Giovedì 3 maggio 2001 Tratto da
l'informatore pg. 45
Applaudita esibizione in Duomo del coro della Cappella Musicale
Pontificia Sistina
In Paradiso con i Pueri Cantores
Una trentina di bambini, ma solo nelle voci, abituati a cantare
nella cornice degli affreschi michelangioleschi, sono quanto di più
simile ai cori angelici che cantano la gioia nel Signore. Voci
paradisiache di cherubini costituiscono l'insieme dei Puen Cantores
della Cappella Musicale Pontifìcia «Sistina» che abbiamo avuto la
fortuna di ascoltare nel Duomo di Vigevano il primo maggio. Un folto
pubblico ha assistito alla splendida esecuzione, giudicata tale
anche da esperti musicisti che svolgono attività corale nelle città
vicine e che non si sono lasciati sfuggire l'occasione per ascoltare
questo insieme di voci giovanissime, ma con una preparazione
invidiabile da qualunque professionista. La chiesa era gremita, il
gruppo diretto da don Marcos Pavan ha presentato un programma, che
sul filo conduttore del canto gregoriano si è poi sviluppato con
l'esecuzione di autori che coprono quasi mille anni di storia come
Palestrina, compositore italiano, tra i più grandi autori del
Rinascimento, cui seguivano Bach, Mozart con il mottetto «Ave Verum»,
Mendelssohn ma anche Lorenzo Perosi, non dimenticato artefice della
creazione della sezione giovanile della corale, ed autore di musica
straordinariamente dolce e affascinante, del quale sono state
eseguite due pagine a chiusura della prima parte. Di Giuseppe
Liberto, attuale Maestro direttore della Cappella Pontificia, che
era presente al concerto, sono state eseguite la «Fantasia per
organo su Victimae Paschali» in prima esecuzione assoluta, con
Gianluca Libertucci all'organo, ed una serie di 6 canti nella
seconda parte.
Molto bello il «Signum magnum» di Licinio Refice che ha sottolineato
ancora la bellezza delle voci dei giovani cantori, impegnati anche
in passaggi solistici e che è stato anche riproposto come bis al
termine del concerto Un «tiro un gol», come ha detto qualcuno, di
cui dobbiamo ringraziare l'istituto Costa e l'attuale direttore
Alessandro Sangiorgi che è riuscito ad assicurarsi questo concerto,
grazie alla conoscenza personale del maestro Don Marcos Pavan, che
dopo il concerto di Brescia del 30 aprile è riuscito a convincerli a
fermarsi a Vigevano e magari anche di tornare il prossimo anno con
la Cappella al completo. (m.m. Mario Mainino)
Nella foto un momento del concerto dei Pueri Cantores In Duomo

Giovedì 3 maggio 2001 Tratto da
l'informatore


L’informatore Giovedì 3 maggio 2001 pg 45
Sabato con l'orchestra Città di Vigevano, il tenore Carlo Bini e la
soprano Tiziana Ducati
Tutto Verdi al Cagnoni
«Eppur si muove» avrebbe detto qualcuno in passato rischiando del
suo, oggi verrebbe da dire altrettanto per la felice congiunzione
che a pochi giorni di distanza porta a Vigevano due avvenimenti
molto interessanti, il concerto dei piccoli cantori della Sistina
del 1° maggio e il concerto verdiano che si terrà sabato prossimo al
Teatro Cagnoni.
Nel centesimo anniversario della scomparsa di Giuseppe Verdi
(avvenuta a Milano il 27 gennaio del 1901) tutto il mondo, e in
particolare l'Italia, ricorda una della più importanti figure
musicali dell'ottocento, e dunque che fare a Vigevano?
Non che Verdi abbia mai avuto un rapporto diretto con la nostra
città a meno che non vogliamo parlare dei contatti intercorsi con il
Cagnoni, ma certo basta guardare i cartelloni delle opere
rappresentate nel nostro teatro per accorgersi che i suoi lavori
sono stati spesso e sovente presenti, ma ai tempi che furono...
Nella foto il maestro Alessandro Sangiorgi.
La fortuna ha voluto portare alla direzione dell'Istituto Costa,
Alessandro Sangiorgi, un musicista che, come tanti altri, ha
lasciato giovane l'Italia per costruirsi all'estero una solida
esperienza. Il contatto con l'opera lirica in un teatro di antica
tradizione melodrammatica come il Municipal di San Paolo e poi
quello di Rio de Janeiro in Brasile ci ha restituito oggi un
musicista in grado di conciliare aspetti come la musica sinfonica ed
il melodramma che rischiano a volte di creare chiusure settoriali
anche tra gli stessi esecutori. Ha anche recentemente curato la
revisione e trascrizione dell'opera «II cavaliere errante» di
Traetta che prossimamente verrà rappresentata a Cerano. Con la sua
direzione e dalla collaborazione tra l'Istituto Costa e il Teatro
Cagnoni è nato l'appuntamento di sabato prossimo: di Verdi saranno
proposti una serie di arie e duetti tratte da opere che nel loro
insieme illustrano il percorso creativo del genio di Busseto: a
partire dall'apertura (la splendida Sinfonia da Nabucco), si
ascolteranno opere non molto frequentate come Macbeth («Ah la
paterna mano», Luisa Miller «Quando le sere al placido») e Ballo in
maschera («Ecco l'orrido campo») per soprano, accanto ad altre come
Aida e Otello.
L'occasione di avere due ottimi interpreti permetterà l'esecuzione
anche di alcuni dei più bei duetti d'amore come quello tra Radames e
Aida «Pur ti riveggo» o tra Don Carlos e Elisabetta («Io vengo a
domandar grazia»), o il bellissimo «Già nella notte densa» tra
Otello e Desdemona.
Il tenore Carlo Bini, arriva da una carriera coronata di successi
nei più importanti teatri del mondo, il suo repertorio è molto vasto
e va dall'opera italiana dell'ottocento (ricordiamo alla Scala la
sua partecipazione ai Lombardi di Verdi e il ruolo di protagonista
in Bohème di Puccini), all'opera russa. Carlo Bini ha cantato
accanto alle regine della scena lirica degli ultimi anni: nel
concerto di Vigevano avrà accanto un giovane soprano, Tiziana
Ducati, che si sta affermando in campo internazionale per le sue
doti che le permettono di affrontare ruoli impegnativi come Aida,
Amelia, o Leonora del Trovatore da cui canterà «D'amor sull'ali
rosee», Chiudiamo con una nota simpatica, ricordando che Benedetto
Fossati, che per tanti anni ha dedicato la sua vita all'Istituto
Costa, aveva già preso parte nel cinquantesimo anniversario della
morte di Verdi al grande concerto che era stato eseguito in Piazza
Ducale ed ora siederà nuovamente in orchestra per il concerto del
centenario. Informazioni per la prenotazione dei posti presso il
Teatro Cagnoni tutti i giorni dalle 16 alle 19 (tel. 0381-82242).
Mario Mainino

Mario Mainino ha introdotto all'ascolto dei brani presentando la
serata.
L'orchestra dell'Istituto Musicale Costa con delibera Comunale è
stata appellata ufficialmente: ORCHESTRA CITTA' DI VIGEVANO

Sotto la direzione del maestro Alessandro Sangiorgi prepentato
sabato scorso un nutrito programma
Verdi è tornato al Cagnoni
Un'applaudita esibizione dell'orchestra del Costa
E cosi abbiamo iniziato, il primo appuntamento musicale realizzato a
Vigevano per celebrare degnamente il centesimp anniversario della
morte di Giuseppe Verdi è andato in scena sabato scorso 5 maggio al
Teatro Cagnoni di Vigevano, organizzato dal Comune di Vigevano, dal
teatro Cagnoni, e dall'istituto Musicale «Luigi Costa» il concerto è
stato prodotto interamente da forze locali. Dopo una. breve
introduzione di chi scrive, il concerto si è aperto con l'Orchestra;
Città di Vigevano diretta dal maestro Alessandro Sangiorgi in una
grintosa esecuzione della Sinfonia da Nabucco (1842), un grande
affresco musicale che anticipa i temi che saranno cantati
nell'opera. L'altro brano esclusivamente musicale era riservato
all'apertura della seconda parte, il Preludio Atto I da Traviata,
una pagina in punta d'arco, cantabile e soffusa che unisce e
trasfonde le due facce dell'opera, l'aspetto salottiero e gioioso
con la mestizia della triste storia della protagonista mettendo in
risalto il risultato ottenuto in brevissimo tempo dal maestro
Sangiorgi con il nuovo organico ampliato dell'orchestra.
Il resto aei programma era formato da una serie di arie solistiche
ed alcuni duetti interpretati dal tenore Carlo Bini e dal giovane
soprano Tiziana Ducati. La giovane cantante torinese ha subito
colpito per la grande bellezza della voce, ma anche per l'attenzione
e pulizia nella linea del canto. Giovane si, ma già molto matura, ha
presentato arie che uniscono alla difficoltà esecutiva - che Verdi
profondeva a piene mani nei suoi lavori - un grande profondità
psicologica. La bella voce di soprano lirico le ha permesso di
rendere appieno il conflitto interno che sconvolge Aida ne «Ritorna
vincitor» divisa tra l'amor di patria e il suo amore per Radames, o
di Leonora in «D'amor sull'ali rosee» pronta a sacrificare la
propria vita, o ancora il dramma che esprime Amelia in «Ecco
l'orrido campo» nel luogo notturno dove spera trovare la soluzione
per cancellare dal suo cuore l'amore che la sconvolge, ogni stato
d'animo è stato reso con l'espressione ma soprattutto con la fedeltà
alle "no-
te" che l'autore ha scritto. Sicuramente sarà segnata dal successo
la sua in-terpretazione di Norma il prossimo 11 maggio a Bergamo e
la sua tournée a Seul in Messa da requiem e un Gala verdiano. Il
tenore Carlo Bini dalla sua, ha voluto presentare arie molto diverse
tra loro dalla «Paterna mano» da Macbeth alla lirica scena di
Rodolfo «Quando le sere al placido» da Luisa Miller sino al
terribile monologo di Citello «Dio mi potevi scagliare», il tutto
reso con una grande maestria che gli permette di superare con
disinvoltura le arditezze della scrittura, anche se con una
interpretazione forse troppo aggressiva e un po' avara di
sottigliezze alle quali ci hanno abituato ultimamente le
interpretazioni su Cd. Una gara tra grandi nei duetti, con una
supremazia di finezze e attenzione alla giovane soprano, madre e
regina in Elisabetta di Valois, od a-mante appassionata in Aida. In
quanto al risultato di pubblico dobbiamo rilevare che l'affluenza è
stata molto buona, ma poteva essere superiore, e sarebbe stato
sicuramente ancora più gratificante anche per cantanti e
strumentisti, se solo ci fosse stato un po' più tempo per una
preliminare propaganda dell'iniziativa. Speriamo dunque che le
prossime a venire siano ben pubblicizzate. [l'Informatore Vigevanese,
10/05/2001 by Marlo Mainino]
Giovedì 17 maggio 2001 Tratto da L’informatore vigevanese articolo
di Mario Mainino
Domani, alla Sala Crespi di Cerano
L'Orchestra di Vigevano nel «Cavaliere errante»
Una ghiotta occasione ci viene offerta domani sera, venerdì 18
maggio 2001, a Cerano dalle manifestazioni inaugurali di un nuovo
spazio dedicato alla cultura ed allo spettacolo, un rara opera di
Tommaso Traetta (1727-1779) che fu allievo di Porpora e Dui-ante,
scrisse opere che fondono lo stile francese con quello italiano,
lavorò in Russia e a Londra, sviluppò il discorso musicale in modo
aderente allo svolgimento dell'azione, focalizzando l'attenzione sui
personaggi con lo strumentale curato e tale da richiamare sia Gluck
che Mozart.
L'Orchestra Città di Vigevano, in un organico contenuto, eseguirà
sotto la direzione del maestro Alessandro Sangiorgi, che ne ha
curato anche la revisione, l'opera «II cavaliere errante», il cast è
composto da un gruppo di giovani cantanti che hanno già collaborato
con il maestro Sangiorgi: il soprano Luisa Giannini (Arsinda), il
tenore Filippo Pina Castiglioni (Guido, il cavaliere), il
mezzosoprano Elena Serra (maga Melissa), con Riccardo Barattia e
Kate Walczyk per le parti semiserie di Calotta e di Ruffina.
Opere come questa sono gli anelli mancanti nella evoluzione del
melodramma, presentano pagine che ci spiegano come sono nati
capolavori di grandi maestri (vedi il Rossini dell'Italiana che
potrebbe avere conosciuto il pezzo «Ho in testa un campanino che din
din din mi fa»).
La storia dell'amore contrastato tra il cavaliere Guido e la bella
Arsinda, convinta da incantesimo ad amare un altro, finisce con le
giuste nozze mentre sprofonda l'isola e gli incantesimi, ma, tra i
nobili personaggi, si muovono i due buffi che mettono in crisi tutta
la struttura che vorrebbe essere invece sena ed altisonante.
Organizza la corale «Cantori di Cerano» ed il Comune, ingresso
libero con inizio alle ore 20.30.
Giovedì 24 maggio 2001 Tratto da L’informatore vigevanese articolo
di Mario Mainino
Con l'Orchestra Città di Vigevano
Un successo a Cerano il «Cavaliere errante»
Un caloroso successo ha accolto, venerdì scorso 18 maggio 2001, a
Cerano, l'esecuzione dell'opera di Tommaso Traetta «II cavaliere
errante». Il nuovo teatro, la «Sala Crespi», che è stato avviato con
una serie di manifestazioni, è un bello spazio che può contenere
quasi duecento persone, ha un palcoscenico che si sviluppa molto in
larghezza e poco in profondità, quasi come lo sferisterio di
Macerata, per cui richiede di adattare l'allestimento secondo le sue
specifiche caratteristiche, L'Orchestra Città di Vigevano, una
quindicina di elementi, si è disposta su di una lato lasciando
l'opposto al coro «Cantori di Cerano», al centro i solisti ed un
apparato elettronico adibito alla proiezione di sfondi che
sottolineavano lo svolgimento dell'azione, fiamme e luci o parole
volanti e cangianti.
Il maestro Alessandro Sangiorgi ha diretto questo interessante
lavoro che alla prova di ascolto si è rivelato molto piacevole. La
musica efficace e ottimamente eseguita dalla compagine orchestrale
presentava arie che nel settecento erano d'obbligo, come l'aria di
"furore" di Arsinda. Tra i giovani cantanti che hanno dato vita ai
personaggi dobbiamo segnalare il soprano Luisa Giannini nel ruolo di
Arsinda ed il tenore Filippo Pina Castiglioni in quello di Guido, il
cavaliere, ruoli che richiedono molte agilità, il mezzosoprano Elena
Serra come maga Melissa, ed il basso baritono Riccardo Barattia, di
una accattivante simpatia oltre che con un voce molto bella, e Kate
Walczyk, quasi una Despina ante Litteram.
Uno spettacolo veramente completo che ha coinvolto l'attrice Letizia
Sacco come recitante, per collegare le varie scene, e un gruppo di
valenti collaboratori per la regia ed impianto scenotecnico, Matteo
Milan, Marcello Alongi e Alessandra Garavaglia. La riuscita della
manifestazione premia lo sforzo organizzativo della corale "Cantori
di Cerano" e del Comune di Cerano.
Giovedì 25 ottobre 2001 Tratto da L’informatore vigevanese articolo
di Mario Mainino L’informatore WeekEnd
Martedì e mercoledì prossimi al Cagnoni
Butterfly, si riparte
Con i giovani dell'AsLiCo
È appena trascorsa la solennità del Beato Matteo Carreri, per cui
non possiamo propriamente dire che si rinnovi il tradizionale
appuntamento con l'opera lirica, ma comunque la Butterfly, che
martedì 30 ottobre 2001 inaugurerà la stagione 2001/2002 del Teatro
Cagnoni, non è molto avanti nel tempo che quasi quasi la possiamo
ancora considerare parte conclusiva delle manifestazioni. In un suo
viaggio a Londra, Giacomo Puccini ebbe l'occasione di assistere ad
uno strano lavoro teatrale, «Madame Crisanteme» ridotto in versione
teatrale da David Belasco da un racconto originale di Pierre Loti, a
dir il vero abbastanza morbosetto, che narrava di una giovane
fanciulla giapponese, sedotta e abbandonata con un figlio da uno
spavaldo ufficiale americano, fanciulla che termina la sua vita
facendo karakiri.
Tornato in Italia, quella storia gli girava per la testa talmente
che con la sua musica e la collaborazione di Illica e Giacosa, per
la stesura del libretto, divenne il capolavoro che tutti gli amanti
dell'opera conoscono e che andò in scena alla Scala di Milano il 17
febbraio 1904.
È il tipico caso di un'opera “giapponese" che è stata scritta da un
autore ben lontano da quel paese, come Carmen di Bizet è «spagnola»
o come la stessa Turandot di Puccini è «cinese». Alcune delle arie
della protagonista «Un bel di vedremo» e «Tu Tu piccolo Iddio», i
duetti «Scuoti quella fronda di ciliegio», «Bimba dagli occhi pieni
di malia», il breve inciso «Addio fiorito asil» (aggiunto nel 1906),
per non citare il famosissimo «Coro a bocca chiusa», sono
indimenticabili.
Questo capolavoro pucciniano, che viene a Vigevano ad inaugurare la
stagione del Cagnoni martedì 30 ottobre 2001, con replica la sera
successiva (ore 20.30), è un fuori abbonamento e la vendita dei
biglietti è già aperta da sabato 20 in orario di biglietteria La
produzione è affidata ad un cast di cantanti che comprende dei
giovani che hanno partecipato agli stage di formazione dell'AsLiCo,
promotore dell'iniziativa con la Kansai Opera di Osaka. Questo
allestimento a è già andato in scena al Fraschini di Pavia il 9 e 10
ottobre e girerà ancora in vari teatri lombardi. A Vigevano la «Butterfly»
mancava da diversi anni, vista la limitata offerta di questo genere
musicale che sta riprendendo vita solo negli ultimi armi.
Per il ruolo della protagonista Ciò Ciò San sono previste Raffaella
Angelettì, Barbara Costa e Lorena Virginia Wagner (sapremo solo
all'ultimo momento chi salirà sul palcoscenico nelle serate
vigevanesi). I nomi che si alterneranno negli altri ruoli nelle due
serate sono Carlo Barricelli e Massimiliano Pisapia per Pinkerton,
Gianna Racarnato e Lorena Scarlata per la cameriera Suzuki, Giorgio
Caoduro e Oliviero Giorgiutti per il console Sharpless, Alberto
Fraschina e Federico Lepre per il sensale di matrimoni Goro, oltre a
Gianvito Ribba, Marcella Orsatti Talamanca e Giulio Mastrototaro.
Dirigerà l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano Luciano
Acocella, regia di Hiroki Ihara, scene di Antonio Mastromattei e
Natsuko Nojiri, coro dell'AsLiCo.