUSANNA
Ch'io scriva... ma, signora...
LA CONTESSA
Eh, scrivi dico; e tutto
(Susanna siede e scrive)
io prendo su me stessa.
"Canzonetta sull'aria..."
N.21. Duettino
SUSANNA
(scrivendo)
"Sull'aria..."
LA CONTESSA
"Che soave zeffiretto..."
SUSANNA
"Zeffiretto..."
LA CONTESSA
"Questa sera spirerà..."
SUSANNA
"Questa sera spirerà..."
LA CONTESSA
"Sotto i pini del boschetto."
SUSANNA
"Sotto i pini..."
LA CONTESSA
"Sotto i pini del boschetto."
SUSANNA
"Sotto i pini...del boschetto..."
LA CONTESSA
Ei già il resto capirà.
SUSANNA
Certo, certo il capirà.
Recitativo
SUSANNA
(piega la lettera)
Piegato è il foglio... or come si sigilla?
LA CONTESSA
(si cava una spilla e gliela dà)
Ecco... prendi una spilla:
Servirà di sigillo. Attendi...scrivi
sul riverso del foglio,
"Rimandate il sigillo".
SUSANNA
È più bizzarro
di quel della patente.
LA CONTESSA
Presto nascondi, io sento venir gente.
(Susanna si pone il biglietto nel seno.)
SCENA XI
Cherubino vestito da contadinella,
Barbarina e alcune altre contadinelle vestite nel medesimo modo
con mazzetti di fiori e i suddetti
N. 22. Coro
CONTADINELLE
Ricevete, oh padroncina,
queste rose e questi fior,
che abbiam colti stamattina
per mostrarvi il nostro amor.
Siamo tante contadine,
e siam tutte poverine,
ma quel poco che rechiamo
ve lo diamo di buon cor.
Recitativo
BARBARINA
Queste sono, madama,
le ragazze del loco
che il poco ch'han vi vengono ad offrire,
e vi chiedon perdon del loro ardire.
LA CONTESSA
Oh brave, vi ringrazio.
SUSANNA
Come sono vezzose.
LA CONTESSA
E chi è, narratemi,
quell'amabil fanciulla
ch'ha l'aria sì modesta?
BARBARINA
Ell'è mia cugina, e per le nozze
è venuta ier sera.
LA CONTESSA
Onoriamo la bella forestiera,
venite qui... datemi i vostri fiori.
(prende i fiori di Cherubino e lo bacia in fronte)
Come arrossì... Susanna, e non ti pare...
che somigli ad alcuno?
SUSANNA
Al naturale.
SCENA XII
I suddetti, il Conte ed Antonio
(Antonio ha il cappello di Cherubino:
entra in scena pian piano, gli cava la cuffia di donna
e gli mette in testa il cappello stesso.)
ANTONIO
Ehi! Cospettaccio! È questi l'uffiziale.
LA CONTESSA
Oh stelle!
SUSANNA
(Malandrino!)
IL CONTE
Ebben, madama!
LA CONTESSA
Io sono, oh signor mio,
irritata e sorpresa al par di voi.
IL CONTE
Ma stamane...
LA CONTESSA
Stamane...
Per l'odierna festa
volevam travestirlo al modo stesso,
che l'han vestito adesso.
IL CONTE
(a Cherubino)
E perché non partiste?
CHERUBINO
Signor!
IL CONTE
Saprò punire
la sua ubbidienza.
BARBARINA
Eccellenza, Eccellenza,
voi mi dite sì spesso
qual volta m'abbracciate, e mi baciate:
Barbarina, se m'ami,
ti darò quel che brami...
IL CONTE
Io dissi questo?
BARBARINA
Voi.
Or datemi , padrone,
in sposo Cherubino,
e v'amerò, com'amo il mio gattino.
LA CONTESSA
(al Conte)
Ebbene: or tocca a voi.
ANTONIO
Brava figliuola,
hai buon maestro, che ti fa scuola.
IL CONTE
(Non so qual uom, qual demone, qual Dio
rivolga tutto quanto a torto mio.)
SCENA XIII
I suddetti e Figaro
FIGARO
Signor... se trattenete
tutte queste ragazze,
addio feste... addio danza...
IL CONTE
E che, vorresti
ballar col pié stravolto?
FIGARO
(finge di drizzarsi la gamba e poi si prova a ballare)
Eh, non mi duol più molto.
Andiam, belle fanciulle.
(vuol partire, il Conte lo richiama)
LA CONTESSA
(a Susanna)
Come si caverà dall'imbarazzo?
SUSANNA
(alla Contessa)
Lasciate fare a lui.
IL CONTE
Per buona sorte
i vasi eran di creta.
FIGARO
Senza fallo.
Andiamo dunque, andiamo.
ANTONIO
E intanto a cavallo
di galoppo a Siviglia andava il paggio.
FIGARO
Di galoppo, o di passo... buon viaggio.
Venite, oh belle giovani.
IL CONTE
E a te la sua patente
era in tasca rimasta...
FIGARO
Certamente,
che razza di domande!
ANTONIO
(a Susanna che fa de' motti a Figaro)
Via, non gli far più motti, ei non t'intende.
(prende per mano Cherubino e lo presenta a Figaro)
Ed ecco chi pretende
che sia un bugiardo il mio signor nipote.
FIGARO
Cherubino?
ANTONIO
Or ci sei.
FIGARO
(al Conte)
Che diamin canta?
IL CONTE
Non canta, no, ma dice
ch'egli saltò stamane sui garofani...
FIGARO
Ei lo dice! Sarà... se ho saltato io,
si può dare ch'anch'esso
abbia fatto lo stesso.
IL CONTE
Anch'esso?
FIGARO
Perché no?
Io non impugno mai quel che non so.
(S'ode la marcia da lontano)
N. 23. Finale
FIGARO
Ecco la marcia, andiamo;
ai vostri posti, oh belle, ai vostri posti.
Susanna, dammi il braccio.
SUSANNA
Eccolo!
(Partono tutti eccettuati il Conte e la Contessa)
IL CONTE
Temerari.
LA CONTESSA
Io son di ghiaccio!
IL CONTE
Contessa...
LA CONTESSA
Or non parliamo.
Ecco qui le due nozze,
riceverle dobbiam, alfin si tratta
d'una vostra protetta.
Seggiamo.
IL CONTE
Seggiamo (e meditiam vendetta).
(Siedono; la marcia s'avvicina.)
SCENA XIV
I suddetti, Figaro, Susanna, Marcellina, Bartolo,
Antonio, Barbarina, cacciatori, contadini e contadine
(Due giovinette che portano il cappello verginale con piume bianche,
due altre un bianco velo, due altre i guanti e il mazzetto di fiori.
Figaro con Marcellina. Due altre giovinette che portano un simile
cappello per Susanna ecc.
Bartolo con Susanna. Due giovinette incominciano il coro che termina
in ripieno
Bartolo conduce la Susanna al Conte e s'inginocchia per ricever da lui
il cappello ecc.
Figaro conduce Marcellina alla Contessa e fa la stessa funzione.)
DUE DONNE
Amanti costanti,
seguaci d'onor,
cantate, lodate
sì saggio signor.
A un dritto cedendo,
che oltraggia, che offende,
ei caste vi rende
ai vostri amator.
TUTTI
Cantiamo, lodiamo
sì saggio signor!
(I figuranti ballano. Susanna essendo in ginocchio durante il duo,
tira il Conte per l'abito, gli mostra il bigliettino, dopo passa la
mano dal lato degli spettatori alla testa, dove pare che il Conte le
aggiusti il cappello, e gli dà il biglietto. Il Conte se lo mette
furtivamente in seno, Susanna s'alza, e gli fa una riverenza. Figaro
viene a riceverla, e si balla il fandango. Marecellina s'alza un po'
più tardi. Bartolo viene a riceverla dalle mani della Contessa.)
IL CONTE
(cava il biglietto e nel aprirlo si punge il dito)
Eh già, la solita usanza,
le donne ficcan gli aghi in ogni loco.
Ah, ah, capisco il gioco.
FIGARO
(vede tutto e dice a Susanna)
Un biglietto amoroso
che gli diè nel passar qualche galante,
ed era sigillato d'una spilla,
ond'ei si punse il dito,
(Il Conte legge, bacia il biglietto, cerca la spilla,
la trova e se la mette alla manica del saio.)
Il Narciso or la cerca; oh, che stordito!
IL CONTE
Andate, amici! E sia per questa sera
disposto l'apparato nuziale
colla più ricca pompa; io vo' che sia
magnifica la feste, e canti e fuochi,
e gran cena, e gran ballo, e ognuno impari
com'io tratto color, che a me son cari.
CORO
Amanti costanti,
seguaci d'onor,
cantate, lodate
sì saggio signor.
A un dritto cedendo,
che oltraggia, che offende,
ei caste vi rende
ai vostri amator.
Cantiamo, lodiamo
sì saggio signor!
(Tutti partono.)
ATTO PRIMO
ATTO SECONDO
ATTO TERZO
ATTO QUARTO |