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Milano Arte Musica VI
edizione
a Milano, dal 10 luglio al 29 agosto 2012
Venerdì 20 luglio 2012 ore 20.30
Basilica di San Simpliciano - Piazza San Simpliciano, Milano
Guillaume de Machaut
Messe de Notre Dame
The Hilliard Ensemble
DAVID JAMES countertenor
ROGERS COVEY-CRUMP tenor
STEVEN HARROLD tenor
GORDON JONES baritone
Programma
Guillaume de Machaut (c.1300-1377)
Kyrie – Messe de Notre Dame (AA/TTB)
Veni Creator (AATB)
Gloria – Messe de Notre Dame
Anonimo Stirps Iesse (ATB)
Alleluia: Nativitas (ATT)
Noster cetus (AA)
Guillaume de Machaut Bone pastor (TTB)
Credo – Messe de Notre Dame
Anonimo Vetus abit littera (ATTB)
Beata viscera (A solo)
Laude jocunda (TB)
Deus misertus hominis (ATTB)
Guillaume de Machaut Sanctus & Benedictus – Messe de Notre Dame
Anonimo Veni Creator Spiritus (TTB)
Guillaume de Machaut Felix virgo (ATTB)
Agnus Dei – Messe de Notre Dame
Ite Missa Est – Messe de Notre Dame
Biglietti posto unico 10 euro
Nel quarto concerto la musica di
Guillaume de Machaut viene proposta in tutta la sua ricchezza da The
Hilliard Ensemble. Nella magica Basilica di San Simpliciano (piazza
San Simpliciano) venerdì 20 luglio alle ore 20.30 questi magnifici
artisti faranno ascoltare la Messa di Notre Dame di Machaut affiancata
a brani vocali dello stesso autore e ad alcuni tra i principali brani
risalenti agli albori della polifonia, giunti a noi anonimi.
Composta tra il 1349 e il 1363 dal monaco francese Guillaume de
Machaut, la Messa di Notre Dame costituisce una pietra miliare nella
storia della musica per molteplici ragioni. Si tratta della prima
composizione nella quale i cinque brani dell'ordinarium missae (Kyrie,
Gloria, Credo, Sanctus e Agnus Dei) trattati polifonicamente sono
designati con il termine messa. Per la prima volta, essi sono opera di
uno stesso compositore il cui nome sia noto, come anche nuovo è
l'impiego delle quattro voci. Machaut, inoltre, è tra i primi a
intuire i procedimenti e le tecniche compositive con i quali la musica
può meglio esprimere i significati del testo, come l'uso
dell'omoritmia per evidenziare parole o frasi importanti e la continua
variazione nei ritmi, nell'impiego della sincope, dell'imitazione, del
moto contrario e dell'ornamentazione, tutti elementi che avranno un
sorprendente sviluppo nella polifonia rinascimentale. Come rileva la
musicologa francese Marie-Claire Beltrando-Patier, "anticipazione
geniale di un genere nuovo (il ciclo polifonico completo a quattro
voci non sarà accolto fino al 1430 con G. Dufay), monumento religioso
isolato all'interno di una produzione laica, architettura gotica
equilibrata a dispetto delle sue strutture variate, la Messa di Notre
Dame stabilisce un ponte tra l'arte antica e l'arte nuova e ci lascia
scorgere, al di là delle apparenze del mondo sensibile, quelle del
misticismo e del profondo sentimento religioso di Machaut".
Seguono immagini della serata:
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MAM Milano Arte Musica VI
edizione
Martedì 10 luglio 2012 ore 20.30
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Concerto in memoria di
Gustav Leonhardt
J. S. Bach: Le Quattro Suites per
Orchestra
Orchestra Barocca di Venezia; Andrea Marcon, direttore
Giovedì 19 luglio 2012_07_09 ore 20.30
Sede del concerto Teatro Strehler Milano
Il Rimedio della Fortuna
da Le remède de fortune di Guillaume de Machaut
prima esecuzione assoluta
musica Filippo Del Corno, parole Alex Cremonesi, video Masbedo
Fanny Ardant, voce recitante
Mirko Guadagnini, tenore;
Chiharu Kubo, soprano
SENTIERI SELVAGGI
Venerdì 20 luglio 2012 ore 20.30
Basilica di San Simpliciano - Piazza San Simpliciano, Milano
Guillaume de Machaut
Messe de Notre Dame
The Hilliard Ensemble
Milano Arte Musica VI
edizione
a Milano, dal 10 luglio al 29 agosto 2012
Mercoledì 29 agosto 2012_08_29 ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
Via Conservatorio 16, Milano
G.F. Haendel
Concerti
grossi e musica sacra
Accademia Bizantina
Carolyn Sampson, soprano
Ottavio Dantone, direttore
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176 e-mail
lacappellamusicale@libero.it
sito
www.lacappellamusicale.com e
www.lacappellamusicale.it
twitter @lacappellamusic
Direzione Artistica: Maurizio Salerno
Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Luana Castelli, Chiara
Maria Ribero
MAM Milano Arte Musica al via per quasi una ventina di concerti.
NOTE DI SALA:
Il primo documento scritto che abbiamo dei compositori del
dodicesimo secolo, inclusi Leoninus e Perotinus, proviene da un
monaco conosciuto a noi soltanto come Anonimo IV, che visse un
secolo più tardi, forse a Bury St. Edmunds, nel Regno Unito.
La fama di Pérotin riguarda principalmente due composizioni:
Viderunt Omnes e Sederunt Principes. La loro grande originalità
risiede nel fatto che furono le prime composizioni di "cantus
plentus" a quattro voci. Oltre a questi, ci sono soltanto tre pezzi
in quattro parti che restano di questo periodo, in una forma
chiamata conductus. Vetus abit littera e Deus misertus hominis
formano due terzi di questo raro repertorio. Questi pezzi sono
composti liberamente, non basati su melodie liturgiche, che
sviluppano testi latini sacri.
Questi sono aspetti condivisi da Noster cetus e Laude jocunda,
entrambi trovati in un manoscritto nell'Abbazia di St. Martial de
Limoges. La collezione del dodicesimo secolo è una delle
testimonianze più importanti della polifonia, prima della Scuola di
Notre Dame.
La sequenza monofonica Stirps Iesse è insolita perché i versi di cui
è composta sono assegnati a tre differenti melodie (come sarebbe
potuto avvenire in una sequenza in canto gregoriano) ma l'Amen
improvvisamente rompe in tre parti le voci.
Guillaume de Machaut, compositore e poeta dell'immaginazione in più
di un senso, ha quasi dominato la nostra conoscenza sulla musica del
quattordicesimo secolo.
Ci sono più indicazioni biografiche per lui che per ogni altro
compositore del suo periodo; la predilezione nel costruire la storia
in termini di "persone importanti" ha fatto sì che i nostri pochi e
definiti pezzi di conoscenza fossero arricchiti al massimo dei loro
limiti.
Come ha detto Daniel Leech-Wilkinson, Machaut esiste "principalmente
nella nostra immaginazione, cosa che lo avrebbe reso felice".
Nato nel 1300 circa, dopo aver ricevuto probabilmente un'educazione
tradizionale come ragazzo cantore nella cattedrale di Reims, si
trasferì a Parigi dove entrò al servizio del re. Ritornò poi a Reims
a condurre la vita più sedentaria del canonico, con il ritmo
quotidiano dell'Ufficio e della Messa a regolare le sue giornate.
Prima della sua morte nel 1377, riuscì a vedere la compilazione di
numerosi manoscritti dei suoi lavori completi: una Messa, ventitré
mottetti, più di sessanta canzoni polifoniche e molti altri lavori.
Fu ugualmente celebrato anche come poeta.
I mottetti sono costruiti inizialmente da un frammento di canto
gregoriano, modellato in una lenta, ritmica frase e ripetuto per
tutta la durata della composizione – da qui il titolo "isoritmico",
che significa "stesso ritmo". Questa parte è conosciuta come "tenor"
(che "tiene" la voce).
I tenor di Machaut sembra fossero scelti per la loro alta qualità
emotiva, ripetizione di urla di terrore, paura, insicurezza,
rassegnazione, supplica ("molto triste"; "io rimpiango"; "Perché non
sono morto?"; "Non c'è nessuno che possa aiutarmi"; "i guai sono
vicini"; etc.). Questi sentimenti, di certo, rafforzano il mottetto
sia emotivamente sia musicalmente. Il tenor allora diventa la base
per le voci superiori, ognuna delle quali canta un differente testo:
il "motetus" è la voce sopra il tenor, il "triplum" la voce sopra
quella e (per i pezzi di quattro parti), il "quadruplum" sopra esse.
Le voci più alte sono concepite per commentare il testo del tenore,
sebbene spesso in modi confusi.
I mottetti di Machaut spesso combinano testi francesi secolari con
testi latini sacri. Felix Virgo, ad ogni modo, tratta due testi
latini sulla Vergine Maria oltre ad una breve citazione
dell'antifona mariana Salve Regina.
La sua Messe de Notre Dame è quasi sicuramente la prima messa in cui
tutti i movimenti sono composti dallo stesso compositore e concepita
come insieme. In tutta probabilità, fu composta per essere
utilizzata nella cattedrale di Reims nel 1360.
[note di Gordon Jones / Nicky Losseff]
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