in collaborazione con
Città di Vigevano |
|||
CONFERENZE |
CON | CERTO | |
|
|||
30
novembre 2003 Ridotto Te |
|||
**
Winterreise (Viaggio d'Inverno) Musica di Franz Schubert (1797 - 1828) |
||
testi originali di Wilhelm Müller (1794 - 1827)
|
Trad. di Pietro Soresina versione più essenziale ma forse più rispettosa del senso |
|
Gute Nacht Fremd bin
ich eingezogen, Ich kann
zu meiner Reisen Was soll
ich länger weilen, Will dich
im Traum nicht stören,
|
Buona notte
come un estraneo me ne vado. Maggio mi è stato benevolo, con qualche mazzo fiorito. La fanciulla parlava d'amore, la madre addirittura di matrimonio; ed ora il mondo è tanto triste, la strada è sepolta nella neve. Per questo viaggio non m'è dato di scegliere il tempo, da me devo trovare la via in quest'oscurità. Mi accompagna l'ombra della luna, e sulla bianca terra cerco la traccia di bestie selvagge.
Che cosa mi trattiene, da quando mi hanno cacciato? Guaite, cani randagi, davanti alla casa del padrone! L'amore ama girovagare- così l'ha fatto Dio - dall'uno all'altro. Amore mio, buona notte!
Non ti turberò nel sonno, voglio la tua pace; camminerò in punta di piedi, pian piano chiuderò la porta! Passando ti scriverò sull'uscio: buona notte. Così avrai la prova che io t'ho pensato. |
1. Buona notte Sono giunto da straniero, Non posso, per il viaggio,
Perché indugiare ancora Non vo’ turbarti i sogni:
|
Die Wetterfahne Der Wind
spielt mit der Wetterfahne Er hätt'
es eher bemerken sollen, Der Wind
spielt drinnen mit den Herzen
|
La banderuolaIl vento gioca con la banderuola sulla casa del mio bell'amore. Così già m'illudevo che questa avesse scacciato il povero [fuggiasco Lui doveva notarla, l'insegna issata sulla casa; non sarebbe più andato a cercarvi una donna fedele.
Il vento gioca col cuore come sul tetto, sia pur meno forte. Che glien'importa del mio dolore? La loro figlia è una ricca sposa. |
2. La banderuola Il vento gioca con la banderuola, Notar dovevo invece, molto prima
|
Gefror'ne Tränen Gefrorne
Tropfen fallen Ei
Tränen, meine Tränen,
Und dringt doch aus der Quelle
|
Lacrime di ghiaccio
dalle mie guance: forse non mi sono accorto che stavo piangendo?
Ah lacrime, mie lacrime, siete tanto tiepide da farvi solide ghiacciando come rugiada mattuttina?
Eppure dalla fonte del mio petto sgorgate tanto roventi, quasi voleste sciogliere il ghiaccio di tutto l'inverno! |
3. Lagrime ghiacciate Gocce di ghiaccio cadon Oh lagrime, miei pianti Eppur voi sgorgavate
|
Erstarrung Ich such'
im Schnee vergebens Ich will
den Boden küssen, Wo find' ich eine Blüte, Soll denn
kein Angedenken Mein Herz
ist wie erstorben, |
Congelamento
Invano cerco nella neve le tracce dei suoi passi, dove a braccetto con me vagava per la verde campagna.
Voglio baciare il suolo, perforare con lacrime bollenti la crosta di ghiaccio e di neve, finché non trovo la terra.
Dov'è l'erba verde? I fiori sono morti, il prato appare grigio. Non porterò con me di qui nessun ricordo?
Quando tacerà il mio dolore, chi me la ricorderà?
Il mio cuore è come morto, la sua immagine è lì congelata; ma se il mio cuore dovesse rinvenire, anche la sua immagine svanirebbe! |
4. Torpore Cerco tra i ghiacci indarno Vorrei baciar la terra Dove trovare un fiore, Dunque portar non posso Il cuor mio quasi è morto, |
Der Lindenbaum Am
Brunnen vor dem Tore Ich
schnitt in seine Rinde Ich mußt'
auch heute wandern Und seine
Zweige rauschten, Die
kalten Winde bliesen
Nun bin ich manche Stunde
|
Il tiglio
vi è un tiglio; disteso alla sua ombra, facevo sogni d'oro.
Nella corteccia incidevo tante dolci parole; lieto o triste che fossi, sempre la pianta m'attirava.
Oggi vi sono passato davanti nella notte oscura, al buio ho chiuso ancora gli occhi.
come per dirmi: vieni da me, amico: qui troverai la pace!
Il vento freddo mi soffiava in faccia, mi volò il cappello dalla testa; non mi voltai. Ora, varie ore di cammino mi separano; e ancora lo sento mormorare: là troveresti la pace! |
5. Il tiglio Al fonte, appo la porta Scrissi sulla sua scorza Oggi dovea partire, I freddi venti in volto
|
Wasserflut Manche
Trän' aus meinen Augen
Wenn die Gräser sprossen
wollen Schnee,
du weißt von meinem Sehnen,
Wirst mit ihm die Stadt durchziehen,
|
Flutti d'acqua
è caduta nella neve: assetati, i freddi fiocchi assorbono il cocente dolore.
E quando le erbe vogliono germogliare, Alita un vento tiepido, si spezza il ghiaccio, si scioglie la neve. Neve, tu conosci le mie ansie; dimmi, dove vai andando? Segui le mie lacrime, e subito arriverai al ruscello. Con lui arriverai in città,
ne vedrai le vie animate; |
6. Inondazione Quante lagrime dagli occhi, Quando l’erbe spuntan fuori, E con lui città vedrai
|
Auf dem Fluße Der du so
lustig rauschtest, Mit
harter, starrer Rinde In deine
Decke grab' ich Den Tag
des ersten Grußes,
Mein Herz, in diesem Bache |
Sul fiume
che scorrevi allegramente, come taci, ora, senza neanche un addio. Ti sei ricoperto di dura e rigida corazza, freddo e immobile giaci disteso nel tuo letto. Nella tua coltre incido con pietra aguzza il nome del mio amore, e il giorno e l'ora: il giorno del primo saluto, il giorno in cui partii; intorno a nome e date sta un anello spezzato. Mio cuore, ti riconosci ora in questo ruscello? Forse anche sotto la sua lastra di ghiaccio c'è tanta agitazione? |
7. Sul fiume Tu che scrosciavi lieto, Con una dura scorza Sulla tua crosta scrivo, Il dì del primo incontro, Rivedi la tua imago |
Rückblick Es brennt
mir unter beiden Sohlen, Hab' mich
an jedem Stein gestoßen,
Wie anders hast du mich
empfangen, Die
runden Lindenbäume blühten, Kommt mir
der Tag in die gedanken,
|
Uno sguardo Indietro
Sento scottarmi i piedi, anche se cammino su ghiaccio e neve; non vorrei più tirare il fiato prima che le torri mi scompaiano dagli occhi. Ho urtato contro ogni sasso, tanto mi affrettavo via dalla città; da ogni cornicione le cornacchie mi tiravano neve e chicchi di grandine sul cappello. Quanto diversamente mi avevi accolto,o città dell'incostanza!Sulle tue linde finestre cantavano a garal'allodola e l'usignolo.Fiorivano i tigli chiomati,mormoravano i limpidi canaletti,e, ahimè, brillavano due occhi di fanciulla!...Per te era finita, amico mio!Se quel giorno mi torna a mente,vorrei ancora guardare a ritroso,vorrei pian piano tornare indietro,e fermarmi davanti a casa sua. |
8. Memorie Mi scotta il suolo sotto i piedi Su quanti sassi già inciampai, Diversamente m’accogliesti, Con canti e trilli dai veroni, Fioriva allora il vasto tiglio Quando ricordo ancor quel giorno |
Irrlicht In die
tiefsten Felsengründe Bin
gewohnt das Irregehen,
Durch des Bergstroms trockne
Rinnen |
Fuoco fatuo Un fuoco fatuo m'ha attiratoin fondo a rupi selvagge:non mi è difficile immaginarecome ne uscirò.Sono abituato a camminare,ogni strada porta alla meta:le nostre gioie, i nostri dolori,tutto è vuota illusione!Scendo tranquillolungo gli asciutti canaloni;ogni corso d'acqua finirà nel mare,ogni dolore finirà nella tomba. |
9. Fuochi fatui Nel profondo di una roccia Ben son uso andar vagando: Secchi letti di torrente,
|
Rast Nun merk'
ich erst wie müd' ich bin, Die Füße
frugen nicht nach Rast, In eines
Köhlers engem Haus
Auch du, mein Herz, in Kampf und Sturm
|
Sosta Solo ora mi accorgo di quanto sono stanco,al momento di distendermi per riposare;il vagare mi teneva svegliosulla strada inospitale.Le gambe cercavano quiete;faceva troppo freddo per fermarsi;le spalle non sentivano peso,la bufera mi aiutava a procedere.Ho trovato rifugionell'angusta casa di un carbonaio,ma le mie membra non si riposano:tanto bruciano le ferite.Anche tu, mio cuore, così audace e fortenella lotta e nella tempesta,proprio nella pacesenti acuirsi i tuoi dolori. |
10. Riposo M’avvedo alfin che stanco son, Mai non volean posare i pie’: Fu un carbonar che m’ospitò Tra pugne e nembi tu, mio cuor, |
Frühlingstraum Ich
träumte von bunten Blumen, Und als
die Hähne krähten, Doch an
den Fensterscheiben,
Ich träumte von Lieb um Liebe,
|
Sogno di primavera
|
11. Sogno di primavera Sognai dei fiori vari, Dei galli con il canto Ma dietro alle finestre Sognai d’amore puro Dei galli con il canto Se gli occhi miei richiudo, |
Einsamkeit Wie eine
trübe Wolke So zieh
ich meine Straße
Ach, daß die Luft so ruhig !
|
Solitudine
|
12. Solitudine Come una nube oscura così per la mia strada Perché sì calma è l’aria?
|
Die Post Von der
Straße her ein Posthorn klingt. Die Post
bringt keinen Brief für dich. Nun ja,
die Post kommt aus der Stadt,
Willst wohl einmal hinüberseh'n
|
La posta
|
13. La posta Suonò col corno il postiglion: Non uno scritto egli ha per te. La posta è qui, ma pria passò Potresti almeno interrogar
|
Der greise Kopf Der Reif
hatt' einen weißen Schein Doch bald
ist er hinweggetaut,
Vom Abendrot zum Morgenlicht
|
La testa canuta
|
14. La testa canuta La brina ha un candido mantel Il sol lo sciolse via, però, Quanto son triste per la gioventù, Tra l’alba e il sole del mattin |
Die Krähe Eine
Krähe war mit mir Krähe,
wunderliches Tier, Nun, es
wird nicht weit mehr geh'n |
La cornacchia
|
15. La cornacchia La cornacchia insieme a me O cornacchia, strano augel Andare lungi non potrò
|
Letzte Hoffnung Hie und
da ist an den Bäumen Schaue
nach dem einen Blatte,
Ach, und fällt das Blatt zu Boden,
|
Ultima speranza
|
16. Ultima speranza Qua e là sugli alberelli Guardo e appendo ad una foglia Se poi quella cade a terra |
Im Dorfe Es bellen
die Hunde, es rasseln die Ketten; Und
morgen früh ist alles zerflossen. Bellt
mich nur fort, ihr wachen Hunde, |
In paese
|
17. Nel villaggio Abbaiano i cani, rintronano i ceppi E poi, di mattina, è tutto passato. Latratemi ancora, o cani solerti, |
Der stürmische Morgen
Wie hat der Sturm zerrissen
Und rote Feuerflammen
Mein Herz sieht an dem Himmel |
Mattina tempestosa
Come ha lacerato la tempestail grigio velo celeste!Svolazzano in debole lottai brandelli di nuvole.E rossi bagliori di fuocos'accendono nel mezzo.Ecco una mattinadavvero adatta a me!Il mio cuore si riconoscenel quadro celeste;altro non è che inverno,freddo e selvaggio inverno! |
18. Mattina di tempesta Com’ha squarciato il turbo E traggon rosse fiamme Nel ciel l’imago sua
|
Täuschung Ein Licht
tanzt freundlich vor mir her, Ach ! wer
wie ich so elend ist, Und eine
liebe Seele drin. - |
Illusione
la seguo su e giù; volentieri le tengo dietro, e capisco come attiri il viandante. Ahimè, chi è misero a tal punto, si lascia ben sedurre dal miraggio, che dietro ghiaccio, notte e orrore gli mostra un chiaro e caldo focolare. E, dentro, un'anima buona... Solo l'illusione ancora mi sostiene! |
19. Illusione Un lume danza avanti a me, Ahimè, chi è triste com’io son
|
Der Wegweiser Was
vermeid' ich denn die Wege, Habe ja
doch nichts begangen, Weiser
stehen auf den Straßen,
Einen Weiser seh' ich stehen
|
Il segnale stradale
battuti dagli altri viandanti, e cerco passaggi nascosti attraverso rupi innevate? Non ho commesso nulla, perché io debba evitare l'uomo; quale assurda brama mi spinge nei luoghi deserti? Lungo le vie si levano segnali guidano attraverso la città; ed io mi dirigo altrove senza pace, ma cerco pace. Qui vedo un segnale, fisso davanti a me; devo prendere la via, da cui mai nessuno è ritornato. |
20. Il cartello stradale Perché mai scarto il cammino Non ho fatto ad alcun male Sulle vie stanno i cartelli, Un cartello ho visto stare
|
Das Wirtshaus Auf einen
Totenacker Ihr
grünen Totenkränze Sind denn
in diesem Hause
O unbarmherz'ge Schenke, |
L'osteria
m'ha condotto a un cimitero; qui voglio entrare, ho pensato fra me. Voi, verdi corone funebri, potete far da segnale, che invita gli stanchi viandanti nel freddo ritrovo. Sono tutte occupate le camere, in questa casa? Sono spossato, non mi reggo più, son mortalmente ferito.
Crudele taverna, mi vuoi proprio scacciare? Avanti dunque, avanti, o mio fedele bastone.
|
21. La locanda Dentro ad un cimitero Le sue verdi corone Ma forse in questo ostello Perché, oste spietato,
|
Mut Fliegt
der Schnee mir ins Gesicht, Höre
nicht, was es mir sagt,
Lustig in die Welt hinein
|
Coraggio
la scuoto via. Se il cuore mi parla nel petto, canto con voce chiara e allegra. Non ascolto quel che mi dice, non sento; non avverto i suoi lamenti, lamentarsi è da stolti. Su con gioia per il mondo, contro vento e intemperie! Se non c'è nessun Dio sulla terra, noi stessi siamo dei!
|
22. Coraggio! Se mi sferza il volto il gel, Quel che dice non lo so: Lieto per il mondo io vo,
|
Die Nebensonnen Drei
Sonnen sah ich am Himmel steh'n, Ach,
meine Sonnen seid ihr nicht ! Ging nur
die dritt' erst hinterdrein ! |
Altri soli
intensamente li ho osservati; eran così immobili, pareva non volessero allontanarsi da me. Ahimè, non siete voi i miei soli! Rivolgetevi a qualcun altro! Già, un attimo fa ne avevo tre; i due migliori sono tramontati. Andasse via anche il terzo! Al buio starò meglio.
|
23. Gli altri soli Tre soli in ciel vidi levare,
|
Der LeiermannDrüben
hinterm Dorfe Barfuß
auf dem Eise Keiner
mag ihn hören,
Und er läßt es gehen,
Wunderlicher Alter ! |
L'uomo dell'organetto
c'è un uomo con l'organetto; con le dita indurite gira la manovella. Scalzo, sul ghiaccio vacilla qua e là, il piattello resta sempre vuoto. Nessuno l'ascolta, nessuno lo vede, e ringhiano i cani intorno al vecchio. Indifferente a tutto lui gira, gira, l'organetto mai non tace. Vecchio misterioso, e se venissi con te? Accompagneresti i miei canti col tuo organetto?
|
24. Il suonatore d’organetto In fondo a quel paese Sul ghiaccio, a piedi nudi, Nessun lo vuole udire, Ma lui lascia passare O vecchio misterioso, |
**