La finta semplice (3)

 

Teatro Fraschini - Pavia

Giovedì 24 ottobre 2013 ore 20:30

Organizzato da Teatro Fraschini Pavia
in collaborazione cono Circuito Lirico Lombardo
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
La finta semplice

Solisti di canto / Personaggi
SALOME JICIA
Rosina, Baronessa unghera, sorella di Fracasso, la quale si finge semplice (soprano)
ANDREA CONCETTI
Don Cassandro, ricco terrazzano cremonese, gentiluomo sciocco ed avaro (basso)
RAOUL d'ERAMO
Don Polidoro, suo fratello minore, gentiluomo sciocco (tenore)
ELENA BELFIORE
Giacinta', loro sorella (soprano)
BIANCA TOGNOCCHI
Ninetta, loro cameriera (soprano)
MATTEO MEZZARO
Fracasso, capitano nelle truppe unghere acquartierate sul Cremonese, e fratello di Rosina (tenore)
GABRIELE NANI
Simone, suo sergente (basso)
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
SALVATORE PERCACCIOLO
Direttore d'orchestra

Coproduzione dei Teatri del Circuito Lirico Lombardo
Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como – As.Li.Co.
Recite
mercoledì 23 ottobre 2013_10_23, giovedì 24 ottobre 2013_10_24 alle ore 20.30.


La seconda opera in cartellone è un dramma giocoso che il genio musicale compose a 12 anni. In questa edizione è firmata da Elisabetta Courir. La direzione musicale è affidata a Salvatore Percacciolo.
Nel cast Andrea Concetti (Don Cassandro) i tenori Raoul Deramo e Matteo Mezzano (rispettivamente Don Polidoro e Fracasso), Salome Jicia (Rosina) e Bianca Tognocchi (Ninetta), Elena Belfiore (Giacinta) e Gabriele Nani (Simone).
Salvatore Percacciolo si è formato nei conservatori di Messina e Palermo, in direzione d’orchestra a Firenze, è vincitore del Premio Carlo Maria Giulini (2005).
Elisabetta Curir, regista bolognese di formazione classica, ha collaborato, tra gli altri, con Dario Fo e Federico Tiezzi.
Il Circuito Lirico Lombardo è un progetto promosso, sostenuto e coordinato da Regione Lombardia, con il quale si è voluta valorizzare la ricca tradizione operistica dei Teatri di Tradizione lombardi. Il circuito regionale ha permesso di realizzare e promuovere programmazioni liriche di grande qualità attraverso la formazione di un sistema strutturato di coproduzione, distribuzione e promozione.
Opera rappresentata con sovratitoli.
BIGLIETTERIA C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo tel. 0382-371214
PREZZI
Da 55 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).
ACQUISTO ON LINE www.teatrofraschini.org
Call center Vivaticket by Charta 899.666.805
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Atto I -- Atto II -- Atto III


Seguono immagini della serata:

 

 
 

ATTO TERZO
Scena prima.
Strada di campagna.

Giacinta, Ninetta e Fracasso.
FRACASSO Non è più tempo adesso
di celarsi o fuggire. A casa vostra
tornar dovete entrambe.
GIACINTA Mi tremano le gambe
per timor che mi gridi o mi bastoni
il fratel mio maggiore.
NINETTA Io de' padroni
non ho paura alcuna;
ma per regola mia saper vorrei
cosa di me e di lei
v'abbian promesso alfin.
FRACASSO Ch'ambe sarete
spose di chi vi trova,
e a casa lor vi riconduce.
NINETTA Andiamo.
GIACINTA No, che saper io bramo
un'altra cosa in pria. Vostra sorella
sposò nissuno ancora
de' miei fratelli, o quale
sceglierà infra di loro?
FRACASSO Di sposar don Cassandro ella ha risolto.
50 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena I
GIACINTA Io ne dubito molto.
NINETTA Per me sposi chi vuole,
che non fo più parole;
e a casa ritornando addirittura,
voglio veder chi mi sa far paura.
NINETTA
Sono in amore,
voglio marito,
se fosse il primo
che passerà.
Guai chi mi stuzzica
o mi maltratta:
gli salto agli occhi
come una gatta,
e l'unghie adopero
con tanto sdegno
che forse il segno
gli resterà.
(parte)
Scena seconda.
Giacinta e Fracasso.
GIACINTA Io non ho il suo coraggio.
FRACASSO Avete l'amor mio che vi difende.
GIACINTA Ma se moglie non prende
il mio maggior fratello,
non vorrà mai che vostra sposa io sia.
FRACASSO Perché voler non deve
quando a me l'ha promesso,
quando sposi egli stesso
la baronessa mia sorella?
GIACINTA Oh, questo
sì facile nol credo,
perché don Polidoro
ha di sposarla anch'ei le sue pretese;
e tra le lor contese io son sicura
che di mezzo ne andrò.
www.librettidopera.it 51 / 61Atto III, scena II La finta semplice
FRACASSO Che seccatura!
Sian pur sciocchi e bestiali
due fratelli rivali,
che mia sorella il gran secreto ha in mano
di metterli d'accordo.
GIACINTA E quale?
FRACASSO Andate
a domandarlo a lei, ch'io delle donne
tutti non so i rigiri, e sol m'è noto
che ogni femmina accorta,
piucché con la bellezza,
coll'arte sua innamora,
e sa obbligar co' suoi rifiuti ancora.
FRACASSO
Nelle guerre d'amore
non val sempre il valore:
qualche geloso affanno,
qualche innocente inganno
più giova a trionfar.
Chi stanca ed affatica
la bella sua nemica,
senza che mai l'assaglia,
sul campo di battaglia
l'arriva a imprigionar.
(parte)
GIACINTA Io d'obbligar nissuno
non sarò mai capace,
perché solo vorrei quel che mi piace.
(parte)
Scena terza.
Rosina, Polidoro.
POLIDORO Eh ben, quando facciamo
queste nozze, signora?
ROSINA Siete in istato voi?
POLIDORO Subito ancora.
52 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena III
ROSINA Tutti son pronti adunque
i necessari requisiti al nostro
matrimonio imminente?
POLIDORO Per me non manca niente:
v'ho per un giorno intero amoreggiata,
v'ho di più regalata;
quanto insomma voleste, ho fatto tutto,
e più non ho pazienza.
ROSINA Dal fratel vostro avete voi licenza?
POLIDORO Di che?
ROSINA Di prender moglie.
POLIDORO Questa ancora ci vuol?
ROSINA Sicuramente.
POLIDORO Perché?
ROSINA Perché dipende
da' suoi maggiori in questo
ogni onesta persona.
POLIDORO Oh, se in questo io dipendo, ei mi bastona.
ROSINA Ma non diceste voi
di voler dal fratello esser diviso,
e aver la parte vostra?
POLIDORO Oh, gliel'ho detto,
ma il fratel mio m'ha letto
del padre nostro il testamento, e vuole
che tutto sia del primo.
ROSINA E come adunque
volete prender moglie?
POLIDORO Come fan tutti gli altri.
ROSINA Han gli altri almeno
di mantenerla. Ma con voi la moglie,
che mangierà, se non avete un zero?
POLIDORO Farò anch'io per mangiar qualche mestiero.
ROSINA Bravo da ver! Or ora
sarà una baronessa,
per questo bel visino,
moglie d'un legnaiuolo, o d'un facchino.
POLIDORO Ma... promesso m'avete.
www.librettidopera.it 53 / 61Atto III, scena III La finta semplice
ROSINA Ma... licenza chiedete;
chiedete al fratel vostro
da mantenervi con decoro il modo,
ed io son qui per voi.
POLIDORO Da ver?
ROSINA Sul sodo.
POLIDORO Facciam dunque così.
ROSINA Come?
POLIDORO Parlate
a mio fratel voi stessa in vece mia,
e fate che mi dia
il modo e la licenza
di dar a voi la mano.
ROSINA Io tutto questo domandargli? È vano.
Vorrà il fratello vostro
che io sia piuttosto sposa sua, e per voi
al più m'accorderà sola una cosa.
POLIDORO Che vuol dir?
ROSINA Che si trovi un'altra sposa.
POLIDORO E ben?
ROSINA La prenderete,
benché quella io non sia, se il fratel vostro
non più ve la contrasta?
POLIDORO Per aver moglie anch'io, tutto mi basta.
POLIDORO
Che sia brutta, che sia bella,
che sia figlia o vedovella,
una donna purché sia
da star sempre in compagnia,
è tutt'uno in verità.
Quel che preme, è averla subito,
perché poi, se troppo aspetto,
sarò vecchio, poveretto,
e nissuna mi vorrà.
(parte)
54 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena III
Scena quarta.
Cassandro e detta.
CASSANDRO E così, baronessa?
ROSINA Umilissima serva.
CASSANDRO E la promessa?
ROSINA Che promessa, signore?
CASSANDRO Non ve ne ricordate?
ROSINA Oh, sto male a memoria!
CASSANDRO Eh già, lo vedo;
ma mia sorella, e seco lei Ninetta,
ch'hanno avuto il coraggio
di scappar via...
ROSINA Scappate via? Buon viaggio.
CASSANDRO Non prometteste voi
che sarian ritornate?
ROSINA Oh quant'è che tornaro, e son sposate!
CASSANDRO Sposate?
ROSINA Sì signore.
CASSANDRO Da chi?
ROSINA Da chi trovolle.
CASSANDRO Sarà il fratello vostro,
e Simone con lui, se non m'inganno.
ROSINA Dimandatelo a lor, che lo sapranno.
CASSANDRO Siete una scioccarella.
ROSINA Ma per altro son bella.
CASSANDRO Oh, se non foste tale,
l'amor matrimoniale
non vi unirebbe a me, come desio.
ROSINA Tutto poi sta che così voglia anch'io.
CASSANDRO Non decideste ancora?
www.librettidopera.it 55 / 61Atto III, scena IV La finta semplice
ROSINA Si, signore.
Quant'è che ho già deciso!
CASSANDRO Sicché, cara, carina,
tra di me e mio fratello
chi volete sposar?
ROSINA Voglio il più bello.
CASSANDRO Lo son io ad ogni patto.
ROSINA E se volessi,
per esempio, il più pazzo?
CASSANDRO Non son più quello, e cedo un tanto onore
al fratel mio minore.
ROSINA Dunque a lui mi cedete?
CASSANDRO Dunque di lui vi preme?
ROSINA Io tutti due vorrei sposarvi insieme.
CASSANDRO Diavolo, cosa dite?
ROSINA Perché non mi capite,
ma so ben io che dir vorrei.
CASSANDRO Vorreste
due mariti ad un tratto?
ROSINA Oibò, vorrei,
che credo sia tutt'uno,
una moglie per uno.
CASSANDRO E chi mai deve
sposar un animale
qual è il fratello mio?
ROSINA Una donna così... come son io.
CASSANDRO Una donna se vuol, ch'ei se la trovi,
e sua sposa ella sia,
purché voi siate mia; ma voi, furbetta,
per lui solo inclinate.
ROSINA Per lui no.
CASSANDRO Per chi dunque?
ROSINA Indovinate.
56 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena IV
ROSINA Se le pupille io giro
amorosette e tenere,
se rido o se sospiro,
il vostro cor che fa?
CASSANDRO Il cor mi batte in seno,
e il figliuolin di Venere,
«Spera», mi dice, «almeno,
che questo amor sarà.»
ROSINA Anche la speme inganna,
e se l'amor v'affanna,
chi vi potria sanar?
CASSANDRO Mi sanerà, carina,
questa gentil manina
che voi m'avete a dar.
ROSINA Senza la mano il core
vi doveria bastar.
CASSANDRO No, che un furbetto è Amore,
e mi potria mancar.
ROSINA E CASSANDRO Alme belle innamorate,
una man che voi baciate
vi può solo imprigionar.
ROSINA Troppo io son buona.
Chi m'imprigiona,
dopo farebbemi
più delirar.
CASSANDRO No, no, caretta,
non vi so credere
sì semplicetta
come mi par.
ROSINA E se fingessi
da tristarella
per farmi amar?
ROSINA E CASSANDRO Ah, delle femmine
l'arte più bella
questa fu sempre
d'innamorar.
ROSINA Dunque m'amate,
che v'amo anch'io.
CASSANDRO Dolce ben mio,
deh non mi fate
più spasimar.
www.librettidopera.it 57 / 61Atto III, scena IV La finta semplice
ROSINA Ma che bramate?
CASSANDRO La vostra mano.
ROSINA Or la baciate.
CASSANDRO Mano amorosa!
ROSINA Mano di sposa
che voi sapeste
ben meritar.
ROSINA E CASSANDRO Caro nodo! Dolce istante!
Fortunato un core amante,
che ci possa un dì arrivar!
E chi ha duro in seno il cuore,
chi non sa cosa sia amore,
da noi venga ad imparar.
Scena ultima.
Tutti.
POLIDORO V'ha poi data licenza
che sposa mia voi siate,
o un'altra ne troviate?
CASSANDRO Un po' di flemma,
che per te pur si troverà qualcuna;
e tocca a lei di ritrovarla.
FRACASSO A lei
toccherà d'approvar le nozze ancora
della sorella vostra.
SIMONE E le mie con Ninetta.
ROSINA Quello ch'ei vi promise, io non ritratto.
CASSANDRO Quello ch'ella farà, tutto ben fatto.
ROSINA Quanto feci finora,
per ben di tutti il feci: al solo oggetto
di queste nozze e delle mie non meno.
Qual non ero mi finsi, e al breve inganno
se si accordi il perdono,
con tutti ognor sarò quella ch'io sono.
TUTTI
Chi non sa talvolta fingere,
non sa mai signoreggiar;
e l'impari dalle femmine,
chi vuol farle innamorar.
FINE DEL DRAMMA

 
 

Note:

Atto I -- Atto II -- Atto III

 
 


 
   

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