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24-25 marzo 2014 - Sala Conferenze di Palazzo Reale -
Milano
26 marzo 2014 - Spazio Oberdan - Milano
organizzazione: Teatro Libero di Milano
Festival della Regia
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA REGIA
“DALLA REGIA CRITICA ALLA CRITICA DELLA REGIA”
ideazione, supervisione e direzione
artistica:
Corrado d’Elia
coadiuvato da:
Valentina Capone
fringe festival: Alberto Oliva
SEDI DELLA MANIFESTAZIONE
-Sala Conferenze Palazzo Reale Piazza del Duomo 14, Milano
-Sala Conferenze Spazio Oberdan, viale V. Veneto 2, Milano
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alle attività di CONCERTODAUTUNNO
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Programma:
Tre giornate di convegno, discussione e confronto
sulla regia e sulla situazione del teatro di regia in Italia e
all'estero presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, cui si
affiancherà un vero e proprio Fringe Festival dedicato ai registi
emergenti presso lo Spazio Oberdan della Provincia di Milano. Durante
le giornate di convegno, registi, critici, attori, studiosi e le più
importanti personalità del teatro italiano ed europeo si
confronteranno con una serie di tavoli tematici sull'attuale
situazione del teatro di regia, allargando successivamente la
discussione a tutti i presenti. Ci saranno inoltre approfondimenti
critici sulle pratiche, le dinamiche e le estetiche del teatro di
regia contemporaneo, con interventi di professori delle più
prestigiose Università italiane.
La manifestazione, premiata con la Medaglia del
Presidente della Repubblica, avverrà in collaborazione e col
patrocinio di Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione
Lombardia, con il sostegno di FONDAZIONE CARIPLO e con il patrocinio
dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, dell’A.G.I.S Lombardia,
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dell'Università
degli Studi di Milano -Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali,
dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna -Dipartimento delle
Arti visive-performative-mediali, dell'Università degli Studi RomaTre-
Dipartimento Filosofia Comunicazione Spettacolo, dell’Università Iuav
di Venezia, dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico,
della Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi, dell’Accademia di Belle
Arti di Brera.
Seguono immagini della serata:
Martedì 25 marzo
2014
Sala Conferenze Palazzo Reale
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h 9:00-9:30 breakfast
h 09:30-11,15
Antonio Calbi intervista Luca Ronconi
h 11:15 Coffee break
Tavolo 1 h. 11:30-13:30
REGIA E PEDAGOGIA
Cosa rimane dei grandi Maestri, delle grandi
culture e delle prassi operative del teatro di regia
del Novecento? Quali sono le figure, le esperienze
e gli spettacoli storici di riferimento per i registi
contemporanei? Chi sono i Maestri di oggi?
Il doppio versante della pedagogia: il regista come
punto di riferimento e maestro per l'attore;
l'insegnamento dell'arte (o delle tecniche) della
regia. Come insegnare oggi l'arte della regia, nuovi
linguaggi e nuove metodologie di insegnamento.
RELATORI TESTIMONI
h 11:30-13:30 Marco Sciaccaluga
Marco Martinelli
Roberta Zanoli
Roberta Gandolfi (Università degli Studi di Parma)
Franco Ruffini (Università degli Studi- RomaTre)
h 13:30-14:30 light lunch
h. 15:00-19:00
LA REGIA CONTEMPORANEA TRA PUBBLICO,
CRITICA E NUOVI MEDIA
La regia, la critica e lo sguardo dello spettatore, di
fronte alla frammentazione del pubblico e
all'impatto delle nuove tecnologie digitali.
Nuove forme di coinvolgimento, condivisione e
partecipazione. Il ruolo e (la crisi) della critica: la
parola ai registi. Su quali basi si può fondare un
nuovo rapporto tra registi e critici.
RELATORI TESTIMONI
Tavolo 1 h 15:00-16:45
Claudia Cannella - direttore
Hystrio
Jurij Ferrini -
capocomico
Andrea Porcheddu - critico (on-line)
Andrea Porcheddu, 1967, critico teatrale e
giornalista, vive a Roma. Insegna Metodologia della critica dello
spettacolo alla “Facoltà design e arti” dello Iuav di Venezia, e
scrive per delteatro.it. Ha collaborato con diverse testate nazionali
ed ha diretto il bimestrale «Teatro/Pubblico», edito dal Teatro
Stabile di Torino. Tra i suoi libri: "L’invenzione della memoria: il
teatro di Ascanio Celestini" (Il principe costante edizioni, 2005),
"Il compagno di banquo: scritti su teatro e scuola" (Fabio Croce
Editore, 2002), "Adriatico, manuale per un viaggio teatrale nei
Balcani" (Edizioni Css Udine, 2001), "Casa degli Alfieri, la terra e
la poesia" (Titivillus, 2001), oltre a numerosi saggi e ai romanzi
noir "Piccola tragedia, in minore" (Fabio Croce Editore, 2000),
"Amarti m’affatica" (Maschietto editore, 2006). Per RaiCinema è
co-sceneggiatore dei documentari “Antigone e l’Impero” (2008) e
“L’Italia del nostro scontento” (2009).
Andrea Liberovici
- compositore
Giulio Baffi
Giulio Baffi, critico teatrale del quotidiano "la
Repubblica", redazione di Napoli, è il nuovo presidente dell'Anct,
l'Assemblea nazionale dei critici di teatro. E' stato eletto al Teatro
Rossini di Pesaro dove si è riunita l'assemblea dei soci per eleggere
il nuovo presidente e il consiglio direttivo. Baffi succede a Giuseppe
Liotta, del Giornale di Sicilia, rimasto in carica per dieci anni.
Fanno parte del nuovo direttivo i vicepresidenti nazionali Caterina
Barone del Corriere della Sera Veneto ed Enrico Marcotti di Libertà di
Piacenza. Completano l'organico Valeria Ottolenghi della Gazzetta di
Parma (responsabile delle relazioni esterne), Claudia Provvedini del
Corriere della Sera, Vito Minoia della rivista Teatri e Diversità e
Paolo Randazzo del sito Dramma.it. Baffi, docente, autore di studi,
saggi e pubblicazioni su argomenti dello spettacolo e direttore del
Festival di Benevento, subito dopo l'elezione, avvenuta all'unanimità,
ha ricordato la figura e il lavoro del critico Franco Quadri a un anno
dalla scomparsa. Il neopresidente ha inoltre inviato il saluto e la
solidarietà dell'associazione a tutti gli artisti e intellettuali del
" Teatro Valle occupato " e ribadito l'impegno per fare dell'Anct
"un'associazione attenta a quanto avviene nel mondo dello spettacolo,
aperta al dialogo con le giovani generazioni di critici, pronta a
cogliere quanto di nuovo viene proposto in Italia e a collaborare in
modo propositivo con tutte le iniziative che vogliano approfondire
temi e problematiche del mondo teatrale". Giulio Baffi e il nuovo
direttivo resteranno in carica quattro anni.
Domande ...
Oliviero
Ponte di Pino
Franco Ruffini
Andrea
Brunello
h 16:45 coffee break
Tavolo 2 h1 7:00-18:45
Serena Sinigaglia
- regista
Licia Lanera -
regista
Laureata in Lettere, curriculum Cultura Teatrale,
presso l'Università degli Studi di Bari. Frequenta il Centro
Universitario Teatrale di Bari e stages con Enzo Moscato, Marco
Sgrosso, Massimo Verdastro, Francesca Della Monica, Luca Scarlini,
Living Theatre, Odin Teatret. Lavora, tra gli altri, con Carlo
Formigoni e con Ricci/Forte e Romeo Castellucci. Nel 2006 fonda la
compagnia Fibre Parallele Teatro di cui è presidente. E' regista e
attrice degli spettacoli Zio Vanja. Cartolina di campagna sintetica,
Mangiami l'anima e poi sputala e Una di tante.
Magda Poli - critico Corriere della Sera
dal 1979 al 1986 scrive di teatro ed è critico
teatrale per “Il Giornale”, dal 1987 per il “Corriere della Sera”. In
questa stessa collana, ha curato il volume Milano in piccolo. Il
Piccolo Teatro nelle pagine del Corriere della Sera (2007).
Renzo Francabandera - critico
http://www.renzofrancabandera.it/
Andrea De Rosa
Andrea Bisicchia (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano)
Critico dello spettacolo ed esperto di organizzazione del teatro
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Appendice:
Pubblicato in data 14/apr/2013
Questo intervento ribattezzato il DECALOGO DEI DIRITTI E DEI
DOVERI DEL CRITICO è stato realizzato in occasione de Le Buone
Pratiche, Torino, 26 febbraio 2011, e pubblicato sulla rivista di
teatro e spettacolo Hystrio n. 2. 2011, che conteneva un dossier
sullo STATO DELLA CRITICA.
Lo stato della critica a cura di Claudia
Cannella, Diego Vincenti
Questa volta parliamo di noi. Vogliamo cercare di capire se
siamo una specie in via di estinzione o di trasformazione,
mentre assistiamo impotenti
alla diminuzione di spazi editoriali, lettori e prestigio.
Con anziani maestri che non si sono rivelati tali, una generazione
di mezzo scavalcata dalla storia, le nuove leve perse nei meandri
del web. Il dossier vuole scattare una fotografia sullo stato
dell’arte fra excursus storici, inchieste, riflessioni critiche e
autocritiche. A questo proposito proponiamo un decalogo dei diritti
e dei doveri del critico. Perché
sentiamo forte l’urgenza di
ritrovare una deontologia professionale e una libertà di giudizio
che oggi appare perduta e compromessa.
Vogliamo parlare della
Critica teatrale, di chi la
fa e di come viene fatta. Di come, prima di lamentarci degli
spazi che si riducono,
dell'ignoranza e del qualunquismo dei caporedattori e
dell'indifferenza dei media, sia necessario capire perché
contiamo così poco, quale dovrebbe essere il nostro mestiere,
per chi scriviamo e,
soprattutto, come vorremmo essere per non assomigliare a chi non ci
piace, a chi ha avuto e continua ad avere forti responsabilità
etiche e morali riguardo la
decadenza della nostra professione.
Crediamo che il nostro
lavoro debba essere innanzi tutto un servizio nei confronti del
lettore-spettatore e degli artisti e che sia necessario un ascolto
costante, per trovare il giusto punto di equilibrio tra il distacco
critico e la partecipazione alla comunità teatrale. Ma una
partecipazione non gerarchica, perché è ora di smetterla di pensare
che siamo i padrini e i padroni degli artisti. Gli artisti non sono
di nessuno e non esiste un diritto di primo sguardo su di loro.
Vorremmo semplicemente
riuscire a trasmettere l'amore per il teatro raccontandone magie e
bellezze, ma anche limiti e cialtronerie.
Per tutte queste ragioni, come rivista Hystrio, abbiamo pensato che
la nostra Buona Pratica era
mettere nero su bianco come vorremmo poter esercitare al meglio il
nostro mestiere, definendo diritti e doveri, e respingendo le
continue deroghe alla deontologia professionale, deroghe a cui non
vogliamo più assistere in modo passivo o, peggio, con quell'infìdo
spirito assolutorio che ci fa sentire tutti sulla stessa barca.
Perciò abbiamo provato a disegnare una "Carta dei diritti e dei
doveri del critico", nata assemblando i pensieri e le urgenze di chi
lavora all'interno della direzione e della redazione di Hystrio e di
chi ci collabora.
Decalogo del Critico =
DIRITTI
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Decalogo del Critico =
DOVERI
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1) Il diritto di scrivere in
piena libertà
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ma il dovere di argomentare,
senza presunzioni aprioristiche di saperi e competenze,
pesando le parole ma usando parole pesanti quando necessario
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2) Il diritto di scegliere
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ma il dovere di andare a vedere
di tutto
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3) Il diritto di "sporcarsi le
mani", di mettersi alla prova nelle diverse professioni del
teatro, di avere amici e amanti in scena o dietro le quinte
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ma il dovere di non recensire
spettacoli in cui si è coinvolti a vario titolo (se ci sono in
scena amici, parenti, amanti; se si è tradotto il testo; se il
proprio lavoro si è spostato in settori contigui come
direzione/lavoro in festival, ufficio stampa, organizzazione,
distribuzione...)
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4) Il diritto di farsi viziare
da teatri, festival e operatori...
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ma il dovere di non
pretenderlo, di non abusarne, di ringraziare sempre e di non
comportarsi come in villeggiatura
ma il dovere di non essere mai scortesi
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5) Il diritto di non essere
sempre reperibili e di pretendere professionalità, efficienza
e senso dell'opportunità dagli uffici stampa
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ma il dovere di non essere mai
scortesi
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6) Il diritto di essere
soggettivi e di difendere i propri gusti
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ma il dovere di leggere tutte
le sere due spettacoli: quello che si svolge davanti ai nostri
occhi e quello che si svolge accanto a noi, in platea,
domandandoci sempre: "Consiglierei questo spettacolo a un
amico che non si occupa di teatro?"
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7) Il diritto di addormentarsi
e di andare via all'intervallo
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ma il dovere di non russare e,
se si deve poi recensire, di restare svegli e di rimanere fino
alla fine
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8) Il diritto di manifestare le
proprie emozioni
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ma il dovere di non eccedere
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9) Il diritto di scrivere con
il proprio stile
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ma il dovere di chiedersi per
quale tipo di lettore si stia scrivendo, di evitare
autoreferenzialità e autocompiacimento, rimanendo
intellegibili e ricordandosi che il confronto passa attraverso
la comprensione, non solo dei propri colleghi
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10) Il diritto di dormirci
sopra una notte prima di esprimere un giudizio
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ma il dovere poi di esprimerlo
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un poi di ... selfie
Mario Mainino con Giulio Baffi presidente dei Critici italiani e
con Andrea Porcheddu
Mario Mainino con Serena Sinigalia - regista
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Si ringraziano:
Tommaso Le Pera per la concessione delle immagini proiettate durante le
giornate di Convegno, tratte dalla mostra fotografica “Il regista di
Teatro, questo sconosciuto”.
Design Library-Lorenzo Piazzi per il sostegno e il contributo al
servizio di accoglienza e ristoro.
UFFICIO STAMPA Rossella Tansini tel. 02 29409438 - 377 9956653
rossella.tansini@teletu.it
Ingresso gratuito con prenotazione: 02-8323126,
biglietteria@teatrolibero.it
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