| ATTO TERZOScena prima.
 Strada di campagna.
 
 Giacinta, Ninetta e Fracasso.
 FRACASSO Non è più tempo adesso
 di celarsi o fuggire. A casa vostra
 tornar dovete entrambe.
 GIACINTA Mi tremano le gambe
 per timor che mi gridi o mi bastoni
 il fratel mio maggiore.
 NINETTA Io de' padroni
 non ho paura alcuna;
 ma per regola mia saper vorrei
 cosa di me e di lei
 v'abbian promesso alfin.
 FRACASSO Ch'ambe sarete
 spose di chi vi trova,
 e a casa lor vi riconduce.
 NINETTA Andiamo.
 GIACINTA No, che saper io bramo
 un'altra cosa in pria. Vostra sorella
 sposò nissuno ancora
 de' miei fratelli, o quale
 sceglierà infra di loro?
 FRACASSO Di sposar don Cassandro ella ha risolto.
 50 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena I
 GIACINTA Io ne dubito molto.
 NINETTA Per me sposi chi vuole,
 che non fo più parole;
 e a casa ritornando addirittura,
 voglio veder chi mi sa far paura.
 NINETTA
 Sono in amore,
 voglio marito,
 se fosse il primo
 che passerà.
 Guai chi mi stuzzica
 o mi maltratta:
 gli salto agli occhi
 come una gatta,
 e l'unghie adopero
 con tanto sdegno
 che forse il segno
 gli resterà.
 (parte)
 Scena seconda.
 Giacinta e Fracasso.
 GIACINTA Io non ho il suo coraggio.
 FRACASSO Avete l'amor mio che vi difende.
 GIACINTA Ma se moglie non prende
 il mio maggior fratello,
 non vorrà mai che vostra sposa io sia.
 FRACASSO Perché voler non deve
 quando a me l'ha promesso,
 quando sposi egli stesso
 la baronessa mia sorella?
 GIACINTA Oh, questo
 sì facile nol credo,
 perché don Polidoro
 ha di sposarla anch'ei le sue pretese;
 e tra le lor contese io son sicura
 che di mezzo ne andrò.
 www.librettidopera.it 51 / 61Atto III, scena II La finta semplice
 FRACASSO Che seccatura!
 Sian pur sciocchi e bestiali
 due fratelli rivali,
 che mia sorella il gran secreto ha in mano
 di metterli d'accordo.
 GIACINTA E quale?
 FRACASSO Andate
 a domandarlo a lei, ch'io delle donne
 tutti non so i rigiri, e sol m'è noto
 che ogni femmina accorta,
 piucché con la bellezza,
 coll'arte sua innamora,
 e sa obbligar co' suoi rifiuti ancora.
 FRACASSO
 Nelle guerre d'amore
 non val sempre il valore:
 qualche geloso affanno,
 qualche innocente inganno
 più giova a trionfar.
 Chi stanca ed affatica
 la bella sua nemica,
 senza che mai l'assaglia,
 sul campo di battaglia
 l'arriva a imprigionar.
 (parte)
 GIACINTA Io d'obbligar nissuno
 non sarò mai capace,
 perché solo vorrei quel che mi piace.
 (parte)
 Scena terza.
 Rosina, Polidoro.
 POLIDORO Eh ben, quando facciamo
 queste nozze, signora?
 ROSINA Siete in istato voi?
 POLIDORO Subito ancora.
 52 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena III
 ROSINA Tutti son pronti adunque
 i necessari requisiti al nostro
 matrimonio imminente?
 POLIDORO Per me non manca niente:
 v'ho per un giorno intero amoreggiata,
 v'ho di più regalata;
 quanto insomma voleste, ho fatto tutto,
 e più non ho pazienza.
 ROSINA Dal fratel vostro avete voi licenza?
 POLIDORO Di che?
 ROSINA Di prender moglie.
 POLIDORO Questa ancora ci vuol?
 ROSINA Sicuramente.
 POLIDORO Perché?
 ROSINA Perché dipende
 da' suoi maggiori in questo
 ogni onesta persona.
 POLIDORO Oh, se in questo io dipendo, ei mi bastona.
 ROSINA Ma non diceste voi
 di voler dal fratello esser diviso,
 e aver la parte vostra?
 POLIDORO Oh, gliel'ho detto,
 ma il fratel mio m'ha letto
 del padre nostro il testamento, e vuole
 che tutto sia del primo.
 ROSINA E come adunque
 volete prender moglie?
 POLIDORO Come fan tutti gli altri.
 ROSINA Han gli altri almeno
 di mantenerla. Ma con voi la moglie,
 che mangierà, se non avete un zero?
 POLIDORO Farò anch'io per mangiar qualche mestiero.
 ROSINA Bravo da ver! Or ora
 sarà una baronessa,
 per questo bel visino,
 moglie d'un legnaiuolo, o d'un facchino.
 POLIDORO Ma... promesso m'avete.
 www.librettidopera.it 53 / 61Atto III, scena III La finta semplice
 ROSINA Ma... licenza chiedete;
 chiedete al fratel vostro
 da mantenervi con decoro il modo,
 ed io son qui per voi.
 POLIDORO Da ver?
 ROSINA Sul sodo.
 POLIDORO Facciam dunque così.
 ROSINA Come?
 POLIDORO Parlate
 a mio fratel voi stessa in vece mia,
 e fate che mi dia
 il modo e la licenza
 di dar a voi la mano.
 ROSINA Io tutto questo domandargli? È vano.
 Vorrà il fratello vostro
 che io sia piuttosto sposa sua, e per voi
 al più m'accorderà sola una cosa.
 POLIDORO Che vuol dir?
 ROSINA Che si trovi un'altra sposa.
 POLIDORO E ben?
 ROSINA La prenderete,
 benché quella io non sia, se il fratel vostro
 non più ve la contrasta?
 POLIDORO Per aver moglie anch'io, tutto mi basta.
 POLIDORO
 Che sia brutta, che sia bella,
 che sia figlia o vedovella,
 una donna purché sia
 da star sempre in compagnia,
 è tutt'uno in verità.
 Quel che preme, è averla subito,
 perché poi, se troppo aspetto,
 sarò vecchio, poveretto,
 e nissuna mi vorrà.
 (parte)
 54 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena III
 Scena quarta.
 Cassandro e detta.
 CASSANDRO E così, baronessa?
 ROSINA Umilissima serva.
 CASSANDRO E la promessa?
 ROSINA Che promessa, signore?
 CASSANDRO Non ve ne ricordate?
 ROSINA Oh, sto male a memoria!
 CASSANDRO Eh già, lo vedo;
 ma mia sorella, e seco lei Ninetta,
 ch'hanno avuto il coraggio
 di scappar via...
 ROSINA Scappate via? Buon viaggio.
 CASSANDRO Non prometteste voi
 che sarian ritornate?
 ROSINA Oh quant'è che tornaro, e son sposate!
 CASSANDRO Sposate?
 ROSINA Sì signore.
 CASSANDRO Da chi?
 ROSINA Da chi trovolle.
 CASSANDRO Sarà il fratello vostro,
 e Simone con lui, se non m'inganno.
 ROSINA Dimandatelo a lor, che lo sapranno.
 CASSANDRO Siete una scioccarella.
 ROSINA Ma per altro son bella.
 CASSANDRO Oh, se non foste tale,
 l'amor matrimoniale
 non vi unirebbe a me, come desio.
 ROSINA Tutto poi sta che così voglia anch'io.
 CASSANDRO Non decideste ancora?
 www.librettidopera.it 55 / 61Atto III, scena IV La finta semplice
 ROSINA Si, signore.
 Quant'è che ho già deciso!
 CASSANDRO Sicché, cara, carina,
 tra di me e mio fratello
 chi volete sposar?
 ROSINA Voglio il più bello.
 CASSANDRO Lo son io ad ogni patto.
 ROSINA E se volessi,
 per esempio, il più pazzo?
 CASSANDRO Non son più quello, e cedo un tanto onore
 al fratel mio minore.
 ROSINA Dunque a lui mi cedete?
 CASSANDRO Dunque di lui vi preme?
 ROSINA Io tutti due vorrei sposarvi insieme.
 CASSANDRO Diavolo, cosa dite?
 ROSINA Perché non mi capite,
 ma so ben io che dir vorrei.
 CASSANDRO Vorreste
 due mariti ad un tratto?
 ROSINA Oibò, vorrei,
 che credo sia tutt'uno,
 una moglie per uno.
 CASSANDRO E chi mai deve
 sposar un animale
 qual è il fratello mio?
 ROSINA Una donna così... come son io.
 CASSANDRO Una donna se vuol, ch'ei se la trovi,
 e sua sposa ella sia,
 purché voi siate mia; ma voi, furbetta,
 per lui solo inclinate.
 ROSINA Per lui no.
 CASSANDRO Per chi dunque?
 ROSINA Indovinate.
 56 / 61Carlo Goldoni Atto III, scena IV
 ROSINA Se le pupille io giro
 amorosette e tenere,
 se rido o se sospiro,
 il vostro cor che fa?
 CASSANDRO Il cor mi batte in seno,
 e il figliuolin di Venere,
 «Spera», mi dice, «almeno,
 che questo amor sarà.»
 ROSINA Anche la speme inganna,
 e se l'amor v'affanna,
 chi vi potria sanar?
 CASSANDRO Mi sanerà, carina,
 questa gentil manina
 che voi m'avete a dar.
 ROSINA Senza la mano il core
 vi doveria bastar.
 CASSANDRO No, che un furbetto è Amore,
 e mi potria mancar.
 ROSINA E CASSANDRO Alme belle innamorate,
 una man che voi baciate
 vi può solo imprigionar.
 ROSINA Troppo io son buona.
 Chi m'imprigiona,
 dopo farebbemi
 più delirar.
 CASSANDRO No, no, caretta,
 non vi so credere
 sì semplicetta
 come mi par.
 ROSINA E se fingessi
 da tristarella
 per farmi amar?
 ROSINA E CASSANDRO Ah, delle femmine
 l'arte più bella
 questa fu sempre
 d'innamorar.
 ROSINA Dunque m'amate,
 che v'amo anch'io.
 CASSANDRO Dolce ben mio,
 deh non mi fate
 più spasimar.
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 ROSINA Ma che bramate?
 CASSANDRO La vostra mano.
 ROSINA Or la baciate.
 CASSANDRO Mano amorosa!
 ROSINA Mano di sposa
 che voi sapeste
 ben meritar.
 ROSINA E CASSANDRO Caro nodo! Dolce istante!
 Fortunato un core amante,
 che ci possa un dì arrivar!
 E chi ha duro in seno il cuore,
 chi non sa cosa sia amore,
 da noi venga ad imparar.
 Scena ultima.
 Tutti.
 POLIDORO V'ha poi data licenza
 che sposa mia voi siate,
 o un'altra ne troviate?
 CASSANDRO Un po' di flemma,
 che per te pur si troverà qualcuna;
 e tocca a lei di ritrovarla.
 FRACASSO A lei
 toccherà d'approvar le nozze ancora
 della sorella vostra.
 SIMONE E le mie con Ninetta.
 ROSINA Quello ch'ei vi promise, io non ritratto.
 CASSANDRO Quello ch'ella farà, tutto ben fatto.
 ROSINA Quanto feci finora,
 per ben di tutti il feci: al solo oggetto
 di queste nozze e delle mie non meno.
 Qual non ero mi finsi, e al breve inganno
 se si accordi il perdono,
 con tutti ognor sarò quella ch'io sono.
 TUTTI
 Chi non sa talvolta fingere,
 non sa mai signoreggiar;
 e l'impari dalle femmine,
 chi vuol farle innamorar.
 FINE DEL DRAMMA
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