Donate un sostegno alle attività di CONCERTODAUTUNNO
 

Programma:

L’ultima giornata della manifestazione sarà dedicata al “Fringe” della regia, che si terrà presso lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Un palcoscenico per registi emergenti che potranno raccontarsi e confrontarsi attraverso dibattiti e performance dal vivo. Verrà inoltre proiettato un filmato che vorrà rendere un’istantanea e fare il punto sulla regia giovane in Italia.

Hanno confermato la propria presenza al Fringe

i giornalisti e i critici:

Maddalena Giovannelli, Martina Melandri, Damiano Pignedoli, Roberto Rizzente, Vincenzo Sardelli. Francesca Serrazanetti.

i registi:

Virginia Landi, Filippo Frittelli, Michele Galasso, Omar Nedjari, Mirco Michelon, Ferdinando Ceriani, Elisabetta Carosio, Olmo Missaglia, Caroline Pagani.

I seguenti registi interverranno al Fringe con performances dal vivo:

Julia Borretti, Carmen Giordano, Carolina De La Calle Casanova, Ana Shametaj, Michele Ciardulli, Valentina Rosati, Francesco Leschiera, Andrea Fagarazzi e I-Chen Zuffellato

Seguono immagini della serata:

Mercoledì 26 marzo 2014
Spazio Oberdan ore 13.30
FRINGE FESTIVAL
 

Ore 13.30 PROIEZIONE VIDEO
Proiezione di un video che raccoglie tutti i materiali dei registi che hanno partecipato al bando

Ore 15.00 PRESENTAZIONE REGISTI

Saliti dell'Ass. Malerba della Provincia di Milano

Alberto Oliva, ideatore del Fringe Festival

Clizia Currado, voce del teatro milanese su Radio Lombardia

TAVOLO N.1 ore 15.30- 17.30
REGIA: DECLINO O METAMORFOSI?

Coordinano

Maddalena Giovannelli (Stratagemmi/Doppio zero)

Martina Melandri (Krapp's Last Post)

Francesca Serranetti (Stratagemmi)

Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un progressivo scomparire della regia come "lettura critica" di un testo e tra le novità più interessanti della scena contemporanea troviamo più frequentemente il nome di un gruppo che quello di un singolo regista. I ruoli si mescolano, e spesso le proposte si muovono su di un orizzonte di un'autorialita a tutto tondo, tra regia, drammaturgia e arti visive.
Si tratta di una tendenza transitoria di un vero o proprio cambiamento?
E' la scomparsa o la metamorfosi di un ruolo chiave per il teatro del novecento?

Se ne parla con:

FERDINANDO CERIANI

ELISABETTA CAROSIO

OLMO MISSAGLIA e VIRGINIA LANDI

MIRCO MICHELON

MARIA LUISA MELLO

NICOLA MICHELE

MICHELE GALASSO

ANDREA FAGARAZZI

ANA SHAMETAJ

JULIA BORRETTI

Interviene CARLO SCIACCALUGA

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera: Carlo Sciaccaluga (Genova, 4 novembre 1987) è un regista teatrale, attore e traduttore italiano. Figlio d'arte (il padre, Marco Sciaccaluga, è anch'egli regista, mentre la madre, Valeria Manari, era scenografa e costumista), compie la sua formazione "sul campo", tra Austria, Germania e Italia, esordendo nel 2009 come attore in lingua tedesca con Matthias Langhoff al Landestheater Linz, in Austria. Nel 2012 è ancora con Langhoff e Manfred Karge al Berliner Ensemble. Debutta giovanissimo nella regia, mettendo in scena un adattamento da Murakami Haruki, Dopo il terremoto, protagonisti Maurizio Lastrico ed Enzo Paci. Nella stagione 2010-2011 è con la Compagnia Gank, e nel 2011-2012 recita nei Masnadieri di Schiller, per la regia di Gabriele Lavia. Nel 2013 dirige The Pillowman, presentato al Teatro Stabile di Genova, e cura la traduzione di Poker-Scelta al mazziere, di Patrick Marber, che debutta al Teatro Duse di Genova per la regia di Antonio Zavatteri.
Teatrografia
2013: The Pillowman (McDonagh), regista; I Pilastri della Società (Ibsen), attore
2012: I Masnadieri (Schiller), attore
2011: Questa sera si recita a soggetto (Pirandello), attore; La Collezione (Pinter), regista
2010: Bianco (Mihanovic), regista; La Tempesta, (Shakespeare), attore
2009: Nella giungla delle città (Brecht), attore; Dopo il terremoto (Galati, Murakami), regista
2008: Il Paese Blue (Biancalana), attore.

Intervento di Omar Nedjari

TAVOLO N.2 ore 18.00 - 20.00
TEATRO: TRA SOPRAVVIVENZA, CRITICA E PUBBLICO?

Coordinano

Roberto Rizzente (Hystrio)

Damiano Pignedoli (Dramma.it)

Vincenzo Sardelli (PAC)

Negli ultimi anni assistiamo alla proliferazione di premi e concorsi dedicati agli under 35.
Quella dei "giovani artisti" sembra essere un'etichetta di comodo, buona per vincolare una generazione. Nella realtà delle cose, sono i soliti nomi ad andare avanti, mentre gli emergenti sono sollecitati alla creazione continua di studi, visioni, materiali per dare breccia nel sistema e rimanere a galla. Che cosa deve cambiare, a livello di politiche e di critica, perchè un giovane regista posa affermare la propria identità artistica, conciliando qualità e quantità della proposta? Qual'è il pubblico a cui si rivolge? E' possibile - visti i vincoli del sistema - e sensato ambire a interessare, coinvolgere e appassionare chi non sa cosa sia il teatro o chi ancora lo vive come una dimensione elitaria per pochi?

Registi:

FILIPPO FRITTELI

ALESSANDRA SERRA BERNHARDT

OMAR NEDJARI

DANIELE NUCCITELLI

MANUEL RENGA

CAROLINA DE LA CALLE CASANOVA

CARMEN GIORDANO

VALENTINA ROSATI

I-CHEN ZUFFELLATO

LEONARDO LIDI

UN PO DI ... SELFIE

Nella foto Mario Mainino con il regista Mirco Michelon