|  | CENACOLO FRANCESCANO - 
      LeccoPiazza Cappuccini, 3
 Sabato 26 ottobre 2013 ore 21.00
 Lecco Lirica Decima stagione di opera e operetta 2013/2014
 Nel bicentenario della nascita di
 GIUSEPPE VERDI
 (Roncole di Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 
      gennaio 1901)
 ERNANI
 Dramma lirico in quattro parti
 Libretto di FRANCESCO MARIA PIAVE (Da Victor Hugo)
 Ernani IGNACIO ENCINAS
 Don Carlo WALTER FRANCESCHINI
 Don Ruy Gomez de Silva LUCA GALLO
 Elvira FERNANDA COSTA
 Giovanna ALESSANDRA FLORESTA
 Don Riccardo ROBERTO NATALE
 Jago VALERIO SGARGI
 CORO SIMON MAYR DI BERGAMO
 Maestro del Coro SALVO SGRÒ
 ORCHESTRA SINFONICA DI LECCO
 Maestro concertatore e direttore ALDO SALVAGNO
 Direzione artistica e regia DANIELE RUBBOLI
 Costumi ANGARONI&CIAPPESSONI
 Produzione scene e organizzazione IL CENACOLO FRANCESCANO
 
      
       
        
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          | Programma: 
          Sabato 26 ottobre 2013, alle ore 21.00, si 
          inaugura, con l’Ernani di Giuseppe Verdi, la decima stagione di LECCO 
          LIRICA, la rassegna di opera e operetta del Cenacolo Francescano di 
          Lecco.Lecco Lirica, con la direzione artistica di Daniele Rubboli è prodotta 
          dal Cenacolo Francescano in collaborazione con l’Orchestra “Sinfonica 
          di Lecco”, la Scuola di Ballo “Arte Danza Lecco” e il Coro “Simon Mayr” 
          di Bergamo. Per la rappresentazione di Ernani i ruoli principali sono 
          stati affidati a interpreti esperti di primissimo piano: il soprano 
          Fernanda Costa, il tenore Ignacio Encinas, il baritono Walter 
          Franceschini e il basso Luca Gallo. L’Orchestra Sinfonica di Lecco 
          sarà diretta da Aldo Salvagno, maestro direttore italiano conosciuto 
          ed apprezzato in Europa, Australia, Giappone e negli Stati Uniti che 
          collabora amichevolmente con Lecco Lirica sin dalle prime edizioni.
 
 Seguono immagini della serata: 
        Atto PRIMO -
        Atto SECONDO -
        Atto TERZO -
        Atto QUARTO   |  
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          Atto PRIMO -
          Atto SECONDO -
          Atto TERZO -
          Atto QUARTO   |  Note: 
        ATTO TERZO - La clemenzaSCENA I
 
 Sotterranei sepolcrali che rinserrano la tomba di Carlo Magno in 
        Acquisgrana. A destra dello spettatore avvi lo stesso monumento con 
        porta di bronzo, sopra la quale leggesi in lettere cubitali l'iscrizione 
        "Karolo Magno": in fondo scalea che mette alla maggior porta del 
        sotterraneo, nel quale si vedranno altri minori sepolcri; sul piano 
        della scena altre porte che conducono ad altri sotterranei.
 Due lampade pendenti dal mezzo spandono una fioca luce su quegli avelli. 
        Don Carlo e Don Riccardo avvolti in ampi mantelli oscuri entrano 
        guardinghi dalla porta principale. Don Riccardo precede con una 
        fiaccola.
 
 Carlo, Riccardo
 
 CARLO:
 È questo il loco?
 
 Riccardo:
 Sì...
 
 CARLO:
 È l'ora?
 
 Riccardo:
 È questa.
 Qui s'aduna la lega...
 
 CARLO:
 ... che contro me cospira!
 Degli assassini al guardo
 l'avel mi celerà di Carlo Magno.
 E gli elettor?
 
 Riccardo:
 Raccolti,
 cribrano i dritti a cui spetti del mondo
 la più bella corona, il lauro invitto
 de' Cesari decoro.
 
 CARLO:
 Lo so. Mi lascia...
 (Riccardo va per partire)
 Ascolta:
 se mai prescelto io sia,
 tre volte il bronzo ignivomo
 dalla gran torre tuoni.
 Tu poscia scendi a me; qui guida Elvira.
 
 Riccardo:
 E vorreste?
 
 CARLO:
 Non più... Fra questi avelli
 converserò co' morti
 e scoprirò i ribelli.
 
 (Don Riccardo parte)
 
 
 ATTO TERZO - La clemenza
 SCENA II
 
 Carlo
 
 CARLO:
 Gran Dio! costor sui sepolcrali marmi
 affilano il pugnal per trucidarmi.
 Scettri!... dovizie!... onori!...
 bellezza!... gioventù!... che siete voi?
 Cimbe natanti sovra il mar degl'anni,
 cui l'onda batte d'incessanti affanni,
 finchÈ giunto allo scoglio della tomba
 con voi nel nulla il nome vostro piomba!
 Oh, de' verd'anni miei
 sogni e bugiarde larve,
 se troppo vi credei,
 l'incanto ora disparve.
 S'ora chiamato sono,
 al più sublime trono,
 della virtù com'aquila
 sui vanni m'alzerò, ah,
 e vincitor de' secoli
 il nome mio farò.
 
 (Apre con chiave la porta del monumento di Carlo Magno e vi entra)
 
 
 
 ATTO TERZO - La clemenza
 SCENA III
 
 Schiudonsi le porte minori del sotterraneo, e vi entrano guardinghi ed 
        avvolti in grandi mantelli i Personaggi della Lega portando fiaccole.
 
 Coro I:
 Ad augusta!
 
 Coro II:
 Chi va là?
 
 Coro I:
 Per angusta!
 
 Coro II:
 Bene sta.
 
 Tutti:
 Per la lega santo ardor
 l'alme invada, accenda i cor.
 
 
 
 
 ATTO TERZO - La clemenza
 SCENA IV
 
 Detti, Silva, Ernani e Jago vestiti come i primi.
 
 Silva, Ernani e Jago: (a tre)
 Ad augusta!
 
 Coro:
 Per angusta!
 
 Silva, Ernani e Jago: (a tre)
 Per la lega...
 
 Coro:
 Santa e giusta!
 
 Tutti:
 Dalle tombe parlerà
 del destin la volontà.
 
 Silva: (salendo sopra una delle minori tombe)
 All'invito manca alcuno?
 
 Lega:
 Qui codardo havvi nessuno.
 
 SILVA:
 Dunque svelisi il mistero:
 Carlo aspira al sacro impero.
 
 Jago e Coro:
 Spento pria qual face cada.
 (Tutti spegono contro terra le faci)
 Dell'iberica contrada
 Franse i dritti... s'armerà
 ogni destra che qui sta.
 
 SILVA:
 Una basti... la sua morte
 ad un sol fidi la sorte.
 
 (Ognuno trae dal seno una tavoletta, v'incide col pugnale la propria 
        cifra, e la getta in un avello scoperchiato)
 
 Coro:
 È ognun pronto in ogni evento...
 a ferire od esser spento.
 
 (Silva si appressa lentamente all'avello, ne cava una tavoletta; tutti 
        ansiosi lo circondano)
 
 Qual si noma?
 
 SILVA:
 Ernani.
 
 Jago e Lega:
 È desso!!!
 Ernani: (con trasporto di giubilo)
 Oh, qual gaudio m'è concesso!!!
 Padre, ah, padre!
 
 Jago e Coro:
 Se cadrai,
 vendicato ben sarai.
 
 Silva: (sottovoce ad Ernani)
 L'opra, o giovine, mi cedi.
 
 ERNANI:
 Me sì vile, o vecchio, credi?
 
 SILVA:
 La tua vita, gli aver miei
 io ti dono...
 
 ERNANI:
 No.
 
 Silva: (mostrandogli il corno)
 Potrei
 ora astringerti a morir.
 
 ERNANI:
 No, no, vorrei prima ferir.
 
 SILVA:
 Dunque, o giovane, t'aspetta
 la più orribile vendetta.
 
 Tutti:
 Noi fratelli in tal momento
 stringa un patto, un giuramento.
 
 (Tutti si abbracciano, e nella massima agitazione traendo le spade 
        prorompono nel seguente inno)
 
 Coro:
 Si ridesti il Leon di Castiglia
 e d'Iberia ogni monte, ogni lito
 eco formi al tremendo ruggito,
 come un dì contro i Mori oppressor.
 Siamo tutti una sola famiglia,
 pugnerem colle braccia, co' petti;
 schiavi inulti più a lungo e negletti
 non sarem finché vita abbia il cor.
 Morte colga o n'arrida vittoria,
 pugnerem, ed il sangue de' spenti
 nuovo ardir ai figliuoli viventi,
 forze nuove al pugnare darà.
 Sorga alfine radiante di gloria,
 sorga un giomo a brillare su noi...
 sarà Iberia feconda d'eroi,
 dal servaggio redenta sarà.
 
 
 ATTO TERZO - La clemenza
 SCENA V
 
 Don Carlo alla porta del monumento, e detti.
 
 Coro:
 (S'ode un colpo di cannone)
 Qual rumore!!
 (Altro colpo di cannone, e la porta del monumento si apre)
 Che sarà?
 Il destin si compirà.
 (Terzo colpo di cannone, e Don Carlo si mostra sulla soglia)
 Carlo Magno imperator!!
 (atterriti)
 
 CARLO:
 (picchia tre volte col pomo del pugnale sulla porticella di bronzo, poi 
        esclama con terribile voce:)
 Carlo Quinto, o traditor!
 
 
 ATTO TERZO - La clemenza
 SCENA VI
 
 S'apre la gran porta del sotterraneo, e allo squillar delle trombe 
        entrano sei Elettori vestiti di broccato d'oro seguiti da Paggi che 
        portano sovra cuscini di velluto lo scettro, la corona e le altre 
        insegne imperiali. Ricco corteo di Gentiluomini e Dame Alemanne e 
        Spagnole circonda l'imperatore. Fra le ultime vedesi Elvira seguita da 
        Giovanna. Nel fondo saranno spiegate le bandiere dell'impero, e molte 
        fiaccole portate da soldati illumineranno la scena. Don Riccardo è alla 
        testa del corteggio.
 
 Riccardo:
 L'elettoral consesso v'acclamava
 augusto imperatore,
 e le cesaree insegne,
 o Sire, ora v'invia.
 
 CARLO:
 (agli elettori)
 La volontà del ciel sarà la mia.
 Questi ribaldi contro me cospirano.
 (ai congiurati)
 Tremate, o vili, adesso?
 E tardi!... tutti in mano mia qui siete...
 la mano stringerò, tutti cadrete.
 Dal volgo si divida
 (alle guardie che eseguiscono, lasciando Ernani tra il volgo)
 solo chi è conte o duca,
 prigion sia il volgo, ai nobili la scure.
 
 ERNANI:
 Decreta dunque, o re, morte a me pure.
 (avanzando fieramente fra i nobili e scoprendosi il capo)
 Io son conte, duca sono
 di Segorbia, di Cardona...
 Don Giovanni d'Aragona
 riconosca ognun in me.
 Or di patria e genitore
 mi sperai vendicatore...
 non t'uccisi... t'abbandono
 questo capo... il tronca, o re.
 
 CARLO:
 Sì, cadrà... con altri appresso.
 
 Elvira: (gettandosi ai piedi di Carlo)
 Ah! Signor, se t'è concesso
 il maggiore d'ogni trono,
 questa polvere negletta
 or confondi col perdono...
 sia lo sprezzo tua vendetta
 che il rimorso compirà.
 
 CARLO:
 Taci, o donna.
 
 ELVIRA:
 Ah no, non sia.
 Parlò il ciel per voce mia,
 virtù augusta è la pietà.
 (Si alza)
 
 CARLO:
 (concentrato, fissando la tomba di Carlo Magno)
 O sommo Carlo, - più del tuo nome
 le tue virtudi - aver vogl'io,
 sarò, lo giuro - a te ed a Dio,
 delle tue gesta - imitator.
 (dopo qualche pausa)
 Perdono a tutti - (mie brame ho dome).
 (guidando Elvira tra le braccia di Ernani)
 Sposi voi siate, - v'amate ognor.
 A Carlo Magno - sia gloria e onor.
 
 Tutti:
 Sia lode eterna - Carlo, al tuo nome.
 Tu, re clemente - somigli a Dio,
 perché l'offesa - coprì l'oblio,
 perché perdoni - agli offensor.
 Il lauro augusto - sulle tue chiome
 acquista insolito - divin fulgor.
 A Carlo Quinto - sia gloria e onor. ecc.
 
 SILVA:
 (Oh mie speranze - vinte, non dome,
 tutte appagarvi - saprò ben io;
 per la vendetta, - per l'odio mio
 avrà sol vita - in seno il cor.
 Canute gli anni - mi fer le chiome;
 ma inestinguibile - è il mio livor...
 Vendetta gridami - l'offeso onor. ecc)
 
 CARLO:
 Sarò, lo giuro - a te ed a Dio,
 delle tue gesta - imitator.
 A Carlo Magno - sia gloria e onor! ecc.
 
          Atto PRIMO -
          Atto SECONDO -
          Atto TERZO -
          Atto QUARTO |  |