L'elisir d'amore (1 di 2)

 

Teatro Lirico di Magenta
Sabato 14 febbraio 2015_02_14 ore 20.30
Gaetano Donizetti (1797–1848)
L'elisir d'amore

Libretto di Felice Romani
Tratto da Le Philtre, di Eugene Scribe
Prima rappresentazione 12 maggio 1832
Teatro della Cannobiana, Milano
Adattamento musicale Daniele Carnini
Prima rappresentazione:
Milano, Teatro della Canobbiana, 12 maggio 1832

Personaggi e interpreti
Adina: Bianca Tognocchi
Nemorino: Giovanni Sala
Dulcamara: Vincenzo Nizzardo
Belcore: Paolo Ingrasciotta
Giannetta: Lucrezia Drei
Ensemble corale AsLiCo
Orchestra 1813

Direttore Walter Borin
Regia, scene, costumi e light designer Lucas Simon
Consulente per le scenografie Damien Schahmaneche
Coreografie Francesca Romano
Nuovo allestimento Produzione AsLiCo
Costo dei biglietti: 30 euro platea, 20 euro galleria,
15 euro ridotto fino a 26 anni

Donate un sostegno alle attività di CONCERTODAUTUNNO
 

Questo amore è un elisir e questo Elisir un vero amore!
Metti un cast di giovani cantanti molto dotati, aggiungi un ensemble corale ben coesa e che si muove con sicurezza sul palco, ambienta il tutto in uno spazio contemporaneo dove i gesti della vita quotidiana entrano sulla scena, valorizza le cose con un gioco di luci efficace: questi gli ingredienti di un Elisir d’amore che ha incontrato pienamente il gradimento del folto pubblico, oltre 400 persone, che ieri sera era al Lirico di Magenta.
Che sia stata la passione per l’opera o l’idea di trascorrere un San Valentino diverso, resta il fatto che con un simile riscontro il nostro teatro conferma ancora una volta la sua vocazione storica, suggerita dal nome stesso, di attrarre gli amanti del bel canto.
Ormai da diversi anni la direzione artistica Totem inserisce nelle stagioni musicali del Lirico almeno un appuntamento con l’opera. Anche per il 2015 ha voluto mantenere viva la collaborazione con AsLiCo e con il circuito Pocket Opera che realizza produzioni dedicate ai teatri di provincia. Elisir d’amore, scelta quest’anno per celebrare il decennale del circuito, è indubbiamente una delle più riuscite sotto il profilo del livello artistico dei cantanti, dell’allestimento e della regia.
Una citazione particolare alla brava Bianca Tognocchi (Adina) e a Giovanni Sala (Memorino) ma anche agli altri giovani interpreti Vincenzo Nizzardo (Dulcamara), Paolo Ingrasciotta (Belcore) e Lucrezia Drei (Giannetta) che proprio al Lirico nel 2014 ha vinto il Premio Giovani Voci nell’ambito del 3° Concorso Lirico Città di Magenta.
Direzione Artistica Totem la Tribù delle arti


Seguono immagini della serata:

ATTO PRIMO -- ATTO SECONDO

 

 

GIANNETTA
Bel conforto al giocatore,
quando il sol più ferve e bolle,
sotto un faggio, appiè di un colle
riposarsi e respirar!
Del meriggio il vivo ardore
tempran l'ombre e il rio corrente;
ma d'amor la vampa ardente
ombra o rio non può temprar.
Fortunato il giocatore
che da lui si può guardar!

 

NEMORINO
(osservando Adina, che legge)
Quanto è bella, quanto è cara!
Più la vedo, e più mi piace...
ma in quel cor non son capace
lieve affetto ad inspirar.
Essa legge, studia, impara...
non vi ha cosa ad essa ignota...
Io son sempre un idiota,
io non so che sospirar.

ADINA b(ridendo)
Benedette queste carte!
È bizzarra l'avventura.

GIANNETTA
Di che ridi? Fanne a parte
di tua lepida lettura.

ADINA
È la storia di Tristano,
è una cronaca d'amor.

ADINA (legge)
«Della crudele Isotta
il bel Tristano ardea,
né fil di speme avea
di possederla un dì.

NEMORINO
(A lei pian piano vo' accostarmi, entrar fra lor.)

Quando si trasse al piede
di saggio incantatore,
che in un vasel gli diede
certo elisir d'amore,
per cui la bella Isotta
da lui più non fuggì.»

TUTTI
Elisir di sì perfetta,
di sì rara qualità,
ne sapessi la ricetta,
conoscessi chi ti fa!

BELCORE
Come Paride vezzoso
porse il pomo alla più bella...

Ma di lui più glorioso,
più di lui felice io sono,
poiché in premio del mio dono
ne riporto il tuo bel cor.

ADINA (alle donne)
(È modesto il signorino!)

BELCORE
Or se m'ami, com'io t'amo,
che più tardi a render l'armi?
Idol mio, capitoliamo:
in qual dì vuoi tu sposarmi?

ADINA
Signorino, io non ho fretta:
un tantin pensar ci vo'


NEMORINO
Una parola, o Adina.

ADINA
L'usata seccatura! I soliti sospir!

ADINA
Odimi. Tu sei buono,
modesto sei, né al par di quel Sargente
ti credi certo d'ispirarmi affetto;
così ti parlo schietto,
e ti dico che invano amor tu speri:
che capricciosa io sono, e non v'ha brama
che in me tosto non muoia appena è desta.


DONNE
Che vuol dire codesta sonata?
UOMINI
La gran nuova venite a vedere.
DONNE
Che è stato?
UOMINI
In carrozza dorata
è arrivato un signor forestiere.
Se vedeste che nobil sembiante!
Che vestito! Che treno brillante!

DULCAMARA
Udite, udite, o rustici
attenti non fiatate.

Io già suppongo e immagino
che al par di me sappiate
ch'io sono quel gran medico,
dottore enciclopedico
chiamato Dulcamara,
la cui virtù preclara
e i portenti infiniti
son noti in tutto il mondo... e in altri siti.

Compratela, compratela,
per poco io ve la do.

Cento scudi?... trenta?... venti?
No... nessuno si sgomenti.

Per provarvi il mio contento
di sì amico accoglimento,
io vi voglio, o buona gente,
uno scudo regalar.


NEMORINO
(Ardir. Ha forse il cielo
mandato espressamente per mio bene
quest'uom miracoloso nel villaggio.
Della scienza sua voglio far saggio.)

NEMORINO E qual prezzo ne volete?
DULCAMARA Poco... assai... cioè... secondo...
NEMORINO
Un zecchin... null'altro ho qua...
DULCAMARA È la somma che ci va.

NEMORINO
Obbligato, ah sì, obbligato!
Son felice, son rinato.
Elisir di tal bontà!
Benedetto chi ti fa!

DULCAMARA
(Nel paese che ho girato
più d'un gonzo ho ritrovato,
ma un eguale in verità
non ve n'è, non se ne dà.)

DULCAMARA
Sovra ciò... silenzio... sai?
Oggidì spacciar l'amore
è un affar geloso assai:
impacciar se ne potria
un tantin l'autorità.


NEMORINO
Caro elisir! Sei mio!
Sì tutto mio... Com'esser dêe possente
la tua virtù se, non bevuto ancora,
di tanta gioia già mi colmi il petto!

NEMORINO
(Esulti pur la barbara
per poco alle mie pene:
domani avranno termine
domani mi amerà.)

ADINA
(Spezzar vorria lo stolido
gettar le sue catene,
ma gravi più del solito
pesar le sentirà.)


ADINA
Ebben, la piazza vi è piaciuta?

BELCORE
Difesa è bravamente
e invano ell'è battuta.

NEMORINO
(Gradasso! Ei già s'imagina
toccar il ciel col dito:
ma tesa è già la trappola,
doman se ne avvedrà.)

BELCORE
(Che cosa trova a ridere
cotesto scimunito?
Or or lo piglio a scopole
se non va via di qua.)

BELCORE
Il capitano... Ah! Ah! va bene.

Espresso è l'ordine, non so che far.
Carina, udisti? Domani addio!
Almen ricordati dell'amor mio.

ADINA
Di mia costanza ti darò prova:
la mia promessa rammenterò.

BELCORE Fin da quest'oggi non puoi sposarmi?
NEMORINO (Fin da quest'oggi!)
ADINA (osservando Nemorino)
(Si turba, parmi.)
Ebben; quest'oggi...
E perché no?

NEMORINO
Aspetta almeno fin domattina.

Fra lieti concenti - gioconda brigata,
vogliamo contenti - passar la giornata:
presente alla festa - amore verrà.


Nella foto il maestro Valter Borin con Mario Mainino

vNella foto da sinistra Vincenzo Nizzardo, Giovanni Sebastiano Sala e Paolo Ingrasciotta

 

 
 

ATTO PRIMO -- ATTO SECONDO

 

Note:

Allestimento di Pocket Opera (Circuito Lirico Lombardo & As.Li.Co.) per festeggiare il decimo anno di produzioni.

 
 


 
   

Servizio fotografico di Mario Mainino

 

 

 

Realizzazione pagina web di Mario Mainino

 

torna alla pagina precedentemente consultata

www.concertodautunno.it
sito per i musicisti e gli amanti della musica classica, dell'opera lirica e del teatro a cura di
Mario
da Vigevano

 
 

Copyright © Mario Mainino Vigevano PV Agg.del 22/02/2015
Copia quello che vuoi, ma per favore cita da dove lo hai preso !!